Recensione V-Rally 3 per GameBoy Advance

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Recensione V-Rally 3 per GameBoy Advance
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Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • Introduzione

    Il parco giochi di natura "motoristica" per la nostra amata console portatile è, diciamoci la verità, quantomeno scarno tant'è che ancora oggi il miglior rappresentante della categoria rimane l'ormai obsoleto Mario Kart Advance, uscito oltre un anno fa.
    Infogrames tenta quindi di colmare questa grave lacuna propononendoci il terzo episodio della sua famosa saga rallystica, scopriamo insieme se sia riuscita o meno nel suo nobile intento!

    Menù del giorno

    Giunti nel menù principale, ci è data immediatamente la possibilità di accedere al V-Rally mode (il classico campionato suddiviso in diverse stagioni, vero cuore del gioco),di intraprendere una gara contro il cronometro sulle tappe sbloccate fino a quel momento oppure di partecipare al V-Rally Cross, modalità consistente in una serie di competizioni su circuiti chiusi contro altri 3 avversari controllati dalla CPU. Non mancano infine le opzioni per il multyplayer e per i vari settaggi, che ci permettono di scegliere l'utilizzo del cambio automatico o manuale e di decidere se visualizzare la velocità in chilometri o miglia orarie.

    Mamma li poligoni!

    Non appena scesi in pista, restiamo letteralmente a bocca aperta dinnanzi a questo piccolo capolavoro di programmazione ; è infatti con sommo stupore che constatiamo la presenza di grafica in 3D R-E-A-L-E per tutti i tracciati, con tanto di relative texture applicate!!! L'unica eccezione al poligono è rappresentata dalle vetture disegnate ancora in bitmap, ma animate in maniera egregia tanto da amalgamarsi alla perfezione con gli altri elementi tridimensionali.
    E' pur vero che i poligoni non sono moltissimi e le texture risultano poco varie, ma ammirare l'estrema disinvoltura con la quale il nostro Game Boy Advance gestisce il tutto fa nascere in noi un sentimento che sfiora la commozione, per poi tramutarsi in un soddisfatto sorriso, stampato a oltranza sulla faccia del "povero" giocatore ormai inebetito dall' inaspettata orgia poligonale.
    Dopo questo lungo attimo di sbigottimento, recuperiamo la ragione e ci accingiamo a compiere un giro di prova con una delle poche vetture selezionabili fin da subito (alle quali in seguito si affiancheranno le più potenti, ottenibili trionfando nel V-Rally mode). Le immagini statiche ahimè non rendono giustizia all'ottima sensazione di velocità e alla fluidità con cui si susseguono dossi e tornanti, tanto che lo spettacolo visivo riesce a tenere tranquillamente il passo con i primi titoli del genere usciti per Playstation, e questa non è certo cosa da poco. Osservare le fiamme sputate dallo scarico ad ogni cambio di marcia, nugoli di polvere e fumo sollevarsi da sotto le gomme o l'avvicendarsi di condizioni climatiche avverse(quali neve e pioggia) in particolari tappe , non fa altro che aumentare a dismisura il grado -già di per sè alto- di coinvolgimento, contribuendo a rendere ancor più gratificante l'esperienza ludica. Ma le sorprese non finiscono qui: infatti durante la gara è possibile passare in qualsiasi momento (previa pressione del tasto select) dalla classica visuale dietro la macchina ad una più immersiva soggettiva da dentro l'abitacolo, con tanto di guanti del pilota che scorrono sul volante e intervengono sul cambio! Non si vive però di sola grafica e se da questo punto di vista il prodotto è ineccepibile, lo stesso non si può affermare per il fronte sonoro, la cui realizzazione raggiunge la sola sufficienza.
    Un paio di motivetti poco ispirati accompagnano la nostra navigazione nei vari menù e l'introduzione alle tappe, mentre durante le sessioni di guida il rombo di questi bolidi da oltre 400 cavalli è riprodotto in maniera poco convincente e si ripete identico per tutte le auto presenti. Fatto sta che guidare un Impreza a 200 all'ora e sentire nel cofano il ronzio del proprio tosaerba non è il massimo,sebbene sia certamente difficile pretendere prestazioni migliori dal bistrattato processore audio del GBA che tutto sommato svolge il suo (sporco) lavoro senza infamia e senza lode.

    Derapa tu che derapo anch'io

    Veniamo ora all'aspetto forse più importante dell'intero pacchetto ludico, ossia l'impianto di guida.
    Nonostante gli sforzi dei programmatori nell'infarcire il gioco di elementi simulativi quali settaggi per le sospensioni, differenti miscele per le gomme et similia, l'approccio alla guida è di stampo marcatamente arcade poichè i vari interventi effettuabili sui parametri non sembrano influire in modo deciso sulle prestazioni; viceversa i manti stradali sui quali ci ritroviamo a correre simulano bene le differenti condizioni di (precaria) aderenza al suolo. Il modello di guida dunque non contempla velleità simulative di sorta, riassumendosi in un repentino susseguirsi di derapate controllate e accelerazioni in rettilineo; tuttavia si dimostra accattivante, gradevole e mai noioso, anche per merito dell'azzeccato design dei percorsi e di una curva di apprendimento semplice ma ben calibrata. Un plauso infine anche alla scelta di adibire ai tasti L e R le rispettive funzioni di scalata e innesto della marcia,scelta che si dimostra talmente vincente e intuitiva da farsi preferire al semplice cambio automatico già dalle prime partite .

    Traguardo!

    In definitiva, mi sento di consigliare quest' ottimo titolo non solo agli appassionati del genere (per i quali a mio avviso è da ritenersi un must-buy) ma a chiunque abbia anche solo una minima simpatia per i giochi di guida. Non dimentichiamoci peraltro di considerare questo V-Rally 3 come il primo "portatore sano di tridimensionalità" nell'universo Advance, motivo che solo per la sua portata già ne giustificherebbe l'acquisto, alla faccia delle malelingue che fino a ieri si riempivano la bocca di tronfie (ed erronee) affermazioni circa la presunta incapacità del GBA di gestire grafica poligonale complessa.
    Una ventata d'aria fresca quindi per gli amanti del gioiellino Nintendo e un pugno nello stomaco per i suoi detrattori, con la speranza che la lezione impartita dalla pioniera Atari non rimanga solamente un validissimo (seppur isolato) esercizio di stile, ma vada a costituire il fondamento e la via da seguire per molte future produzioni.
    Enjoy!

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