Recensione Valhalla Knights

C'era una volta...

Un luogo dimenticato dalla storia, dove umani, Elfi, nani ed esseri di misteriose altre razze vivevano insieme in armonia. Era un luogo pacifico, circondato da foreste lussureggianti e da corsi d’acqua limpida. Un giorno però, il ruggito dei demoni distrusse l’incanto e pose fine alla pace che regnava in quei luoghi. Il Signore delle tenebre, precedente dominatore di quelle terre, era tornato, dando inizio a un conflitto che ben presto coinvolse tutte le razze che vivevano li. Dopo anni e anni di aspri combattimenti, il Signore delle Tenebre venne sconfitto e imprigionato da Rastul. Il sangue dei demoni, però, aveva contaminato il suolo e privato il cielo della sua luce. Colpita da un’orribile maledizione, la terra intrappolò gli abitanti, rendendo ogni attimo lungo e doloroso come un’eternità vissuta senza speranza. Ben presto, il luogo che era stato un vero paradiso sulla terra divenne tristemente noto come le “Terre Maledette”.
Un giovane abitante di questi luoghi si sveglia da questo torpore infinito, e decide di andare alla ricerca del proprio passato, dei suoi ricordi. Quest’eroe sta per cominciare un lungo viaggio alla scoperta delle proprie memorie e del futuro di un intero popolo...

I Cavalieri del Valhalla

Quello che avete appena letto è l’incipit narrativo dell’ultimo gioco di ruolo targato K2 e Marvelous Interactive, un’avventura classica nella quale dovremo accrescere l’esperienza e le abilità dei nostri personaggi, esplorando dungeon ed affrontando in combattimento mostri di vario genere.
All’inizio del gioco, prima di avventurarci nel mondo esterno, saremo chiamati a creare il nostro protagonista, scegliendone il sesso, la razza (umano, elfo, nano, ecc...) e la classe di appartenenza (guerriero, ladro, mago, ecc...). Un comodo sistema “random” permette inoltre ai meno volenterosi di crearsi il proprio personaggio automaticamente.
Una volta scelto il nostro party saremo chiamati ad accettare le consuete quest, andando a visitare la Lega dell’Avventura di Zirijida, un a sorta di “ufficio di reclutamento” nel quale potremo cambiare i componenti del gruppo e la loro classe specifica, accettare missioni, far valutare oggetti dalle caratteristiche ignote e iniziare partite nella modalità multiplayer. Ma non solo: oltre all’avventura principale, durante il gioco potremo svolgere molte missioni secondarie (sub-quest), che vanno dal ritrovamento di tesori, all’esplorazione di zone sconosciute ed inesplorate. Alla Lega di Zirijida potremo consultare le missioni disponibili e chiedere se ce ne può essere assegnata qualcuna (magari considerando prima il nostro grado di esperienza). Una volta portata a termine una quest, basterà tornare alla “base” per ricevere la meritata ricompensa. La maggior parte delle missioni secondarie non è legata alla storia principale, ma svolgere questi compiti rivestirà comunque un ruolo importante, dato che ci permetterà di far crescere di livello i membri del gruppo e ottenere oggetti di vitale importanza.
Una volta conclusa la preparazione del nostro alter ego, potremo partire alla volta dell’avventura principale: mentre saremo in un dungeon, dovremo decidere la disposizione che il nostro gruppo adotterà in battaglia. La formazione consta di tre spazi anteriori, tre spazi centrali e tre spazi posteriori, in ciascuno dei quali potremo posizionare un personaggio. Durante gli scontri, i componenti del gruppo che non sono controllati direttamente da noi, si muoveranno, attaccheranno e si cureranno automaticamente. Queste azioni sono determinate dalle impostazioni che avremo deciso per loro nel menù di comportamento. Quando i personaggi passano di livello, otterremo dei “Punti Pensiero” bonus, che potremo distribuire tra i loro parametri, determinando così se daranno la priorità all’attacco o alla difesa quando sono impegnati in un combattimento. Maggiore sarà la quantità di Punti pensiero attribuita ad un parametro, più elevata risulterà essere la tendenza del personaggio a comportarsi seguendo le direttive da noi scelte. Una volta deciso come e dove combattere, ci basterà premere il tasto X per selezionare un personaggio, spostandolo poi nell’arena di combattimento. In questa sezione, i nemici tenderanno a concentrare i loro attacchi sugli spazi anteriori, pertanto sarà consigliato schierare davanti i protagonisti dotati di elevati valori di attacco e difesa. Ci sarà anche la possibilità che il nostro gruppo venga attaccato sui fianchi o da dietro: in questi casi, non bisogna dimenticare di modificare la formazione per fronteggiare al meglio queste offensive. Ma non solo: oltre ai poco sorprendenti attacchi fisici, il nostro gruppo sarà in grado di usare i classici poteri magici: la maggior parte degli incantesimi che potremo utilizzare sono di guarigione, sebbene non manchino le consuete magie d’attacco. Inoltre, mentre si è in città o in una segreta, potremo accedere alla schermata del menù dell’accampamento, nel quale potremo gestire (o correggere) il nostro equipaggiamento, curare i personaggi feriti, usare oggetti, modificare il comportamento degli altri membri del gruppo o cambiare le impostazioni di battaglia.

Another World

Marvelous Interactive è riuscita inoltre nell’intento di realizzare un discreto comparto tecnico, con delle ambientazioni che, pur non brillando particolarmente per originalità, risultano davvero ben realizzate. Tuttavia, qualche sporadico problema di frame-rate (oltre a dei modelli poligonali eccessivamente stilizzati) infangano una resa generale nel complesso più che sufficiente. Anche il fattore audio riesce ad ottenere la promozione, con musiche orecchiabili e piacevoli, affiancate ad un campionario di effetti sonori al limite della decenza (sarete seriamente tentati a settare tutto su OFF).
Ma la vera attrattiva dell’ultimo titolo targato K2, risiede nel comparto multiplayer. Valhalla Knights può infatti essere giocato in contemporanea da due persone tramite diverse opzioni pensate ad hoc. Abbiamo la classica modalità cooperativa, a cui possono prendere parte fino ad un massimo di sei personaggi, tre per ciascun utente. Ogni giocatore selezionerà il suo eroe e altri due guerrieri che lo aiuteranno nell’avventura, collaborando allo stesso tempo con un altro utente per completare una delle quest specificatamente concepite per le partite multigiocatore.
Ciascun avventuriero potrà spostare liberamente il proprio gruppo nell’area di gioco, esplorando le segrete senza la necessità che anche i personaggi controllati dal compagno si trovino nella stessa locazione. Ogni giocatore potrà tuttavia prendere parte alle battaglie combattute dall’altro utente, offrendogli così il supporto necessario durante gli scontri.
Oltre alla co-op, è anche presente la più veloce modalità “Host Versus”, nella quale due gruppi, ciascuno controllato da un giocatore, si affrontano in uno scontro senza esclusione di colpi. Ogni gruppo può essere composto da un massimo di sei personaggi. La battaglia si svolge in un arena e, prima del suo inizio, ciascun partecipante deve mettere in palio un oggetto (o una certa quantità di oro). Per prendere parte a questa opzione basterà collegarsi alla rete e consultare l’elenco dei giocatori connessi, scegliendo poi l’opzione a noi più consona.