Watch Dogs 2: Recensione del DLC Nessun Compromesso

Nessun Compromesso è il DLC che conclude la carrellata di contenuti previsti dal Season Pass dedicato all'open world targato Ubisoft.

Watch Dogs 2: Recensione del DLC Nessun Compromesso
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dopo i contenuti introdotti con Human Conditions, pacchetto di espansione disponibile ormai da un po', la vicenda di Marcus e soci si arricchisce dell'ultimo DLC previsto dal Season Pass: Nessun Compromesso. Per questo appuntamento conclusivo il team di sviluppo - dando ascolto alla voce della community - ha mutato il progetto originale, muovendosi in due direzioni distinte le quali, però, hanno condotto a risultati diametralmente opposti. Da un lato, infatti, un corposo aggiornamento (reso gratuito) ha permesso a tutti gli utenti di beneficiare di alcune feature davvero interessanti, dedicate interamente all'esperienza multiplayer. Per quanto concerne questa mossa l'intento è chiaro, come vedremo tra poco: estendere la longevità del titolo stuzzicando vecchi e nuovi giocatori e mantenerli impegnati attraverso nuove sfide cooperative e competitive.
    Sotto il profilo single player, invece, le cose vanno diversamente. Operando la scelta di cambiare in corsa il piano di distribuzione per non scontentare la base brontolona, il team di sviluppo è andato però a impoverire il DLC a pagamento che, ora, di certo non vale il prezzo a cui viene proposto. Per gli acquirenti del Season Pass, insomma, il risparmio monetario derivante dal suo acquisto va letteralmente in fumo. Di sicuro in casa Ubisoft avranno fatto i loro conti e, soppesando l'impatto dei Season Pass venduti sui dati di vendita del titolo "liscio", probabilmente hanno preferito puntare sull'arricchimento dell'offerta ludica di base per invogliare comunque all'acquisto del prodotto. Tutto questo per dire che, se analizzato singolarmente, Nessun Compromesso soccombe su tutti i fronti, schiacciata da una mediocrità imbarazzante. E a poco valgono le aggiunte in termini di armi non letali e outfit, introdotti per sopperire alla cronica assenza di contenuti. Un vero peccato, perché le premesse da cui prende le mosse la nuova operazione single player sono interessanti.

    Spank me, you filthy hacker!

    La nuova operazione secondaria che ci vede tornare protagonisti nei panni del buon Marcus prende il nome di "Gambetto di Donna". Ora, se giocate a scacchi, probabilmente avrete già sentito parlare di questa particolare apertura. In realtà gli scacchi non sono nemmeno nominati di striscio, ma l'allusione e l'acrobazia terminologia sono sottili, divertenti e in qualche modo racchiudono l'essenza di questa nuova missione in singolo. L'operazione, infatti, prende piede da risvolti (anzi, visto che stiamo parlando di hacker hipster: "risvoltini") hot.

    Il DedSec diviene bersaglio di una vecchia conoscenza di Sitara dal nome d'arte che è tutto un programma: Alejandro Sborovski. Quest'ultimo è un regista di pellicole BDSM che ha avuto la brillante intuizione di sfruttare la popolarità del gruppo per imbastire una bella parodia porno dal titolo emblematico: DedSexxx. Da bravi frequentatori della rete (anche se a noi è stato riferito da un amico di "nostro cugggino") sappiamo quanto possa avere successo ed essere fonte di improvvisa cecità una parodia hard profilata sul reale o, nel nostro amato medium, su prodotti legati all'entertainment come videogiochi, film e fumetti. Ad ogni modo, un po' per i trascorsi di Sitara con tale viscido personaggio, un po' per il fatto che viene ridicolizzato il buon nome del DedSec, Marcus non ci sta e decide di stroncare sul nascere ogni velleità artistica del progetto andando a fare una visitina al producer sul set per fargliela pagare.
    L'incipit, condito dal solito storytelling irriverente, umoristico e sopra le righe, come avrete immaginato ci accoglie in modo inaspettatamente esplosivo. Infiltrarci nell'edificio in cui si girano i film ci da l'occasione di esplorare vari set dalla scenografia assurda, con tanto di attori intenti...a ripassare la parte. Se ve lo state chiedendo, sì, ci è parso di vedere anche il pelato talento di Brazzers, funambolica promessa della recitazione a stelle e strisce. I primi istanti di gioco, insomma, ci hanno caricato di aspettative che, purtroppo, si sono miseramente sciolte come neve al sole. Invece di mantenere l'idea brillante, svilupparla, strutturarla in modo tale che la sua naturale conclusione avvenga con un finale col botto, il team di sviluppo - quasi avesse timore di osare un po' di più - all'improvviso fa dietrofront e rientra mestamente nei cliché che abbiamo imparato a conoscere nei mesi scorsi. Di punto in bianco il canovaccio narrativo (che capiamo essere stato solo un mero pretesto) viene gettato in un angolo per rispolverare la solita faida con una mafia a caso, ora la bratva russa. Nel prosieguo dell'avventura, che comunque non dura più di un'ora (presa con molta calma), non si fa più alcun accenno agli eventi che hanno giustificato l'azione, e le ultime sotto-missioni appaiono talmente slegate tra loro che non è più nemmeno chiaro quale sia il fine ultimo dell'intera operazione. Il riuscitissimo mix di elementi hot e premesse drammatiche che ha caratterizzato i primi minuti di gioco, insomma, viene eclissato senza una giustificazione plausibile in favore di meccaniche banali, trite e insoddisfacenti.

    It's Showdown, baby!

    La missione Gambetto di Donna, dunque, non ci propone nulla di particolarmente innovativo limitandosi, anche sotto il profilo del mero gameplay, a tirar fuori da un cilindro (abbastanza liso) situazioni e soluzioni già ampiamente viste e sperimentate in passato. In ogni sub quest ci siamo trovati a eseguire praticamente le solite azioni: infiltrarci tramite il consueto sistema di hacking in ambienti altamente sorvegliati. Nemmeno le due variazioni sul tema riescono nell'intento di ravvivare un'esperienza di gioco che si spegne sin troppo in fretta. Probabilmente, se il pacchetto fosse giunto - come era inizialmente previsto - arricchito dalle novità previste per la componente multiplayer, il senso di inadeguatezza si sarebbe notato meno. La nuova esperienza Showdown, infatti, ci propone anzitutto sfide competitive 2vs2 suddivise in tre diverse modalità di gioco distinte spalmate su ben quindici location: Steal the HDD (l'equivalente di un Capture the Flag), Doomland (molto simile al classico King of the Hill) e Erase/Protect the Servers (ossia la variante in tema "hacker" di Dominio).

    A far da contorno all'offerta ci pensa, infine, il completo supporto alle funzionalità online (comprensive di leaderboards globali) delle attività meramente accessorie come le sfide eKart, le gare con i Droni e le competizioni in sella ai bolidi a due ruote. Il fronte cooperativo, invece, si arricchisce di un nuovo evento che apparirà in modo del tutto casuale nel mondo di gioco: "loot truck". Tale sfida, ovviamente affrontabile anche in solitaria, permette di hackerare un furgone blindato per appropriarsi del suo succulento contenuto mentre ondate successive di agenti armati cercano di fermarci. Insomma, le ottime novità contenute nell'aggiornamento gratuito svolgono appieno il loro dovere e raggiungono l'obbiettivo di estendere la longevità del titolo dando modo, così, all'intera community di usufruire di tutti i contenuti dedicati al multiplayer.

    Watch Dogs 2 Watch Dogs 2Versione Analizzata PlayStation 4Se volessimo tracciare un bilancio generale che tenga conto tanto del corposo aggiornamento gratuito quanto del DLC Nessun Compromesso, potremmo affidarci al sei politico per riassumere in un'unica votazione tutti i pro e i contro della politica post-lancio portata avanti dal colosso francese. Da un lato, infatti, l'update che ha introdotto la modalità Showdown ha l'indubbio merito di estendere la longevità del titolo rendendo disponibili le feature multiplayer alla totalità della community. D'altro canto, però, questo ha scarnificato ancor di più un'espansione a pagamento che sin dall'inizio si presentava povera di contenuti. Infatti, il brevissimo episodio secondario "Gambetto di Donna" (completabile in un'oretta), nonostante le esplosive premesse iniziali, si perde velocemente per strada riproponendo maldestramente ciò che già conoscevamo. A poco valgono le aggiunte (fatte di corsa per tamponare l'emorragia) dedicate a outfit e armi. Per quanto sia venduta a prezzo ribassato, l'espansione che conclude il ciclo di aggiornamenti a pagamento per l'open world targato Ubisoft può essere ignorata - o dimenticata - senza alcun rimpianto.

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