Recensione Waverace: Blue Storm

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Waverace: Blue Storm - 1963

Recensione Waverace: Blue Storm
Articolo a cura di
Disponibile per
  • NGC
  • Wave Race Blue Storm

    Correva l'anno 1996 quando il mondo video ludico venne omaggiato e sconvolto da due dei più rivoluzionari giochi mai realizzati di tutti i tempi.
    Uno rispondeva al nome del famosissimo Super Mario 64 e l'altro era invece l'allora sconosciuto Wave Race 64, un gioco di corse con i jet ski. Questo titolo, grazie agli effetti d'acqua ultra realistici di cui era dotato e ad una riproduzione praticamente perfetta dei movimenti fisici delle onde e dell'impatto che gli scafi avevano su di esse, in pochissimo tempo divenne il punto di riferimento per eccellenza nel suo genere.
    Oggi, dopo 5 anni, in concomitanza con l'uscita della nuova macchina, la Nintendo ci propone finalmente il suo erede: Wave Race Blue Storm.
    Questa volta il gioco è stato sviluppato dalla NSTC (quelli di Ridge Racer 64 per intenderci) ed ancora una volta supervisionato e prodotto dall'inossidabile Shigeru Miyamoto.
    Waverace Blue Storm presenta tutto ciò che un giocatore avrebbe voluto vedere in un sequel ma che non ha mai osato chiedere.
    Tutto, ma proprio tutto, è stato riveduto e corretto, trasformando un gioco che rasentava la perfezione in una vera e propria killer app. dei nostri giorni. Ma andiamo con ordine.

    Loading, please don't wait

    Innanzitutto, appena inserito il dischetto non posso fare altro che notare il brevissimo (l'unico Ndr) tempo di caricamento, passano infatti appena 7 sec. e già sono pronto per giocare, fantastico!
    Subito vengo introdotto nel menù principale, dove oltre alle options, posso scegliere: Championship (il campionato), Time Attack (gara cronometrica), Score Attack (le evoluzioni), Multiplayer (fino a 4 giocatori), Free Run (liberi di fare ciò che si vuole) e Training (l'allenamento). Ce né per tutti i gusti!!

    Con le pinne, il fucile e gli occhiali

    Per chi non avesse ancora capito Waverace Blue Storm è un gioco con moto d'acqua. Lo scopo è quello di vincere facendo attenzione alle numerose boe sparse in mezzo all'acqua. Per l'esattezza la boa gialla va superata a sinistra e quella rossa a destra. Il margine di errore è di 5 boe, se sbagliamo per 5 volte siamo squalificati. E sinceramente non è facile non sbagliare soprattutto nel torneo expert, dove anche le onde ci impediscono di raggiungere le boe che già di per se sono posizionate in maniera difficilissima.
    Nella modalità campionato ci si può cimentare nel torneo a 5 giornate (modo normal), dove si gareggia su 5 tracciati differenti. Ogni tracciato per poter essere superato prevede il raggiungimento di un certo punteggio che ci viene assegnato ad ogni nostro piazzamento. Alla fine, arrivando almeno terzi nel torneo, si potrà accedere ai tornei seguenti come quello a 6 giornate (modo hard) e a 7 (modo expert). Naturalmente le differenze consistono per il numero e la varietà dei tracciati percorribili, per la differente disposizione delle boe e per le onde sempre più grandi e pericolose.

    1080° Wave Race 64

    Otto è il numero dei giocatori selezionabili e tra questi si notano molti volti famigliari, come Ricky Winterborn, Rob Haywood e Akari Hayami tratti direttamente dallo stupendo 1080° Snowboarding (per N64) ed ancora, Ryota Hayami, Ayumi Stewart e David Mariner che provengono invece dal precedente Waverace 64.
    Naturalmente ogni corridore è ben caratterizzato sia dal punto di vista estetico che nelle prestazioni. C'è infatti il pilota che ha una maggiore accelerazione ma è più scarso in velocità, oppure quello più resistente agli urti ma anche il più lento, oppure quello bilanciato in tutto ma che non eccelle in nulla, non preoccupatevi comunque, perché sicuramente troverete quello più vicino alle vostre capacità ed esigenze di guida, basta saper scegliere!!!
    Va detto anche che ogni corridore può essere editato a proprio piacimento; alla selezione, spingendo il tasto Z del pad, possiamo infatti scegliere il colore dello scafo e dell'indumento, nonché la velocità, l'accelerazione e il grip dello scafo.
    Anche il numero delle piste è salito rispetto al precedente episodio; 8 è il numero nel loro complesso, non moltissime al dire il vero, ma certamente tutte diverse e molto suggestive.
    I mossi mari del sud, le fredde acque polari, le quieti superfici di un lago e le sporche acque di un porto, sono solo alcune delle emozionanti ambientazioni in cui ci ritroveremo a correre.

    Previsioni per oggi: nuvoloso con precipitazioni sparse e mari da mossi a molto mossi………

    Come detto, le piste non sono tante, ma credetemi quando vi dico che ogni corsa non sarà mai uguale a se stessa!!! L'elemento che rende ogni sfida sempre diversa è il sofisticatissimo fattore atmosferico. Sbalorditivo!!!! E' il tempo la vera novità, il punto di forza di questo gioco. Ci capiterà infatti di correre con il sole, con la nebbia, la pioggia battente, la neve e la tempesta (l'appellativo Blue Storm non gli è stato dato quindi a caso!).
    E come accade nella vita di tutti i giorni, la condizione meteorologica non può essere certo decisa da noi poveri mortali, ma sono il caso, la natura, Dio o in questo caso il sistema random del gioco, a condizionare la gara.
    Immaginatevi per un attimo questa scena: la gara si svolge in un caldo mare del sud, siete ai nastri di partenza e state scaldando il motore della vostra moto, lo speaker annuncia tempo nuvoloso con possibilità di pioggia. Date un'ultima scrutata al cielo e pensate "unmmm… quelli del meteo non ci azzeccano mai e poi non sento il solito dolore al callo del mignolo del piede, quindi… ".
    Partite, sicuri di voi stessi, conoscete benissimo il tracciato, ma a metà gara ecco che succede l'imprevisto. Il cielo si oscura, un lampo squarcia le tenebre e si abbatte all'orizzonte, il mare si increspa, le onde si fanno talmente grandi e indomabili che a stento riuscite a stare in piedi sul vostro scafo. Dulcis in fundo come se non bastasse, incomincia a piovere di brutto.
    La pioggia è forte e controvento, viene giù talmente fitta e veloce che rende impossibile la visibilità.
    L'effetto è quanto di più bello e realistico si possa chiedere in un videogioco. Incredibile!!!
    Ogni singola goccia di pioggia si infrange, oltre che sull'acqua, sullo schermo della telecamera e quindi sullo schermo del nostro televisore, ricreando il tipico effetto della vista annacquata che si prova guidando sotto un temporale. Superbo!!!

    Tutti al mare, tutti al mare a mostrar le...

    Veniamo quindi all'aspetto grafico del gioco.
    Il mare, il lago, la pioggia, insomma l'acqua in tutte le sue forme, è impossibile da descrivere e le parole non le renderebbero mai giustizia. E dato che io non sono un poeta, mi limiterò semplicemente dicendo: "sembra vera!".
    Più volte ho cercato di impormi di credere che ciò che vedevo non poteva essere vero ma solo il frutto di una sapiente programmazione coadiuvata dalle infinite possibilità dell'hardware del GameCube, ma tutte le volte ho finito ugualmente con il cedere a quella visione, cercando, come un posseduto, il punto più alto della mia stanza per poter prendere un buon slancio e tuffarmi direttamente nel televisore (non provate a fare la scena che è stata appena descritta senza la presenza di un genitore e di un medico Ndr).
    Acque che rispecchiano in tempo reale l'ambiente circostante, acque limpide che lasciano ammirare fondali rocciosi o sabbiosi che siano, costantemente animati dalla presenza di animali marini come delfini, squali, tartarughe d'acqua, orche e trote salmonate. Acque naturalmente ondulate e acque scosse dall'innaturale passaggio delle nostre moto.
    Cieli tersi dai quali spunta un caldo sole e cieli scuri squarciati dalla sola luce di un fulmine. In Waverace, tutto è dinamico ed in movimento; raggi di sole che trapassano fitte vegetazioni (GT3 docet), stormi di anatre che si levano al nostro passaggio, delfini che fanno festa, trote che guizzano fuori dall'acqua, automobili che passano sui ponti, e potrei continuare all'infinito.
    Le animazioni dei piloti poi non sono certo da meno, molto naturali e vere. È divertente vederli scalciare o inveire nei confronti dell'avversario che cerca di superarti.
    Così come è altrettanto sbalorditiva la fisica delle onde e dell'impatto che lo scafo ha su di esse. Senz'altro questa è la caratteristica (oltre alla pura grafica) che distingue ed eleva questo gioco un gradino (se non due) sopra gli altri titoli del suo genere.
    Tutto questo ben di Dio grafico viene maggiormente esaltato dalla presenza di un sapiente e cinematografico replay che entra in funzione non appena abbiamo terminato i 3 giri canonici. E non si può fare altro che rimanere increduli di fronte a tutto quello che ci siamo persi durante la gara a causa dell'elevatissima velocità di gioco. Mozzafiato!!!

    La potenza è nulla senza il controllo

    Una delle cose che contraddistingueva il primo Waverace era senza dubbio la precisione con la quale si poteva comandare il mezzo a disposizione. Fortunatamente, anche questo pregio non è andato perduto in questo seguito. Anzi si è migliorato ai massimi livelli grazie al sapiente uso che è stato fatto dei tasti L e R, che ora ci permettono (come in F-ZeroX ad esempio) di effettuare curve molto più strette e veloci.
    Brillante, ma non indispensabile, è stata invece l'introduzione del Turbo, che entra in funzione al nostro comando solo dopo aver aggirato correttamente 5 boe.

    Vamos a la plaija o-o-o-o-oh….

    L'audio, rigorosamente in dolby surround, è veramente eccellente, con musiche che spaziano dal rock all'hip hop e dalla dance all drum 'n bass. Molto convincenti risultano poi il suono dei motori e degli effetti acquatici. Senza dubbio in tal senso un decisivo passo avanti rispetto a Waverace 64.
    Di ottima fattura è anche la voce della speaker che introduce la gara, mentre un po' noioso risulta il commento durante la gara che ci elogia e ci prende in giro ogni volta che vinciamo o sbagliamo

    Ma un difetto ce lo avrà pure, no?

    Ok, se proprio devo cercare il pelo nell'uovo o nel mare in questo caso, devo dire che l'ambiente di contorno pur essendo dettagliatissimo, certe volte sembra essere poco curato per texture e numero di poligoni usati. Mi riferisco a qualche imbarcazione, automobile e costruzione che anche se di secondo piano, potevano certamente essere fatti con più attenzione e maggiormente in armonia con l'elevata qualità globale del gioco.
    Per il resto, ripeto, praticamente perfetto con i suoi 60 fps, neppure un minimo di rallentamento e zero pop up.

    Conclusioni

    Blue Storm è un gioco eccezionale sotto tutti i punti di vista. Devo ammettere che in un primo momento non ne ero rimasto molto colpito, questo però era dovuto esclusivamente all'eccessiva somiglianza che questo titolo aveva, ed ha, con il suo predecessore a 64 bit.
    Però poi mi sono chiesto se fosse un male o una colpa aver i pregi di un gioco stupendo e "storico" come Waverace 64. Certamente non lo è anzi, dove lo trovi un sequel che migliora i pregi e cancella i difetti di un originale già perfetto?
    Forse sarà per la brezza marina che si respira nel gioco, forse perché ho nostalgia delle vacanze, ma sento già che non posso fare a meno di giocare a Waverace Blue Storm!!!!

    Che voto dai a: Wave Race: Blue Storm

    Media Voto Utenti
    Voti: 13
    8.1
    nd