Recensione Wii Fit

La palestra in casa grazie a Nintendo

Recensione Wii Fit
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  • Wii
  • Nintendo colpisce ancora

    Ai lettori meno informati vogliamo proporre un piccolo indovinello: quale credete che sia stato il titolo di punta della conferenza Nintendo all’E3 (la più importante vetrina videoludica mondiale, o così perlomeno era in passato) del 2007? Il capolavoro Mario Galaxy? Acqua, era presente solo nello stand dimostrativo. Il nuovo Mario Kart? Annunciato e liquidato in pochi frettolosi minuti. Il prossimo Legend of Zelda? Non pervenuto.
    A finire sotto le luci della ribalta è stato invece l’inaspettato Wii Fit, nuovo parto del vulcanico Miyamoto, che ha ridefinito ancora una volta i confini dell’intrattenimento digitale.
    Il nuovo titolo del game designer giapponese è infatti un sapiente connubio di software e hardware (una nuova periferica molto simile a una bilancia chiamata Wii Balance Board) dedicato al fitness e alla lotta ai chili superflui, per il quale la definizione di “videogioco” appare quantomeno incompleta.
    Immediate sono state le polemiche e le reazioni negative; non tanto per il titolo in sé, ma piuttosto per l’eccessiva importanza data dalla casa di Kyoto ad un prodotto apparentemente di nessun valore ludico e visto come ulteriore, preoccupante segnale di una Nintendo poco attenta ai “veri” videogiocatori e più concentrata sulle nuove fasce di pubblico.
    Dato per scontato che titoli come Corruption, Mario Galaxy e Mario Kart abbiano fugato in parte questi dubbi, non possiamo non considerare che Wii Fit si è rivelato in terra nipponica (come presumibilmente sarà negli altri mercati) l’ennesima scommessa vinta e un successo senza precedenti che non può essere spiegato solo con il fenomeno “casual”; quanto di questo successo sia dovuto a meriti effettivi e quali tipologie di utenti possano essere realmente appagate da un titolo così particolare sono le domande a cui cercheremo di rispondere.

    KAWASHIMA insegna

    Wii Fit è chiaramente figlio legittimo della strategia Nintendo vista negli ultimi anni. Se il Wii e il suo naturale complemento Wii Sports hanno esemplificato la filosofia del “muoversi per divertirsi”, la nuova fatica di Miyamoto radicalizza e ribalta il concetto, trasformandolo con geniale naturalezza in “divertirsi per muoversi”: la ricetta Made in Kyoto per riscuotere dal lungo torpore le infinite schiere di pigri e sedentari cronici allergici ad ogni attività fisica.
    Il mezzo per attuare questa “rivoluzione” è la Wii Balance Board, periferica in grado di rilevare non solo il peso ma anche gli spostamenti del baricentro con assoluta precisione; all’apparenza fragile, la “bilancia” si è invece rivelata estremamente pesante e solida, nonchè perfettamente stabile su qualsiasi tipo di superficie. L’unico neo è quindi da rilevare nelle ben 4 pile stilo necessarie al suo funzionamento.
    La struttura del gioco è non troppo dissimile da quella di Brain Training e soci: all’avvio ogni nuovo utente (fino a un massimo di 8) verrà sottoposto ad un Test del Corpo, ripetibile ogni giorno, che costituisce lo strumento con cui terrete sotto controllo i vostri progressi “ginnici”. Infatti una volta inseriti altezza ed età, una Wii Balance Board super-deformed e parlante (con una vocina a metà fra lo spassoso e lo snervante) vi guiderà nello scoprire il vostro Indice di Massa Corporea (rapporto fra peso e altezza che “dovrebbe” indicare quanto siete lontani dal peso forma) e l’immancabile Età WiiFit, calcolata in base al controllo del vostro baricentro (e quindi della postura) e a un paio di esercizi di equilibrio scelti casualmente. Il tutto condito come da copione da una serie di consigli degni di Kawashima su alimentazione e allenamento, da impietosi grafici dei progressi e dalla possibilità di impostare un certo IMC come obiettivo da raggiungere in un certo lasso di tempo.

    Quantità e qualità

    Il piatto forte è invece costituito dalle oltre 40 attività di allenamento, divise in quattro categorie molto diverse fra loro. Le prime due, ovvero posizioni yoga e esercizi muscolari, sono accomunate da un’impostazione più “seriosa”. Messi da parte gli altrimenti onnipresenti Mii, sarà un personal trainer virtuale (uomo o donna a scelta del giocatore) a spiegare obiettivi e esecuzione dell’esercizio e quindi a guidarci nel suo svolgimento come se avessimo un istruttore reale di fronte a noi. In questo caso la Balance Board è usata come strumento di controllo dell’equilibrio e della postura (soprattutto nello yoga) o della corretta esecuzione del movimento, dove possibile.
    Chi ha bisogno di bruciare più calorie deve però rivolgersi agli esercizi aerobici, nella fattispecie Jogging (in realtà corsa sul posto, rilevata da un Wiimote messo opportunamente in tasca), Step, Hula-Hoop e Boxe a Ritmo, che fanno un uso ovvio quanto azzecato della “bilancia”. A completare l’offerta infine la categoria dei Giochi d’Equilibrio, che come dice il nome sfruttano in vari modi la capacità della Balance Board di rilevare al millimetro gli spostamenti del nostro baricentro in una serie di applicazioni come la camminata sulla fune o la discesa su sci o snowboard, e non solo.
    Il tutto viene presentato con la grafica minimalista e semplice, fatta di grandi pulsanti e campiture monocromatiche, già vista in Wii Sports e nei menu dello stesso Wii. Anche a livello tecnico non si sono certo fatti passi da gigante rispetto a quanto visto giocando a Tennis a Golf, ed era anche prevedibile visti gli intenti del titolo. Wii Fit si limita ad esibire le poche ma varie ambientazioni dei vari minigiochi in maniera pulita e efficace ma oggettivamente scarna: i personal trainer sono modellati decentemente e ovviamente ben animati, Mii, colori vivi e gioiosi e i soliti tocchi di classe la fanno da padrone nel resto del gioco, e c’è perfino qualche effetto degno di nota come quello della neve, ma nel complesso il comparto grafico può dirsi appena sufficiente, anche a fronte di un aliasing più marcato del normale.
    Non dissimile la valutazione del comparto sonoro: jingle, effetti sonori e musiche sono poco più del minimo sindacale per una piacevole fruizione del gioco. Va invece dato merito a Nintendo per il doppiaggio: buono anche se un po’ troppo impersonale quello degli istruttori, originale quello della Balance Board, assolutamente esilarante e riuscito quello del maestro di Boxe. Una menzione speciale all’utilizzo semplice ma intelligente dello speaker del Wiimote nelle modalità “audio” di Jogging e Step: voce e effetti sonori vi guideranno perfettamente nell’esecuzione degli esercizi permettendovi di guardare nel frattempo il vostro programma preferito.

    Utile...

    Fin qui ci siamo limitati a descrivere quello che Wii Fit offre all’acquirente, ma quello che tutti vogliono sapere è se, e quanto, sia davvero utile. Ebbene, per una volta sveliamo subito la risposta, che è affermativa: non può ovviamente sostituire un abbonamento in palestra o la pratica di uno sport, ma state pur sicuri che il software Nintendo, se usato con costanza, porterà benefici in molti campi, specie ai campioni di “sollevamento del telecomando”.
    In particolare le categorie degli esercizi aerobici e dello yoga sembrano le più soddisfacenti: i primi prevedono uno sforzo non troppo pesante ma costante e prolungato (l’ideale per bruciare grassi), mentre le posizioni proposte nella categoria yoga sono stimolanti e impegnative e costituiscono un reale strumento per rendere più elastici e flessibili muscoli e colonna vertebrale.
    Gli esercizi muscolari sono altrettanto “seri”, ma poichè sono eseguiti solo a corpo libero e con l’ausilio della Balance Board, non costituiscono di certo un allenamento completo o sufficientemente vario, limitandosi a tonificare determinate zone del corpo (addome, gambe). Per finire i giochi di equilibrio, come dice la definizione stessa, non rispondono a una ben precisa necessità atletica, ma mirano più che altro a far acquisire coordinazione ed equilibrio maggiori tramite l’ “appeal” ludico.
    I novelli ginnasti non vengono lasciati senza guida: il sistema di controllo degli esercizi tramite Balance Board (e a volte Wiimote) si rivela spesso ottimo, modulando ritmo e tempi di movimento, rilevando correttamente gli errori di esecuzione e dispensando consigli per rimediare con sorprendente efficacia. D’altro canto il suo campo di applicazione è molto limitato e presuppone la “buona fede” dell’utente: non sono pochi gli esercizi che per loro stessa natura non possono essere “visti” dal software, e se la possibilità di “barare” è innocua (in quanto controproducente nello spirito del titolo) quella di sbagliare inconsapevolmente movimenti e posizioni non va sottovalutata.
    Questa inevitabile mancanza è un primo indizio di quanto questo Wii Fit, in realtà, non si prenda troppo sul serio (e non potrebbe essere altrimenti); ad ulteriore riprova la sorprendente mancanza, nonostante l’incentivo a stabilire un obiettivo da raggiungere, di una qualsivoglia pianificazione da parte del software delle attività da svolgere. Fatti salvi qualche consiglio generico e alcune proposte di abbinamento fra esercizi muscolari e di yoga, la fruizione delle molteplici possibilità di allenamento è lasciata completamente a discrezione dell’utente.

    ...e dilettevole.

    Ed ecco quindi emergere la vera natura di questo prodotto: lungi dall’essere uno strumento professionale per il fitness, è più che altro un utile e intelligente incentivo a fare moto e a stare in forma, con la non trascurabile differenza che grazie a Wii Fit possiamo farlo divertendoci e con un controllo e incitamento costante.
    Proprio il valore ludico, come era ovvio aspettarsi da Nintendo, è il “quid” in più che rende appetibile perfino qualcosa di universalmente odiato come il sudore e la fatica. Bastano piccoli tocchi “giocosi” - l’utilizzo dei Mii e dei loro buffi movimenti e espressioni, l’incentivo delle classifiche per la ricerca delle prestazioni migliori in competizione con amici e familiari, il meccanismo che permette di sbloccare nuovi livelli di difficoltà e esercizi con il passare del tempo di gioco - per rendere Wii Fit un vero e proprio “videogioco” divertente per tutti e perfino un Party Game improvvisato di sicuro successo.
    Il rovescio della medaglia è sicuramente una generale mancanza di profondità, e quindi di appetibilità per chi cercasse un’esperienza videoludica di più alto livello; il gameplay che sta dietro i “minigiochi” veri e propri è sostanzialmente monotematico (spostamento del baricentro) ed è stato semplicemente declinato in applicazioni più o meno riuscite. Se lo sci e lo snowboard ci hanno fatto desiderare un loro maggior sviluppo, giochi come la meditazione Zen o la corsa nella bolla possono tranquillamente essere classificati come riempitivi e verranno presto accantonati.
    Non può essere negato però il grado di coinvolgimento offerto anche dagli esercizi aerobici come Jogging, Step e soprattutto Boxe a Ritmo. Anzi, resta il rimpianto per le possibilità lasciate inespresse da queste geniali applicazioni degli strumenti a disposizione (Wiimote, Nunchuck, Balance Board) che dovevano forse avere rilievo e profondità decisamente superiori. Le scelte effettuate invece penalizzano il titolo anche sul piano della longevità: con la maggior parte degli esercizi sbloccabili in qualche giorno di duro allenamento e alcune attività eccessivamente ripetitive, noiose o troppo simili fra loro, troppo presto a farvi inserire il disco nel Wii saranno spesso solo la forza di volontà e i chili di troppo. In mancanza di questi, probabilmente vi limiterete solo a controllare di tanto in tanto, con l’apposito canale Wii Fit (che funziona intelligentemente senza disco), peso e postura o a regalarvi qualche partita occasionale ai giochi più riusciti.

    Wii Fit Wii FitVersione Analizzata Nintendo WiiParafrasando la pubblicità televisiva, Wii Fit è “Fitness e divertimento per - quasi - tutti”. Vanno esclusi per ovvi motivi gli “integralisti” sia dello sport che del gameplay, ma qualunque altro utente, con problemi di adipe o meno, non può non rimanere affascinato e coinvolto da questo sapiente e originale mix che unisce l’utile al dilettevole. D’altra parte costo non indifferente, profondità e longevità ridotte, comparto tecnico non esaltante possono costituire delle discriminanti non da poco, tanto da consigliarne caldamente l’acquisto solo a chi cerca davvero un utile incentivo o supporto all’attività fisica per se o per l’intera famiglia, o a chi è in vena di “pazzie” per vedere qualcosa di nuovo e mettere da parte la Balance Board per future applicazioni.

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