Recensione Wii Party U

Nintendo prova a riscattare il suo party game per eccellenza senza troppa convinzione

Recensione Wii Party U
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  • Wii U
  • Dopo la prova non entusiasmante di Wii Party, Nintendo deve dimostrare di essere ancora la regina del party gaming, in barba alle terze parti danzerine. Per farlo propone questo 25 Ottobre Wii Party U, primo esponente del genere ad approdare sulla sua nuova ammiraglia. Il titolo giunge sugli scaffali forte di un prezzo retail competitivo (50,89 € con Remote Plus in regalo) e nuove possibilità legate al GamePad, per portare freschezza e varietà ad una struttura divenuta in verità un po' stantia. L'aggiunta di tanti nuovi mini-giochi e la maggior focalizzazione sulla prontezza di riflessi piuttosto che sulla fortuna, dovrebbero fare da corredo ad un deciso ritorno di fiamma del party game per eccellenza.
    Come vedremo nella nostra analisi, non è andata così. Nonostante una parte delle novità funzioni bene ed i nuovi mini-giochi mettano piacevolmente alla prova le abilità del giocatore, continua a sentirsi la mancanza di quei guizzi che hanno portato al successo i primi Mario Party; quegli stimoli in grado di rendere l'esperienza interessante ad ogni partita. L'implementazione del GamePad, inoltre, non appare preponderante come sperato, e le vere novità del titolo non sono dunque che una manciata. Wii Party U, dunque, migliora solo sensibilmente rispetto al suo predecessore, dimostrandosi un party game discreto e non in grado di primeggiare.

    No GamePad no Party!

    Rispetto a Wii Party l'intelaiatura di Wii Party U non cambia, e ci presenta un colorato menù che ci mette subito al corrente delle varie possibilità. Giochi di Gruppo è il contenitore per tutti i tabelloni "classici", imperniati cioè sullo stile del Gioco dell'Oca ed accompagnati da mini-game affidati soprattutto al WiiMote. Al suo interno troviamo "board" caratterizzate da diverse dinamiche di gioco, alcune meno riuscite di altre. Corsie Veloci presenta ad esempio una progressione un po' troppo legata al caso e ai colpi di fortuna, che non riesce ad appassionare il giocatore. Trecento caselle costituiscono il lungo percorso di una maratona i cui ritmi appaiono fortunatamente compressi dalla possibilità di lanciare fino a dieci dadi contemporaneamente, a seconda dei risultati nei mini-giochi di fine turno. Il piazzamento sin troppo zelante di bonus e malus rende però ben presto superflue le prestazioni, affidando al caso l'esito della partita. Non migliorano le cose una serie di eventi bonus troppo sbilanciati, capaci di sovvertire i piazzamenti senza permettere ai primi classificati di difendere la posizione. Tale tipologia di gioco stufa velocemente, riportando alla mente tutte le ombre di Wii Party.

    "Nintendo riesce solo in parte a riscattare il suo party game per eccellenza. Gli ottanta mini-giochi e gli svariati tabelloni a disposizione caratterizzano un’offerta certamente molto corposa, ma non sempre interessante"

    Decisamente migliore, anche se meno immediato, Alchimia di Squadra, che mette assieme in maniera bizzarra le regole del poker ed il cheerleading. Ad ogni partecipante sarà affidata una squadra composta da Mii con casacche colorate e numerate: attingendo tramite scambi ai membri in posizione neutrale bisognerà formare tris, coppie, scale e quant'altro, appaiando numeri e colori e guadagnando più punti degli avversari. Benché anche in questo caso la fortuna giochi una parte non indifferente, la possibilità di scegliere qualche Mii in più, garantita a chi si è comportato meglio durante i mini-giochi, darà un opportuno e doveroso vantaggio ai "migliori in campo".
    Impatto sostanzialmente neutrale, infine, per gli utlimi tabelloni (Carnevale con i Mii, Sbilancia le Biglie e Isola GamePad), che non spiccano in positivo ma nemmeno deludono. Ritmi un po' troppo lenti ed un pizzico di confusione diminuiscono in questo caso l'appeal, soprattutto in single player, lasciando comunque intatto il divertimento nelle più caciarone sfide multi. Da questo punto di vista ci sono apparsi particolarmente intriganti "Carnevale con i Mii" e "Sbilancia le Biglie", che richiedono rispettivamente di ottenere o rubare le parti di un abito completo per una sfilata e far cadere quante più sfere possibili in una sottospecie di Coin Dozer d'altri tempi. Due sfide veramente pazze che allieteranno le vostre serate in compagnia.
    Giochi di Gruppo è inoltre il contenitore della maggior parte dei mini-game proposti da Wii Party U. In questa particolare sezione, salvo rare eccezioni, troviamo la selezione più classica di attività: tutte quelle slegate al GamePad e dunque fruibili tramite Remote. Per quanto la maggiore interazione con la periferica touch, quando presente, porti una notevole ventata di freschezza, dobbiamo ammettere che anche "mini-giochi WiiMote" più canonici non deludono. Nintendo ha infatti saputo ascoltare le lamentele dei fan, inserendo sfide maggiormente improntate sulla prontezza di riflessi e sulla concentrazione. Prove come "Scivoloni sulla Neve" e "Slancio con l'Asta", nelle quali agitare vorticosamente il WiiMote e premere semplicemente un tasto al momento giusto, sono presenti in minoranza, a tutto beneficio di altre come "Effetto Domino" e "Passaggio ai Box", dove ci verrà chiesto di aguzzare la vista ricordando la quantità di tessere cadute o il design di automobili al veloce passaggio. Si tratta di un mix in definitiva ben riuscito, che delinea un'offerta non certo innovativa ma sufficientemente varia, ripartita tra sforzo fisico (e voglia di picchiare lo sfidante al proprio fianco) e mentale. E' bene sottolineare ancora una volta, tuttavia, come i pochi mini-game nei quali il GamePad viene pienamente sfruttato funzionino molto meglio degli altri, scrollandosi di dosso parte della stanchezza di una concezione un po' datata ed implementando meccaniche decisamente più coinvolgenti.

    Risulta quindi sconcertante constatare che nel "contenitore" Giochi in Casa, dedicato proprio al multiplayer asincrono tramite GamePad, le attività più divertenti sperimentate in Giochi di Gruppo vengano scartate a favore di nuovi minigame piuttosto discutibili. Abituati a divertenti sfide in cui muovere giganteschi carri-armati o far rotolare a piacimento pesanti sfere metalliche addosso ai malcapitati, ci si troverà spiazzati di fronte alle noiosette "Il menù dei Desideri" (dove prendere semplicemente le ordinazioni vocali dei concorrenti sul GamePad) e "Conosci i tuoi Amici": uno scialbo quiz nel quale indovinare le predilezioni dei partecipanti. Anche aggiungendo qualche attività ben più divertente come "Indovina la Smorfia" (fotografare gli amici nelle buffe pose richieste) e "Intrecciafalangi", una sorta di spassoso Twister con le dita tra WiiMote e GamePad, questa sezione non ingrana mai, limitando in un certo senso le potenzialità di una porzione fondamentale dell'offerta di gioco.
    Per accedere ai mini-game più interessanti legati al GamePad, dunque, saremo costretti a ricorrere alla sezione Minigiochi, dove provare a piacimento le varie prove ma senza la spinta di un traguardo finale da raggiungere. Ci accorgeremo inoltre che i mini-game focalizzati principalmente sullo sfruttamento del GamePad sono a malapena una ventina: decisamente pochi sul totale di ottanta, per un titolo che voleva "risorgere" proprio grazie al debutto su Wii U.
    Per quanto questa parte in termini contenutistici deluda, a risollevare il morale ci pensa la sessione Sfide da Tavolo, forse la più interessante del pacchetto. In questo caso le partite e la competizione diventeranno molto più intime, dato che i soli due sfidanti dovranno reggere mutualmente il GamePad per giocare. Le meccaniche di "Calcetto da Tavolo" o "Gimcana Meccanica" saranno proprio per questo molto semplificate, richiedendo in buona sostanza il solo utilizzo di stick analogici e touch screen. Tale necessità non impedisce comunque a questi ben più esili e spartani mini-game di risultare tra i migliori: sicuramente più esaltanti ed intriganti a livello competitivo. Tra fedeli riproduzioni di biliardini, flipper da sala e gimcane alla Tricky Traps, questa è in assoluto la porzione più convincente ed assuefacente di Wii Party U, con il vantaggio di essere completamente slegata dal televisore!
    E' chiaro però che, al netto di un'analisi completa, non è sufficiente una mezza dozzina di mini-giochi praticamente perfetti per esaltare la prestazione di un prodotto che migliora il suo infelice predecessore solo parzialmente. Pur senza considerare un comparto stilistico decisamente sottotono rispetto alle vecchie varianti "mariesche", e una sfilza di motivetti orecchiabili ma ripetuti all'infinito, quella di Wii Party U rimane una proposta solo discreta, adatta soprattutto alle nuove leve o a chi fosse rimasto veramente esaltato da Wii Party tre anni fa.

    Wii Party U Wii Party UVersione Analizzata Wii UNintendo riesce solo parzialmente a riscattare il suo party game per eccellenza. Gli ottanta mini-giochi e gli svariati tabelloni a disposizione caratterizzano un’offerta certamente molto corposa, ma non sempre interessante. Le problematiche legate a tabelloni ancora troppo legati al caso e ad un supporto al GamePad poco più che accennato (per quanto realizzato splendidamente, in molti casi), non riescono a motivare gli entusiasmi dei fan. Si sente in particolare la mancanza di quella verve e di quella presenza artistica che hanno in passato definito le prime incarnazioni di Mario Party. Importa solo relativamente dunque se le sfide proposte da Wii Party U appaiono varie e tutto sommato ben equilibrate tra mind-games e semplice button mashing: a latitare veramente è il carisma tipico delle produzioni inesauribili. Wii Party U rimane un discreto party game per serate gradevoli e spensierate tra amici e parenti, con un prezzo retail che lo rende comunque appetibile.

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