Recensione Wing Island

Hudson ci presenta un titolo ispirato a Pilotwings, ma...

Recensione Wing Island
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  • Wii
  • Quando allo scorso e3 fu presentato il software del Wii, ci fu una demo che catturò l'attenzione di tutti, non solo per i controlli, ma anche perchè ricordava, sotto molti aspetti, un videogioco che ha fatto storia sul Super Nintendo. Il gioco in questione è Pilotwings, un "simulatore" di volo che ci permetteva di utilizzare diversi mezzi, come ad esempio un deltaplano, un jetpack, un paracadute e, soprattutto, un biplano rosso. E' proprio quest'ultimo che fu scelto da Nintendo per la demo, che permetteva di farlo volare attraverso degli anelli sospesi nel cielo, sorvolando una colorata isola. Questo palese tributo a Pilotwings faceva auspicare nel ritorno del brand per la nuova console (che avrebbe fatto felici molti utenti di vecchia data), considerato anche che il nuovissimo telecomando del Wii sembrava, almeno sulla carta, prestarsi bene al genere. Invece, dopo qualche tempo, fu annunciato Wing Island, un titolo sviluppato da Hudson che sembrava seguire da vicino le orme della suddetta demo, mettendoci a capo di una squadriglia di biplani rossi pilotata da volatili antropomorfi. Sebbene la grafica non fosse delle più convincenti, il titolo appariva senz'altro divertente e la sua somiglianza con la demo dell'e3 (e con le sezioni di biplano di Pilotwings stesso) fece ben sperare i futuri utenti del Wii.

    Dopo la fredda accoglienza ricevuta in Giappone e America, Wing Island arriva in Europa a diversi mesi dal lancio della console, pronto ad offrire a tutti i possessori di Wii una simulazione di volo pacifista, a differenza di altre produzioni riguardanti conflitti militari, come Heatseeker e Blazing Angels. Nel gioco, infatti, seguiremo le avventure di Sparrow Wing Jr. che, in visita all' "Isola delle Cento Gibbe", riceve in affido l'azienda Wing S.P.A. dallo zio: insieme agli altri colleghi, saremo chiamati quindi a portare avanti questa attività completando gli incarichi che ci verranno affidati dagli abitanti delle varie isole. Per iniziare, potremo scegliere di partecipare ad un tutorial per impararare i pochi ed elementari comandi necessari a comandare il nostro mezzo. Molto semplicemente, useremo il wiimote come se fosse una piccola cloche, facendo così corrispondere ogni inclinazione del comando ad un preciso movimento del nostro biplano: inclinando il controller verso l'alto o verso il basso, faremo rispettivamente prendere e diminuire quota al mezzo, mentre la torsione del polso verso destra o sinistra porterà ad una virata in tale direzione; inoltre, potremo effettuare un'inversione di rotta di 180° muovendo in modo deciso il wiimote nel verso desiderato. I tasti della croce direzionale serviranno al giocatore per aumentare/diminuire la velocità del mezzo, mentre il pulsante B sarà utilizzato per compiere diverse azioni a seconda dell'incarico che ci verrà assegnato: ad esempio potrà servire per rilasciare un carico trasportato, spruzzare del fertilizzante, scattare una fotografia. Infine, nelle missioni che coinvolgeranno tutti i membri dell'equipaggio, tenendo premuto il pulsante A e muovendo il comando (oppure premendo due volte il pulsante A in rapida successione) potremo cambiare la formazioni di volo tra le 3 disponibili (come vedremo tra poco). Il gioco può essere quindi controllato totalmente mediante il solo wiimote, anche se, collegando il nunchuk a quest'ultimo avremo dei vantaggi: potremo infatti regolare l'angolatura della telecamera utilizzando lo stick analogico, in modo da riuscire a scorgere anche i particolari più nascosti. Una volta presa confidenza con i controlli, potremo iniziare con l'avventura vera e propria, modalità principale di Pilot Wings: questa ci metterà davanti ad un esiguo numero di missioni che si svolgeranno nelle tre isole presenti nel gioco (tutte molto piccole eccetto al terza) che sbloccheremo in sequenza avanzando con la "trama". Le mansioni che dovremo svolgere sono di vario tipo: si va dal trasporto di alcune merci in diversi punti dell'isola, allo spegnimento di incendi, allo scovare e fotografare determinati soggetti, oppure il gareggiare in particolari competizioni dove dovremo scoppiare dei palloncini o passare attraverso degli anelli numerati. A seconda del tipo di missione, controlleremo un diverso numero di aerei: infatti, oltre al nostro piccolo biplano dovremo usare anche la squadriglia al completo, comprensiva di 5 areei, che potremo disporre in tre diverse formazioni, a seconda della situazione: oltre a quella classica a forma di "V", che offre il giusto equilibrio tra potenza e maneggevolezza, ci sono la formazione in linea retta, meno maneggevole nei controlli ma con una maggiore velocità e accelerazione, e la formazione a croce, più lenta ma con una migliore virata. Purtroppo il nostro controllo si limiterà all'aereo di Sparrow Jr., mentre i suoi compagni lo seguiranno automaticamente: questo rende gli altri quattro aerei della formazione poco maneggevoli e difficilmente controllabili, lasciando preferire così le sessioni di gioco in singolo. Al termine di ogni missione riceveremo un punteggio che determinerà la quantità di denaro ricevuto come premio: questi soldi potranno essere sfruttati dal giocatore per comperare nuovi aerei e delle parti di ricambio per aumentarne le prestazioni. Le statistiche che potremo migliorare per ogni aereo sono peso (che può essere diminuito per rendere l'aereo più leggero), virata, che migliorerà la maneggevolezza, e potenza del motore. Purtroppo, si nota come queste modifiche influiscano pochissimo durante le partite, il che le rende del tutto futili: il gioco può essere facilmente completato utilizzando sempre l'aereo di base. Proseguendo quindi nella modalità principale, si incappa ben presto nei difetti principali del gioco: innanzitutto la ripetitività degli incarichi ricevuti, che dopo poco cominciano ad annoiare sia per il loro basso livello di difficoltà, sia per la loro monotonia; inoltre, le missioni sono molto brevi, e la modalità "Avventura", che per inciso è quella più "corposa" del gioco, si può completare in pochissime ore (ce vorranno circa 3 per finirla al 100%): una pecca, questa, che contribuisce, insieme ad altri elementi, a rendere Wing Island un gioco decisamente evitabile.

    Oltre alla modalità "Avventura", Wing Island offre al giocatore un altra opzione di gioco, chiamata "Competizione". Questa racchiude in se 3 tipi di sfide, che riprendono alcuni tipi di missione della modalità "Avventura", ovvero: "Caccia alla Coda", dove ogni giocatore ha dei palloncini legati alla coda dell'aereo e chi riesce a scoppiarne di più vince, "Sfida a Punti", in cui scoppiando grandi quantità di palloncini in sequenza guadagneremo più punti, e "Sfida Contro il Tempo", dove dovremo volare attraverso anelli numerati nel minor tempo possibile. Queste sfide sono giocabili sia in single player, dove risultano molto facili e banali, sia in multiplayer, che riesce a farle apprezzare di più rispetto al gioco in singolo. Per la modalità multigiocatore basta possedere un wiimote (che verrà usato dal primo giocatore) e un nunchuk connesso (che invece verrà usato dal secondo): la configurazione dei controlli resterà la stessa anche per il secondo giocatore, dando il ruolo svolto della croce digitale (aumento/diminuzione velocità) allo stick analogico, e le azioni del pulsante A (cambio della formazione) al pulsante C. E' presente poi un'ulteriore modalità che permette al giocatore di sorvolare liberamente le piccole isole del gioco, senza uno scopo ben preciso: particolarmente inutile e superflua. Questo è tutto ciò che ha da offrire Wing Island in termini di opzioni di gioco, ovvero tre modalità molto corte e ripetitive, dal livello di sfida molto basso (alle volte quasi inesistente), terminate le quali il titolo risulta del tutto esaurito.
    Altra nota dolorosa è l'aspetto tecnico del gioco, che lascia stupiti per quanto risulti poco curato. Graficamente ci troviamo davanti ad un titolo che sarebbe stato mediocre anche su una console di scorsa generazione, con evidenti difetti e noncuranze, indice di uno sviluppo affrettato. Accanto a texture di bassa qualità si affiancano dei modelli poligonali mediocri, aliasing e rallentamenti durante le fasi di gioco più concitate. Il gioco, però, supporta comunque la modalità video a 480p e la risoluzione 16:9 e ha dei tempi di caricamento molto brevi. Durante le poche cutscenes animate si notano dei modelli poligonali dei personaggi molto basilari e con delle animazioni piuttosto legnose. La parte più riuscita del punto di vista del colpo d'occhio è quindi composta gli artwork rappresentanti i personaggi, visualizzati durante i dialoghi testuali prima di ogni missione. Per quanto riguarda il sonoro, si lasciano apprezzare le tracce musicali presenti nei menù e durante le fasi di volo, mentre i brevi dialoghi delle cutscenes animate sono privi di doppiaggio, sostituito invece dall'irritante cinguettare degli uccelli protagonisti, che va rovinare in parte anche l'aspetto più riuscito del titolo.

    Wing Island Wing IslandVersione Analizzata Nintendo WiiWing Island è un titolo che aveva fatto sperare molte persone, ma che adesso ne delude ancora di più. Non esiste un aspetto di questo gioco che spinga l'utente ad acquistarlo a prezzo pieno e molti degli aspetti più importanti, dalla longevità alla grafica, sono rovinati dai segni di uno sviluppo frettoloso e approssimativo. Inoltre il livello di sfida molto basso, unito con la ripetitività di alcune missioni, contribuisce a far dimenticare anche i pochi momenti di divertimento che questo gioco ha da offrire. Molto probabilmente l'obiettivo della Hudson era mettere in piedi un gioco per sfruttare il lancio giapponese della console, ma i risultati sono del tutto insufficienti. Le uniche note positive restano le belle musiche e i controlli, che pur essendo basilari e poco elaborati, risultano semplici e divertenti. Non resta perciò che sperare nell'annuncio di un nuovo Pilotwings firmato Nintendo, magari basato sulla demo E3, che regali a tutti i possessori di Wii una simulazione di volo come si deve, piacevole, longeva e curata sotto ogni aspetto. Insomma, l'antitesi del prodotto qui in esame.

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