Recensione WK: Battles

La terra di Orbis

Sono trascorsi molti anni da quando Artos ha portato pace ed unità nella terra di Orbis. Egli ha fondato una dinastia che ha avuto il potere per oltre un secolo, ma l'ultimo re artesiano è morto, lasciando il trono al figlio Artos IV di soli 9 anni. Il reggente, il Duca Hagens, ha assassinato il fanciullo, divenendo di fatto il dittatore che ha posto fine alla pace del regno. Le lotte per il potere che si sono create, hanno minato l'impero portandolo lentamente alla disgregazione, mentre imperversano epidemie, carestie e guerre civili. Orbis è precipitato nel caos e la guerra divampa ormai nei suoi territori: i reami sono crollati frammentandosi in baronie, città-stato e province, in un oscena battaglia per la supremazia e la sopravvivenza. Giocando a Warriors King: Battles l'ambientazione che ci troveremo a vivere sarà quella sopra descritta. All'inizio della nostra avventura non saremo che un semplice signorotto dell'isola di Angland: dovremo conquistare tutto il territorio adiacente per poi procedere all'invasione della terraferma. Il nostro obiettivo ultimo sarà quello d'invadere Liguriensis, sconfiggere il duca Hagens ed essere incoronati nuovo Re di Orbis. Con queste premesse, il titolo che ci apprestiamo a recensire sembra davvero interessante. Dunque dal menu inziale selezioniamo una nuova campagna ed immergiamoci nell'atmosfera di Warriors Kings: Battles.

Struttura e Gameplay

Warriors Kings: Battles vanta un'ottima quantità di edifici ed unità da lavoro e combattimento da produrre. Le nostre campagne partiranno sempre con un maniero ed una fattoria, in cui i contadini lavoreranno, per produrre i materiali necessari per costituire nuovi edifici ed unità. Spazieremo nella produzione di semplici lavoratori fino ad arrivare ai cavalieri passando per sacerdoti e mercanti. Gli edifici che saranno a nostra disposizione nel gioco sono molti, nello stile classico degli strategici in tempo reale: fucine, armerie, gilde, fattorie ecc. Qualche appunto può essere mosso ai controlli, che non sono molti intuitivi, considerando però che le opzioni disponibili sono moltissime; questo piccolo difetto è compensato dalla presenza di un tutorial ben strutturato che permette di capire abbastanza velocemente i comandi più importanti. Sarà possibile stringere alleanze con i signorotti delle province vicine, che alla volte ci daranno il ben servito, passando all'altra sponda o attaccandoci a sorpresa.

Evoluzione dell'esercito e della città

La crescita della popolazione e delle risorse creeranno la necessità di evolversi tecnologicamente: per questo ci sarà la possibilità di usufruire di aratro pesante e altre innovazioni che saranno utilizzabili soltanto costruendo una gilda. Per quanto riguarda l'esercito, attraverso le fucine e le armerie, sarà possibile potenziare le proprie unità sia a livello difensivo che offensivo: ad esempio sarà possibile acquisire le abilità per produrre frecce incendiarie, armature pesanti, ferrature per cavalleria pesante, armi in bronzo ecc. Tutto questo avverrà di pari passo con l'evolversi della città e l'aumento della popolazione nonché dell'esercito. In battaglia l'evoluzione tecnologica si farà sentire moltissimo, visto che i nostri soldati potranno infliggere più danni e subirne minori. In Warriors Kings: Battles dovremo dare quindi moltissima importanza alla tecnologia, perché sarà una freccia in più al nostro arco.

L'importanza dell'economia e della tattica in battaglia

Le risorse naturali (oro, legna, pietra, ferro) sono di fondamentale importanza in Warriors Kings: Battles. Quante più risorse riusciremo a accumulare tante più unità ed edifici potremo produrre. Per questo è estremamente importante avere delle vie di comunicazione estremamente veloci fra maniero e fattorie, per ottenere le risorse necessarie per la produzione nel minor tempo possibile. Tutte le fattorie, una volta prodotte, sono munite di un carro che farà da spola o con un'altra fattoria vicina o direttamente con il maniero che una volta raggiunto un certo numero di risorse si tramuterà in una rocca, per divenire successivamente un palazzo. Una economia in buona salute farà felice la popolazione e renderà più potente la città o la provincia che governiamo.
In battaglia sarà molto importante avere una buona tattica: ad esempio, attaccando da tre direzioni differenti avremo maggiore possibilità di vittoria. La formazione delle unità, inoltre, si rivelerà estremamente importante: mantenere gli arceri insieme ai mangani dietro la fanteria pesante, ci permetterà di aprirci la strada tra gli avversari e di attaccare i nostri obiettivi senza grossi problemi. Le battaglie sono verosimili e l'IA degli avversari e ben strutturata: anche a livelli bassi troveremo qualche difficoltà anche se di poco rilievo; al contrario a livelli di difficoltà molto alti sarà molto difficile sopraffare gli avversari.

Realizzazione tecnica

Graficamente il titolo è di buona fattura: le unità sono tutte ben definite e lo si può notare anche abbassando la telecamera, che è orientabile come in Warcraft III; gli edifici rispecchiano l'ambientazione e quando sono attaccati mostrano dei danni verosimili. Il sonoro è veramente ottimo, con musiche epiche che sono sempre molto attinenti con l'andamento della campagna: un punto in più per quest'ottimo Warriors Kings: Battles. Il titolo si rivela molto longevo poichè le campagne spesso vanno per le lunghe a livelli di difficoltà elevati. Come detto precedentemente unico appunto che si può muovere riguarda i controlli non molto intuitivi.

Conclusioni

Warriors Kings: Battles è un ottimo titolo nel panorama degli RTS. L'Empire ha sfornato un lavoro degno di nota che a nostro parere non ha punti deboli: la grafica è buona, il sonoro ottimo e la trama è molto coinvolgente. Unica sbavatura i controlli come detto più volte. Sicuramente un titolo da tenere sotto controllo (ironicamente parlando) perché potrebbe avere un buon successo, grazie anche alla sezione multiplayer.