Recensione Wonderputt

Un gioco di minigolf con uno stile inconfondibile

Recensione Wonderputt
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  • iPad
  • L'esplosione della diffusione dei dispositivi mobile di Apple e il conseguente successo dell'App Store ha favorito il porting di moltissimi titoli, alcuni dei quali di provenienza dal sottobosco underground dello sviluppo in Flash o dai social network.
    Impossibile non citare Triple Town, successo nato su Google+ che ha poi raggiunto iPhone e iPad, in una versione rivista e corretta in modo da adattarsi alle dinamiche ormai votate al free-to-play che dominano il mercato dei videogiochi mobile.
    Wonderputt ha percorso una strada simile, nascendo come titolo gratuito sul Kongregate ed arrivando quindi sul tablet di Apple, in un formato però più tradizionale che lo colloca nella fascia entry level per quanto riguarda i giochi per App Store, quella dei settantanove centesimi di Euro.

    Minigolf galore

    Wonderputt era già stato in grado di far parlare di sé alla sua prima pubblicazione sul web, malgrado uno stile di gioco che, almeno ad un primo sguardo, risulta tutt'altro che innovativo.
    Ad un'occhiata poco attenta, infatti, Wonderputt potrà sembrare il classico minigolf poco intrigante, malgrado qualcosa sia in grado di magnetizzare da subito l'attenzione: è la rappresentazione grafica, così semplice e lineare ma al contempo accattivante, a far scattare la molla dell'interesse, per un titolo che dopo i primi semplici tiri inizierà a svelare un'inventiva non comune, dettata dall'ambiente in cui le diciotto buche sono collocate. Si tratta di un mondo onirico, plasticoso e ben poco realistico, che richiama alla mente le costruzioni fatte con i classici mattoncini, con però superfici lisce simili a vinile, vagamente ispirate all'avanguardia artistica degli anni '60 e 70'.

    Il piccolo mondo proposto da Wonderputt, inoltre, si animerà nel passaggio da una buca all'altra, aprendosi e mutando in maniere del tutto inattese, sottolineando quindi un lavoro di design di assoluta qualità, con colpi di classe che hanno del geniale.
    Non è quindi il caso di scendere nei dettagli per spiegare la conformazione di alcune delle buche che andranno a comporre il percorso completo, anche perché si rovinerebbe la sorpresa, andando a togliere gran parte del divertimento.

    Buca in uno

    Il gameplay è quindi quello classico del minigolf, reso leggermente più complicato da una visuale isometrica che tende a falsare leggermente la mira; proprio i colpi grazie ai quali portare la palla in buca hanno subito un processo di adattamento nel passaggio da computer desktop o portatile a device mobile: invece del mouse, quindi, si utilizzerà semplicemente un dito e basterà sfiorare lo schermo e spostarlo in una direzione per vedere comparire una freccia, che congiungerà il punto di contatto con la pallina; una volta scelta la potenza del colpo, segnalata anche graficamente, e impostata una traiettoria basterà sollevare il dito, in modo da far avanzare il pallina.
    Nulla di particolarmente innovativo, quindi, anche dal punto di vista del punteggio: il PAR richiama alla mente lo sport reale ed è possibile puntare a migliorarsi utilizzando sempre meno colpi per chiudere il tracciato.
    Le difficoltà sono rappresentate dall'ambiente stesso, in un'estremizzazione del minigolf che impone pendenze, angolazioni improbabili, elementi in movimento e sezioni dotate di proprietà particolari, da analizzare con calma prima di agire, in modo da non rischiare colpi a vuoto.

    Stile personale

    Ovviamente si vede il retaggio della vecchia versione in Flash ma Wonderputt è stato adattato in maniera esemplare allo schermo dell'iPad, decidendo saggiamente di non includere nella lista dei device compatibili quelli con schermo più piccolo, quindi iPhone e iPod Touch: in questo modo tutto quello che rappresenta il mondo di gioco è completamente su schermo e non viene mortificato da un'inquadratura che, altrimenti, ne avrebbe certamente tagliata una parte, dando il massimo risalto alle animazioni di transizione tra una buca e l'altro, il vero fiore all'occhiello dell'intera produzione.

    Il meglio della rappresentazione visiva, ovviamente, è garantito dallo schermo Retina della nuova generazione di iPad e stupisce l'incompatibilità con il primo modello, per un gioco che non dovrebbe richiedere particolare potenza di elaborazione.
    Ottimo anche il comparto musicale, leggero ma ipnotico, e lo stile dei menu, mantenuti in larga parte dall'edizione presente su Kongregate, compresa la dettagliatissima e stilosa infografica finale, che mostra la propria prestazione su tutte le buche, permettendo di riaffrontarne una in particolare in modo da provare a massimizzare il punteggio.

    Wonderputt WonderputtVersione Analizzata iPadWonderputt è il tipico adattamento perfetto per un gioco web verso le piattaforme mobile; su iPad trova quindi la sua collocazione ideale e grazie allo schermo touch l’esperienza di gioco è sicuramente più appagante rispetto all’uso del mouse. Come nella sua controparte in Flash, però, il difetto principale è nella quantità pura di contenuti, ridotta alle canoniche diciotto buche da poter affrontare più volte, cercando di migliorarsi. Va tenuta in considerazione l’inclusione di alcune modalità collaterali che comprendono la raccolta di collectibles di scarso interesse, che vanno a chiudere un’offerta sicuramente adeguata ad un costo molto basso ma che, comunque, potrebbe lasciare indispettiti alcuni utenti. Più un esperimento di stile che un videogioco nel senso classico del termine, Wonderputt si sta già facendo strada nella classifica delle applicazioni più scaricate per iPad, segno che il suo impatto visivo riesce a convincere sin dal primo screenshot visionato su iTunes.

    7

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