Recensione World of Goo

Arte e fisica al servizio del divertimento su WiiWare

Recensione World of Goo
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • Apple
  • iPhone
  • iPad
  • Pc
  • Army of Two

    World of Goo è un puzzle game da poco disponibile per il servizio WiiWare, e dunque acquistabile e scaricabile sul proprio Wii direttamente da internet. Il gioco, disponibile anche per Windows e Mac OS X, è l'opera prima di 2D Boy, una software house composta da ben... due sviluppatori! Kyle Gabler e Ron Carmel sono due ex-dipendenti di Electronic Arts che hanno deciso di lasciare il proprio posto per seguire la strada dello sviluppo indipendente; per loro ammissione il loro ufficio è semplicemente la prima caffetteria con libero accesso ad internet in cui entrano.
    Ma cosa sono in grado di fare al giorno d'oggi due uomini soli che si confrontano con un mercato videoludico popolato da giganti?

    Quanto avevate in Fisica?

    L'esperienza videoludica offerta da World of Goo consiste in 5 Capitoli, a loro volta suddivisi in un numero variabile di livelli. Ogni stage pone al giocatore lo stesso obiettivo: far entrare nel tubo presente alla fine del livello un numero minimo di palle di Goo. Ma cosa sono esattamente le palle di Goo?
    Le simpatiche sfere che costituiscono l'unità elementare del gameplay rappresentano un vero e proprio strumento al servizio del giocatore. Quest'ultimo può infatti, utilizzando il puntatore del Wiimote, raccogliere una qualsiasi palla di Goo e posizionarla vicino ad altre due, in modo che si creino dei legami che le tengano in posizione e possano fare da base per la struttura che man mano si andrà a formare. In sostanza dunque la possibilità del giocatore è solo quella di assemblare al meglio le palle di Goo per raggiungere il sospirato tubo; inutile dire che gli elementi che rendono questo tentativo quantomai impegnativo sono innumerevoli.
    Per cominciare, bisogna tener conto in ogni momento che in World of Goo tutti gli oggetti obbediscono ad alcune delle leggi fisiche che tutti noi sperimentiamo quotidianamente, specialmente la forza di gravità. Ad esempio, volendo assemblare un ponte per raggiungere l'altra sponda di un dirupo, ci si rende subito conto che il peso della struttura la porterà a tendere verso il basso, e ciò renderà impossibile raggiungere la meta: la soluzione consiste nel costruire un ponte che tenda sì verso la direzione opposta, ma anche verso l'alto, in modo che la gravità pieghi la struttura senza farla precipitare nel burrone. Addirittura bisognerà fare attenzione anche alla concentrazione di palle di Goo: tutte le sfere ancora inutilizzate vagano incessantemente all'interno della nostra struttura e se si concentrassero su di una particolare zona il loro peso potrebbe portare al collasso dell'intera struttura. Proprio per questo al giocatore viene dato un fischietto in grado di richiamare le palle di Goo ed evitare che si ammucchino nei posti sbagliati.
    Oltre alla forza di gravità e alle sempre diverse geometrie dei livelli, un'altra fonte di varietà consiste nella presenza di diversi tipi di palle di Goo. Oltre alle sfere classiche troviamo quelle in grado di esercitare un maggiore attrito contro i muri (utili per effettuare delle vere e proprie arrampicate), sfere in grado di formare delle catene, sfere infiammabili, palloncini pieni d'aria (indispensabili per vincere la forza di gravità), blocchi solidi che pur non essendo utilizzabili per la costruzione delle strutture svolgono un ruolo importante all'interno del gameplay, ed altri ancora. Un innegabile punto di forza di World of Goo è proprio l'enorme varietà che intercorre tra un livello ed un altro, in grado di instillare una grandissima curiosità nel giocatore, sempre più conscio che mai uno stage sembra la fotocopia del precedente.
    Oltre all'obiettivo comune di tutti i livelli, ovvero la raccolta di un numero minimo di sfere, troviamo in ogni stage un OCD, ovvero un obiettivo dedicato ai giocatori più smaliziati, che può essere la raccolta di un numero molto alto di sfere oppure la conclusione del livello entro un tempo limite o con un numero massimo di mosse. Tutte le sfere raccolte che eccedono la soglia minima finiscono poi in uno stage apposito (la World of Goo Corporation) dove il giocatore è libero di costruire una struttura qualsiasi; l'obiettivo vero e proprio è però quello di costruire una torre più alta possibile con le sfere a disposizione, ed andando sempre più in alto compariranno delle nuvolette riportanti i dati di altri giocatori che nel mondo stanno conseguendo lo stesso obiettivo.

    Arte e divertimento

    Il comparto artistico di World of Goo è semplicemente eccezionale. Lo stile visivo adottato da 2D Boy strizza l'occhio ai lavori di Tim Burton e sfoggia una veste bidimensionale curatissima e colma di carattere; persino le singole palle di Goo, grazie solo ai loro occhietti asimmetrici, sono in grado di guadagnarsi immediatamente la simpatia del giocatore. Tutti i fondali presentano un impeccabile stile cartoon e non mancano soluzioni visive semplicemente sorprendenti, cambi di stile improvvisi e piccoli tocchi di classe, come i livelli che si svolgono al tramonto e presentano solo silhouette nere che si stagliano contro il rosso del cielo. Il tutto poi è animato superbamente dal solidissimo motore fisico del gioco, in grado di restituire un feeling visivo credibile e piacevole (sempre ancorato sui 60 fps).
    Anche il comparto sonoro è in grado di sorprendere. La colonna sonora del titolo è ricca, formata da brani talvolta incalzanti talvolta lenti; particolarmente degno di nota è il tema principale del gioco, presente nel menù e in alcune cut-scene, che sembra composto direttamente da Danny Elfman. Un buon lavoro è svolto anche dagli effetti acustici, specialmente i simpaticissimi versi emessi dalle palle di Goo.
    Se il lato artistico del titolo svolge il suo dovere ben al di sopra della sufficienza, il vero punto di forza di World of Goo è la giocabilità. Il semplicissimo gameplay di base -creare strutture con le palle di Goo- ha un inspiegabile potere attrattivo, e più il giocatore prosegue nel gioco acquisendo esperienza, più aumenta il piacere nel costruire strutture solide e intelligenti sfruttando pochissime sfere. Il piacere nell'affrontare i livelli si unisce poi alla curiosità di scoprire le sorprese celate dagli stage successivi ed alla trama che fa da sfondo al gioco, che pur essendo breve e permeata dal nonsense riesce ad affascinare ed a suggestionare il giocatore.
    La longevità del titolo non è eccelsa, visto il numero non troppo elevato di livelli proposti. Appare chiaro che gli sviluppatori abbiano deciso di sacrificare il numero di ore di gioco alla varietà delle situazioni, preferendo evitare di proporre livelli fotocopia pur di riuscire ad inserire un elemento di novità in praticamente tutti gli stage. La durata dell'esperienza di gioco è comunque allungata dalla presenza degli OCD, obiettivi decisamente impegnativi e che richiedono un gran numero di tentativi, e dalla voglia di migliorare il proprio record di sfere raccolte in ogni livello, in modo da avere più materiale per costruire la propria torre nella sezione apposita.

    World of Goo World of GooVersione Analizzata Nintendo WiiÈ difficile trovare un difetto in World of Goo. Il titolo sfoggia un comparto artistico audio/visivo assolutamente al di sopra della media, propone un gameplay semplice quanto divertente (certamente in grado di provocare assuefazione) e riesce a stupire il giocatore con trovate sempre nuove. Si aggiunga il prezzo decisamente basso per un titolo di tale valore (15000 WiiPoints, 15€) e la constatazione che il tutto è stato realizzato da sole due persone ed è chiaro che ci si trovi di fronte ad un capolavoro di divertimento e passione. Siamo davvero rincuorati nel vedere come due ragazzi animati da una passione genuina e un'idea vincente possano realizzare un gioco premiato dalla critica e dal pubblico anche di questi tempi, in cui le software house più piccole devono cedere il passo ai megacolossi che si acquisiscono l'un l'altro. Evidentemente è ancora possibile prendere in mano una tastiera e programmare qualcosa che riesca a far divertire migliaia di persone.

    9

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