Recensione X-Men 2 - Wolverine Revenge

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Recensione  X-Men 2 - Wolverine Revenge
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Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • Fare il supereroe

    Tra tutti gli eroi della Marvel, tra i più famosi c'è il mitico Wolverine, famoso per il suo fattore rigenerante e per il suo scheletro ricoperto di adamantio, un metallo assolutamente indistruttibile. Inoltre il nostro eroe è dotato di sei artigli (tre per ogni mano) altamente taglienti che può far uscire quando vuole.
    Grazie alla Vicarious Vision potrete adesso impersonare questo splendido eroe.

    Il paragone è d'obbligo

    La Vicarious Vision ci ha già recentemente stupito con il gioco dedicato a Bruce Lee, e questo capitolo dedicato a Wolverine ha diverse cose in comune. X-Men 2 si presenta essenzialmente come un platform, incentrando il tutto sui combattimenti e sui salti precisi. Rispetto a Bruce Lee, qui saranno presenti le vite ed i continue e questo potrebbe far storcere un pò il naso, anche se, trovare vite e soprattutto continue è abbastanza facile. Il motore grafico del gioco è esattamente lo stesso del gioco di Bruce Lee, con movimenti fluidi, buoni effetti grafici, nessun rallentamento, e deliziosi effetti di zoom a secondo della fase di gioco.

    Cosa c'è di diverso?

    Le differenze tra i due titoli ci sono eccome, però. “X-Men 2” è suddiviso in missioni, otto per l'esattezza, che potranno essere rifatte una volta completata una missione. Wolverine potrà essere potenziato raccogliendo dei determinati oggetti che si trovano nei vari livelli; c'è un oggetto per ogni missione, quindi in totale ci sono otto potenziamenti, tra cui la possibilità di correre, il doppio salto, la possibilità di attaccarsi sui muri o sui tetti, ecc.

    Essere Wolverine

    In questo gioco sarà essenziale usare un pò di strategia; alla Vicarious Vision hanno pensato bene di non rendere la vita troppo facile a noi videogiocatori ed infatti, nonostante ci sia data la possibilità di usare tutte le abilità di Wolverine, non ci sarà concesso di usarle insieme! Mentre rimanere con gli artigli estratti darà sicuramente una notevole capacità di attacco, il tenerli esposti farà si che non entri in funzione il fattore rigenerante, quindi tocca a noi decidere se combattere con gli artigli e rinunciare al ripristino della salute o lottare a mani nude e ricaricarsi. E' pur vero che certe abilità, per essere usate, necessitano dell'uso degli artigli (arrampicarsi sui muri per esempio); inoltre, come ulteriore limite, c'è anche il fatto che se si usano troppo gli artigli, si entra in uno stato di adrelina, con cui si faranno molti più danni ed a raggio molto più lungo, ma in compenso non si potranno usare le abilità e sarà necessario prendersi un attimo di riposo dopo che l'effetto è svanito.

    Struttura e giocabilità

    Questa è l'unica nota dolente del titolo, e purtroppo è davvero importante: il gioco, rispetto al titolo dedicato a Bruce Lee, assume troppo le caratteristiche di un platform, non che sia un male, ma a tratti appare troppo difficile, con nemici che sbucano da tutti i lati, basi che si muovo ed azioni da compiere immediatamente. Molti livelli appaiono davvero frustranti, anche perchè vanno ricominciati dall'inizio in caso di dipartita. Ci sono poi un paio di livelli in cui dovrete inseguire Sabretooh, ma senza farvi vedere e senza distanziarvi troppo, ed in questi livelli si rasenta davvero la disperazione.
    Inoltre, c'è troppo dislivello tra la difficoltà del gioco vero e proprio e la difficoltà dei Boss: infatti, mentre durante il gioco potrete prendervi delle pause per ricaricare la vostra salute, negli scontri con i boss non avrete questa possibilità e tutto si complica dannatamente.

    Passiamo ai bonus

    Come bonus vi è la presenza di otto stanze d'allenamento, sbloccabili trovando le rispettive chiavi all'interno di ogni missione. In queste stanza sarete sottoposti ad una serie di prove, il cui premio sarà un continue; le missioni potranno essere compiute tutte le volte che si vuole e se si viene sconfitti non si perderanno le proprie vite.

    Dati tecnici

    Il sonoro del gioco non fa gridare al miracolo, con musiche che passano pressoché inosservate, ed effetti sonori che non hanno niente di speciale.
    La grafica, come già detto, è forse la componente migliore i tutto il titolo: i comandi sono veloci e rispondono velocemente a tutto ciò che decidete.
    Il gioco dà la possibilità di salvare i propri progressi ogni qual volta si finisce una missione, tenendo conto del numero di vite e del numero di continue e potenziamenti a vostra disposizione.

    Commento

    Purtroppo il carisma del personaggio e l'ottima grafica non bastano a salvare il titolo della Vicarious Vision: la difficoltà altalenante e le missioni quasi sempre identiche tendono a far annoiare presto il giocatore, che potrebbe cercare sfogo altrove, magari nell'altro titolo della stessa casa dedicato a Bruce Lee, che sotto l'aspetto della giocabilità e della longevità, è nettamente superiore.

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