XCOM Enemy Unknown, lo strategico di Firaxis è finalmente tra noi: la recensione

L'atteso ritorno di X-Com è finalmente tra noi

XCOM: Enemy Unknown
Recensione: PC
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  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Pc
  • Sin dal giorno del suo annuncio XCOM: Enemy Unknown ha fatto sognare migliaia di appassionati. Rimasti scottati qualche anno prima dal nuovo XCOM trasformato in first person shooter (progetto ancora vivo, ma attualmente messo in pausa da 2K), i fan orfani di una delle saghe più importanti nel panorama del PC Gaming hanno riposto tutte le loro speranze in questa "operazione nostalgia" condotta sotto la guida attenta di Fireaxis. Nel corso di quest'ultimo anno XCOM: Enemy Unknown ha avuto modo di mostrarsi a più riprese, ed ogni volta ha alimentato ancora di più le speranze dei giocatori di vecchia data. In un mercato sempre più standardizzato, il titolo Fireaxis opera infatti delle scelte di rottura, tornando ad abbracciare il genere degli strategici a turni ma aggiornandone le dinamiche per renderle più snelle e funzionali. E inoltre, nel combattere gli assalti alieni fra le carcasse di auto e le città nel panico, si riscopre davvero la stessa atmosfera di quel classico senza tempo che è UFO: Enemy Unknow (sviluppato da Microprose e noto anche come UFO Defense).Giunto questo nuovo XCOM finalmente sul banco di prova, non resta che porsi una sola domanda: Firaxis è riuscita davvero a riscoprire e rivalutare i tratti distintivi di una pietra miliare della storia videoludica?

    L’ULTIMA LINEA DI DIFESA

    Un pomposo filmato d'apertura ci introduce al mondo di XCOM, in cui una sconosciuta razza aliena comincia a fare razzia di umani nei centri abitati del nostro pianeta. Un uomo in nero, che risulterà essere il nostro contatto con il consiglio delle nazioni, ci spiega che il progetto XCOM è la prima e l'unica linea di difesa della Terra, e il giocatore dovrà vestire niente meno che gli scomodi panni del comandante a capo di questa task force necessaria a salvare la razza umana.
    Una peculiarità di questo nuovo XCOM, rispetto all'originale ed ai suoi poco riusciti epigoni, sta nel fatto che ad ogni importante progresso nella missione corrisponderà un'interessante cut-scene, in cui i tre ufficiali principali (il capo ingegnere, la dottoressa che guida il reparto scientifico ed il militare responsabile della sala controllo) si interrogheranno sul da farsi, facendo evolvere la trama di gioco in maniera interessante e originale. Il plot di XCOM non nasconde un velato alone di mistero in cui si riscoprono i canoni della fantascienza degli anni '90. I membri della divisione speciale sono confusi e disorientati quanto il giocatore stesso, e cercano di rispondere alle domande che si pone anche l'utente: cosa vogliono gli alieni? Perché stanno rapendo gli umani e come si dovrebbe procedere per affrontare la minaccia extraterrestre?
    La trama non vanta comunque una sceneggiatura troppo complessa e articolata, ma è capace di suscitare curiosità, se non sorpresa, accompagnando il giocatore sino ad un degno finale, che spiega in tutto e per tutto i veri motivi dell'invasione. Non aspettatevi quindi una narrazione profonda come nei grandi classici del genere: il tono è più simile ad un blockbuster movie in stile "Battleship", comunque interessante per sottolineare il piglio epico del racconto.

    Dal punto di vista del gameplay il titolo si basa su un riuscito connubio tra uno strategico a turni ed un gestionale; due generi non certo mainstream, per un'impostazione che potrebbe spaventare i neofiti, ancorché attratti dall'eccezionale qualità del prodotto. In verità non c'è davvero nulla da temere, perché un lungo ed esplicativo tutorial spiegherà approfonditamente le meccaniche e i comandi di gioco. Si comincerà con alcune missioni guidate, incentrate sulla parte strategica, dove imparare a guidare la squadra composta inizialmente da quattro soldati. In seguito saremo accompagnati a conoscere la parte gestionale all'interno della base sotterranea.
    Il sistema di controllo è semplice ed intuitivo e, persino su PC, i fanatici del pad non avranno alcun problema a godere appieno il titolo con la loro periferica d'elezione. Resta però vero che l'interfaccia PC, che a detta degli sviluppatori è stata programmata da un team apposito, rappresenta un valore aggiunto almeno dal punto di vista affettivo: oltre ad una buona comodità nella navigazione dei menù, troviamo su schermo un sistema di icone che ricorda molto da vicino l'XCOM originale. Peccato per alcune implementazioni poco riuscite, legate soprattutto al lancio di granate o razzi: il puntamento del mouse, agli estremi del raggio d'azione degli esplosivi, tende ad "impazzire", restando vincolato ad una linea virtuale che il lettore ottico non riesce a percepire, a differenza dell'analogico sul pad. Inoltre, nella parte gestionale, la tendenza dell'interfaccia a "scimmiottare" le console si fa sentire un po' troppo per i nostri gusti; tuttavia in entrambi i casi si tratta di problematiche minori che non andranno ad intaccare in maniera significativa l'ottimo gameplay di questo titolo.

    ALIENI E STRATEGIA

    La parte strategica a turni costituisce il cuore di XCOM, proprio come accadeva per il suo predecessore. Come abbiamo anticipato, le scelte di Fireaxis su questo fronte sono decisamente indovinate, e riescono ad aggiornare un'impostazione strategica che non corre mai il rischio di annoiare il giocatore, risultando dinamica e al passo coi tempi.
    Nel corso di ogni turno ciascun soldato potrà compiere al massimo due azioni, cercando di rapportarsi come meglio possibile con l'ambiente circostante, e studiando meticolosamente il posizionamento dei nemici.
    Sarà infatti quasi un obbligo cedere il turno con i propri soldati dietro alle coperture offerte dalla mappa di gioco e, qualora non si presentasse nessun bersaglio, sarebbe saggio metterli nella posizione "guardia", in modo che aprano automaticamente il fuoco contro gli alieni in avvicinamento. Proprio come nel vecchio Enemy Unknown ogni colpo sparato avrà una percentuale di successo nell'andare a segno, in dipendenza da vari fattori: distanza, tipologia di arma e capacità del soldato. Questo vale anche per gli avversari, ed è per questo motivo che l'utilizzo delle coperture è fondamentale nell'impostare una strategia (a meno che, ovviamente, non si stia combattendo con alieni che prediligono assalti corpo a corpo). Quasi come in una partita a scacchi, è molto importante gestire al meglio la sequenza delle azioni di compiere. Far fuoco contro un alieno dovrà essere, ad esempio, l'ultima azione della sequenza: muoversi entro la linea che delimita il raggio di spostamento dei soldati costa un punto azione, e dopo ve ne resterà un altro per aprire il fuoco. Nel caso vi trovaste in una situazione d'emergenza, sappiate che sparare immediatamente costerà entrambi i punti a vostra disposizione, così come ricaricare l'arma: è bene quindi restare sempre con la mente "un turno avanti". La similitudine in l'ambito scacchistico, a questo proposito, non è casuale: pensare a quello che succederà dopo i vostri movimenti è di fatto fondamentale, per contenere l'irruenza dei nemici ed evitare perdite.
    Sebbene in apparenza il sistema a punti azione possa sembrare semplificato rispetto al capitolo originale, questo XCOM propone una buona profondità, garantita anche dal numero di statistiche. Ogni soldato deve tenere conto dei propri parametri di mira, difesa e volontà, e specialmente quest'ultima sarà decisiva per evitare che i vostri cedano al panico, scappino dal campo di battaglia o addirittura colpiscano i vostri alleati in un raptus di follia.

    Gli uomini che riusciranno ad uscire vivi dalle missioni otterranno abilità che incrementeranno le loro capacità difensive ed offensive. Proprio questo sistema "ruolistico", che regola la crescita e lo sviluppo delle unità, rappresenta il punto di forza di uno strategico molto sfaccettato. Quando uno dei soldati si guadagnerà la sua prima promozione da recluta a soldato, otterrà una specializzazione scelta randomicamente dal sistema. In tutto ve ne sono quattro: Assaltatore, Cecchino, Supporto e Soldato Pesante. L'Assaltatore è una classe destinata principalmente agli scontri ravvicinati; può ottenere abilità che lo difendano dai devastanti attacchi corpo a corpo di alcuni alieni oppure specializzarsi in skill che gli permettono di sparare anche dopo aver speso tutti i due punti azione in movimento: questo ne fa una classe molto dinamica.
    Il Cecchino è una classe votata agli scontri sulla lunga distanza, capace di infliggere pesanti danni critici ed in grado di avvalersi di abilità come "visuale di squadra", che gli permettono di estendere il proprio campo visivo a quello dei suoi compagni, in modo da poter mirare anche agli alieni che minacciano i commilitoni.
    La classe Supporto è ovviamente pensata per dare manforte alla squadra: sarà capace di lanciare granate fumogene che occulteranno i propri compagni (decrementando la probabilità che vengano colpiti), oppure potrà utilizzare un singolo medikit più volte durante la stessa missione.
    La classe Pesante è incentrata sui grossi calibri e potrà equipaggiare una grossa mitragliatrice ed un devastante lanciarazzi per spazzare via folti assembramenti di alieni.
    Oltretutto, verso le fasi finali del gioco, in alcuni soldati potremmo scoprire abilità psioniche: una serie di skill votate agli attacchi mentali, che ci permetteranno di prendere il controllo della mente di un'unità nemica, oppure di instillare il panico negli avversari.
    Proprio questo grande numero di specializzazioni e skill, accumulabili in gran numero, spingeranno il giocatore a tenere vivi il più a lungo possibile i soldati veterani della propria squadra. Una caratteristica che resta invariata in questo episodio di Enemy Unknow è proprio il fatto che la morte dei personaggi sia permanente, così da rendere molto più delicata la gestione della squadra sul campo di battaglia.
    E se non vi basta un grado di difficoltà già abbastanza punitivo, gli sviluppatori, per la gioia dei veterani del vecchio capitolo, hanno inserito l'opzione di avviare una partita in modalità hardcore. Qui potrete tenere un unico salvataggio, senza la possibilità di ricaricare una partita precedente per rimediare ai vostri errori.

    La gestione del comando

    Le varie missioni saranno disponibili nella sala controllo della base, dove il pulsante "cerca attività aliene" vi permetterà di visualizzare in un attimo tutti gli eventi disponibili. XCOM: Enemy Unknown procede infatti secondo uno schema non lineare, lasciando al giocatore la più totale libertà nella selezione dei compiti da svolgere. Oltre alle missioni principali, che faranno evolvere la storia, troviamo un gran numero di obiettivi secondari, che però non è bene tralasciare. Quello Fireaxis è un titolo dove è facile arrivare al Game Over se non si è ben preparati, e sta quindi al giocatore addestrare le proprie truppe direttamente sul campo, ed adoperarsi negli incarichi extra per guadagnare supporto da tutte le nazioni. Le tipologie di operazioni che si possono affrontare garantiscono una buona varietà, anche se qualcosa di più su questo fronte si sarebbe potuto fare. Nella maggior parte dei casi saremo infatti chiamati ad affrontare le missioni "Rapimento", in cui l'obiettivo è quello di scacciare gli alieni dai centri abitati del pianeta, per ridurre il panico nelle nazioni appartenenti al consiglio, incoraggiandole così a favorire ulteriori finanziamenti per il progetto XCOM. Esistono anche alcune variazioni, come le missioni "Terrore", dove dovremo salvare più civili possibili prima che gli extra-terrestri facciano piazza pulita. Non mancano i classici abbattimenti di Ufo, in cui dovremo prima affrontare un minigioco, guidando il nostro intercettore contro il disco volante.

    "Il sistema di controllo è semplice ed intuitivo e, persino su PC, i fanatici del pad non avranno alcun problema a godere appieno il titolo con la loro periferica d'elezione"

    I risultati dell'azione offensiva saranno soprattutto legati agli armamenti con cui verrà equipaggiato il nostro velivolo, anche se avremo modo di eseguire semplici azioni per gestire la minaccia. Grazie ai pulsanti "mira", "evita" e "traccia" potrete migliorare il tiro, eludere il fuoco nemico, ed aumentare il countdown prima che la nave aliena sparisca dai radar. L'uso di queste abilità è legato ad oggetti consumabili che dovrete costruire tramite denaro e tecnologia aliena recuperata. Anche in questo capitolo esistono svariati tipi di Ufo, che variano dal classico disco sino ad enormi astronavi che solcano i cieli del nostro pianeta. Più è grosso il bersaglio, migliore dovrà essere l'equipaggiamento del vostro intercettore, e nelle fasi più avanzate potrete addirittura costruire un tipo di caccia basato esclusivamente sulla tecnologia aliena. Dato l'enorme quantitativo di risorse che chiede questo progetto, noi abbiamo esultato di fronte al nostro primo velivolo di nuova generazione, provando una appagante soddisfazione. Una volta abbattuto il nemico, comunque, si accederà ad una fase più classica, in cui dovremo mandare i nostri uomini a recuperare il relitto eliminando gli alieni superstiti.
    Firaxis ha avuto poi l'eccellente idea di inserire alcune missioni speciali: riceveremo in questi casi una richiesta direttamente dal consiglio, per salvare un vip oppure disattivare un ordigno alieno che sta per esplodere.

    Come nel classico UFO, prima di ogni missione saremo tenuti a scegliere quali uomini inviare e con cosa equipaggiarli. Ma, a differenza del capitolo Microprose, questa volta sono stati eliminati i caricatori, quindi ogni vostro elemento avrà a disposizione un numero infinito dei proiettili.
    Fa il suo ritorno anche lo Shiv (il piccolo carro armato che può prendere il posto di un membro della vostra squadra) e come per le armi è possibile eseguire ricerche per svilupparne diverse varianti, mano a mano che procederete con la partita.
    La varietà dei nemici è un altro fattore che rende le sessioni di gioco assolutamente piacevoli. Come i soldati umani, ogni specie di alieno vanta le proprie abilità; ad esempio i "sectoidi" sono capaci di aumentare le abilità di un compagno grazie alle loro capacità psichiche, mentre gli "smilzi" sono estremamente agili e in grado di lanciare temibili attacchi velenosi. Nei primi tre quarti dell'avventura incontrerete una nuova specie di alieni in tutte le missioni principali, e questo vi costringerà a studiare i nuovi avversari e variare sempre le tattiche usate in battaglia.
    L'IA nemica dal canto suo si attesta su livelli davvero buoni, ma non eccellenti. Cercherà sempre di aggirarvi e di sfruttare ciascun punto azione disponibile per mettere in difficoltà il giocatore. Purtroppo però gli avversari resteranno quasi completamente inermi fintanto che non saranno "svelati" da un vostro soldato, che rimuoverà con il suo campo visivo la "fog of war". Ciò implica che raramente sarete attaccati da un nemico fuori dal vostro campo visivo, e sarete quasi sempre voi a condurre l'azione offensiva. Questo implica uno stile di gioco orientato verso un cauto posizionamento delle truppe.

    "Se non bastasse un grado di difficoltà già abbastanza punitivo, gli sviluppatori hanno inserito l'opzione di avviare una partita in modalità hardcore. Qui potrete tenere un unico salvataggio, senza la possibilità di ricaricare una partita precedente"

    In conclusione, il gameplay della parte strategica è il fiore all'occhiello di questa produzione, dotato di una profondità notevole e comunque snello sul fronte della gestione, che avviene con pochi click e risulta sempre chiara. XCOM è un titolo che sa premiare chi ha pazienza e la tenacia di andare avanti nonostante la situazione possa sembrare disperata. Rovesciare le sorti di una missione in cui vi credete spacciati è un evento in grado di farvi assaporare emozioni che raramente gli strategici di ultima generazione riescono a suscitare.
    Gli sviluppatori hanno deciso poi di aggiungere valore al titolo introducendo una modalità multigiocatore per espandere un'offerta di gioco già molto ricca (per terminare la missione principale potrebbero volerci anche 25 ore).
    Gli scontri saranno possibili solo nella modalità "uno contro uno", e ad inizio partita ciascun giocatore avrà un certo numero di punti da spendere per assemblare la propria squadra, che potrà essere composta sia da unità aliene che umane, permettendo così lo sviluppo di strategie che possono variare molto da quelle intraprese nel single player. Ciascun giocatore avrà appena sessanta secondi di tempo per muovere le proprie truppe e cedere poi il turno all'avversario: un sistema che di fatto riduce i tempi morti, risultando efficace per non far spazientire i giocatori, ed anzi rendendo molto tese le partite. Peccato che a volte il tempo non sia sufficiente per poter pensare alle mosse da intraprendere: le lancette scorrono inesorabilmente, e spesso si rischia di sprecare i propri punti azione e lasciare il turno all'avversario. Il multiplayer di XCOM è dedicato esplicitamente ai veterani, prendendo una piega molto competitiva sin da subito. Forse per questo risulterà un po' indigesto a molti, che non ritroveranno le stesse sensazioni assaporate nel Single Player, dove il gioco di testa è prioritario e non c'è nessuna fretta.
    É un peccato poi che le mappe disponibili in questa modalità siano sono solo cinque: un numero davvero troppo esiguo per poter appassionare la comunità. Allo stato attuale dei fatti, dunque, la modalità multiplayer risulta un elemento marginale. Nulla che non si possa risolvere con il rilascio di qualche contenuto extra.

    ALIENI E TECNICHE

    XCOM gira su una versione modificata dell'Unreal Engine. Questo permette al titolo un'alta fluidità, caricamenti rapidi ed un buon impatto visivo, che tuttavia resta lontano dall'eccellenza: del resto i problemi del motore di Epic li conosciamo tutti. Per un titolo come XCOM, comunque, la scelta di questo Engine sembra opportuna: il gioco riesce a veicolare una buona spettacolarità, anche grazie alla telecamera, che fa un largo uso di inquadrature cinematografiche che danno un tocco Hollywoodiano alla produzione. In certi casi la visuale fa qualche bizza, ma fortunatamente capita di rado.
    Il design delle mappe vanta una varietà disarmante di variazioni e ambientazioni; sarà veramente difficile incontrare nella stessa partita una mappa che sia uguale all'altra. Inoltre il continuo alternarsi di contesti urbani ad ambienti boschivi o sezioni più claustrofobiche all'interno di edifici arricchisce non di poco il gameplay.
    Le texture, dal canto loro, oscillano tra l'alta e bassa risoluzione, anche se a dirla tutta non da poi così fastidio, perchè la telecamera di gioco tende principalmente a rimanere a distanza. A parte ciò siamo rimasti alquanto dispiaciuti del larghissimo uso di video pre-renderizzati per le cutscene narrative. Un vero peccato perché a risoluzioni in Full HD l'effetto di sgranatura di questi filmati è fin troppo evidente, al contrario delle poche sequenze girate in game che sono risultate (nonostante i limiti dell'engine) decisamente più godibili ed immersive.
    Molto meglio invece effetti ed animazioni: i primi regalano piacevoli giochi di luce legati a fiamme, raggi laser ed esplosioni, mentre le seconde, in molti casi, ci hanno restituito la sensazione di trovarci di fronte ad esseri decisamente "alieni" per le loro movenze.
    Il motore fisico si limita alla distruttibilità ambientale di pareti e coperture, ed al ragdoll dei corpi privi di vita. Anche se non sarà possibile distruggere un intero edificio, l'abbattimento di mura è più che sufficiente per dare una discreta profondità tattica, in linea con il predecessore.
    Grazie ai suoi modesti requisiti, il titolo potrà girare su una vasta gamma di configurazioni e con la nostra di prova (I5 2500 con 8gb di ram e una 560ti) non abbiamo riscontrato rallentamenti di sorta, con tutti i (pochi) filtri attivati al massimo ed ad una risoluzione di 1920x1080.
    Ottimo invece il comparto audio, con una colonna sonora che ricorda quella dei classici film di fantascienza, capace di arricchire non poco l'atmosfera anche nel corso delle cutscene. Gli effetti sonori sono ben campionati, e riesumano l'atmosfera da horror B-movie del vecchio capitolo.
    Sorprendente persino il doppiaggio italiano, davvero ben recitato e con voci dei protagonisti decisamente molto azzeccate.
    Infine vi ricordiamo che il titolo sarà disponibile in digital download via Steamworks; non è chiaro invece se la versione retail sarà separata dalla piattaforma Valve.

    BACHI ALIENI

    Nella nostra versione di prova siamo incappati in un bug che ci ha costretti a ricominciare una partita da capo, perdendo per sempre i progressi fatti in quella precedente. Ad un certo punto della campagna principale era previsto l’avvio di una cutscene che invece non è avvenuto, lasciandoci nella nostra base impossibilitati a compiere qualsiasi azione. Il nostro consiglio quindi è quello di salvare molto spesso (almeno per il momento) e se possibile evitare di avviare una partita in hardcore (che -ricordiamo- prevede un unico salvataggio).
    Siamo anche incappati in un altro bug minore concernente la piattaforma Shiv che, una volta costruita, potrebbe non essere visualizzata correttamente e quindi non inseribile tra i membri della squadra. Al momento l’unica soluzione è quella di smantellare l’oggetto in questione (perdendo l’ingente somma spesa ) e costruirne una nuova.

    XCOM: Enemy Unknown XCOM: Enemy UnknownVersione Analizzata PCFinalmente, dopo tanti anni, arriva un titolo della serie XCOM degno del nome che porta. Firaxis è riuscita a cogliere, recuperare e restaurare tutti quegli elementi ludici che hanno reso grande il capolavoro Microprose, inserendoli in un titolo dallo spessore e dalla varietà invidiabili. A discapito di un comparto grafico non eccelso ma comunque godibile, e di un multiplayer dimenticabile (almeno per ora), questa è la killer application che tutti i nostalgici degli strategici a turni stavano aspettando. Un enorme regali a tutti i fan che ancora adesso giocano al capitolo uscito nel '94. Peccato per alcuni bug che potrebbero rovinare l’esperienza di gioco, ma siamo fiduciosi che Firaxis correrà presto ai ripari con una patch. Oltretutto grazie ad un'interfaccia perfettamente fruibile attraverso il pad persino gli utenti console non potranno che essere invogliati a giocare all'eccellente “reincarnazione” di una delle pietre miliari della storia del PC gaming. Vario, divertente e longevo, XCOM: Enemy Unknown reinventa un genere che aveva ceduto di fronte all'avvento della strategia in tempo reale, svecchiando dinamiche che ancora oggi riescono a risultare appassionanti, profonde e tatticamente ineccepibili.

    8.8

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