Recensione Xenosaga Episode I:der wille Zur match

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Recensione Xenosaga Episode I:der wille Zur match
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  • PS2
  • In principio era Xenogears

    Nel 1998, Squaresoft pubblicò Xenogears per Playstation, RPG la cui gestazione richiedette tre anni di sviluppo. Sebbene uscito incompleto, si conquistò rapidamente un gran numero di fan (principalmente in Giappone - le vendite della versione americana furono penalizzate da un cattivo marketing). Sviluppato come quinto episodio di una monumentale saga, Xenogears era un mix azzeccato di trama complessa, buona caratterizzazione di personaggi, e un ottimo sistema di combattimento. Nonostante l'impegno profuso, la prevista saga, ideata dal regista Tetsuya Takahashi, non si realizzò mai per problemi prettamente economici. Poco dopo l'uscita di Xenogears, per motivi non del tutto chiari, l'intero team di sviluppo - rinominato Monolith Soft - migrò a Namco, e durante i primi giorni di vita della PS2 la software house fece pubblicare un bando di richiesta di grafici e programmatori per un fantomatico "Progetto X". In tempi più recenti (2000-2001) Namco stessa annunciò "Xenosaga". Come Xenogears, anche Xenosaga rappresenta solo un episodio di una prevista saga di sei, ma le somiglianze con il suo predecessore, a parte alcune idee comuni, si fermano qui. Dopo l'uscita in Giappone nel febbraio 2002, Namco dichiarò l'intenzione di tradurre il gioco per il mercato occidentale, e a questo seguì un totale, inspiegabile silenzio per nove mesi. Ora, a distanza di un anno dall'uscita nipponica, Xenosaga è finalmente giunto in una lingua comprensibile per gli occidentali

    la storia

    La storia

    Nei primi anni del ventunesimo secolo, un gruppo di studiosi ritrovò uno strano artefatto, legato ad una civiltà sconosciuta e tecnologicamente avanzata. 4000 anni dopo, l'umanità ha abbandonato la Terra e si è espansa nella Galassia, colonizzando molti pianeti sotto l'egida della Federazione Galattica. Nonostante il costante progresso scientifico, la situazione non è tutta rose e fiori: misteriosi esseri alieni, chiamati "Gnosis" attaccano gli umani, e le armi convenzionali possono poco o nulla contro di loro, fatta eccezione per speciali robot chiamati A.G.W.S. (Anti Gnosis Weapon System). A bordo della nave spaziale Woglinde, la giovane scienziata Shion Uzuki sta lavorando ad un progetto rivoluzionario per la creazione di un androide anti-Gnosis, KOS-MOS. Un imprevisto attacco degli Gnosis darà inizio ad una serie di eventi in cui verranno coinvolte organizzazioni segrete, entità dotate di misteriosi poteri ed un oscuro artefatto chiamato Zohar.
    E' importante far notare che solo parte della storia si svolge nel primo episodio, molte questioni vengono infatti rimandate al seguito (al momento in lavorazione). E' indubbio che la trama sia molto complessa e piena di colpi di scena, e questo tiene sicuramente il giocatore incollato dall'inizio alla fine. Analogamente, i personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati a parte qualche sporadica eccezione.
    Xenosaga è stato pensato più come una sorta di film che un vero e proprio gioco, e questo si nota con una certa abbondanza di scene di intermezzo (che comunque è possibile mettere in pausa o addirittura saltare), la cui regia è nel complesso ottima, con evidenti influenze dagli anime. Nonostante gli intermezzi (realizzati mediante FMV o con l'engine del gioco) possano arrivare a durare fino a 45 minuti. il gioco non ne risente, tranne forse all'inizio dove qualcuno potrebbe trovarli fastidiosi.

    L'età si fa sentire

    Tecnicamente, Xenosaga risente dell'età, dal momento che è uscito più di un anno fa. Nonostante un buon uso delle texture, i modelli poligonali dei personaggi presentano una certa legnosità che non fa apparire i loro movimenti abbastanza naturali. Gli sfondi sono stati realizzati in modo discreto, a vole un po' troppo "spigolosi", ma tutto sommato accettabili. Nel corso dei combattimenti, abbondano effetti speciali et similia, ma anche questi - a parte alcune eccezioni - non impressionano più di tanto. Una nota di merito ai modelli degli A.G.W.S. utilizzati dai protagonisti in combattimento (v. più avanti), di ottima fattura.
    Curiosamente, la colonna sonora (composta da Yasunori Mitsuda, noto per Chrono Cross, Xenogears e altri titoli) presenta un numero veramente ridotto di musiche presenti sulla mappa di gioco, rimpiazzate da rumori ambientali. Durante gli intermezzi invece i pezzi abbondano, seguendo il registro delle scene mostrate al giocatore. Una nota di severo demerito va alla musica delle battaglie: ce ne sono solamente due, una per il boss finale e una per tutte le altre, quest'ultima di fattura assai discutibile. In generale, la colonna sonora è poco incisiva, e nonostante venga ripetuto da molti che le musiche siano state eseguite dall'Orchestra Filarmonica di Londra, questo è vero solo per un ridotto numero di tracce (le migliori del gioco).
    I caricamenti non sono molto lenti, anche se dipendono fortemente dall'età e dal modello di PS2 utilizzato, dal momento che il DVD di Xenosaga è multistrato.

    Un sistema di gioco complesso

    Dal punto di vista del sistema di gioco, Xenosaga presenta un certo grado di complessità. Il sistema di combattimento è a turni, e ricorda vagamente quello di Xenogears: i personaggi hanno a disposizione un certo numero di Action Points (AP) utilizzabili per muoversi, usare oggetti o Ether (l'equivalente della magia), salire su A.G.W.S., attaccare o difendersi. COn un alto numero di AP è possibile eseguire combinazioni devastanti sui nemici, chiamate Tech Skill. Il tutto richiede una certa dose di strategia, in quanto è possibile, in particolari condizioni, anticipare il proprio turno (Boost) oppure sfruttare gli "effetti di campo" (tipo: attacchi critici aumentati, ecc.). A differenza di Xenogears, il giocatore non è obbligato ad usare gli A.G.W.S. in battaglia, tantopiù che il potenziamento degli stessi è una faccenda abbastanza costosa. Tuttavia, se adeguatamente potenziati si rivelano letali (al contrario di quanto dicono molte opinioni diffuse).
    Dopo un inizio abbastanza tranquillo, i nemici diventano dei veri ossi duri, e solo una pianificazione corretta della strategia permette di avere la meglio su di loro. A proposito dei nemici, sono visibili sulla mappa (anche a distanza, grazie ad uno speciale "scanner") e in alcune occasioni è possibile distruggere elementi del fondale addosso a questi ultimi garantendosi un vantaggio in battaglia.
    Le abilità sono divise in tre gruppi, ognuna aumentabile con appositi punti ricevuti alla fine dei combattimenti, e permettono di potenziare gli attacchi, acquisire nuove abilità (con uno schema di progressione ad albero) ed "estrarre" abilità di supporto dagli oggetti. Anche in questo caso, è necessaria una certa pianificazione per costruire personaggi equilibrati.
    L'interfaccia dei menù sembra riflettere la complessità del sistema di gioco: nei primi tempi è molto lenta e scomoda da utilizzare, ma ci si fa ben presto l'abitudine.
    Xenosaga è anche ricco di sottogiochi, al fronte di una quasi totale assenza di side quest. Le possibilità includono un casinò, un gioco di carte (Xenocard), una battaglia tra A.G.W.S. ed altro ancora. Inoltre Shion ha la possibilità di ricevere e scrivere "e-mail" che possono permettere l'acquisizione di denaro ed equipaggiamento (o messaggi assolutamente inutili, come pubblicità di giochi Namco). Si tratta di un'ottima idea, funzionante a metà: infatti si rischia di perdere molti messaggi semplicemente perché non ci si trova nel posto giusto al momento giusto. Legato al sistema delle e-mail c'è l'E.V.S. (EnVironmental Simulator) che permette di rigiocare i dungeon precedentemente visitati per fare esperienza o recuperare oggetti persi alla prima visita.

    Xenosaga Episode I: Der Wille zur Macht Xenosaga Episode I: Der Wille zur MachtVersione Analizzata PlayStation 2La durata dichiarata di Xenosaga è circa 35 ore, intermezzi inclusi, e si può quindi definire discreta. La trama sicuramente è accattivante e coinvolgente, anche se è difficile capire il perché del sottotitolo tratto da Nietzsche, in quanto molto spesso i presunti contenuti "filosofici" si limitano a nomi messi completamente fuori contesto. L'eccessiva linearità del gioco potrebbe inoltre dare fastidio a qualcuno. Tecnicamente, il gioco è sufficiente, e sicuramente il sistema di gioco è il suo punto di forza (assieme alla storia),di complessità inusuale per un RPG. Questi punti di forza sono sufficienti da soli a consigliare l'acquisto, per ora limitato ai fortunati possessori di PS2 USA (una versione PAL non è ancora stata annunciata ufficialmente). Da ultimo, un dubbio legittimo: il progetto di Xenosaga è ancora più ambizioso dell'originale, e dispiacerebbe vederlo naufragare come il proprio predecessore per l'eccessiva grandezza del suo design. Non resta che incrociare le dita... Si ringrazia gentilmente int di zenosaga.com per aver fornito le immagini.

    7.5

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