Recensione ZDAY Survival Simulator

Un librogame classico in formato elettronico

Recensione ZDAY Survival Simulator
Articolo a cura di
Disponibile per
  • iPhone
  • iPad
  • Quella dei Librogame è stata molto più che una moda in Italia, diventando di fatto uno dei modi per transitare i ragazzi e gli adolescenti dal gioco alla letteratura vera e propria.
    Il progressivo spostamento di percentuali dalla produzione libraria cartacea a quella elettronica, tagliando i costi e modificando gli equilibri di mercato, dà spazio a fenomeni come quello dei Librogame per tornare, ovviamente sotto un formato differente che li riporta verso l'aspetto gioco, a scapito del libro.
    Su iPad esistono già numerosi esperimenti che ripropongono il format anche se nessuno aveva ancora fatto leva su uno degli argomenti che più ritroviamo all'interno dell'industria dell'intrattenimento degli ultimi anni: gli zombie.
    Zday colma questa lacuna, immergendo lo spettatore in un'atmosfera tetra e malata, con l'obiettivo finale di sopravvivere.

    Risveglio

    Come da tradizione il protagonista non ha un nome e un background ben preciso, in modo da permettere al lettore/giocatore di immedesimarsi il più possibile. L'unico dettaglio noto è la diffusione di un morbo che ha tramutato gli esseri umani in creature prive di cervello, che bramano solamente la carne dei propri simili ancora in vita.
    Solo, nella propria casa non ancora preparata a resistere ad un eventuale attacco, il protagonista può dare un'occhiata alle proprie cose, scegliendo un'arma che lo accompagnerà nel viaggio che inizierà di lì a poco, a seguito di un assalto di alcune creature che, senza dare troppo preavviso, lo spingeranno a scappare dal retro.
    In seguito alla fuga inizierà il racconto vero e proprio, basato sul vagabondaggio, l'eventuale salvataggio dei sopravvissuti che si incontreranno, la lotta per trovare cibo, armi ed altri oggetti in modo da sopravvivere, cercando nel contempo una meta che possa dare un minimo di sicurezza per il futuro.

    Fuga

    La struttura a paragrafi che ha reso celebri i Librogame è stata abbandonata, in quanto sostituita con un metodo più diretto che propone automaticamente il proseguo della storia in funzione delle proprie decisioni. La parte superiore della schermata illustra quanto presente nei dintorni, come farebbe un qualsiasi master di un gioco di ruolo classico, mentre quella centrale spiega la situazione, proponendo le scelte messe a disposizione dal gioco per proseguire.
    Tali scelte, sotto forma di pulsanti da toccare, vanno prese in modo oculato anche perché rappresentano lo spartiacque tra la vita e la morte in quanto non è presente alcun sistema di combattimento attivo, come quello che ha sempre caratterizzato i Librogame classici, con la scheda del personaggio da compilare e i dadi disegnati sugli angoli delle pagine, da scorrere rapidamente per dare quel tocco di casualità allo scontro.
    In Zday i combattimenti vengono svolti automaticamente dal gioco, senza mostrare numeri o statistiche ma calcolando automaticamente l'esito del confronto, in base al numero di forze in gioco e alle armi di cui sono dotati i sopravvissuti, suddivise tra quelle a due mani, che occupano tutto lo spazio disponibile, e quelle a una mano, trasportabili in due unità.

    Sopravvivenza

    Gran parte del gioco, quindi, di basa sulle scelte proposte al giocatore, che verrà spesso incalzato con situazioni scomode, come il più classico dei sopravvissuti, bloccato in un veicolo fermo e circondato dagli zombie, lasciando alla nostra sensibilità e voglia di sfida le sue possibilità di rimanere in vita ed unirsi al viaggio.
    Spesso di potrà decidere di agire in modo circospetto, rimanendo nell'ombra ed evitando di esporsi, oppure intervenire, anche a testa bassa, sperando di portare a casa la pelle.
    In base alle proprie scelte il gioco proporrà gli esiti, in maniera però intransigente, punendo il giocatore anche con la morte, e conseguente game over, se sarà stato troppo avventato.

    Solamente i sopravvissuti potranno davvero fare la differenza, soprattutto durante gli scontri con gli zombie, risultando determinanti se avremo condiviso con loro le armi trovate, in modo da armare ogni mano che possa aiutare a riequilibrare le forze in gioco durante un assalto.

    Destinazione

    Visivamente Zday si presenta con uno stile da fumetto indipendente contemporaneo, con un numero non altissimo di artwork che vanno ad impreziosire le pagine di cui il gioco è composto, sottolineando soprattutto i momenti più a rischio.
    Lo stile dell'interfaccia è sobrio e in linea con il resto della produzione, risultato comodo e funzionale, anche grazie ad un sistema di notifiche che annuncia l'arrivo degli zombie o l'esito di uno scontro, mostrando il fianco solo nella gestione delle armi, non troppo intuitiva.
    Dal punto di vista audio sono presenti pochi e sporadici effetti, perché l'attenzione è stata focalizzata sulle musiche, di matrice industrial e metal, che ben si adattano al setting lugubre e agli avvenimenti raccontati.

    ZDAY Survival Simulator ZDAY Survival SimulatorVersione Analizzata iPadZday racchiude le atmosfere che si respirano guardando The Walking Dead o affrontando una delle più celebri sezioni delle campagne di Left4Dead, permettendo di guardare la vicenda dal punto di vista di un sopravvissuto, che non sa esattamente dove andare ma deve a tutti i costi rimanere in vita. La longevità è limitata, soprattutto se si deciderà di agire sempre rimanendo nell'ombra ed evitando costantemente incontri di ogni tipo, sia con i non morti che con altri sopravvissuti, ma l'insieme delle scelte porterà a finali differenti, favorendo la rigiocabilità, alla ricerca del voto finale più alto. Sono comunque in arrivo nuovi capitoli che prolungheranno la storia e la localizzazione in svariate lingue, tra cui l'italiano, attualmente assente. Un buon Librogame elettronico, che rimuove la parte prettamente ludica per dare la massima attenzione alla narrazione.

    7.5

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