Recensione Zendoku

Un vero guerriero non ha paura dei rompicapo.

Recensione Zendoku
INFORMAZIONI GIOCO
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  • DS
  • Psp
  • Sudoku + ninja e samurai = Zendoku

    Ce ne siamo accorti tutti, è arrivata l'estate. Ci gettiamo a capofitto nelle nostre vacanze, smaltendo lo stress accumulato, in spiaggia o in montagna, in casa o all'estero. Con l'estate torna il caldo e, con esso, il passatempo affermatosi prepotentemente sulle spiagge circa un anno fa: il Sudoku. Questo particolare puzzle-game pone il giocatore innanzi ad una tabellone composto da nove 9 quadrati suddivisi a loro volta in altrettante caselle. Lo scopo del gioco è riempire le caselle vuote del tabellone facendo in modo che in ciascuno dei quadrati 9x9, nelle righe che attraversano tutto il tabellone, e nelle colonne sia ripetuta più di una volta una cifra compresa tra l'1 ed il 9. Sebbene possa sembrare un passatempo banale, il sudoku richiede un buon impegno affinché si raggiunga l'unica soluzione possibile per la tabella. Si tratta, in pratica, di una buona idea dalla quale partire per realizzare un buon videogame portatile: quale appassionato di sudoku non vorrebbe avere sempre con sé la sua Playstation Portable con un infinito numero di sfide da affrontare a diversi livelli di difficoltà? Beh, effettivamente qualcuno che non lo vorrebbe potrebbe esserci... e scopriamo insieme perché.

    Zendoku e Sudoku: simili e differenti

    Il nuovo titolo distribuito da Eidos e sviluppato da Zoonami permette di scegliere tra due differenti modalità di gioco: la modalità Zendoku e la modalità Sudoku.
    Scegliendo la modalità ZENDOKU ci cimenteremo con la vera vena innovativa del gioco: l'obiettivo delle nostre fatiche sarà sempre completare l'intera tabella senza alcuna ripetizione, ma - al posto dei numeri - avremo a che fare con dei simboli. Così, se ritenevate di esservi stufati della monotonia del numero nove da inserire in una anonima casellina potreste essere entusiasti del fatto che quest'ultimo sia stato sostituito da un panda, una katana, un cuore, un drago e altri simboli non dissimili. Per evitare di gettare il giocatore immediatamente nella mischia della modalità principale, Zendoku prevede una modalità Dojo, dove potrete apprendere i comandi extra che differenziano effettivamente lo zendoku dal sudoku, ed una modalità Zen, dove familiarizzare invece con i simboli e le strategie di completamente del puzzle.
    Una volta che vi ritenete pronti, potete affrontare la modalità Missione, scegliendo uno degli otto personaggi inizialmente disponibili, differenziati dal dojo di provenienza e per stile di combattimento (quattro di essi combattono a mani nude, gli altri quattro armati). Una volta selezionato il vostro protagonista (ciascuno avrà una storia ed un percorso del tutto differenti rispetto agli altri personaggi) dovrete iniziare a combattere contro i rimanenti, sconfiggendoli uno per uno; l'originalità del gameplay risiede nel fatto che, per sferrare colpi o per pararli non dovrete dimostrare una prontezza di riflessi degna di Tekken o Soul Calibur, ma semplicemente ottenere dei buoni punteggi completando la tabella zendoku innanzi ai vostri occhi. Così, mentre vi impegnate per risolvere il puzzle nel minor tempo possibile, il vostro avversario vi sferrerà dei colpi e cercherà di distrarvi in tutti i modi immaginabili: vi ritroverete ad aprire con lo stick analogico gli sportelli che hanno coperto lo schermo, a spaccare

    le pietre che celano le caselle, a scacciare dei topi servendovi di un gatto giocattolo o, ancora, a tagliare la corda che fa penzolare un oggetto proprio davanti ai vostri occhi, impedendovi di concentrarvi sul puzzle. Quanto più veloci sarete a sbarazzarvi di questi ostacoli, tanto più facile risulterà la vostra vittoria, perché potrete tornare immediatamente a concentrarvi sulla tabella. E proprio questi azzardi, a dire il vero, costituiscono la vera differenza tra zendoku e sudoku.
    Purtroppo, ci sono parecchie cose, in Zendoku, che non sono affatto chiare, e che si comprendono difficilmente per via di un totale disinteresse da parte degli sviluppatori nello spiegarle agli utenti: ogni personaggio gode di un simbolo fortunato, ma nel gioco nessuno si sprecherà mai a spiegarvi a cosa questo possa servire, sebbene con la pratica sembra che questo, una volta inserito correttamente nel puzzle, vi permetterà di sferrare dei colpi di successo. Stesso discorso può essere fatto per la mappa d'aiuto, che evidenzia alcune caselle della tabella lasciandone però l'interpretazione alla fantasia del videogiocatore.
    Tornando alla modalità Missione Zendoku, comunque, ogniqualvolta sbaglierete inserendo un simbolo, questo comincerà a lampeggiare e la vostra PSP emetterà un fastidioso fischio, segnalandovi l'errore e permettendovi di cancellarlo con il tasto O e concentrarvi per correggerlo. Questo prezioso aiuto vi salverà diverse volte dalla sconfitta, soprattutto ai livelli più difficili del gioco, dove il vostro avversario vi colpisce molto più velocemente di quanto voi riusciate a completare il puzzle.
    In totale, ciascun personaggio deve affrontarne altre sette per raggiungere l'epilogo della sua storia. Di lì in poi, qualora vogliate continuare, potrete affrontare altri sette avversari segreti di difficoltà crescente e dopo averli sconfitti potrete giocare anche vestendo loro panni. Si può dunque dire che Zendoku abbia una buona longevità ed un sufficiente livello di difficoltà, sebbene sia minato da un problema di fondo: la monotonia. Il titolo offre pochi stimoli e nessuna variazione lungo tutta la sua durata, imponendo all'utente di fare sempre la stessa cosa, e sempre meglio.

    Gli appassionati del sudoku puro potranno trovare pane per i loro denti selezionando invece la modalità di gioco SUDOKU. Una volta lì potranno scegliere se affrontare un puzzle a difficoltà facile, normale, difficile, esperto o maestro o se, diversamente, cimentarsi con un limite di tempo imposto dalla difficoltà selezionata. Le tabelle di gioco proposte sono impegnative e divertenti, e l'idea di assegnare un colore a ciascun numero, facendo in modo che il videogiocatore individui subito quello necessario per completare la tabella, è un vero tocco di genio. Qualora si trovi in difficoltà, anche qui - come nella modalità ZENDOKU - l'utente potrà orientarsi servendosi della piccola mappa in basso a destra, e sarà immediatamente informato di un suo errore dal lampeggiamento del numero incriminato. Possiamo agevolmente dire che proprio questa modalità, classica ed immediata, costituisca il vero punto di forza di Zendoku. L'evoluzione del sudoku elettronico è, infatti, ciò che più allieterà il giocatore nelle afose giornate in spiaggia.

    L'impatto sul giocatore

    Dal punto di vista grafico, Zendoku procede sempre senza infamia e senza lode, anche perché sarebbe stato piuttosto difficile generare una compenetrazione di pixel su una tabellone da puzzle... Le scene di intermezzo, brevissime, che narrano le storie dei personaggi sono realizzate in stile fumettistico, con le sagome dei due personaggi protagonisti del dialogo immobili nella loro posizione. Nel complesso, comunque, l'aspetto esteriore appare sufficientemente curato e coloratissimo, cosa che aiuterà il giocatore a risolvere più volentieri i puzzle, grazie alla differenziazione cromatica delle cifre da inserire. Lo stesso discorso può essere fatto per la tecnica e la giocabilità: i comandi sono basilari ed intuitivi, funzionano a dovere quando è necessario, e lo schema di inserimento dei numeri e dei simboli è immediato. Peccato soltanto per la monotonia del sistema di gioco, che non prevede mai alcuna variazione, soprattutto dopo che avrete fronteggiato tutti gli ostacoli che copriranno il vostro schermo nella modalità Zendoku. Pertanto, una longevità che avrebbe potuto essere discreta per il numero di personaggi e di difficoltà disponibili si rivela invece sufficiente a causa della mancanza di stimoli offerti al giocatore, che potrebbe stancarsi molto - troppo - presto. Sufficiente anche il livello del sonoro, che intrattiene il giocatore quasi silenziosamente, senza distrarlo, e lo sveglia nel momento dell'errore.

    Zendoku ZendokuVersione Analizzata PSPZendoku è una buona idea che è stata limitata dagli sviluppatori. Produrre in piena estate un titolo che reinventi e riproponga il sudoku, realizzandolo su una console portatile, è una vera e propria lampadina accesa sopra alla testa, ma purtroppo il gioco - per tutta la sua durata - non varia mai di una virgola, eccetto che nella difficoltà. Così, mentre la modalità Sudoku appare intelligente e giustificata nella sua monotonia, vista la sua classicità, quella Zendoku, che avrebbe dovuto stupirci e divertirci, non lo è affatto. In definitiva, anzi, la modalità Sudoku risulta di gran lunga superiore a quella Zendoku, costituendo il vero punto di forza del titolo. Si può dire, in conclusione, che la fatica Zoonami sia un titolo inizialmente divertente e stimolante, sufficientemente curato in ogni ambito ma che, per via della sua piattezza, rischia di stancare presto il videogiocatore. E, visto anche l’alto prezzo, si corre il rischio che gli appassionati si buttino su un più economico e disimpegnato sudoku elettronico.

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