Recensione Zombie Stampede

Un Tower Defense in salsa Zombie

Recensione Zombie Stampede
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  • iPhone
  • iPad
  • Anche Bandai Namco prova a cavalcare la moda degli zombie game con questa nuova produzione destinata, per il momento, alle sole piattaforme iOS. Zombie Stampede è un tower defense non molto originale e purtroppo afflitto da numerosi problemi tecnici e strutturali, che nonostante la presenza dei non-morti più apprezzati dal grande pubblico non riesce ad imporsi alle attenzioni dei giocatori.

    L’invasione dei morti viventi

    La trama alla base del gioco è di una semplicità disarmante: una mandria di zombie si è abbattuta su New York a seguito del solito esperimento fallito da parte del classico scienziato pazzo. Toccherà a noi ripulire la cittò e riportare la situazione alla normalità: per farlo dovremmo arruolare una squadra e schierare le nostre difese nel tentativo di debellare le ondate di non morti che, come per magia, si abbatteranno su di noi senza un preciso motivo.
    Il setting, come si vede, non è certo originale, ma anche il gameplay non brilla: è anzi mal bilanciato e mortalmente noioso. Come in ogni Tower Defense che, l'idea alla base è quella di scegliere i soldati del nostro team, potenziarli e schierarli sul campo.
    La componente tattica si esaurisce però nel premere il tasto “UP” per potenziare le abilità dei propri soldati, dal momento che la semplicità del titolo è sinceramente desolante. In Zombie Stampede si vince sempre e comunque, anche affrontando gli zombie a mani nude: in questo caso magari perderete molta energia, ma venire sconfitti in uno scontro risulta praticamente impossibile.
    Idealmente è possibile acquistare nuove armi e oggetti speciali nello store, pagando con denaro reale o virtuale. Le banconote digitali vengono elargite abbondantemente al termine di ogni livello, rendendo di fatto superfluo aprire il portafogli; del resto non si capisce perché mai dovremmo acquistare potenziamenti, dal momento che utilizzare un mitra o un lanciafiamme non influenzerà in alcun modo l’esito della battaglia. Ben presto le partite diventano mera routine: prevedibili e noiose, si trascinano una dopo l'altra sempre più stancamente -come uno zombie- fino a crepare in maniera poco elegante sotto i colpi della noia.
    E’ presente idealmente anche una modalità multiplayer co-op, ma al momento della nostra proviamo non abbiamo trovato nessuno con cui giocare, sintomo di una (comprensibile) desolazione dei server di gioco.
    Da citare anche una variante alla modalità principale, rappresentata da un minigioco che ricalca il concept alla base del noto Zombie Highway: alla guida di una vettura dovremo investire i nemici su una strada completamente dritta, senza il minimo imprevisto di sorta.

    E’ evidente che qualcosa non ha funzionato nello sviluppo, e questo si nota anche dall’aspetto tecnico, ben lungi dall’essere anche solo lontanamente accettabile. Il gioco si contraddistingue per i fondali molto grezzi, privi di qualsiasi elemento animato; addirittura in alcuni casi è possibile vedere intere aree di colore grigio e totalmente vuote. I modelli poligonali dei personaggi e dei nemici sono, se possibile, ancora peggiori, ad alcuni protagonisti mancano persino le texture e i dettagli del volto e spesso, senza apparentemente motivo, i soldati della nostra squadra diventeranno interamente azzurri, gialli o verdi, perdendo qualsiasi tratto distintivo. Le animazioni appaiono legnose, così come i movimenti degli zombie, ed anche il sistema di collisioni non funziona a dovere: non è raro vedere nemici che restando incastrati in una sorta di limbo dal quale non usciranno mai più.
    Insomma: graficamente il titolo Bandai Namco fa acqua da tutte le parti, apparendo persino peggiore di tanti giochini gratuiti scaricabili dal web (all’epoca non si chiamavano indie) che tanto andavano di moda quindici anni fa, realizzati da studenti o valorosi impiegati nel loro tempo libero grazie all’ausilio di programmi come Klik & Play o The Games Factory. Non si capisce cosa abbia spinto un publisher così affermato a pubblicare un titolo tanto sciatto e poco curato. Non c’è nulla che si possa salvare in Zombie Stampede, persino i comandi hanno qualche problema di troppo, con i pulsanti che quasi mai rispondono correttamente agli input. A nulla serve la gradevole colonna sonora (gli effetti invece sono meno che mediocri), forse l’unico aspetto positivo dell’intera produzione.

    Zombie Stampede Zombie StampedeVersione Analizzata iPhoneNon è chiaro perché Bandai Namco abbia deciso di pubblicare un titolo così scadente: graficamente pessimo, tecnicamente da rivedere (i bug sono all’ordine del gioco) e con un gameplay davvero inconsistente. Aggiungiamo un sistema di controllo zoppicante e abbiamo ottenuto un quadretto ben poco invitante. Ci aspettiamo corposi aggiornamenti che possano risolvere i problemi tecnici e rendere più veloce e dinamico il gameplay. Così com’è, Zombie Stampede non merita di essere installato sui vostri iDevice.

    4

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