Rubrica Gaming Effect - Episodio 9

Come Metacritic ha cambiato l'industria

Rubrica Gaming Effect - Episodio 9
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Continua il sodalizio di Everyeye con Gaming Effect, Podcast Videoludico Italiano.

Puntata decisamente interessante, che tocca un argomento spinoso. Ovvero: Metacritic. Come e perchè la diabolica invenzione di Marc Doyle ha cambiato il modo di far critica. Nel corso dell'episodio vengono analizzate in maniera abbastanza approfondita tutte le sottili deviazioni mentali che scaturiscono dal "culto del numero", dall'idea che il giudizio inappellabile su di un prodotto d'ingegno possa essere racchiuso in una sterile, ma scintillante, media (neppure matematica) fra le valutazioni che esso riceve.

Episodio Nove

Potete ascoltare il Podcast direttamente su questa pagina, cliccando sul player sottostante, oppure scaricare il file cliccando qui. Sulle pagine del sito di Gaming Effect potete invece recuperare le vecchie puntate.










Argomenti delNono Episodio
Il nono episodio di Gaming Effect ha come protagonista un argomento decisamente spinoso: i voti e l'importanza degli aggregatori online.

I voti delle recensioni sono sempre stato un argomento di dibattito importante in ogni comunità appassionata di videogiochi. L'affermarsi degli aggregatori online, però, ha alzato il tiro, facendo sì che l'incisività delle votazioni, già alta, diventasse fondamentale anche per il lato business dell'industria.

Il team di Gaming Effect tenta di andare a svelare una realtà non troppo conosciuta, nella quale un Metascore può fare la differenza nel futuro di una serie e nel portafoglio di uno sviluppatore, incidendo quindi sulla vita delle persone.

- Link Diretto all'Mp3
- Post Dell'episodio

Biografie

Alessandro "Neon" Mazzega, ingegnere informatico, classe 1979.
Sin da tenera età prende confidenza con pad e tastiera e si appassiona rapidamente al mondo dei videogiochi e allo sviluppo di software. Milita per lunghi anni tra le fila del newsgroup it.comp.console, decidendo di abbandonarlo quasi un anno e mezzo fa per migrare verso nuovi lidi. Nel frattempo collabora con realtà quali Multiplayer.it ed altre di minore entità. Attualmente si occupa dello sviluppo di CMS e portali web enterprise, assiste con passione a concerti dal vivo e studia alcuni framework per iniziare a gettare le basi per lo sviluppo del suo primo videogioco.

Luigi "RayX" Catuogno, informatico, classe 1975.
Si scopre appassionato di videogiochi fin dagli albori dell'industria quando i giochi in casa erano rappresentati da Pong.
Cresce come coder, fin dai tempi dello ZX80 già scrive i suoi primi rudimentali giochini che stavano in 90byte di codice.
Corona il suo sogno di lavorare professionalmente nell'industria videoludica dal 2000 partecipando allo sviluppo di titoli
pubblicati sulle maggiori piattaforme di allora. Dal fallimento della software house che lo aveva reso felice per qualche
anno (lui giura: "non è colpa mia"), si da all'informatica più elementare occupandosi di tecnologie di audio/video
streaming e delivery. Oggi si annoia lavorando nel ramo dell'IpTv dove ha ormai smesso di scrivere codice.
Ma ha un piano...

Alberto "AlbertOne" Ziello, responsabile comunicazione, classe 1978.
La passione per i videogiochi nasce con l'arrivo in salotto di un apparecchio elettronico chiamato Commodore 64. In quel momento scoppiò l'amore per i videogiochi, che continua ancora oggi dopo più di venti anni. L'attivismo internettiano comincia invece con it.comp.console, abbandonato dopo diversi anni di militanza. Intanto sfrutta la passione per la scrittura e partecipa alla nascita del sito internet amatoriale PlayOnLine e alla creazione della rivista cartacea Check Point, edita da Pluricom. Successivamente collabora per Edizioni Master (Più Giochi PS2) e Play Press (Game Republic, PlayStation Magazine Ufficiale, X360 Magazine). La passione per i videogiochi diventa infine un lavoro stabile, dapprima come Junior PR Manager presso Atari Italia e attualmente negli studi milanesi di Ubisoft in veste di Press Specialist.

Gianluca "Ganon" Leggio, impiegato, classe 1978.
La passione per il videogioco sboccia sin dall'età di cinque anni, quando invitato a casa di un amico scopre un vero e proprio universo parallelo dalla visione di un Intellivision con Burger Time e di un Commodore 64. Questo lo spinge a fare immani insistenze sui genitori per l'acquisto dell'allora neonato Commodore 64. Le pressioni ebbero successo e da allora fu un'escalation di emozioni che non si è ancora fermata nonostante la veneranda soglia dei 30 sia ormai stata passata da un paio di anni. Nel corso degli anni l'amore per i videogiochi gli dà modo di essere una delle colonne portanti del sito amatoriale PlayOnLine.net e di collaborare con importanti realtà quali Edizioni Master e Play Media Company. Ora, annoiato mortalmente dal lavoro d'ufficio, ha preferito abbandonare il lato oscuro del parlare di videogiochi (lo scritto) per dilettarsi con entusiasmo in questa nuova divertente e (si spera) interessante avventura.