Gioco del Mese: migliori giochi di Settembe 2017 per PC, PS4, Switch e Xbox One

Destiny 2, FIFA 18, Divinity Original Sin 2, Total War Warhammer 2, Project CARS 2: chi si aggiudicherà il premio di miglior gioco di Settembre 2017?

Top 5 Settembre 2017: FIFA 18, Destiny 2, Divinity Original Sin 2, Hob
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Settembre è il mese dei calcistici e dei racing game, ma non solo: oltre ai nuovi capitoli delle serie a cadenza annuale ed ai simulatori che ci hanno riportato in pista, gli ultimi trenta giorni hanno accolto ben volentieri l'arrivo di alcune importante perle indie, di qualche gradevole sorpresa, e di un grande, titanico capolavoro, capace di riscrivere il canone dei cRPG.
Vediamo insieme quali sono le produzioni più interessanti del mese, ed eleggiamo il (prevedibile) vincitore del titolod i Game of the Month.

FIFA 18

Cominciamo con il calcio, e con quello che è il titolo più giocato del momento. Fifa 18, ovvero, l'incarnazione più pura del calcio videoludico. Gran parte del merito spetta di diritto ad un gameplay che si fa sempre più ponderato e completo, in grado di migliorare il proprio talento ad ogni nuova edizione. Fifa 18 conserva inalterata tutta la bellezza di una simulazione capace di dosare al meglio divertimento e complessità. Resta irraggiungibile, del resto, l'abilità nel ricreare un'atmosfera stupefacente, avvolgente e immersiva: a fare la differenza in termini schiettamente qualitativi non è però la sola potenza del Frostbite, bensì l'eccezionale profondità delle modalità disponibili, dalla seconda stagione de Il Viaggio fino ad arrivare al Fifa Ultimate Team.

FIFA 18 Switch

Il calcistico EA si guadagna un doppio posto nella classifica di questo mese. Il fatto è che la versione Switch del gioco rappresenta di fatto una versione parallela rispetto a quella per le altre piattaforme. FIFA 18 su Switch è un piccolo portento di gameplay, ma anche tecnicamente, rimanendo comunque ben lontano dai fasti audiovisivi delle altre console, se la cava piuttosto bene, con 60fps ben stabili e una risoluzione di 1080p docked e 720p in modalità portatile. Certe rinunce andavano fatte, e tra queste ci possiamo anche tranquillamente mettere la modalità The Journey. Comunque, FIFA 18 Switch tiene botta alla grandissima in Tv e risplende in versione portatile, e si lascia giocare con estremo piacere.

Cuphead

Arrivato alla fine di settembre dopo anni di crescente attesa, anche Cuphead si guadagna un posto fra i nostri runner up. alta, per non dire altissima: si tratta del resto di uno sparatutto run and gun sontuoso, un autentico mausoleo del gameplay, un inno alla creatività senza confini. L'opera prima di Studio MDHR non è solo uno dei videogiochi più strepitosi di sempre in termini estetici, ma è anche un fulgido esempio di instant classic in grado di rivaleggiare a testa alta coi titani che hanno fatto la storia.

PES 2018

Non è ancora finita, per gli appassionati di calcio, dal momento che pure Pro Evolution Soccer 2018 si guadagna un posto fra i runner up. Konami buca la rete come non faceva da tempo: l'ultima edizione del calcistico è il tocco di classe di un campione che, nonostante gli anni sulle spalle, riesce a trovare sempre il guizzo per entusiasmare il suo pubblico. Più lento, ponderato e riflessivo, il gameplay è una naturale evoluzione delle già ottime basi dello scorso capitolo, abilissimo nel restituire un feeling più "tattico" e simulativo, che trova nuova linfa nel sistema di controllo della sfera e nell'inedita fisicità dei giocatori. Nette rifiniture all'intelligenza artificiale ed al reparto animazioni si affiancano tuttavia ad annose problematiche legate alla mancanza delle licenze, che limitano in parte l'appeal di una produzione comunque molto valida.

NBA 2K18

Restiamo in ambito sportivo con l'ultimo NBA di 2K. Visual Concepts non smette mai di inseguire la perfezione, confezionando un simulatore di basket intenso, fisico, profondo, vario e dannatamente divertente. Sul piano del gameplay, sebbene non ci siano state particolari rivoluzioni, l'azione di gioco più fluida e coinvolgente, con ancora più attenzione riservata alla fisicità e alla fase difensiva. Molto interessante, specialmente in ottica futura, è anche il nuovo hub "Vita di Quartiere", che finalmente permette ai giocatori di poter "crescere" il proprio atleta seguendo il percorso più affine ai propri gusti, senza alcun paletto di sorta. Certo, ci saremmo aspettati un po' più di sostanza per quanto riguarda la sceneggiatura della carriera in NBA, che risulta un po' troppo frammentata e spensierata per poter coinvolgere al punto giusto lo spettatore. Anche quest'anno Visual Concept è comunque andata a segno da tre punti, confermandosi una volta di più il punto di riferimento delle simulazioni sportive odierne.

Hob

Passiamo adesso al settore indie, con una coppia di prodotti che hanno saputo stupirci. Iniziamo con Hob, un'avventura onirica e dinamica, divertente e visivamente favolosa. La varietà di situazioni che offre rendono le sue sessioni platform e di puzzle-solving alcune tra le meglio confezionate del momento. Un'esperienza avvincente, che vi terrà incollati allo schermo per una dozzina abbondante di ore, qualora vogliate dedicarvi a un end game di esplorazione e di ricerca minuziosa dei collezionabili, in una mappa vasta, ma risoluta nel non voler sfociare nei territori dell'open world. Un viaggio eccezionale, per una nuova perla della scena indie.

Ruiner

Impossibile non segnalare anche Ruiner, un altro centro pieno per Devolver, e soprattutto un grande esordio per i giovani Reikon Games: un brawler frenetico, brutale e appagante, che riesce a fondere una buona profondità di gameplay con un carattere ed uno stile davvero degni di nota. Dentro non c'è solo il meglio dell'estetica cyberpunk, confezionata magnificamente con un ottimo comparto grafico, ma anche una colonna sonora di prima scelta, incredibilmente potente ed azzeccata. Lodevole, inoltre, la rigiocabilità, garantita dagli extra e dalle difficoltà elevate. Se il genere vi interessa e il livello di sfida non vi spaventa, vi consigliamo caldamente di farci un pensiero.

Total War Warhammer 2

Menzione anche per Total War Warhammer II, concretizzazione di un esperimento partito col suo predecessore. È evidente come Creative Assembly stia tentando di "rompere" la tradizione, introducendo strutture che non hanno mai trovato posto nel brand Total War. E se, in linea di massima, abbiamo preferito maggiormente l'impostazione classica della serie, non possiamo non apprezzare la volontà di rinnovare un prodotto che è rimasto uguale a sé stesso per fin troppo tempo. Al di là di ogni magagna legata alle novità ed ai problemi storici, Total War: Warhammer II è un sogno che si ripete per gli appassionati del board game, ed anche una goduria per tutti i generali virtuali.

Danganronpa V3 Killing Harmony

A settembre è uscito pure il terzo capitolo di una delle visual novel più apprezzate di sempre. Come di consueto, la forza della serie sta tutta nella sceneggiatura. Tra incredibili e destabilizzanti plot twist, macchinazioni assurde e minuziosa cura per il dettaglio, Spike Chunsoft riesce a mettere insieme una struttura narrativa tra le più riuscite di tutta la serie, puntellandola con un cast magistralmente tratteggiato in ogni singola sfumatura. Nulla viene lasciato al caso: la psicologia; il carattere; il modo di pensare e di comportarsi di ogni personaggio sono tutte caratteristiche che si amalgamano in un tutt'uno assolutamente coerente e stratificato senza sbavature su più livelli interpretativi. La struttura ludica del titolo si mantiene inalterata rispetto ai passati episodi del franchise, ma gode di alcune aggiunte di rilievo che contribuiscono a renderla più varia e meno noiosa.

Project CARS 2

Mentre Forza e GT arrivano scelgono il mese di ottobre per raggiungere gli scaffali, il racing game di Slightly Mad anticipa i tempi. Il team non ha creato soltanto un ottimo simulatore di guida, ma lo ha reso accessibile, amichevole, intrigante e mai criptico. Project Cars 2 ha un numero sbalorditivo di circuiti, un roster di auto più che discreto e le innumerevoli categorie presenti gli garantiscono anche una rinfrancante varietà. In questo seguito debutta anche il rally, e ancora una volta il risultato va ben oltre le nostre attese. Ogni aspetto del gioco poi è totalmente customizzabile, in modo da essere digeribile e divertente da qualunque tipo di giocatore. Su pista la sua natura simulativa non si trasforma in noia, ma in adrenalina pura, grazie a una IA davvero sorprendente, anche se con qualche immancabile sbavatura che speriamo verrà limata nelle inevitabili patch future. Se i soliti noti vi hanno stancato ora c'è un altro campione ad attendervi in pista, e il suo nome è Project Cars 2.

Dishonored: la Morte dell'Esterno

La Morte dell'Esterno è un'avventura autonoma e piacevole, ancora una volta fitto intreccio di storie, situazioni, panorami seducenti e indimenticabili. Dalle splendide Key Art al gameplay capace di valorizzare colpo d'occhio, arguzia e inventiva, tutto è al posto giusto, grazie anche a nuovi innesti che riescono a vivacizzare la formula di gioco quel tanto che basta. La Morte dell'Esterno, sia chiaro, non inventa niente, recuperando una formula di gioco già abbondantemente rodata: ma non rinuncia in ogni caso ad introdurre qualche piccola novità, che sia un gadget inedito o l'arrivo degli incarichi secondari. Proposto ad un prezzo interessante, ha un level design eccellente e meccaniche lievemente snellite, perfette per imparare a giocare con le ombre, coi volti, con l'agilità sovrumana dei protagonisti. Siamo di fronte, insomma, ad un nuovo tassello della saga di Bethesda, nella speranza di poter salpare presto per le isole del nord, alla scoperta di Tyvia e Morley.

Metroid Samus Returns

Passiamo dunque all'ambito portatile, con un paio di prodotti veramente interessanti. Metroid: Samus Returns è molto più di un valido remake di un classico del passato: rappresenta, sotto diversi punti di vista, un momento di capitale importanza per la saga, in quanto vera e propria occasione di rinascita per la cacciatrice di taglie più amata dell'universo. Una rinascita che ha il sapore di una mezza resurrezione, dopo un periodo buio e difficile ingiustamente in bilico fra mediocrità e oblio. Con classe, rispetto e intelligenza gli Spagnoli di MercurySteam si sono dimostrati in grado non soltanto di aggiornare secondo il gusto moderno un videogame del 1992, ma anche e soprattutto di riportare sugli schermi del 3DS l'icona di una Nintendo che mancava da tanto, troppo tempo.

Monster Hunter Stories

Da citare anche lo spin-off di una delle saghe più apprezzate di sempre, Monster Hunter World: un titolo atipico, che dimentica i canoni del brand ma si rivela un prodotto eccellente sotto molti punti di vista. Quel che è certo è che "imbrigliare" l'immensità concettuale della saga incanalandola sugli stretti binari già codificati del genere ruolistico, non deve essere stata un'impresa tra le più semplici. Il tutto senza dimenticare il grande lavoro svolto sul combat system, il quale non solo funziona ma riesce anche a regalarci molte soddisfazioni. L'accessibilità del titolo, inoltre, permette a tutti coloro che si sono sempre lasciati frenare dall'intransigenza che contraddistingue la serie venatoria targata Capcom, di avvicinarsi senza il timore di essere respinti in malo modo. Insomma, Monster Hunter Stories potrà anche essere uno spin off, ma non ha nulla da invidiare ai fratelli maggiori.

Golf Story

Restando in ambito indie, troviamo un titolo decisamente fuori dagli schemi, un Golf Game tenuto in piedi da una struttura GdR. Sostenuto da una scrittura di livello elevatissimo, da un gameplay assuefacente e da un cast di personaggi estremamente carismatico, Golf Story non mancherà di soddisfare sia gli amanti dei titoli golfistici sia gli estimatori dei giochi di ruolo dallo stile rétro, grazie ad una progressione capace di bilanciare ottimamente il tasso di difficoltà e ad una progressione di notevole spessore. Chiunque sia alla ricerca di un titolo divertente, appassionante e decisamente sopra le righe non dovrebbe lasciarsi scappare Golf Story per nessuna ragione al mondo: lo swing di Sidebar Games, quindi, centra in pieno la buca.

Lone Echo

Facciamo anche una capatina in mabito VR: Lone Echo rappresenta la prima vera avventura a gravità zero in realtà virtuale. La narrazione si prende i suoi tempi per evolversi a dovere, mentre il sistema di movimento accompagna l'esplorazione alla perfezione, riuscendo a far sentire i giocatori liberi e agili, senza alcun effetto collaterale sgradito. È evidente come il team abbia studiato a fondo le potenzialità della Realtà Virtuale, facendo leva sui suoi punti di forza e proponendo all'utente un susseguirsi di attività che lo fanno sentire sempre immerso nella vicenda. Lone Echo è quindi la killer application per Oculus Rift che molti stavano aspettando, nonché una delle poche produzioni davvero Tripla A per la Realtà Virtuale disponibili attualmente sul mercato.

Destiny 2

A inizio settembre è uscito anche il sequel del titanico sparatutto Bungie. Un titolo letteralmente enorme, dedicato prima di tutto alla sua community, ma anche molto più accogliente per i neofiti, che finalmente troveranno una campagna valida ed un sacco di attività secondarie interessanti, capaci di vivacizzare in maniera convincente la progressione. Terminata l'avventura, in molti abbandoneranno i pianeti infestati da Corrotti, le cavità buie in cui brulicano le eminenze dell'Alveare, i muraglioni metallici costruiti dai Cabal e le strane anomalie temporali dei Vex: ma per lo meno si saranno goduti un bel viaggio in un universo unico.
Chi resterà, dedicandosi all'operazione lenta di sviluppo del proprio personaggio, tornerà a focalizzarsi su attività endgame che, tra Cala La Notte e Incursioni.
Alcuni elementi vanno sicuramente rifiniti, eppure -oggi come tre anni fa- siamo fermamente convinti che il luminoso sparatutto di Bungie sia un gioco esemplare, e indiscutibilmente prezioso.

Il Massacro di Nioh

Il viaggio nel Giappone di Nioh si conclude nel migliore dei modi, con un DLC che rappresenta l'apice più alto del supporto post lancio di un titolo già eccezionale. Dal punto di vista contenutistico, La Fine del Massacro è senza dubbio il pacchetto più goloso tra quelli inclusi nel Season Pass del gioco, grazie a una mole di sfide e attività decisamente consistente.

Game of the Month: Divinity Original Sin 2

Non poteva essere che lui, il nostro gioco del mese. Larian Studios ha mantenuto tutte le sue promesse, realizzando un titolo che supera il precedente sotto ogni punto di vista; dalla scrittura al gameplay, fino ad una grafica di prima qualità. Si tratta senza dubbio di uno spartiacque, di un titolo con cui -da ora in avanti- ogni gioco di ruolo dovrà confrontarsi. Un prodotto immenso e completo, che vi consigliamo senza batter ciglio, poiché non dovrebbe mancare nella libreria di ogni amante del genere. Divinity Original Sin 2 è un'opera fantasy immensa, portentosa, così straripante di segreti e preziose minuzie che riesce perfino a spiazzare gli amanti più hardcore dei CRPG.