Rubrica Gioco del Mese - Novembre 2012

Il miglior videogioco di Novembre secondo la redazione

Rubrica Gioco del Mese - Novembre 2012
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Novembre è stato un mese inenarrabile. Tantissime uscite videoludiche di valore si sono accumulate in ciascuna delle sue quattro settimane, mandando letteralmente in paranoia la redazione. La quantità di titoli cosiddetti Tripla A che i vari publisher hanno concentrato nel mese pre-natalizio ha francamente dell'incredibile, per quanto fossimo già da anni abituati a vedere raccolte in questo particolare mese tanti must buy. Se a Dicembre l'industria si fermerà nessun consumatore potrebbe accorgersene, dato che Novembre è potenzialmente ricolmo di titoli in grado di ricevere il nostro premio come Gioco del Mese. Tuttavia, la scelta è sempre e solo una, e non è mai stata ardua come questo mese. Un aiuto, come vedremo, è piovuto inaspettato, da un outsider di lusso consacratosi pochi giorni fa.

Runner Up

Il primo a raggiungere gli scaffali dei negozi, il 2 Novembre, è stato Need For Speed: Most Wanted. Quella Criterion è una produzione da non peredere, soprattutto per gli amanti dei racing arcade. Reo in parte di non apportare grandi innovazioni al genere (recuperando sostanzialmente la struttura di Burnout Paradise) il titolo è però capace di entusiasmare dall'inizio alla fine, non limitandosi semplicemente a copiare un prodotto già ai tempi eccellente ma migliorandone ed affinandone molte meccaniche. La varietà ne risente in positivo, così come immediatezza e divertimento, ai massimi per una produzione arcade. Il minor numero di eventi rispetto ad un recente concorrente come Forza: Horizon non deve spaventare: l'amalgama perfetta tra competizione in singolo e multiplayer fa di Most Wanted uno dei racing più rigiocabili ed assuefacenti della generazione. Il confronto con Horizon, inoltre, termina non appena inziato: le due produzioni sono in efetti molto diverse, quasi opposte. Laddove Playground Games ha cercato ed ottenuto l'equilibrio desiderato, Criterion vuole spingere costantemente al limite, rendendo Most Wanted una scarica di adrenalina dal pad al cervello, una scossa a 220 Volts, una sgasata in piana faccia alla monotonia. In poche parole, un videogame da non perdere per alcuna ragione, capace di tenere incollati allo schermo fino alla sofferenza fisica.

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Il 6 Novembre è stato il momento forse più atteso del mese, soprattutto per i possessori di Xbox 360, dato che ha segnato il ritorno di Master Chief. Halo 4 è, in definitiva, una produzione imperdibile. Il team, pur focalizzandosi molto più sul multiplayer che sul single (lo conferma una campagna da "sole" sei ore e mezza), è riuscito a catturare e coinvolgere grazie ad un comparto narrativo di grandissimo spessore, che fa dimenticare la non eccelsa longevità delinenando anzi una campagna conclusasi al momento giusto, ed in maniera perfetta. E gli elogi non possono che espandersi e moltiplicarsi se passiamo a considerare il comparto multigiocatore, dove ad una componente coop di spessore si aggiunge il solito e quasi perfetto multi player competitivo. In quest'ultima componente il team ha rischiato (a differenza della campagna), presentando qualche novità in termini di gameplay, perfettamente correlata ad un'offerta in termini di game modes piuttosto classica e alla solita qualità sopraffina nel level design. L'azzardo, per quanto paia necessitare ancora di qualche limatura qua e là, è apparso immediatamente funzionare, presentandoci diversi nuovi spunti all'interno di una struttura perfettamente rodata: il mix ideale per avere successo coinvolgendo vecchi appassionati e nuove ed entusiaste leve. I complimenti vanno tutti a 343 Industries che, sotto molta pressione, è riuscita a produrre un capitolo di Halo assolutamente in linea con le altissime aspettative del pubblico, e capace per certi versi di superare quanto già fatto da Bungie.

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Sette giorni dopo, il 13 Novembre, è stato uno dei momenti critici dell'anno, per il mercato quanto per la critica, intenta a battersi contro i sempre pronti haters. E' giunto infatti in pompa magna, sbriciolando ancora una volta ogni record, Call of Duty: Black Ops 2. Il titolo Treyarch apre prospettive davvero nuove non solo per il brand, ma per l'intero mondo videoludico, dimostrando che i pregi di una sceneggiatura dinamica, controllata consapevolmente o meno dalle azioni del giocatore, possono illuminare di luce nuova ogni prodotto. Da questo punto di vista, Black Ops 2 è un Call of Duty davvero esplosivo, il migliore dell'ultimo lustro: anche perchè ha il coraggio di inserire nuovi elementi all'interno del Single Player, allargando i confini degli stage, ed inseguendo un dinamismo che poche altre campagne hanno avuto. Black Ops 2 conferma anche l'eccellenza del suo Multiplayer, sfrondando una formula che era diventata troppo carica, e riportandola più vicino a quella dell'iniziatore del corso che Call of Duty ha preso in questa generazione. Il motore grafico, datato ma sempre fluidissimo e agghindato per l'occasione sul fronte delle texture, ed una modalità Zombie non al top, sono le uniche incertezze di un prodotto che risalta, scardinando tante certezze ed anzi risultando, come il Live Action Trailer voleva suggerire, davvero sorprendente.

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A metà Novembre i videogiocatori console e PC hanno assistito ad un altro ritorno storico: quello di Codename 47, l'assassino per eccellenza. Hitman Absolution non è un gioco per tutti. Lento, ragionato, ossessivo e spesso punitivo probabilmente non attirerà tutti gli appassionati dell'action gaming. Chi gli darà una possibilità, anche in nome di un brand storico al suo rientro, ne rimarrà stupito. Catturato da una vicenda atipica per la saga, capace di raccontare più intimamente Codename 47 ed aprire diverse parentesi sul suo travagliato passato. Coinvolto da un gameplay dalle caratteristiche non sempre perfette (si veda una fase shooting traballante ed un sistema di controlli non sempre convincente) ma in grado di esprimere al meglio le potenzialità della struttura di tipo sandbox delle varie ambientazioni, capace di regalare grosse soddisfazioni, per una libertà decisionale non comune in questa generazione. Infine continuamente caricato da un livello di sfida modulabile all'inverosimile ed espanso da una modalità multiplayer capace di aggiungere quel tocco di grazia che differenzia la moda del momento dal vero valore aggiunto. Un videogame ben confezionato anche dal punto di vista tecnico, dove qualche magagna retaggio del passato non inficia la globale fruibilità del prodotto. Un titolo da non lasciarsi assolutamente scappare; capace di riportare letteralmente indietro nel tempo i puristi dello stealth gaming.

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La nostra lista dei Runner Up fa anche un escursus nel portatile, che vede il 23 Novembre l'uscita di Zero Escape: Virtue's Last Reward, seguito di quel 999, mai giunto in occidente. La forza della struttura di gioco di Zero Escape risiede nel fatto che è imprevedibile e che spinge a continuare a sperimentare, in modo da esplorare a fondo tutte le differenti linee narrative che si vengono a creare in base alle proprie scelte. E' una tipologia di gioco che spinge a voler parlare con altri giocatori, confrontando le scelte ed esternando i propri dubbi, scatenando quindi una socialità che difficilmente viene favorita da un titolo single player con una struttura tutt'altro che all'avanguardia come quella delle visual novel. E' la forza di una trama che sul mistero, sul sospetto, sul rischio, gioca tutte le sue carte, vincendo e convincendo sin dai primi minuti, lasciandosi andare leggermente solo in determinati momenti, un po' meno riusciti, che mettono Virtue's Last Reward su un gradino più basso rispetto al predecessore, anche e soprattutto per una struttura che non riesce a stupire come è accaduto due anni fa. Virtue's Last Reward, quindi, paga dazio per un aspetto non del tutto rifinito e per uno smalto che avrebbe dovuto brillare di più, ma rimane un'esperienza che tutti dovrebbero provare, soprattutto chi ha sempre guardato con interesse al capitolo precedente ma che, a causa della mancata disponibilità in Europa, non l'ha potuto porvare. Un titolo profondo, appassionante, lungo e assolutamente ben scritto, che ha il coraggio di osare in un mercato che ormai sembra aver perso la carica innovativa che l'ha sempre contraddistinto. Come i migliori film, poi, è un gioco che rimane in testa, che continua a riemergere tra i pensieri, spronando a riflettere da punti di vista differenti, in base alle scelte che si è deciso di compiere. Virtue's Last Reward tiene insomma compagnia anche a distanza di giorni dall'ultima volta che si è accesa la console, spingendo nuovamente a riprenderlo, per vedere tutto ciò che ha da offrire, fino all'ultimo -forse definitivo- finale.

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Anche il finire di Novembre è stato caratterizzato da diverse produzioni di successo. Una su tutte Far Cry 3. Il titolo Massive Studios è lo shooter di ampio respiro che mancava all'attuale stagione videoludica, il gioco che tanti stavano aspettando e che soddisfa le aspettative di due anni d'estenuante attesa. La ricca trama del nuovo sparatutto targato Ubisoft è coinvolgente e adrenalinica, raccontata con grande passione e rimo serrato, tenendo sulle spine il giocatore a partire da un inizio col botto, fino ad un epilogo ricco d'inseguimenti in auto e folli sparatorie sulla spiaggia. A questo si aggiunge una componente free roaming che funziona meglio rispetto al secondo episodio della serie, anche se non convince pienamente per via di una certa ripetitività delle situazioni e degli scontri. Sul piano tecnico ci troviamo di fronte ad un gioco davvero incredibile, che avrebbe potuto raggiungere la piena eccellenza se solo ci fosse stata una migliore distruttibilità dell'ambiente e una fisica più partecipe al mondo di gioco. Per completare le avventure di Jason su Rook Island sono necessarie circa 20 ore, che possono variare a seconda dell'esperienza di gioco e del completamento degli obiettivi secondari; a questo si aggiunge il multiplayer strutturato ed una modalità cooperativa creata ad hoc. Epico, coinvolgente e spettacolare, Far Cry 3 e la sua isola tropicale si rivelano una ventata d'aria calda in un inverno freddo e piovoso.

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Con l'avvento di Wii U, questo 30 Novembre, non potevano mancare alcuni estratti della sua line up tra i nostri runner up. Il primo e il più importante è senza dubbio New Super Mario Bros U. I fan di Super Mario, quelli veri, antichi, provati dal tempo e dalle molte iterazioni del franchise, possono considerare New Super Mario Bros U una vera e propria Killer Application. Per loro, questo Launch Title di Wii U ha così tante sorprese e così tante novità, che lasciarselo scappare sarebbe un delitto. Attraversando una versione "candita" del Regno dei Funghi si scoprono nemici mai visti, ambientazioni curiose, ma soprattutto una varietà di situazioni quasi impensabile. I livelli si fanno presto complessi, ma mai ripetitivi, e tutto il mondo di Mario vive una seconda giovinezza grazie agli innesti stilistici. New Super Mario Bros U è pieno di segreti, complesse prove di abilità, stage mai visti, collocati all'interno di una mappa dinamica e viva, che si lascia esplorare con estremo piacere. E' un peccato che il GamePad venga sfruttato marginalmente, con poco coraggio, e che la modalità multiplayer non si adatti al meglio alla ritrovata complessità di molti livelli: ci mette una pezza una serie di modalità extra complessivamente ben costruite (ma con alti e bassi). Solo chi non apprezza le dinamiche ed il feeling della serie "New" di Super Mario troverà poco interessante questo episodio, ma anche a loro consigliamo di dare un'occhiata al titolo, perchè contrariamente a quello che si può pensare l'investimento creativo che sta dietro al progetto è ingente, e serve anche a "ristrutturare" e rinverdire l'iconografia della saga. Insomma, New Super Mario Bros U sarà sempre sempre il solito platform bidimensionale, con un protagonista ultimamente molto "sovraesposto", ma ha il coraggio di costruire qualcosa di nuovo e la voglia di convincere anche i giocatori di vecchia data, che apprezzeranno un livello di difficoltà finalmente adeguato.

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La lista si chiude con un'altra grande produzione Wii U: Zombie U. Quello Ubisoft non è un titolo perfetto. E' soprattutto la qualità del colpo d'occhio che lascia perplessi, ma anche la scelta di abbracciare una narrazione troppo frammentata e poco coerente non soddisfa pienamente. Viste le qualità dell'atmosfera e l'ottima realizzazione dell'ambientazione, gli eventi della trama avrebbero meritato di essere valorizzati di più. Ma al di là di questo, ZombiU è un prodotto audace: un Survival duro e feroce, disumano, che non solo recupera la tradizione perduta del genere, ma sfrutta il GamePad per dare un ritmo tutto particolare all'esplorazione ed all'avanzamento. Da questo punto di vista, ZombiU è la prova lampante che il Tablet Controller può in qualche modo cambiare e rinvigorire l'approccio a certi generi. Serve ovviamente progettazione e creatività: due doti che il team di sviluppo ha dimostrato di avere. Espressamente dedicato agli amanti dell'Horror, ZombiU è un prodotto davvero unico, e per questo motivo, al di là delle incertezze di chi si aspettava forse qualcosa di più movimentato, rappresenta uno dei Must Buy della nuova Home Console Nintendo.

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Game of the Month

Abbiamo colto l'occasione dell'uscita del quinto ed ultimo capitolo della prima stagione per premiare, questo mese, una produzione davvero fenomenale. Si tratta dell'avventura grafica The Walking Dead, liberamente ispirata ai fumetti di Robert Kirkman, diventati ormai oggetto di culto. Si tratta probabilmente dell'avventura grafica ad alto budget più riuscita dell'ultimo lustro, un videogioco convincente e coinvolgente seppur tra gli alti e bassi dei suoi episodi. Potendo contare su un design accattivante, su un gameplay di ampia fruizione ma mai banale e su una tenuta registica quasi impeccabile, The Walking Dead si configura come la vera sopresa dell'anno: un titolo capace di tenervi incollati allo schermo col fiato sospeso, di emozionarvi di fronte alle vicende narrate e di coinvolgervi un un'azione punta e clicca seriamente entusiasmante. Una rivelazione ancor più eclatante a fronte dell'incredibile rapporto costo/qualità: circa venti euro per una durata di oltre 15 ore, che mantengono -tra alti e bassi- una qualità complessiva che ha ben poco da invidiare alle produzioni tripla A. Un sincero plauso a TellTale Games, nella speranza che di titoli con queste caratteristiche se ne vedano sempre di più.

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Dicembre?

Come abbiamo detto in apertura a Dicembre il mercato videoludico si fermerà. Anche noi di Everyeye.it ci concederemo una divagazione, facendo diventare protagonisti voi lettori nel classico sondaggio che, attraverso la vostra votazione, eleggerà il gioco dell'anno ed i migliori in tante diverse categorie. Nel farlo ci permettiamo dunque di anticipare persino il Gioco del Mese di Dicembre, conferito all'unico titolo degno di nota in uscita, già recensito sulle nostre pagine. Paper Mario Sticker Star dedice di correre dei rischi, recuperando battle system e filosofia dei vecchi capitoli, ma cercando una forma nuova per adattarsi ai ritmi di fruizione del gioco in mobilità. Abbandona quindi una struttura narrativa forte e persino la classica progressione ruolistica, consapevole di avanzare su un terreno non battuto. Per certi versi la scelta paga, e Sticker Star è davvero adeguato a sessioni di gioco di qualsiasi lunghezza e intensità. Ma d'altro canto emergono dei seri problemi di bilanciamento che, soprattutto nel corso della prima parte dell'avventura, smussano il divertimento. Fortunatamente ci mette una pezza non solo lo stile brillante e sopra le righe, ma anche l'eccezionale creatività del team di sviluppo, che si manifesta in un level design ricco ed eccezionale. Il senso della scoperta, l'esplorazione ragionata degli ambienti, il backtracking dal sapore antico sono i punti di forza di una produzione che merita sicuramente un'occasione. Per la prossima iterazione Intelligent System dovrà studiare un sistema per rendere gli scontri più importanti ai fini della progressione e meno dispendiosi in termini di risorse, ma la struttura di Sticker Star può dirsi in larga parte un successo. Un buon modo per chiudere il 2012 con la console portatile Nintendo.

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Recap

Gioco del Mese - Gennaio 2012: Resident Evil Revelations

Gioco del Mese - Febbraio 2012: Uncharted Golden Abyss
Runner up - Febbraio 2012: UFC 3
- Crusader Kings 2
- King Arthur II
- The Last Story
- Asura's Wrath
- The Darkness 2
- Syndicate
- Catherine
- Final Fantasy XIII-2
- Soul Calibur V
- Wipeout 2048
- Lumines Electronic Symphony
- Dear Esther
- Warp
- Alan Wake American Nightmare
- Motorstorm RC
- Dustforce

Gioco del Mese - Marzo 2012: Journey
Runner up - Marzo 2012: Mass Effect 3
- Kid Icarus: Uprising
- Street Fighter X Tekken
- SSX
- Twisted Metal
- Shogun 2: il Tramonto dei Samurai
- I am Alive
- Vessel
- Sine Mora
- Closure

Gioco del Mese - Aprile 2012: Fez
Runner up - Aprile 2012: Mass Effect 3
- Legend of Grimrock
- Botanicula
- Prototype 2
- Risen 2
- Trials Evolution

Gioco del Mese - Maggio 2012: Diablo 3
Runner up - Maggio 2012: Max Payne 3
- DiRT Showdown
- Gost Recon: Future Soldier
- Dragon's Dogma

Gioco del Mese - Giugno 2012: Gravity Rush
Runner up - Giugno 2012: Spec Ops: The Line
- Resonance

Gioco del Mese - Luglio/Agosto 2012: Darksiders 2
Runner up - Luglio/Agosto 2012: Guild Wars 2
- New Super Mario Bros. 2
- Theatrhythm Final Fantasy
- Counter Strike: Global Offensive
- Deponia
- Orcs Must Die! 2
- Endless Space
- Deadlight
- Sleeping Dogs

Gioco del Mese - Settembre 2012: Borderlands 2
Runner up - Settembre 2012: Tekken Tag Tournament 2
- LittleBigPlanet Vita
- PES 2013
- FIFA 13
- NHL 12
- Mark of the Ninja
- Torchlight 2

Gioco del Mese - Ottobre 2012: Dishonored
Runner up - Ottobre 2012: XCOM: Enemy Unknown
- NBA 2K13
- Football Manager 2013
- Forza Horizon
- Cypher
- Pokemon Bianco e Nero 2
- Professor Layton e la Maschera dei Miracoli
- Assassin's Creed 3