Speciale 5 cose da sapere su: Agente 47

Ben vestito, pelato, silenzioso e letale, 100% assassino e un po' James Bond. E' il protagonista della serie stealth Hitman e dal 29 Ottobre sarà nei cinema italiani con Hitman: Agent 47

Speciale 5 cose da sapere su: Agente 47
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • L'Agente 47, il protagonista della saga stealth Hitman, è letale e silenzioso. Un'ape assassina che non ronza fastidiosamente prima di dire addio al suo pungiglione e lo squalo che sbrana la vittima senza tutti quei schizzi e la musichetta tanananana...
    Il 47esimo clone dell'assassino perfetto partorito nei laboratori danesi di Io Interactive è il protagonista iconico della serie Hitman, che si ripeterà con un sequel sulle console della current gen sperimentando una peculiare struttura a episodi (la premiere a Marzo 2016), ma che prima (il 29 Ottobre) sarà nei cinema della penisola con la pellicola Hitman: Agent 47, ispirata in parte alle atmosfere del videogame Hitman Absolution.
    In questa sede vogliamo celebrare una delle icone videoludico meno considerate, ma comunque affascinante ed a suo modo indelebile nella mente di chi lo abbia impersonato in almeno una delle sue avventure.


    Antieroe e pure antipatico

    Non ha la barbetta di Nathan Drake, le tette esplosive di Lara Croft, il mamma mia di Super Mario ed il fisico scolpito di Kratos. È invece pelato, magro ai limiti dello smunto, pallido ai limiti del cadaverico, veste elegante... troppo, però non disdegna una tuta da operaio o una tenuta da jogging. Purché sia appartenuta a qualcuno che ha avuto l'ardire di mettersi tra lui e il suo bersaglio designato.
    Diciamo pure che fa di tutto per risultare antipatico, ma quando si indossano i suoi panni (qualunque essi siano...) si sente un fremito, un'eccitazione che è il prodotto tra la sfida di arrivare all'obiettivo senza essere notato e l'elevata percentuale di creatività che sta a noi metterci.
    Perché in ogni microcosmo che è una missione di Hitman ogni oggetto, anche e sopratutto un paio di forbici, può essere strumento di morte, ancora meglio se combinato con altri oggetti d'uso quotidiano ed a prima vista innocui.

    Status: vivo

    "Era sempre lo stesso sogno, anche se con alcune differenze. Questa volta avevo... quanto? Tredici anni? Sì. Tredici. Riconobbi i corridoi dell'ospedale psichiatrico e oltrepassai uno dei ritratti incorniciati di mio padre, il dottor Ort-Meyer. Vidi il mio riflesso sul vetro ed era identico al ricordo che avevo di me a quell'età. Ma che fine avevano fatto gli altri? L'istituto sembrava deserto. Il suono dei miei passi riecheggiava nell'aria, quasi mi trovassi in una caverna. Pensai che avrei fatto meglio a correre. Lei stava arrivando, ma ancora non riuscivo a sentirla. Quasi sempre avvertivo la sua presenza. Era una sensazione difficile da descrivere: semplicemente, sapevo che si trovava là. Proprio dietro l'angolo. E cercava me. Così mi misi a correre. E subito lei comparve dietro di me, come apparsa dal nulla. Riuscivo quasi a sentire il suo odore. Percepivo la sua aura gelida sulla mia pelle. Faceva sempre freddo, quando si avvicinava. Trovai il coraggio di guardarmi alle spalle, mentre fuggivo. Quella sagoma scura non aveva volto, come sempre. Come se si trattasse di una misera ombra. Ma io lo sapevo. Era la Morte. Non c'era dubbio. Da lungo tempo, ormai, la Morte veniva a trovarmi nei miei sogni..."
    (da Raymond Benson, Hitman Damnation, prequel del vieogioco Hitman Absolution)


    Come James Bond?

    Un uomo dai mille volti, stratificato e sempiternamente freddo. E' un agente segreto, ha la licenza di uccidere come James Bond, ma delle donne sembra disinteressarsene, a meno che non glielo chieda l'Agenzia...di flirtare con qualche nobildonna ingioiellata od una russa avvenente. E sempre rispetto alla spia di Fleming, il nostro conclude ogni missione con l'eliminazione del bersaglio designato, criminale o santone che sia, ladro di caramelle ai bambini o genocida pluri-telegattato, perchè casomai ve ne foste accorti, l'Agente 47 la morale non ce l'ha proprio!
    Veste elegante come il signor Bond, ma entrambi non ne sono rallentati, e come lui può fare a botte o impugnare un bazooka nonostante l'apparente esile corporatura. Due gocce d'acqua? Forse che sì, anche se solo uno è maestro nei travestimenti...

    Le papere degli assassini

    Anche i migliori assassini sbagliano! Ed anche i migliori rimangono incastrati nelle pareti, si lasciano scappare l'abbraccio di nemici intontiti, ingaggiano sparatorie con fucilieri che in effetti fingono di avere un cannone per le mani, inseguono personaggi finchè non si dileguano all'interno di una parete...e chi più ne ha più ne metta...
    Pigiamo Play sul videoblob delle papere di Hitman Absolution!


    Il pelato sul grande schermo

    Il 29 Ottobre l'Agente 47 ritornerà nei cinema italiani. Ma il suo look sarà leggermente cambiato: questo, infatti, è solamente il secondo film ispirato alla serie di IO Interactive, ma in circa 15 anni Hollywood ha proposto il ruolo ad ogni attore in deficit di capelli.
    Era stato contattato Vin Diesel, poi Jason Statham, prima di arrivare (troppo grossi?) al mezzo hawaiano di Timothy Olyphant, che si è rasato e sbiancato mica male per essere presente in Hitman L'assassino del 2007. Altra pellicola, questa volta ispirata al riottoso plot di Absolution, ed altro protagonista: il designato era Paul Walker di Fast and Furios, ma la sua morte improvvisa ha costretto regista e sceneggiatori a rivolgersi al britannico Rupert Friend, ad oggi più noto come ex di Keira Knightley, piuttosto che per la recitazione ne L'ultima legione e Nel bambino con il pigiama a righe. Ma magari dal giorno 29 entrerà nei nostri cuori come il letale e silenzioso Agente 47 in Hitman: Agent 47!

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