5 motivi per innamorarsi di Overwatch

Dopo 40 ore di gioco, 300 partite vinte e circa 3200 uccisioni, possiamo dirvi perchè Overwatch ci ha conquistati; il gameplay dinamico e intuitivo è solo la superficie del riuscitissimo fps arena targato Blizzard.

5 motivi per innamorarsi di Overwatch
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Con l'open beta che si è appena conclusa, Overwatch ha confermato quanto di buono aveva mostrato nei mesi dei test più "intimi". Il nuovo fps arena di mamma Blizzard si candida senza ombra di dubbio al titolo di shooter dell'anno: gameplay che crea dipendenza, un universo di gioco straordinariamente caratterizzato ed una competitività sempre stimolante sono i punti di forza che hanno contribuito a generare un vortice di incredibile entusiasmo attorno al titolo. In attesa della release fissata per il 24 Maggio su console e PC, proviamo a capire quali sono i 5 motivi che ci hanno fatto innamorare di Overwatch.

    1. Gameplay allo stato dell'arte

    In ogni FPS che si rispetti il gameplay deve avere come ambizione quella di conquistare il giocatore sin dalle prime partite, grazie ad un'ottima risposta agli input, ad una buona fluidità, e insomma alla capacità di creare una giocabilità "morbida" e avvolgente. Overwatch sotto questo punto di vista non teme rivali: frenetico, dinamico, solido ed intuitivo, vi acchiapperà fin da subito, intrappolandovi partita dopo partita. Colpisce in particolare il fatto che il gunplay di ogni singolo eroe sia unico e differente: padroneggiare e conoscere ogni abilità del vostro personaggio sarà determinante tanto quanto apprenderne ed assorbirne appieno movimenti e "stile di combattimento". Dedicate qualche partita nello specializzarvi con più di un personaggio, scoprirete come -approfondendone le caratteristiche- si possa rivelare molto più letale di quanto abbiate immaginato.

    2. Caratterizzazione superba

    Non fermatevi alla superficie: Overwatch ha molto da raccontare attraverso i suoi personaggi, ognuno dei quali ha una storia e un background straordinariamente caratterizzato. Grazie a corti animati e fumetti digitali Blizzard punta a rendere il suo universo di gioco unico ed intrigrante, cercando di incuriosire i giocatori con approfondimenti sul passato dei personaggi, e sviluppando così una maggiore immersione. Basta dare un'occhiata agli animated short di Winston e Widowmaker per capire che quello che abbiamo di fronte non è il banale tentativo di costruire una storia che funga da contorno, ma un vero e proprio metodo di story-telling alternativo, che costituisce parte centrale dell'esperienza di gioco. Aspetto che, come dicevo, influisce in maniera evidente anche nello scorrere della partita, con i personaggi che interagiscono tra di loro con battute e freddure in linea con la loro storia e background. Se invece preferite un buon fumetto, buttatevi sui digital comics: ultimo disponibile quello dedicato a Junkrat e Roadhog: con uno stile unico e una tavola di colori accesa, i fumetti Blizzard strizzano l'occhio anche alle nuove generazioni affezionate alle classiche testate a sfondo supereroistico.

    3. Chi fa da sé non fa per tre

    Dimenticatevi frasi del tipo: "vi ho fatto vincere la partita da solo". Uno dei principi cardine di Overwatch è senza dubbio quello di stimolare il teamwork, il gioco di squadra. Solo grazie alla coordinazione e tempestività nel compiere determinate azioni riuscirete a mettere in mostra la vostre caratteristiche da giocatore, e quelle del vostro eroe. La composizione e l'equilibrio nella scelta degli eroi, poi, è fondamentale: cercate di comporre squadre formate da eroi che si completino e che riescano, tramite le loro abilità, a creare combo fatali per i vostri avversari. Esempio: utilizzate la bomba gravitonica di Zarya combinata all'assalto del del drago di Hanzo, e farete piangere il team avversario. L'estrema varietà degli stili degli Eroi di Overwatch permette un'infinità di varianti, garantendo così la possibilità di diversificare costantemente l'approccio al gioco e alla singola partita. Chiara dimostrazione di questo approccio basato sul gioco di squadra è quella di non dare troppo peso alle kill, attribuendole anche in caso di "uccisione (molto) assistita". Questo serve per inculcare nel giocatore l'idea che è più importante vincere la partita che pensare alle uccisioni, ed è importante che Blizzard abbia voluto fin da subito ribadire il concetto e "educare" la propria community.

    4. Competività

    Se pensate di potervi "rilassare" giocando a Overwatch, state sbagliando approccio: l'unico obiettivo è vincere e state pur certi che ogni singolo avversario che incontrerete ha questo come unico scopo. Se quindi siete giocatori che non amano il divertimento agonistico, forse il gioco non fa per voi. Al contrario se come il sottoscritto preferito una partita vinta all'ultimo secondo che un match dominato dall'inizio alla fine, troverete in Overwatch un brivido che pochi altri prodotti sanno replicare. Più volte ci si è riferiti al prodotto Blizzard come ad un Team Fortress sotto steroidi. Il paragone, dal punto di vista della trance competitiva, è azzeccatissimo: Overwatch supera tutti i congeneri in quanto a varietà degli stili di gioco, ma dai suoi storici predecessori recupera la furia combattiva che solo pochi arena shooter hanno saputo proporre. Notizia fresca delle ultime ore, tuttavia, è che Blizzard non includerà la modalità ranked dal day one. Il motivo è semplice: i feedback della community sono stati negativi sotto certi aspetti, la software house ha così deciso di lanciare il titolo senza questa feature, per ripensarla dalle fondamenta. È un vero peccato, perché già dalla beta diversi portali si erano organizzati creando e promuovendo tornei, e perché crediamo che le partite classificate rappresenteranno davvero l'essenza del gioco: speriamo di vederle reinserite il prima possibile.

    5. Bilanciamento

    Nonostante gli eroi disponibili siano (al momento) 21, è notevole come Blizzard sia riuscita a creare un roster dannatamente bilanciato: ogni eroe, anche quello apparentemente inamovibile, ha un suo counter, un personaggio in grado di contrastarlo efficacemente. Non illudetevi: quando pensate di avere in mano l'andamento della partita i vostri avversari potranno sempre distruggere i vostri piani; determinante a tal proposito è la possibilità di cambiare personaggio in qualsiasi momento della partita, ribaltando cosi le sorti del match. Interpretare questa dinamica non è facile, ma i gruppi più esperti e affiatati riescono mutare strategia in un lampo. È, anche questo dinamismo, uno dei tratti distintivi del gioco, che lo distingue dalla concorrenza e contribuisce a creare un'amalgama ludica davvero unica.

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