Speciale Best Games 09 - Nintendo DS

Tutti i migliori giochi del 2009 per Nintendo DS

Speciale Best Games 09 - Nintendo DS
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Mentre la console casalinga Nintendo ha dimostrato meno continuità nel proporre uscite di grande qualità, lasciando nella parte centrale dell’anno un buco colmato solo dal servizio Digital Delivery, il Nintendo Ds è riuscito a sfornare, di mese in mese, veri e propri capolavori ludici, tenendo alta l’attenzione dell’utenza con una gamma di prodotti appartenenti ai generi più disparati.
Il servizio DsiWare, inoltre, ha permesso ai video player più incalliti di accompagnare le uscite tradizionali con puzzle game originali e fuori dagli schemi.
Questo speciale vuole essere una guida per orientarsi fra i migliori titoli disponibili sul mercato, senza dimenticare di dare spazio all’import o quei prodotti che, magari strettamente limitati dall’adesione ad una precisa logica di genere, possono comunque fare la felicità degli appassionati.

The Legend of Zelda: Spirit Tracks

Dopo l'eccellente Phantom Hourglass la saga di Link torna con Spirit Tracks, l'ultimo grande capolavoro Nintendo dell'anno in corso. Il titolo recupera la struttura antica dei suoi predecessori più illustri, fatta di dungeon da esplorare ed un mondo vastissimo che li avvolge. La trama è, come sempre, semplice ma capace di toccare tematiche profonde, e non risparmia momenti seriamente commeventi. Il comparto visivo sbarazzino serve però per porre l'accento sul tono avventuroso della produzione, tutta concentrata nel proporre un viaggio magico attraverso terre da sogno. Un moderato backtracking, la progressione scandita da ritrovamento di oggetti chiave ed una principessa da salvare sono gli elementi classici di Zelda, che tornano ben incasellati in una struttura esemplare, ma che fa poco per distanziarsi da quella degli altri esponenti della serie. Poco male: anche questo Zelda è un'esperienza unica, stavolta impreziosita da una componente enigmistica un po' più intensa, che non si fa scrupolo di sopraffare le sessioni d'azione per rendere l'esplorazione dei dungeon contorta ed impegnativa. Non tutti gli elementi sono al posto giusto, e alcune note fuori posto si trovano ad esempio nella scelta di usare un treno per gli spostamenti, poco entusiasmanti dal punto di vista ludico e non certo affascinanti come quelli in nave (già abbastanza tediosi) del vecchio episodio o di Wind Waker. Eppure, al di là di alcune scelte discutibili, la magia Nintendo riecheggia profonda nella nuova produzione, che chiude un nuovo grande anno per il DS.

Consigliato a: Chi ama l'avvenutura, e chi non perde un capitolo di The Legend of Zelda dal 1998.
Sconsigliato a: Chi non ha apprezzato la virata "enigmistica" del vecchio capitolo per Nintendo Ds, e chi proprio non riesce a convivere con l'idea di un Link Ferroviere

Scribblenauts

Scribblenauts è stato un fulmine a ciel sereno, nel mondo dei Puzzle Game. L'idea alla base del titolo ha una portata a tutti gli effetti rivoluzionaria. Il concept del gioco è piuttosto semplice: lo stilizzato protagonista, Maxwell, è in grado di materializzare diversi oggetti soltanto scrivendone il nome. Grazie a questi oggetti dovrà superare le architetture dei livelli per recuperare delle preziose “stelline”, oppure risolvere qualche rompicapo più o meno complesso, nei livelli “extra” messi a disposizione. Ad un'occhiata più asettica il titolo è tutt'altro che perfetto, mostra anzi molti problemi nel sistema di controllo, tutto basato sul touch screen, che potrebbero infastidire i meno pazienti. Ma Scribblenauts è un prodotto innovativo, che garantisce per la prima volta una totale libertà di interpretazione, mettendo alla prova la fantasia dell'utente. Perfetto per tutti quelli che hanno amato la vena “elucubrativa” della Line-Up Nintendo: Scribblenauts non sarà un training celebrale classico, ma proprio per questo suo uscire dagli schemi, e per la capacità che ha di far lavorare cervello ed immaginazione, sarà senz'altro un regalo gradito.

Link alla Recensione di Everyeye
Consigliato a: Chi cerca un prodotto originale e diverso; chi vuole -perchè no?- un puzzle game quasi didattico, e di certo stimolante.
Sconsigliato a: Chi non riesce a chiudere un occhio su un sistema di controllo macchinoso ed impreciso; chi non ha la pazienza di fermarsi a pensare di fronte alle difficoltà.

Prof. Layton e lo Scrigno di Pandora

Dopo l'esplosivo successo del primo capitolo, ed il recente annuncio che il quinto episodio arriverà in Giappone entro breve, nei negozi europei ha fatto capolino Prof. Layton e lo Scrigno di Pandora.
Il gioco appare ancora oggi un prodotto originale ed intrigante, che mescola la progressione tipica delle avventure grafiche, con ambienti da esplorare e personaggi da interrogare, alla risoluzione di contorti rompicapo, proposti ad ogni occasione dagli stravaganti protagonisti di gioco. Questo secondo capitolo offre enigmi più maturi e interessanti, che di certo ne fanno un prodotto non adatto ai più giovani. Non si spaventi chi non ama l'esercizio mentale esagerato; la struttura di Layton permette di progredire abbastanza tranquillamente, tralasciando sul momento gli enigmi più difficili per godersi l'avventura e arrivare a capo del mistero. Punto di forza della produzione, lo stile artistico, davvero ispirato, mentre qualche appunto si deve muovere sulla qualità del plot, meno intrigante rispetto a quello del primo capitolo.

Link alla Recensione di Everyeye
Consigliato a: Chi ama il mistero; chi cerca un'ottima raccolta di enigmi e rompicapo da giocare, eventualmente, anche un poco alla volta.
Sconsigliato a: Chi non vuole pensare troppo, chi si arrende e cerca soluzioni su Internet (You Cheater!), chi non ha amato la struttura comunque frammentata del primo episodio.

Grand Theft Auto: Chinatown Wars

Il brand Grand Theft Auto è sempre sinonimo di eccezionale qualità, e anche quest'ultima incarnazione portatile non fa eccezione. Chinatown Wars, uscito lo scorso Marzo per Nintendo Ds, ha significato per molti utenti "storici" il riavvicinamento alla serie. Infatti il vero punto di forza del titolo è un gameplay vecchia scuola, che si allontana dagli sciatti episodi 3D che hanno esordito su PSP negli anni passati, per recuperare invece la lezione dei primi capitoli. La visuale a volo d'uccello, dall'alto, garantisce al titolo un sapore retrò, che ben si sposa con l'eccezionale libertà di movimento e con la discreta varietà delle missioni. Il sistema di controllo è praticamente perfetto, e l'utilizzo del Touch Screen garantisce qualche momento davvero esaltante, vivacizzando l'esperienza di gioco (ad esempio con i minigames che si devono superare per far partire un'auto rubata). Irriverente e spaccone, immenso e coinvolgente, Chinatown Wars è senza dubbio uno dei migliori prodotti di quest'anno, capace di convincere anche i detrattori della serie principale, da cui si distanzia sentitamente. Un ritorno alle origini mai come ora apprezzato, per sessioni disimpegnate dal ritmo mai blando.

Link alla Recensione di Everyeye
Consigliato a: Chi vuole un action disimpegnato, confusionario, capace di offrire un numero praticamente infinito di missioni ed attività.
Sconsigliato a: Chi non ama la struttura Free-Roaming, l'avvertibile ripetitività di alcune tipologie di missioni (soprattutto quelle di guida), e chi non ama la violenza che -pur stilizzata e parodiata- continua a comparire sui ue schermi.

Pokèmon Platino

Ci risiamo. Come di consueto, ogni generazioni di mostri tascabili conosce un aggiornamento a un paio d'anni dall'uscita originaria: Pokèmon Giallo, Cristallo, Smeraldo. E ora Platino.
Dopo l'enorme successo nel 2007 delle versioni Perla e Diamante, Game Freak ripensa la regione di Sinnoh in base alle richieste dei fan, modificando parzialmente la storia alla base del gioco e sopratutto il fronte del multiplayer online.
Pokèmon Versione Platino narra del risveglio della creatura leggendaria Giratina (presente sulla copertina del gioco), la quale aprirà uno squarcio tra questo mondo e la dimensione dalla quale proviene (il “Mondo Distorto”, dove non sussistono le normali leggi della fisica). Sul fronte dei combattimenti gli sviluppatori sono intervenuti maggiormente. La grande novità è la Piazza Wi-Fi a cui si può accedere da qualsiasi Pokèmon Center: gli allenatori di tutto il mondo si riuniscono in questo spiazzo dove possono confrontarsi, fare due chiacchiere, partecipare a curiosi minigiochi.
I combattimenti tra amici da tale capitolo possono essere registrati e visionati in una apposita sezione, per poi essere diffusi attraverso appositi codici numerici.
Infine, direttamente da Pokèmon Smeraldo, ecco ritornare il Parco Lotta, un grande luna park dedito esclusivamente alle lotte Pokèmon in cui gli allenatori si cimentano in sfide caratterizzate da speciali regole. In Platino il parco dei divertimenti si arricchisce di tre nuove attrazioni, sebbene ciò non giustifichi l'inspiegabile assenza di tale caratteristica in Perla e Diamante.

Link alla Recensione di Everyeye

Consigliato a: tutti coloro che da un videogioco cercano semplicità d'utilizzo e molto divertimento. Consigliato in primis agli appassionati di giochi di ruolo, i valori trasmessi e la forte etica alle fondamenta di Platino ne fanno inoltre un prodotto particolarmente indirizzato ai bambini. Con il beneplacito dei genitori, sicuri di consegnare nelle mani del pargolo un prodotto solare che stimola la fantasia, l'amicizia, la dedizione e la curiosità.
Sconsigliato a: quanti hanno messo da parte i buoni sentimenti e la fantasia, in favore di ammazzamenti e succo di pomodoro.

Paragrafo a cura di Nicolò Pellegatta

Mario & Luigi 3: Viaggio al centro di Bowser

Cosa succede quando Bowser, eterno nemico di Mario e Luigi, inizia ad ingurgitare tutto ciò che si trova sotto mano? E’ un bel problema. E sarebbe un problema ancora maggiore se malauguratamente capitassero tra le fauci del Koopa proprio i nostri idraulici preferiti, catapultati a forza all’interno del loro acerrimo nemico.
Si apre così questo Bowser’s Inside Story, il terzo capitolo di una saga RPG che ha trovato la sua nascita sullo schermo del GameBoy Advance (anche se affonda le sue radici addirittura ai tempi del Super Nintendo), continuata poi su Nintendo DS con il non troppo apprezzato Partners in Time. Questo terzo episodio, al contrario del precedente, convince del tutto: abbandonate le vesti platform che siamo abituati a vedere addosso a Mario, il gioco presenta meccaniche e formule tipiche dei giochi di ruolo di stampo giapponese (parliamo di punti esperienza, livelli, combattimenti a turni, numerosi dialoghi), infarcite però di quell’aria di “nintendosità” che garantisce sempre una marcia in più.
A caratterizzare lo svolgimento del gioco ci pensa il rapporto tra i due fratelli e Bowser: le azioni dei tre, infatti, saranno strettamente collegate, e per la prima volta in un’avventura di Mario, il controllo diretto del Koopa assumerà un’importanza considerevole. Una formula del genere, un legame così forte e imprescindibile fra tre personaggi diversi, significa necessariamente una varietà enorme di situazioni e cose da fare: tra battutine, scontri, nemici, esplorazioni delle viscere di Bowser, minigiochi, non ci sarà neanche un momento di noia.

Link alla Recensione di Everyeye

Consigliato a: chiunque voglia passare tante ore di divertimento e risate con i personaggi Nintendo, con una storia stramba, folle e demenziale, ornata da toni RPG.
Sconsigliato a: a chi cerca un RPG serio e dai toni maturi, che richieda di passare le ore a livellare e che presenti centinaia di sottomissioni da inframezzare all’avventura principale.

Paragrafo a cura di Giovanni Biasi

[Import] Phantasy Star Zero

Se non avete la pazienza di aspettare la prossima primavera, periodo in cui il titolo vedrà la luce anche nel vecchio continente, potreste fare un pensiero sull'acquisto di Phantasy Star Zero. Questo spin off per Nintendo Ds racchiude in se lo spirito dell'originale per Dreamcast, regalando agli utenti ore ed ore di divertimento online. Un action RPG semplice e dinamico, con una discreta profondità del battle system ed una longevità praticamente infinita. Il supporto per Wifi è accompagnato da una visual chat che facilita la comunicazione fra quattro giocatori, anche se è il gioco in compagnia, con quattro Ds collegati via bluetooth il vero fiore all'occhiello della produzione. Bellissimo anche il comparto artistico, per un prodotto che surclassa il già buono Final Fantasy Christal Chronicles e si pone ai vertici della categoria.

Link alla Recensione di Everyeye

Consigliato a: Chi ama il gioco online, chi cerca un action rpg abbastanza dinamico da poter essere giocato sia in partite veloci che in sessioni più approfondite.
Sconsigliato a: Non ama applicarsi su un Gdr per il solo gusto di far crescere il suo personaggio, e cerca una trama approfondita e ben curata.

[Import] Knights in the Nightmare

Se non avete paura delle barriere territoriali, un titolo assolutamente da avere nella vostra softeca è Knights in The Nightmare. Si tratta di un esperimento coraggioso, che mescola un substrato ruolistico alle dinamiche tipiche di uno shooter bidimensionale d'altri tempi. Il sistema di controllo, pensato interamente per sfruttare il touch screen, regala un'esperienza sempre fresca e divertente, inquadrata in un contesto narrativo e artistico ben curato. Un esperimento sfrontato, che a tratti si perde nella sua pomposità, ma supportato da elementi di contorno che senza dubbio possono essere definiti eccellenti, da una direzione artistica d’autore ad una trama avvincente e ben elaborata. Unico punto debole è una ripetitività di fondo del gameplay che, alla lunga, potrebbe far scemare il divertimento, ma davvero il titolo Sting ha in sé un coraggio che raramente si vede in sviluppatori troppo ancorati a canoni predefiniti o a banali riproposizioni di meccaniche di gioco sempre identiche tra di loro.

Link alla Recensione di Everyeye

Consigliato a: Ama gli arcade vecchia scuola; è stanco della standardizzazione del mercato, ed è alla ricerca di qualcosa di nuovo e coraggioso.
Sconsigliato a: Non riesce a sopportare la ripetitività tipica di alcuni coin-op da sala, o il trial & error necessario per superarne alcuni schemi

Castlevania: Order of Ecclesia

Uscito nel 2008 in territorio Americano, Order of Ecclesia è arrivato sugli scaffali europei i primi mesi di questo anno. In molti, prima dell’uscita, avevano avanzato il sospetto che il titolo potesse stancare anche i più affezionati al brand, arrivato al suo terzo capitolo su Nintendo Ds. Invece l’azione bidimensionale del nuovo episodio è stata apprezzata come non mai. Order of Ecclesia mischia sapientemente sia gli elementi arcade caratteristici dei primi capitoli della saga con gli elementi esplorativi che sono comparsi a partire dqa Simphony of the Night. La produzione è di altissimo livello, anche per quel che riguarda il comparto tecnico, come sempre ispirato nella direzione artistica e, soprattutto, nel Character design. Il bilanciamento delle varie componenti di gioco, che questa volta è spostato verso l’azione piuttosto che in direzione di un’esplorazione metodica di aree mastodontiche, è comunque esemplare, e l’integrazione di elementi inediti che vivacizzano il gameplay rende il prodotto divertente come non mai. La longevità è garantita non solo da uno story mode di svariate ore ma anche da una serie di modalità ben note ai fan di Castlevania (come il Boss Rush Mode) che massimizzeranno l’esperienza ludica spronando a giocare anche dopo i Final Credit. L’unico deterrente all’acquisto per i neofiti è dato da un livello di difficoltà non trascurabile, che potrà divenire frustrante in prossimità degli scontri coi boss, eccessivamente improntati su dinamiche trial and error. Alcuni utenti di vecchia data potrebbero inoltre sentire meno fresche le soluzioni proposte, proprio in virtù di una generale reiterazione dei modelli di gioco che ormai popolano i portatili Nintendo da moltissimi anni. Ma si tratta di minuzie: piccoli dettagli che non inficiano la qualità globale.

Link alla Recensione di Everyeye

Consigliato a: Chi cerca un titolo immediatamente giocabile, ma difficile e profondo, un action game che non si fa scrupolo di avvicinarsi agli scrolling shooter, per la richiesta di un eccezionale tempismo ed un colpo d'occhio sempre attento
Sconsigliato a: Chi, di Castlevania, ha amato soprattutto le dinamiche esplorative, e proprio non sopporta il Trial & Error e le elevate difficoltà.
Ninjatown

Con l'avvento del Digital Delivery e delle applicazioni ludiche per Iphone e simili, un genere in particolare è stato al centro della scena per molto tempo: quello dei Tower Defence. Molti prodotti sono cloni stanchi attaccati ad una formula di gioco antiquata, ma di tanto in tanto si incontrano piccole perle. Plats vs. Zombie è una di quelle, e per Nintendo DS un altro esponente della categoria ha fatto faville all'inizio di quest'anno. Parliamo di Ninjatow, un vero e proprio capolavoro. Semplice e profondo, riesce a garantire ore di divertimento, grazie alla sua ironia, alla poderosa vastità della gamma di nemici ed unità disponibili. Comparto multiplayer, possibilità di costruire edifici, e terrificanti poteri ninja da utilizzare al momento opportuno sono alcune delle variabili che rendono al formula ricca all'inverosimile. Si tratta comunque di un prodotto di nicchia (difficile da recuperare ma reperibile su internet ad un prezzo concorrenziale), che potrebbe essere un regalo diverso per chi non ama i prodotti mainstream.

Link alla Recensione di Everyeye

Consigliato a: Chi vuole un titolo fuori dagli schemi, ma capace di irretire in una progressione lineare ma remunerativa. Chi cerca un divertimento semplice, magari per avvicinarsi al mondo dei videogiochi in maniera rapida e indolore. Chi apprezza la sana ironia degli “internet meme”
Sconsigliato a: Chi non sopporta i tower defence, o chi non ama il tratto particolarissimo con cui il titolo si presenta


Rhythm Paradise

Arrivato in Giappone con il titolo di Rhythm Tengoku Gold, Rhythm Paradise è giunto in Europa nei primi mesi del 2008. E’ un titolo semplicemente imperdibile per qualsiasi amante del genere rhythm game, ma anche per i tanti giocatori occasionali che dal Ds cercano un divertimento sempre a portata di mano e adatto a qualsiasi situazione. In una esplosione di creatività e follia, come solo i giapponesi sanno fare, il titolo propone un grandissimo numero di sfide, affrontabili a vari livelli, e per questo risulta adatto sia ai meno dotati musicalmente che ai maestri del ritmo. Il suo gameplay, legato ad una manciata di azioni, nella sua semplicità centra appieno l'obiettivo che tutti i rhythm game si pongono, ovvero di far sì che il giocatore tragga soddisfazione nell'eseguire una canzone seguendone il giusto ritmo. Con piccoli tocchi, pressioni ritmate, slanci del pennino si devono seguire i tempi scanditi dalle deliziose sonorità del gioco, o dalle semplici animazioni che compaiono nello schermo superiore. Rhythm Paradise è un titolo visivo e musicale allo stesso tempo, e unisce questa sua particolarità ad una serie di situazioni davvero fuori dal comune, tutte divertenti, esagerate, capaci di garantire una sfida alla portata di tutti. Solo i veri esperti riusciranno però a perseguire i perfect score, richiesti di tanto in tanto, ed a superare indenni i bellissimi Mix che richiedono esercizio e prontezza di riflessi.
senza alcun dubbio uno dei migliori prodotti usciti sul mercato, adatto semplicemente a tutti, perché tutti, in fondo, abbiamo il ritmo nel sangue.

Link alla Recensione di Everyeye

Consigliato a: Vista la varietà di situazioni, l'originalità del concept, la vastità dell'offerta, praticamente a tutti
Sconsigliato a: Visto il prezzo concorrenziale, la semplice genialità della formula, l'assuefazione che sa causare, praticamente a nessuno

Metropolis Crimes

Dopo un anno all'insegna delle avventure grafiche, in cui hanno raggiunto il mercato europeo sia gli ultimi capitoli della trilogia di Phoenix Wright che il nuovo Apollo Justice, il 2009 non ha saputo replicare. In attesa di Miles Edgeworth Perfect Prosecutor e della nuova avventura firmata Cing, gli appassionati della categoria possono consolarsi con Metropolis Crimes. Si tratta di un buon giallo metropolitano, un'avventura grafica che offre numerosi spunti originali. Il gioco lascia un buon margine di libertà nel ragionamento che il giocatore dovrà compiere nel capire chi sono gli assassini e come è avvenuto il delitto. Il titolo però non è esente da difetti: pecca a volte nella presenza di enigmi troppo contorti, e di minigiochi un po' fuori dal contesto narrativo. Questi elementi pesano in varia misura sulla qualità complessiva del titolo, che però rimane su livelli sufficientemente elevati grazie ad una struttura di base che offre numerosi enigmi ben strutturati, abbastanza vari, che sfruttano a dovere tutte le caratteristiche del Nintendo DS. Anche questo è un prodotto forse non memorabile, che non verrà inserito negli annali, ma che potrebbe essere un gradito regalo per chi ama il punta e clicca.

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Consigliato a: Ama i thriller ed i gialli, vuole un'avventura dal ritmo diversificato e non troppo inquadrata.
Sconsigliato a: Cerca eccellenza artistica, trame complesse e appassionanti come quella di Hotel Dusk, e non sopporta l'intromissione di minigames nella struttura principale

Moon

Pur dimostrando una line up dalla vitalità senza pari, il Nintendo Ds ha alcune lacune difficili da colmare. Una è quella degli FPS: dopo che Metroid Prime Hunters ha inaugurato il filone e sperimentato il sistema di controllo, sono stati pochi gli esperimenti riusciti. Quest'anno ha visto la luce il mediocre C.O.R.E., mentre nel 2009 fu Dementium: The Ward ad irretire gli appassionati. Proprio dalla stessa software house arriva Moon, un First Person Shooter Sci-Fi. Il titolo non eccelle in nessun campo, e non è di certo di quelli che consiglieremmo senza riserve, tuttavia per chi ha amato lo shooter firmato Nintendo, e per chi cerca un'azione dal ritmo serrato (venendo a patti con i limiti tecnici e artistici), Moon potrebbe essere un gradito regalo. Il sistema di controllo abbastanza preciso e la discreta longevità ne fanno un buon prodotto, mentre il plot recupera i clichè tipici dello fiction di fantascienza. Per appassionati in cerca di qualcosa di diverso.

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Consigliato a: Ama i first person shooter, ed è disposto a chiudere un occhio sulle incertezze del comparto tecnico e narrativo.
Sconsigliato a: Chi vuole eccellenza in tutti i campi, e richiede una cura artistica sopra la norma.

Role Play Games

Che il Nintendo Ds sia una console imprescindibile per gli appassionati di Giochi di Ruolo è fatto noto e risaputo. A volte tuttavia il sopore e l'inattività dei publisher costringono i più risoluti fan delle dinamiche ruolistiche a ricorrere al mercato d'importazione. Quest'anno, sul mercato europeo, si sono visti comunque esponenti d'eccezione. Ecco una selezione di titoli, import e non, che vi consigliamo.


Chrono Trigger

Una perla immancabile nelle collezioni di qualunque fan del genere. Riedizione di un classico Square datato 1995 (e mai uscito prima di quest'anno dal territorio giapponese), segna l'inizio di una collaborazione proficua fra la software house ed il mangaka Akira Toriyama, che curerà poi anche l'art design della serie Dragon Quest. A colpire ancora oggi, al di là del sistema di gioco abbastanza profondo, che permette di combinare gli attacchi dei membri del party in combinazioni sempre diverse, è la trama dell'avventura, che procede attraverso salti temporali e colpi di scienza, in direzione di uno dei moltissimi finali disponibili. All'epoca dell'esordio completare il gioco al 100% era un'impresa per veri esperti. Per godere appieno di un prodotto con un cast indimenticabile ed una trama impressionante si chiede comunque di ignorare è una certa arretratezza del comparto grafico, e la scandalosa mancanza (dopo tutto questo tempo) di una traduzione italiana.

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Dragon Quest V

Dragon Quest V: la Sposa del Destino è il secondo dei tre remake della serie a sbarcare su Nintendo DS. Il gioco fu edito originariamente per SNES nel 1992 per il solo Giappone, e anche in questo caso il porting per DS costituisce la prima vera occasione per i territori PAL di godere di un "classico" della storia dei jrpg.
Il lavoro originale di Chunsfot viene oggi proposto su DS in una versione fedele al remake PS2, usufruendo però di un motore grafico dedicato già utilizzato nel remake di Dragon Quest IV. Una cosa che stupisce è come il comparto narrativo del titolo sia qualcosa di unico, poco sperimentato fin'ora: l'idea di percorrere più generazioni e seguire la crescita del protagonista è originale e suscita costantemente l'interesse del giocatore. Di spessore anche i combattimenti, a turni e visualizzati in prima persona, che possono vantare, a dispetto dell'età quasi pluridecennale, una velocità d'azione, un'immediatezza ed una freschezza invidiabili.
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Shin Megami Tensei: Devil Survivor (Import)

Devil Survivor è un interessante spin off della serie principale Shin Megami Tensei, che si presenta come una sorta di intreccio fra il gameplay tipico della serie, efferato e poco propenso a perdonare eventuali errori del giocatore, e un tattico di nuova generazione, con divisione del campo di battaglia a scacchiera. Dalla sua, oltre ad un gameplay interessante, modellato sui classici stilemi degli Rpg Tattici ma impreziosito da alcune particolarità, il gioco ha un mood decisamente moderno e graffiante, molto vicino a quello di Persona: un'atmosfera tesa e appesantita, una trama interessante e matura, fatta anche di tematiche importanti e risvolti tragici. Non adatto a chi cerca un titolo dalla progressione facile, un rpg poco impegnativo.

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Suikoden Tierkreis

Chi, al di là dei tanti remake che affollano il panorama ruolistico, sente il bisogno di un titolo comunque classico, ma che abbia memoria delle conquiste videoludiche di questi ultimi anni, dovrebbe prendere in seria considerazione questo Suikoden. La volontà principale del prodotto, infatti, senza cercare innovazioni strutturali ed un'originalità sconcertante è quella di raccontare una storia, senza perdersi in manierismi grafici ed elementi di gameplay troppo complessi. Nonostante parta un po' in sordina, il titolo decolla in breve tempo, grazie ad un cast di personaggi perfettamente all'altezza del nome che porta. Non avrà gli elementi innovativi di The World Ends With You oppure la difficoltà di Etrian Odyssey, e nemmeno il motore grafico di Final Fantasy IV, eppure Tierkreis è uno degli RPG moderni più interessanti dell'anno.

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Sotto l'albero digitale: il meglio del DsiWare


Per chi possiede un Nintendo DSi, il catalogo giochi digitali DSiWare ha offerto dal lancio del servizio ad oggi numerose chicche, soprattutto per chi ama Puzzle game e giochi intuitivi e di rapido svolgimento, adatti a sessioni veloci e poco impegnative.
Nintendo stessa, grazie ai suoi Art Style, detta le regole sul campo del gameplay originale e ricco di stile. Da non perdere assolutamente, per chi possiede la console Nintendo dotata di fotocamera, è PicoPict, Puzzle Game che vede il giocatore disporre blocchi colorati sullo schermo tramite touch screen per eliminare altri tasselli e formare le immagini di protagonisti di numerosi giochi Nintendo dell'era NES. Da sottolineare una giocabiltà molto coinvolgente ed una ottima colonna sonora formata dal remix dei classici temi musicali dei titoli di una volta, da Mario a Zelda, passando per molti altri.
Altro ArtSyle da non perdere, è BoxLife, un simpatico DSiWare che vede il giocatore creare scatole di cartone, ritagliando le giuste sagome da un foglio di carta. Il gameplay si focalizza sull'avere il colpo d'occhio ed una buona memoria visiva, per riuscire a visualizzare le giuste forme da tagliare attraverso il touch screen. Nota di merito anche per la presentazione del titolo, in uno stile semplice ma grazioso, grazie a modelli isometrici di oggetti da collezionare durante il gioco e ad una colonna sonora molto simpatica.
Oltre alla serie ArtStyle, il catalogo DSiWare offre altri Puzzle Game meritevoli di attenzione. Mario vs. Donkey Kong: Minimario alla Riscossa offre un gameplay migliorato sotto molti punti di vista rispetto ai titoli precedenti della serie. Riuscire a trasportare i piccoli MiniMario Giocattolo verso l'uscita di ogni livello è ora molto più coinvolgente grazie all'introduzione di numerose interazioni con il touch screen della console. Il gioco offre poi un numero praticamente infinito di livelli da giocare grazie alla possibilità di sfruttare la Nintendo Wi-Fi Connection per scaricare nuovi schemi messi a disposizione dalla comunità di giocatori di questo DSiWare, nonché da Nintendo stessa.
Per chi invece ama il genere più arcade da sala giochi non può lasciarsi scappare Reflective Missile. Il gioco mescola alcuni elementi del classico Arkanoid al metodo di lancio delle sfere di Puzzle Bobble, in un titolo completamente originale che spreme le meningi del giocatore, impegnato a trovare le giuste traiettorie di lancio di missili riflettenti, per eliminare alcuni blocchi speciali presenti nei 230 livelli che compongono questo DSiWare. Un perfetto "tappabuchi" nei momenti di pausa o durante lunghi viaggi in compagnia del Nintendo DSi.
Sul campo dei giochi strategici, Dragon Quest Wars è un titolo che potrà offrire, soprattutto se giocato in compagnia di amici, molte ore di divertimento. Utilizzando i più famosi mostri della serie, questo DSiWare propone delle semplici regole, facili da apprendere anche per i giocatori meno esperti, in un RTS in cui lo scopo principale è eliminare i mostri avversari utilizzando gli attacchi e le abilità esclusive che ogni personaggio possiede. Ben articolato soprattutto sul lato multiplayer, grazie a due diverse modalità giocabili sia con amici vicini che lontani, attraverso la Nintendo Wi-Fi Connection.

Paragrafo a cura di Adriano Della Corte