Beyond Good & Evil 2: il concept e il prototipo del gameplay

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle origini e dello sviluppo dell'attesissimo Beyond Good & Evil 2.

Beyond Good & Evil 2: il concept e il prototipo del gameplay
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Sullo schermo appare il logo di Ubisoft e subito dopo la telecamera indugia su uno scenario cyberpunk decadente, sbuffante e dove vecchie e nuove architetture fanno a braccio di ferro per predominare le une sulle altre. In una catapecchia orientaleggiante è in corso una losca trattativa: un disgustoso maiale baffuto ed una scimmia antropomorfa discutono davanti ad un piatto di ravioli al vapore. Cercano un accordo a proposito di un idolo dorato che campeggia al centro del tavolo, e ben presto lo trovano: al grosso suino va il brillante manufatto, mentre il primate si accontenta di un misterioso disco che un'avvenente signorina dapprima celava tra le sue grazie. Ma il grosso maiale si accorge che l'idolo dorato è in realtà una pallida copia di cioccolato, nel frattempo la scimmia si lancia attraverso il vetro del tetto grazie ad un braccio-rampino e saluta la basita platea con un irriverente "Buon appetito!".
    A questo punto la situazione si accende e il porco baffuto, ferito nell'orgoglio e dai frammenti della vetrata infranta, richiama tutte le forze di polizia della città. Il peloso ingannatore, che intanto ha raggiunto il tetto grazie alle sue sorprendenti doti atletiche, si riunisce con una complice ed insieme a lei fugge su una moto volante attraverso le affollate vie di una tentacolare metropoli.
    Subito alle loro spalle si palesano rapidi mezzi armati che li bersagliano con un fitto fuoco di mitragliatrici: si susseguono una serie di manovre incredibili, virate impossibili e, alla fine, i due compagni di disavventure si ritrovano in fuga su una navicella della polizia, mentre sullo sfondo un'enorme astronave delle forze dell'ordine precipita al suolo vomitando fumo e fiamme.
    I due fuggitivi gridano, inebriati dall'adrenalina e dalla sensazione di libertà. Passano di fronte ad un'immensa statua di Ganesh, che li fissa nelle sua bronzea immobilità. Attraversano un arido deserto inciso da canyon e poi un paesaggio in cui svettano enormi templi induisti. Alla fine giungono a destinazione, entrano in una grande astronave che, come un'arca, raccoglie una ciurma di etnie diversissime. Al comando del vascello c'è una donna tenebrosa che si mette al timone ed imposta una nuova destinazione, verso la "vera libertà".
    La nave pirata si solleva lentamente, infrange una coltre di nubi e si lancia, rapidissima, a velocità iperluce. Quindi appare un nome noto ed agognato: Beyond Good & Evil 2.

    La rivelazione

    La roboante chiusura della conferenza Ubisoft all'E3 2017 poteva essere ancora più esplosiva e segnante. Ma a dir la verità ce lo aspettavamo un po' tutti che Ancel e il suo team avrebbero presentato quel Beyond Good & Evil 2 di cui si era parlato molto intensamente nei mesi antecedenti alla fiera losangelina. Forse non immaginavamo un così deciso cambio di rotta, tanto che quando il logo del gioco è apparso molti dubitavano persino che potesse trattarsi davvero di Beyond Good & Evil 2. Se però avete letto anche i due precedenti nostri articoli dedicati alla storia del brand, allora saprete che il "nuovo" immaginario proposto da Michel Ancel e il rinnovato dinamismo dell'azione, che sembra cozzare contro i ritmi del primo capitolo, sono, in realtà, l'espressione di una volontà che nel 2003 non poté manifestarsi per colpa di limiti tecnologici e di un budget poco generoso. Con lo scoppiettante trailer di fine conferenza, Ubisoft ed Ancel hanno voluto mandare un forte messaggio: il gioco si farà (grattatina scaramantica) e sarà ambiziosissimo, si distaccherà con vigore dall'eredità del predecessore esplorando nuovi orizzonti, senza paura di scontentare i fan.

    Beyond Good & Evil 2, quindi, non fungerà da sequel, come inizialmente pianificato, ma si sposterà un po' di anni prima delle vicende di Jade e Pey'j, probabilmente narrando la storia dei genitori dell'audace fotografa (la madre potrebbe essere il capitano del vascello, la donna tenebrosa che fa tanto Capitan Harlock). Ci troviamo in un futuro non precisato, la Cina e l'India, divenute due incontrastabili superpotenze nel ventiduesimo secolo, hanno finanziato delle campagne di colonizzazione in tutto l'universo: la loro forza lavoro è composta da una numerosa manodopera creata fondendo il DNA umano e quello di altri animali terrestri. Tutte queste sperimentazioni hanno prodotto un clima di tensione: le cavie da laboratorio sono stufe di essere trattate come schiavi, molte si uniscono alla criminalità organizzata ed altre si danno alla pirateria. Le colonie continuano a crescere sotto la ferrea supervisione delle forze dell'ordine ed inglobano, tra le loro architetture ingarbugliate, un potpurri di culture di tutti i tipi. Lo stile della metropoli nel trailer riprendeva con evidente chiarezza quello delle costruzioni induiste tipiche dell'India: la parte superiore mostrava edifici slanciati, maestosi ed adornati con rigogliosi giardini pensili. I sobborghi sono invece più classici, e non possono non ricordare la fantascienza cyberpunk di Gibson o Dick, con la loro sporcizia e la loro struttura confusa.
    Come nel primo capitolo uno dei temi fondamentali del gioco sarà la libertà, che questa volta verrà raggiunta attraverso il viaggio (il tema principale, secondo Ancel). E il viaggio è uno strumento fondamentale per incontrare nuove culture, per fondere usanze diverse e creare un universo cosmopolita, vario. Già dal primo filmato si capisce che la materia sarà trattata con più maturità e durezza, e non è escluso che oltre alla tematica dell'oppressione, quella vissuta dagli sfortunati schiavi ibridi, verrà introdotta anche quella del razzismo, dell'intolleranza per la diversità. Ma ora è presto per parlare, visto che sappiamo che lo sviluppo di Beyond Good & Evil 2 ha passato il "Day 0" solo poco più di una settimana fa, e del gioco abbiamo solo una scarna sequenza in-engine che ci ha lasciato moltissimi dubbi e poche certezze.
    La demo giocata da Ancel è, chiaramente, solo un modo per dare qualche sicurezza ai fan, dimostrargli che il progetto è in sviluppo e che questa è la volta buona: niente rallentamenti o cancellazioni. A nostro avviso, però, la scelta del creativo francese e di Ubisoft è stata un po' rischiosa, visto che con una certezza quasi matematica il prodotto finale sarà di parecchie misure distante da quello che è stato mostrato. Nel video si può vedere l'astronave pirata, quella apparsa al termine del trailer in computer grafica, da cui è possibile lanciare una navicella più piccola e maneggevole, perfetta per l'esplorazione a bassa quota. La navicella, spiega Ancel, è simile al Beluga del primo Beyond Good & Evil, ma il giocatore potrà eiettarsi da essa in qualsiasi momento e continuare a spostarsi grazie ad un jetpack. Con il controllo diretto dell'alter ego, che in questo caso potrà essere personalizzato a piacimento e non sarà assegnato automaticamente, si riescono a percepire le dimensioni gargantuesche del mondo di gioco. Dopo essere atterrato sulla testa dell'imponente statua di Ganesh, Ancel allontana infatti la telecamera e mostra come il protagonista sia una pulce in confronto a quella troneggiante figura elefantina.

    Viene poi il turno del mondo di gioco, dalle dimensioni sconfinate e caratterizzato da biomi sempre differenti e vari, ma allo stesso tempo credibili: per forgiare l'universo di gioco il team di sviluppo utilizzerà una combo di algoritmi procedurali e blocchi handcrafted, creando una simbiosi quasi perfetta in cui il giocatore scorrazzerà con piacere. Discutendo a proposito del mondo di gioco, Michel Ancel ha fatto riferimento a The Legend of Zelda Breath of the Wild, dicendo che, come nel gioco di Nintendo, quando si metteranno gli occhi su un punto di particolare interesse, allora si potrà star sicuri che quella posizione sarà raggiungibile ed esplorabile in libertà.
    Il forte intento simulativo del progetto non risparmia neanche i movimenti dei corpi celesti, che seguiranno un moto di rivoluzione intorno ad una stella o ad un pianeta più grande, ed un moto rotatorio, che produrrà un ciclo giorno/notte estremamente realistico. Il corpo celeste in cui era ambientato il video di gameplay era solo il satellite di un mondo ancora più grande, riuscire ad immaginare che un sistema solare dalle dimensioni così vaste riesca a mantenere coerenza e qualità nell'esplorazione ci sembra quasi impensabile, eppure Ancel sembrava convinto delle sue parole e del potenziale delle nuove tecnologie. Ad esempio, ha mostrato come sulla parte del mondo non protetta dalle piogge di meteoriti possa capitare che alcuni corpi provenienti dallo spazio si schiantino sulla superficie, modificandola in tempo reale. Alla caduta di questi meteoriti, inoltre, alcune aziende minerarie del pianeta si mobiliteranno per raccogliere le risorse più preziose: si verrà così a creare una situazione estremamente dinamica, dove il mondo di gioco è in continuo mutamento e i suoi abitanti modificano le proprie attività. Queste modifiche in tempo reale interesseranno anche le metropoli, le quali si espanderanno e si connetteranno una con l'altra, formando un gigantesco agglomerato urbano.

    In aggiunta ad uno stuolo di caratteristiche proprie solo dei progetti più ambiziosi (o folli), ci saranno anche delle feature online ancora poco chiare: in Beyond Good & Evil 2 si tornerà ad utilizzare la macchina fotografica ed ogni scatto (o, almeno, così ci è parso di capire) potrà essere condiviso con altri giocatori. Le foto, però, potranno essere mostrate anche agli abitanti dei centri urbani, i quali reagiranno nelle maniere più disparate. Il gioco avrà inoltre una struttura più ruolistica, con missioni che ci verranno assegnate dalla ciurma della nave - un hub di gioco completamente esplorabile -, dai personaggi incontrati in giro per l'universo o che si attiveranno in presenza di eventi scoperti casualmente. Ci sarà ovviamente richiesto di spostarci da un pianeta all'altro, e ciò avverrà senza nessun tipo di caricamento.
    Del vecchio Beyond Good & Evil sembra rimasto davvero poco. Potrebbe essere un bene, l'occasione di innovare la formula ludica mantenendo intatti dei capisaldi dell'universo di gioco, oppure potrebbe essere un errore madornale. È ancora presto per dirlo. Ciò non significa che non ci siano dei dubbi riguardanti la nuova formula. Un progetto così ambizioso richiede tanto lavoro e molti anni di sviluppo, difficile quindi che vedremo qualcosa di finito prima del 2020, anno in cui la nuova generazione di console potrebbe affacciarsi al mercato oppure potrebbe esser già entrata nei salotti dei videogiocatori (ma chi diavolo aveva fatto circolare i rumor sull'esclusività per Nintendo Switch?). Bisognerà attendere un altro po' di tempo, spendere le ultime gocce di pazienza rimaste: l'immensa astronave di Beyond Good & Evil 2 è partita, bisognerà vedere quando riuscirà ad arrivare a destinazione.

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