Speciale Bryo 2005

Titoli Bryo per il 2005

Speciale Bryo 2005
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Bryo

Sicuramente in molti si ricorderanno dell'eccellente “The Westerner”, avventura grafica demenziale distribuita a un prezzo invitante, 19,99 euro, che, insieme alla qualità del prodotto ne consacrò il successo.
Con lo stesso spirito e in collaborazione con Atari, Bryo ha presentato tutte le novità di fine 2005, inizio 2006, che caratterizzeranno la propria lineup Pc.


6 titoli a prezzo budget

Analizzando il mercato, è semplice notare come i canali distributivi del prodotto videogioco si sono evoluti relativamente più lentamente delle stesse esigenze di mercato di massa che lo stesso aspira.
Il multi formato, i rischi contenuti e il tentativo di rendere appettibile un prodotto anche ai neofiti o tecnofobi, ha sempre trovato una rete distributiva inadeguata, ormai immobile da anni.
Questo è stato, in parte, sfatato dalle riviste di informatica, divenute sempre più generose in ambito software e da tutte quelle realtà on-line che sempre più velocemente stanno prendendo piede.
Per questo Atati, in collaborazione con Bryo, ha lanciato, la settimana scorsa, tramite il canale Edicola, la collana “I migliori di Atari”, comprendente 6 titoli di diverso genere all'interessante prezzo di 9.99 euro.
Sono previste uscite mensili, i titoli che compongono questa promozione sono nell'ordine: Euro Rally Championship, Fire Departement 2, Egypt 3, Trivial Pursuit Unlimited, Chris Sawyer's Locomotion, Perfect Ace.
Oltre a questi interessanti titoli, in rapporto al prezzo di vendita, Atari ha inserito dentro ogni confezione un coupon per l'attivazione di un contratto Alice ADSL di Telecom Italia, grazie al quale, dopo l'avvenuto abbonamento, si potrà ricevere a casa un titolo Atari a propria scelta di ultima generazione, tra cui spicca lo splendido Act Of War.

Passione Calcio, manageriale all'italiana

Il genere manageriale, calcistico, basket o quant'altro, insieme alle avventure grafiche di Artematica, e ai lavori di Milestone di Farina, sono, purtroppo, tranne rare e sporadiche eccezioni, tutto quello che offre o quasi il panorama italiano del videogioco.
Se si pensa a Spagna, Germania, Francia e Inghilterra si nota una ingiustificata sterilità.
E' per questo che fa piacere vedere dei ragazzi di Savona sviluppare un manageriale calcistico dalla discrete possibilità di successo.
Dichiaratamente non profondo come i recenti Football Manager (ma che, proprio per la sua complessità, ha perso negli anni parecchia appetibilità), questo Passione Calcio, in sviluppo fin dal 1997, si presenta con un'interfaccia molto user friendly
Dalla dimostrazione tenuta dagli stessi programmatori si capisce chiaramente l'intento di allargare il più possibile l'utenza e velocizzare la parte amministrativa e tattica dello stesso.
Per ogni giocatore vi saranno 4 differenti colori (portiere, attaccante, centrocampista o difensore) e una media ponderata delle sue abilità in difesa,attacco e centrocampo.
Questo aiuta moltissimo a evitare l'estenuante fase di studio delle caratteristiche e a individuare, con un solo colpo d'occhio, i migliori candidati ai vari ruoli disponibili.
Non manca certo una corposa sezione di studio delle tattiche, calcio mercato, gestione degli allenamenti, dello stadio e delle finanze societarie.
La visualizzazione dell'incontro avviene con una visuale dall'alto del campo di gioco che, attraverso alcune icone bidimensionali che appaiono nella zona del campo dove avviene l'azione, cerca di descrivere le stesse. Scelta discutibile, che analizzeremo meglio nella futura recensione.
Come da tradizione Bryo, il titolo, in uscita per ottobre, verrà venduto a 19,99 euro, somma che in parte verrà devoluta alla lega del FILO D'ORO, iniziativa lodevole forse unica nel suo genere.
Per ulteriori informazioni a riguardo potete visitare il sito http://www.legadelfilodoro.it/

Crash Day, iniezione violenta.

L'ultimo titolo presentato, in uscita a febbraio 2006 sempre a 19.99 euro, rappresenta una conosciuta, ma per questo non meno sorprendente, novità.
Parliamo appunto di Crashday, un racing game decisamente promettente e, almeno graficamente, già in grado, dai filmati, di rivaleggiare e, in molti punti, superare, tutta la concorrenza Pc.
Il connubio tra corse folli, racing game puro e spunti simili al recente Flatout ne fanno un mix gustoso, ampliato dalla migliore fisica e simulazione danni che si sia mai vista.
Le modalità di gioco, tra le quali non manca certo il multiplayer, vanteranno, come detto, una apprezzabile varietà di situazioni. I mezzi, a seconda del contesto, potranno essere sviluppati e potenziati con armi e motori più potenti.
Lo sviluppo di Crashday ormai conta diversi anni di ottimizzazione, in cui è stato capace di attrarre una notevole comunità di appassionati che ne seguono fiduciosi le vicende.
Da quello che abbiamo potuto vedere questo fervore è più che giustificato e si prospetta un titolo interessante all'orizzonte oltre che in grado, speriamo, di dare uno scossone a un genere che giace da troppo tempo senza rappresentanti di livello (parliamo di titoli alla Destruction Derby).
Pare sia già disponibile una demo privata non ancora disponibile alla stampa, ma Bryo giura che la qualità che si intravede nei filmati sia la stessa del gioco stesso. Noi, per ora, prendiamo queste affermazioni col beneficio del dubbio, speranzosi in un prossimo contatto ravvicinato con lo stesso.

Conclusioni

Che conclusioni trarre, dunque, da questo interessante evento? Innanzitutto, ci pare doveroso sottolineare la politica di prezzo, che, a quanto abbiamo visto, non è atrio necessariamente di titoli scadenti.
In secondo luogo, proprio la qualità degli stessi, che, soprattutto per Crashday, potrebbero, potenzialmente, portare novità e qualità mai pareggiate.
In terzo e ultimo luogo la politica di distribuzione, nelle edicole, molto presto in libreria e in ambiti sempre più vari: pare scontato sottolineare come, da mezzi diversi di fruizione deriveranno prezzi più competitivi.
Tutto questo, tralasciando i conti economici di distributori e software house, si traduce in una maggiore qualità e una minore spesa del consumatore, cioè noi, noi videogiocatori.