Electronic Arts: analisi e impressioni sulla conferenza Gamescom 2017

Electronic Arts si presenta alla Gamescom di Colonia con una line-up che include Fe, Star Wars Battlefront 2, FIFA 18 e Need for Speed Payback.

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Durante lo scorso E3, Electronic Arts si era presentata con una conferenza molto sottotono, dal ritmo poco risoluto e solo in alcuni frangenti realmente interessante. Neanche alla Gamescom la società americana ha rotto la serie negativa che ormai va avanti da diversi appuntamenti: la gestione delle tempistiche si è dimostrata ancora una volta sballata, in unione, stavolta, con un'assenza quasi totale di novità. Sul palco non c'erano sorprese del calibro di A Way Out o di Anthem, in cambio, però, abbiamo rivisto con piacere Fe, un gioco che sembrava essere sparito nel nulla dopo l'annuncio all'E3 2016.
La conferenza si è aperta con un breve trailer di FIFA 18, il quale condensava, in poco più di un minuto, una serie di goal ed azioni al cardiopalma, condite come sempre dai sussulti di una folta schiera di telecronisti di tutte le nazionalità (si è sentita anche la voce di Pierluigi Pardo). Come puntualizzato a più riprese, quest'anno il calcistico di EA Sports si presenterà ai nastri di partenza con un gran numero di novità, non per ultima la seconda parte de "Il Viaggio", in cui il protagonista Alex Hunter conoscerà personaggi del calibro di Cristiano Ronaldo.
Il gioco arriverà sugli scaffali dei negozi a partire dal 29 settembre, di conseguenza EA gli ha dedicato solo una manciata di minuti, per poi passare rapidamente al vero protagonista della serata: Star Wars Battlefront II. Dopo aver mostrato, durante l'E3 2017, una lunga sessione di combattimento urbano tra le architetture di Naboo, a questo giro lo sguardo si è posato sulle battaglie spaziali. DICE ha infatti mostrato ufficialmente la modalità Starfighter Assault, realizzata in collaborazione con Criterion (Rogue One: X-Wing VR Mission, Burnout): il video introduttivo ci ha portato nell'orbita di Endor, Kamino, Fondor e Ryloth, in cui si daranno battaglia personaggi appartenenti a tutte e tre le epoche dell'universo di Star Wars, da Yoda a Darth Maul, da Boba Fett ad Han Solo.

Alla presentazione è poi seguita una lunga sessione di gameplay ambientata nei cantieri navali imperiali di Fondor: qui le forze ribelli avevano l'obiettivo di distruggere la flotta dell'imperatore, mentre i difensori provavano a contenere l'assalto.
I dogfight adrenalinici e gli inseguimenti, ora nello spazio aperto, ora tra le imponenti lamiere di un pachidermico Star Destroyer, sembrano donare a questa modalità una buona varietà e un alto tasso di divertimento. Il più grande passo in avanti rispetto al primo Battlefront (in particolare all'espansione Death Star), pare essere legato alla guidabilità delle navicelle, a cui ha lavorato la stessa Citerion, e alla disponibilità di mappe più elaborate e di un maggior numero di mezzi. Tra le new entry citiamo l'A-Wing, un caccia che milita nelle fila dell'esercito ribelle dotato di una buona velocità e maneggevolezza, ma di una scarsa resistenza.
Nei ranghi della flotta imperiale troviamo il bombardiere TIE, una nave resistente e potente, che soffre, tuttavia, contro gli avversari più rapidi. Durante il giocato sono entrati in campo anche Darth Maul alla guida della sua Scimitar, in grado di attivare un campo d'occultamento e sferrare colpi letali a sorpresa, Boba Fett e il Millenium Falcon, affiancato anche da Poe Dameron a bordo di un X-Wing dalla differente cromia. Come le battaglie di terra, anche quelle spaziali si dividono in tre differenti fasi: in questo caso ai ribelli era chiesto di abbattere progressivamente ogni incrociatore imperiale, distruggendo prima i generatori degli scudi e colpendo poi gli obiettivi critici. Nelle fasi finali i soldati imperiali dovevano vedersela anche con un drappello di corvette corelliane, che davano supporto alle forze ribelli impegnate ad eseguire manovre complicate per bersagliare i punti deboli degli Star Destroyer.
Da navi spaziali a fiammanti bolidi: a seguire EA ha dato spazio anche a Need for Speed Payback, aprendo la presentazione con un trailer in live action in cui il producer del gioco ed un rappresentante della BMW sfrecciavano a bordo di una rombante M5. Il video si è concluso con un inseguimento della Polizia degno di un qualsiasi episodio di Cobra 11, alla fine del quale i due fuggitivi si sono nascosti in un container. A quel punto lo stesso container ha fatto capolino sul palco e, tra effetti pirotecnici, è comparsa anche l'auto del filmato: il producer di Payback ha quindi annunciato una collaborazione con BMW e la presenza, all'interno del gioco, della M5. Ma oltre a rivelare uno dei bolidi presenti nel roster del titolo automobilistico di Ghost Games, EA ha intrattenuto la platea con un nuovo trailer in computer grafica tutto dedicato alle forze di polizia, che in questo episodio saranno più numerose, cattive e alla guida di mezzi temibili.

Il filmato ha inoltre dimostrato, in tutta la sua enfatica spettacolarità, come il brand Need For Speed voglia tornare alle sue origini, facendo proprio il linguaggio di blockbuster cinematografici come Fast and Furious. Il rovente asfalto lascia poi spazio alle atmosfere felici e colorate di The Sims 4, che sarà presto disponibile su PlayStation 4, Xbox One e su piattaforme mobile. Il gioco della compianta Maxis verrà aggiornato con l'espansione Cats & Dogs, prevista per il 10 novembre prossimo, la quale introdurrà una serie di felini e canidi di ogni specie, oltre al mestiere di veterinario. All'annuncio ha anche partecipato Jiff, un volpino di pomerania celebre su Instagram, che ha conquistato le attenzioni di buona parte degli spettatori (non la nostra, comunque).
Chiusa la parentesi meno interessante dell'intera conferenza, il clima diventa più caldo con l'arrivo sul palco di Andreas Beijer, creative director di Fe.
Annunciato più di un anno fa come uno dei titoli di punta di EA Originals, Fe aveva colpito per una particolare direzione artistica e per le sue atmosfere magnetiche, uscendo subito dopo dalla portata dei radar. Fortunatamente Electronic Arts non se n'è dimenticata e ha permesso a Zoink Games di spendere nuove parole in merito a questa promettente produzione. Beijer ha raccontato che in Fe ha inserito una parte della sua infanzia, quel periodo della sua vita in cui si divertiva a giocare nei boschi, ma era troppo goffo per arrampicarsi sugli alberi senza incappare in maldestre cadute. In un certo senso, quindi, l'agilità del piccolo cucciolo protagonista, che gli permette di muoversi con facilità tra le bellezze naturali e le insidie, è la proiezione dei sogni dello sviluppatore, il quale avrebbe tanto desiderato librarsi in libertà nella fascinosa natura selvaggia.

Per questo Fe sarà un'avventura molto intima, un gioco che permetterà agli utenti di perdersi tra le propaggini di uno scenario incredibilmente colorato e pulsante. Il titolo di Zoink Games, stando a quanto visto, fonderà tra loro tante meccaniche ludiche: in alcune sezioni il piccolo protagonista dovrà schivare gli sguardi di minacciose creature, in altre volerà spensierato su un'enorme manta, in altre ancora osserverà il cielo vermiglio, le sagome di esseri umanoidi immobili e le luci del bosco al morire del giorno. A chiudere la conferenza EA ci pensa Battlefield 1, altro ospite immancabile: il primo annuncio è relativo ad Incursions, una modalità competitiva 5 contro 5 sviluppata in collaborazione con alcuni giocatori. DICE ha lavorato moltissimo sul bilanciamento tra fanteria e mezzi e ha donato ai kit una grande importanza strategica.
La modalità Incursions potrà essere provata in closed alpha a partire da settembre. Ad In The Name of the Tsar, un nuovo DLC che sposta il primo conflitto mondiale sul fronte est, è stato invece dedicato più spazio: l'espansione sarà disponibile anche in Battlefield 1 Revolution, un'edizione che comprende il gioco base e tutte le espansioni (comprese Turning Tides e Apocalypse), e potrà essere giocata da settembre prossimo.

A seguire è stato mostrato un lungo match 32 contro 32 in una delle mappe che verranno aggiunte nel nuovo contenuto scaricabile. Il campo di battaglia era molto particolare: nonostante l'alto numero di giocatori, ogni squadra aveva a disposizione un singolo mezzo, tutti gli altri erano costretti a darsi battaglia tra le rovine di un paesaggio urbano sconquassato dalla guerra. I ritmi erano quindi elevati e gli scontri armati si spostavano tra casupole derelitte ammantate dalla neve, fino ad un'ampia cattedrale tappezzata di marmi policromi.
Dopo la rivoluzione russa di In The Name of the Tsar, si sono spenti i riflettori di un evento poco esaltante. L'EA Play della Gamescom 2017 è rimasto vittima della gelida conduzione di Patrick Soderlund, non proprio il migliore dei comunicatori, e dell'entusiasmo forzato e un po' irritante dei vari commentatori dei match online di Battlefront II e Battlefield 1 (a cui, ancora una volta, è stato dedicato troppo spazio). Ma è stata anche una conferenza povera di contenuti, in cui l'azienda americana ha sparato qualche piccolo annuncio che era avanzato dalla pur deludente conferenza dell'E3 2017. Almeno siamo riusciti a constatare che Fe è ancora vivo e vegeto, e siamo sinceramente curiosi di provarlo con mano