Speciale Epic Citadel

Epic svela il futuro dello sviluppo su iPhone con una demo tecnica mozzafiato

Speciale Epic Citadel
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  • iPhone
  • iPad
  • Forse Steve Jobs esagera quando sostiene che gli iDevices siano la piattaforma di gioco portatile più diffusa al mondo. Tuttavia è innegabile che l’AppStore abbia reinventato un mercato da ormai troppo tempo appannaggio della sola Nintendo, dominatrice incontrastata della scena dagli anni del primo GameBoy fino ai recenti successi con il DS. Certo, parlare di gaming su iPhone paragonandolo a quello per handheld classici alzerà le polemiche dei puristi più ortodossi, in ogni caso è oggettivo che una certa fascia di utenti sia sempre più attenta alle uscite su mobile. Allo stesso modo i grandi publisher stanno cominciando a investire sempre di più, a volte addirittura proponendo brand fondamentali della loro line up su iPhone/iPad. Paradossalmente però, in questi primi quattro anni di sviluppo, la qualità tecnica e ludica dei prodotti che appaiono su AppStore non è cresciuta di pari passo con la loro diffusione. Molto difficilmente riusciamo a trovare qualcosa che vada al di la dei classici puzzle game o di alcuni timidi action che, comunque, recuperano stilemi arcade che pensavamo sepolti insieme alle sale giochi degli anni ’80. Da una parte il tratto tipico dello sviluppo su piattaforma mobile è la ristrettezza di personale (e di budget) che inevitabilmente frena i progetti più ambiziosi, dall’altra l’assenza di tool di sviluppo capaci di integrare gli ottimi dev kit forniti da Apple costringe chiunque voglia sperimentare soluzioni tecniche innovative a perdersi in ore e ore di programmazione dura e pura.

    Tecnica fuori parametro

    Le cose però stanno cambiando, e la conferenza stampa che Apple ha tenuto la settimana scorsa per presentare i nuovi iPod ce ne ha dato ampiamente prova: quando Mark Rein, fondatore e vicepresidente di Epic Games è salito sul palco insieme a Steve Jobs, la comunità dei giocatori ha temuto il peggio. Che anche i creatori di Gears of War stessero per vendersi al casual gaming? Ci saremo dovuti aspettare un Unreal Tournament da 0,79€?
    Niente di tutto questo. Epic, con il suo solito stile, ha semplicemente capito che lo sviluppo su iPhone rappresenterà nei prossimi anni una fonte di guadagno da non sottovalutare e, complice la maturità raggiunta dal suo motore grafico, ha deciso di portare l’Unreal Engine 3 su iPad, iPhone 4 e iPod Touch di ultima generazione. Non è il caso qui di fare una disamina tecnica della tech demo presentata (che, per altro è liberamente scaricabile dal sito ufficiale di Epic e da iTunes), ci limitiamo solo a dire che il colpo d’occhio è impressionante. L’architettura medieval - fantasy di Epic Citadel non ha nulla da invidiare ad alcune delle prime produzioni su console HD, con abbondante uso di normal mapping (per i muri) e shader superficiali assolutamente stupefacenti se pensiamo che girano su una piattaforma grande meno del palmo di una mano. Su DS, né tantomeno su PSP si era mai visto nulla del genere. Una prova di forza non da poco, dunque, che però lascia comunque alcune ombre da dissipare nei prossimi mesi. Prima di tutto bisognerà vedere come si comporterà il motore con progetti veri, dotati di interattività, fisica, personaggi non giocanti e quant’altro, le demo tecniche sono sempre stupefacenti, ma la storia (recente e non) ci ha insegnato a diffidare dei proclami troppo trionfalistici. Un’altra incognita piuttosto pesante è il prezzo dell’intero pacchetto, calcolando che per acquistare una licenza commerciale dell’Unreal Engine 3 si devono spendere alcuni milioni di dollari, sarà interessante vedere che target price si inventerà Epic per non scoraggiare i piccoli sviluppatori e, al tempo stesso, mantenere alti margini di guadagno. Un altro dubbio riguarda l’effettiva ricettività del mercato iPhone/iPad a progetti come potrebbero essere quelli, ipotetici, derivanti da Epic Citadel, data la decisa prevalenza dell’istant gaming su esperienze magari più appaganti ma più impegnative di un Angry Birds o di un Peggle.
    Un ultimo appunto, più smaccatamente ludico, riguarda il sistema di controllo: girare per la cittadella medievale usando i due pollici e il touch screen non è insopportabile, ma non possiamo neppure dire che sia il massimo della comodità; come mai potranno diventare più complessi i giochi se la struttura stessa della piattaforma impone un control system il più minimale possibile?
    Dubbi a parte, l’ingresso di Epic nel settore mobile non va assolutamente sottovalutato, tenuto conto anche dell’interesse mostrato da Id (con la versione iPhone di Rage) per lo stesso segmento di mercato, siamo di certo davanti a un autunno che si prospetta molto caldo anche da questo fronte.
    Vedremo nei prossimi mesi se il seme di Epic Citadel germoglierà in una nuova generazione di giochi mobile.

    Epic Citadel Epic Citadel è una tech demo che apre orizzonti inediti per il gioco su iPhone e iPad. Impressionante come solo l’Unreal Engine 3 sa essere, la conversione del celeberrimo motore per gli iDevices potrebbe rappresentare un punto di svolta fondamentale per quanto riguarda il gaming portatile. Resta da vedere quanti sviluppatori sapranno coglierne le opportunità.

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