Speciale Everyeye Awards 2011 - I Vincitori

Tutti i vincitori del 2011

Speciale Everyeye Awards 2011 - I Vincitori
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Anche quest'anno gli Everyeye Awards sono giunti al termine. Come sempre, la partecipazione di voi lettori è stata massiccia, e le preferenze che avete espresso nel nostro Forum Ufficiale hanno delineato in maniera impeccabile la risposta del pubblico a questa annata videoludica. Delusioni cocenti, titoli vittime dell'Hype, un'evidente preferenza per i titoli che puntano sul Single Player e un leggero malcontento per una scena che sembra standardizzarsi sono tutti aspetti che si leggono in controluce esaminando i risultati delle votazioni dei quasi trenta sondaggi a cui avete partecipato. Ben lieti di scoprire comunque prodotti eccellenti in tutte le categorie e su tutte le console, ci avete accompagnato in questo "estremo saluto" al 2011, fiduciosi che la prossima sarà un'annata di eccezionali esclusive e importanti novità.
Eccoci dunque ad inaugurare il nuovo anno con i risultati ufficiali degli Everyeye Awards, secondo voi lettori e secondo noi della redazione.

Generi Videoludici

Miglior Racing Game
Utenza e redazione non hanno il minimo dubbio sul titolo da premiare per quanto riguarda il miglior Racing Game del 201, poiché Forza Motorsport 4 incarna in tutto e per tutto la passione automobilistica. Centinaia di vetture perfettamente riprodotte (internamente ed esternamente), decine di tracciati e la possibilità di specializzarsi nell’elaborazione meccanica come in quella estetica di ogni centimetro del proprio veicolo, rendono questo quarto capitolo della saga la summa maxima del racing game.

Non dimentichiamo inoltre il costante lavoro svolto da Turn 10, che si è assicurata una collaborazione con Pirelli per portare in game dati realistici riguardo alla telemetria dei pneumatici, costruendo in tal modo una delle simulazioni più riuscite di sempre. E siccome Dan Greenvalt e i suoi non vogliono farci mancare proprio nulla ecco che Forza 4 dedica una corposa fetta della sua offerta al social gaming, ampliando le possibilità d’interazione e condivisione. Un successo planetario.

Miglior Simulazione Sportiva
Senza la minima esitazione la redazione di Everyeye assegna il titolo per Simulazione Sportiva dell’anno ad NBA 2K12. La produzione statunitense, per quanto foriera dei problemi (online) che tutti conosciamo, ha saputo ribaltare ogni pronostico legato alla possibile “distensione sugli allori” ed alle difficoltà dovute al lockout NBA. Visual Concept ha rivoluzionato il gioco in ogni suo aspetto, puntando alla realistica trasposizione di ogni istante vissuto nella lega più popolare tra gli amanti del basket. Sapiente anche la mossa d’ampliare la sezione dedicata alle leggende del passato, vero e proprio monumento storico in ricordo dei migliori sportivi di tutti i tempi.

A detta dei nostri lettori la simulazione sportiva più amata del 2011 è stata invece FIFA 12, un titolo che ha saputo mettere daccordo quasi tutti in ambito calcistico. Le promesse a lungo fatte da David Rutter ed il suo team sono state quasi totalmente mantenute, con FIFA 12 capace d’implementare una carriera varia, vasta e ben articolata, nonché diverse migliorie legate al gameplay ed all’intelligenza artificiale che hanno reso possibile una più ampia rosa d’approcci ai match. La solita pletora di licenze ufficiali ed un comparto tecnico che ha visto nell’Impact Engine la sua più grande conquista hanno poi chiuso un quadro da top seller indiscusso.

Miglior First Person Shooter
Quella per il miglior First Person Shooter del 2011 è stata una votazione travagliata ma lo staff, alla fine, ha deciso di premiare Crysis 2. Pur non priva di difetti, la produzione Crytek ha saputo disinguersi nell’ennesima annata strabordante di produzioni First Person. E lo ha fatto proponendo una progressione quasi totalmente scollegata dai caononi di linearità ai quali siamo abituati, e capace di offrire al giocatore molte diverse possibilità per approcciare al meglio ogni situazione di gioco. La ricca dotazione bellica ed i poteri legati alla Nanosuit 2.0 hanno arricchito una produzione in grado di offrire, tra le altre, una progressione di gran lunga più corposa rispetto agli standard.

Non dimentichiamo poi che, specialmente su console, il titolo ha saputo farsi apprezzare per l’eccellenza tecnica delle sue visuali e per un downgrade davvero minimo tra single e multiplayer.
D’altra parte però bisogna riconoscere anche i meriti di Battlefield 3, premiato anche in questa categoria dai più assidui lettori di Everyeye. Il titolo DICE ha saputo conciliare una progressione più lineare e scriptata con la varietà di situazioni tipica di un modernissimo FPS e l’elevata spettacolarità che solo un motore grafico come il Frostbite 2.0 riesce oggi a garantire. L’esperienza bellica svedese è tra le più immersive di questo 2011 e, sebbene la sua campagna in single player non sia campionessa in longevità, bisogna dare atto soprattutto alle possibilità del titolo in multiplayer e all’interessante ed efficace modalità cooperativa, che aggiunge una mezza dozzina di missioni dedicate. Se poi pensiamo alla componente puramente bellica, Battlefield 3, in termini di riproduzione dell’armamentario e dei suoi effetti, è sicuramente mezza spanna avanti a tutti.

Miglior Third Person Shooter
Nell’eleggere il miglior Third Person Shooter del 2011 non abbiamo avuto dubbi: Dead Space 2, per quest’anno, è la nostra scelta. Il capolavoro Visceral Games migliora nella sua seconda incarnazione le vincenti meccaniche del primo episodio, presentando una progressione ricca e varia dall’inizio alla fine. Il titolo ha in più il pregio di essere supportato da un comparto narrativo di grande valore, in grado di coinvolgere con i suoi toni deviati e devianti la maggior parte dei giocatori.

Le atmosfere di Dead Space 2 entrano sottopelle e lasciano una traccia indelebile in ogni fruitore, garantendo un coinvolgimento viscerale nel corso dell’intera progressione. La perfezione tecnica e registica ci consegna un prodotto che supera in efficacia ed intensità i grandi capolavori del genere. Ad una longevità encomiabile (per quel che riguarda l'avventura in single player) si aggiunge il profilo di un Multiplayer che, una volta tanto, non è un semplice riempitivo, ma un'estensione viva e pulsante dell'avventura principale.
I lettori sanciscono invece come miglior Third Person Shooter del 2011 quel Gears of War 3 che chiude l’amatissima trilogia di Marcus Fenix. Pur senza novità sostanziali il terzo nato in casa Epic sollazza il fruitore grazie ad una varietà davvero senza pari, portandolo al contempo per mano in un viaggio alla scoperta di Sera e di tutti i risvolti sinora rimasti sepolti da sangue e detriti lasciati dalle innumerevoli battaglie tra COG e Locuste. Cilff B. e soci ci consegnano un finale degnissimo (insospettabilmente, anche dal punto di vista narrativo), in un titolo così ritmato che è possibile finirlo e rifinirlo (da soli, poi in compagna, poi in modalità arcade) senza avvertire un filo di noia. Immancabile, poi, il multiplayer, unico nel suo genere e solo -per quel che riguarda i TPS- ad aver veramente convinto (tra Orda e modalità competitive) milioni di giocatori.

Miglior Action/Adventure
Non è stato facile conferire il premio per il Miglior Action/Adventure del 2011. Dopo un lungo consulto la redazione è giunta alla conclusione di affidare l’onorificenza più ambita a Batman: Arkham City, che ha saputo mettere insieme tutte le caratteristiche tipiche della categoria, passate, presenti e future. Il gameplay dall’aria free roaming sottende ad una selezione di enigmi ambientali mai banali e ad una progressione ottimamente ritmata grazie all’alternanza di fase esplorative e combattimenti -meraviglioso cuore portante della produzione.

L’ultima fatica Rocksteady ha inoltre il merito di aver aggiunto ad una struttura altamente godibile una narrazione di alto livello, una caratterizzazione dei personaggi da Oscar ed un contorno di curiosità e “minuzie” che digitalizza a trecentossessanta gradi le avventure cartacee del Cavaliere Oscuro. Un Must per gli appassionati della saga e non solo.
Nemmeno per l’utenza è stato facile decidere ma alla fine, come in diversi altri campi, ha prevalso Uncharted 3. La produzione Naughty Dog è seriamente una delle più riuscite dell’intero 2011. Come action/adventure in se ha il pregio di aver portato il concetto di avventuriero/a alla Tomb Raider/Indiana Jones ad un livello superiore, collimando un gameplay semplicemente favoloso ad un comparto scenografico e registico da applausi. Quella di Nathan Drake è un’avventura emozionante, da vivere in ogni suo istante. Un titolo che incalza ed invoglia il giocatore nella sua prosecuzione, come ogni buon congenere dovrebbe fare.

Miglior Platform
Nel definire il Miglior Platform Game del 2011 staff ed utenza non possono che concordare. Rayman Origins è un platform che merita di diritto un posto accanto ai grandi esponenti delle vecchie generazioni. E' un capolavoro di stile, in cui musica e disegno servono ad esaltare un level design vario e intrigante, ricchissimo di soluzioni brillanti e senza cali: serrato ed eccentrico fino alla fine. E' un titolo stratificato, che può essere giocato a più livelli; ora concentrandosi sulla rapidità e sulla prontezza di riflessi, ora cercando di raccogliere i Lum, reagendo d'un colpo agli indizi disseminati negli stage.

E' anche un titolo che applica anzitutto la grammatica essenziale dei platform, rispettandone le regole fondamentali, salvo poi lanciarsi in spericolate sperimentazioni e virtuosismi, in nome della varietà e della diversificazione. Dialogando con il canone coreografico del platform bidimensionale, Origins imbastisce un discorso creativo inesauribile, valorizzato da un accompagnamento sonoro “artigianale”, costruito e diffuso dai livelli stessi.

Miglior Picchiaduro
Il Beat’em Up, negli ultimi due anni, è stato un genere tra i più inflazionati, con ritorni di lusso dal passato e succulente novità. Nonostante il nostro cuore nostalgico punti sempre e comunque verso Street Fighter, il Picchiaduro dell’anno nel 2011 è stato, a nostro avviso, King of Fighter XIII. SNK ci regala un picchiaduro senza fronzoli.

Un titolo equilibrato che non nasconde le sue debolezze dietro un grande nome e che non tratta i giocatori con i guanti, dando la possibilità di vincere anche ai più deboli. Una produzione dedicata ad una nicchia di aficionados che sapranno trarre gioie immense dagli esasperati e precisi tecnicismi della produzione nipponica.
I nostri lettori, in questo caso, ci hanno dimostrato quanto uno zoccolo duro di fan possa resistere ad anni di carestia e tornare in piena forma non appena la sua IP preferita riprende in maniera convincente l’attività. Il premio dell’utenza va infatti -ed in maniera piuttosto netta- a Mortal Kombat, che ha saputo risollevare quest’anno un brand che tanti (troppi) davano per spacciato. Con tonnellate di contenuti, brutalità ed un sistema di gioco pensato ad hoc per far felici gli appassionati di vecchia data, il titolo NetherRealm si rivela un buon picchiaduro, lontano certo dalla filosofia dei vari Street Fighter o (dall’altra parte) King Of Fighters, ma estremamente giocabile ed adattabile ad ogni palato. La mole dell’offerta ludica è poi una marcia in più per il glorioso ritorno di una vecchia gloria come questa.

Miglior RPG
Quella 2011 è stata un’annata ricca di interessanti produzioni ruolistiche, che hanno rivendicato l’appeal di un genere sempre foriero di grandi soddisfazioni per i videogiocatori. Per la redazione, in seguito ad un duro testa a testa, il numero uno è risultato The Witcher 2. Cd Project propone allo stesso tempo un ritorno al passato e uno sguardo al futuro dei videogame di ruolo, dove le scelte pesano concretamente sull'evolversi degli eventi e dove i giocatori potranno davvero interpretare un personaggio che loro stessi definiscono.

Le produzioni concorrenti (nelle dovute misure) impallidsicono di fronte alle alternative offerte da questo Assassins of Kings che, dipingendo un mondo corrotto e inquietante sull'orlo del collasso, ci porta dritti verso domande che forse mai avremmo pensato di porci in un videogioco. La vera differenza tra The Witcher 2 e qualsiasi altro RPG recente è che tutte queste domande sono assolutamente sensate poichè il gioco stesso contempla molte, se non tutte, le alternative.
Senza esitazione alcuna, invece, l’utenza elegge come Gioco di Ruolo del 2011 The Elders Scroll V: Skyrim, ultima fatica di Bethesda. Con oltre trecento ore di gioco dichiarate, un gameplay solido e funzionale ed una varietà semplicemente inarrivabile, Skyrim rappresenta l’evoluzione naturale di Oblivion; l’esatta risposta alle richieste di tutti i fan. L’inserimento dei Draghi aggiunge epicità ad una vicenda profonda ed interessante, mentre alcune rivisitazioni alla struttura di gioco (mantenuta, nel complesso, intatta) garantiscono un minimo di freschezza e l’ulteriore solidificazione delle già ottime basi. The Elder Scrolls V: Skyrim è quindi, in ultima analisi, un’esperienza emozionante ed indimenticabile: ad ogni passo qualcosa colpirà i vostri sensi, incantandoli anche alla luce di una realizzazione tecnica non certo al passo con i tempi. Semplicemente maestoso.

Miglior Strategico/Gestioanle
Questa categorie, come le due precedenti, vede l’ennesimo accordo tra Everyeye e la sua utenza, che eleggono Shogun 2 come Miglior Strategico del 2011. Il titolo è senza dubbio uno dei Must By per PC dell'intera annata. Sebbene la scala sia stata leggermente ridimensionata rispetto ad Empire, Creative Assembly ha saputo mantenere una profondità davvero eccezzionale in ogni aspetto. Il fascino della produzione risiede, se vogliamo, anche nella sua complessità: con così tante possibilità e "cose da fare e gestire" il giocatore si troverà letteralmente rapito, nel tentativo di capire ed interiorizzare ogni aspetto.

Aggiungiamoci il fascino inebriante delle atmosfere medievali giapponesi e della fantastica storia di questo paese e possiamo capire come mai Shogun 2 è unanimamente considerato il miglior Total War mai creato. Non dimentichiamo poi che, alla luce di configurazioni piuttosto potenti, il titolo è in grado di regalarci scorci visivi mozzafiato e centinaia di unità contemporaneamente a schermo.

Esclusive e Piattaforme

Miglior Esclusiva PSP
A giudizio della redazione la Miglior Esclusiva PSP del 2011 è Tactics Ogre: Let us Cling Together. Square Enix ha celebrato una leggenda del passato curandone per una volta il ritorno in modo encomiabile. La softco giapponese non si è limitata ad aggiungere qualche classe, missione aggiuntiva ed un divertente multiplayer.

La creatura di Matsuno è stata restaurata e renterpretata per l’era moderna, è stata espansa non solo a livello meramente contenutistico, ma anche a livello infrastrutturale. La sua nuova ossatura si sposa alla perfezione con la sua essenza portatile e propone anche numerose idee che d’ora in avanti il genere dovrebbe sempre tenere in considerazione.
Per i lettori di Everyeye, invece, il premio va a Dissida 012 Final Fantasy. La produzione Square-Enix non solo migliora la formula del predecessore, ma lo fagocita riproponendolo e affiancandolo al nuovo Story Mode. Il secondo capitolo di questo spin-off migliora ogni aspetto del gameplay, grazie a piccole ma ricercate novità. Certo ci si può lamentare per l’eccessiva stazionarietà delle meccaniche, così come del multiplayer limitato al locale e di un combat system che inizialmente potrà causare qualche problema di metabolizzazione. Tuttavia chiedere di più a Square-Enix sarebbe stato davvero un peccato di ingordigia. Dissidia 012 Final Fantasy è un titolo praticamente imperdibile per gli amanti della saga, così come per coloro che sono alla ricerca di un picchiaduro dal sapore molto, molto particolare.

Miglior Esclusiva Playstation 3
Nessun dubbio e nessun ballottaggio, per la redazione e per l’utenza, nell’elezione della migliore esclusiva Playstation 3. Uncharted 3 racconta una delle più grandi e movimentate avventure del nostro tempo permettendo di viverla sulla propria pelle, grazie ad un intreccio intelligente che dispensa a piene mani tremori ed emozioni.

Con la sua regia perfetta, con ritmi mai blandi ed una inarrivabile varietà di situazioni, avvolge il videoplayer e lo conduce attraverso mezzo mondo, alla ricerca di un sogno. In maniera semplice e diretta, Naughty Dog riscrive il paradigma dell'action game (o dell'action movie), facendo scoprire, nonostante l'adesione ad un canone ludico ben riconoscibile, sentimenti e sensazioni davvero nuove e preziose, in questo mondo tutto digitale che a grandi passi sta definendo un proprio linguaggio ed una propria autonomia. L'Inganno di Drake è uno di quei giochi che ha tutto: narrazione intrigante, comparto visivo spaccamascella e gameplay di una varietà tutt’oggi encomiabile. Uno dei Must Have del 2011.

Miglior Esclusiva DS
A dispetto di quanto ci si poteva aspettare alla luce di un panorama ancora molto ricco in termini di offerte ludiche interessanti, la votazione per Miglior Esclusiva del 2011 per Nintendo DS non ha affaticato nè lo staff nè l’utenza. La conclusione è giunta subito spontanea, ed ha visto trionfare senza ombre Ghost Trick, eclettica produzione Capcom.

Nonostante un livello di difficoltà non troppo elevato ed una linearità che traghetta senza intoppi il giocatore verso l'epilogo, Ghost Trick è una delle avventure più articolate, coinvolgenti, e divertenti pubblicate negli ultimi anni per Nintendo DS e non solo. Il giocatore che accetta di mettere in secondo piano il senso di sfida per godere appieno di un comparto narrativo d'eccellenza, non può non acquistare Ghost Trick, una delle ultime perle per il doppio schermo Nintendo, che conclude egregiamente il suo ciclo vitale.

Miglior Esclusiva Xbox 360
La pochezza d’esclusive che ha caratterizzato il 2011 di Xbox 360 ha fatto propendere la redazione di Everyeye per l’elezione a Miglior Esclusiva dell’anno di Forza Motorsport 4. Turn 10 ha saputo ancora una volta virtualizzare con successo la sua incredibile passione per i motori, producendo un titolo che mescola con egual profondità sfrenate sessioni di guida ed illimitate possibilità di personalizzazione. Forza 4 è passione per i motori a tutto tondo, grazie alla possiblità di visionare da vicino (magari con Kinect) una folta schiera di auto da sogno, con tanto di descrizione delle componenti fondamentali e dei processi produttivi che portano all'eccellenza.

Il titolo non scontenta proprio nessuno, supportando i migliori volanti in circolazione, implementando un sistema di guida tra i più realistici mai visti su console e non lesiando persino nelle caratteristiche social e di multiplayer gaming. Il sogno di chiunque abbia mai spinto un'autovettura oltre i 130 Km/h.
I nostri lettori, rimanendo forse più strettamente collegati alla tradizione Microsoft, hanno optato per l’altra grande esclusiva, fregiandola del titolo. Si tratta, ovviamente, di Gears of War 3, degna conclusione della saga di Marcus Fenix e soci. Con questo terzo capitolo Epic Games ha voluto tirare le somme di una prima trilogia d’indiscusso successo, spingendo non solo sull’acceleratore dell’innovazione tecnica ma anche sulla profondità narrativa e sulla varietà di situazioni. L’aggiunta di diverse novità persino sul fronte del multiplayer cooperativo e competitivo rende davvero inestimabile il valore di quest’esclusiva, che i possessori di Xbox 360 sono ben fieri di tenersi stretta.

Miglior Esclusiva Nintendo 3DS
Non v’è dubbio, tanto per la redazione quanto per i lettori, sulla Miglior Esclusiva 3DS per il 2011. Nintendo ci regala, con Super Mario 3D Land, l’ennesimo piccolo capolavoro di level design. Questa nuova incarnazione dell’idraulico italiano, tuttavia, risulta molto particolare: semplice nell’aspetto e nella fruizione ma complessa da analizzare, per la fusione tra esperienza classica e moderna che funge da cardine all’esperienza videoludica.

E’ ovvio che non ci troviamo difronte ad un nuovo Mario Galaxy e che quindi ci si deve aspettare tutt'altro: un prodotto fortemente portatile, che punta tutto sulla varietà e non sulla complessità. Super Mario 3D Land è infatti un titolo con una sua precisa identità che, pur senza pretendere dal giocatore le peripezie del passato, riesce a solleticarne il palato grazie ad una sempre fresca varietà di situazione e ad una piacevolissima scorrevolezza.

Miglior Esclusiva Wii
Everyeye quest’anno è rimasta letteralmente rapita da Xenoblade: Chronicles, che ha strappato dunque a Skyward Sword -almeno secondo noi- il titolo di Miglior Esclusiva per la bianca console Nintendo in questo 2011. La produzione Monolith Soft concilia passato e presente in maniera davvero esemplare: il suo fare da JRPG classico, con trame e sottotrame coinvolgenti ed emozionanti ed una caratterizzazione dei protagonisti di grande spessore, è opportunamente condita da un battle system estremamente moderno e funzionale, che permette ore e ore di divertimento senza tempi morti.

Chiave della produzione anche -e soprattutto- un immenso mondo da esplorare, che ci riporta ai fasti dei più grandi Final Fantasy, dove il role playing era inteso come vera immersione. Un’opera che vale indubbiamente l’acquisto della console.
Anche per i lettori i due titoli in questione sono stati in ballottaggio sino alla fine. Il cuore “nintendaro” (in senso positivo) ha fatto però vincere The Legend of Zelda: Skyward Sword, un capolavoro che ha il coraggio di re-inventarsi (almeno in parte) al suo venticinquesimo anniversario, presentando una struttura di gioco solida e convincere sorretta soprattutto da un level design di prim’ordine. Tra impegnativi puzzle ed un sanissimo backtracking, Zelda è stato anche in grado di mostrare delle qualità visive notevoli, spesso abdicate anche dalle maggiori produzioni Nintendo. Un gioco a tutto tondo che merita sicuramente quest’incoronazione.

Miglior Esclusiva PC
Le avventure di Geralt di Rivia hanno catalizzato l’attenzione di tutti, meritandosi il premi della redazione e del pubblico per quel che riguarda la Miglior Esclusiva PC del 2011. The Witcher 2 è un gioco di ruolo modernissimo, che riesce a fondere in un solo cuore pulsante tutte le migliori caratteristiche dei suoi congeneri. Il titolo presenta infatti una narrazione di livello encomiabile, impreziosita dal piglio recitativo degli attori digitali e da un charachter design davvero maestoso.

L’interazione è la vera chiave di volta nella seconda opera polacca, che dimostra come anche in un videogioco dalle trame intricate ed entusiasmanti si possa donare al videoplayer una totale libertà decisionale. Ma le infinite possibilità offerte da una struttura dialogica alla Mass Effect non sono il solo punto di forza del titolo, capace di stupire anche nella realizzazione della struttura ruolistica -ricchissima di abilità e talenti per una crescita quantomai variegata- e tecnica, grazie ad un motore di gioco in grado di settare nuovi standard qualitativi, soprattutto nella resa delle texture. Un capolavoro imperdibile per chiunque possieda un PC adatto per giocare.

Miglior iOS Game
Siccome i prodotti Apple sono oramai uno status symbol, non è difficile vedere videogiocatori di tutte le età sempre più impegnati dalle perle sviluppate per iOS. Everyeye non ha potuto fare a meno d’isnignire con la medaglia d’oro, per quel che riguarda il 2011, Ravenmark. Il titolo ci sorprende e lo fa con un titolo che ci assale a tutto tondo. Non raggiunge la perfezione solo perché la trama è leggermente al di sotto dello standard degli altri comparti e, nonostante i 15 capitoli e altri in arrivo, non ci sono altre modalità presenti se non quella “Storia”.

Difetti che però non sminuiscono granché una delle eccellenze dell’iTunes Store. Grafica di rara eleganza, colonna sonora d'autore ed un gameplay che, in ambito strategico, supera in un colpo tutte le conquiste dei vari -e bellissimi- Advance Wars, fanno della produzione d’esordio Witching Hour Studios una vera pietra miliare.
Il pubblico ha ritenuto invece di premiare, in questa categoria, Infinity Blade 2. Il titolo Epic, anche senza innovazioni di rilievo, riesce ancora una volta a dimostrare come anche sviluppando per iOS si possa tranquillamente competere nel mercato del gaming ad alto livello. La solida ossatura ludica viene ancora una volta ottimamente guarnita da un comparto tecnico a dir poco stupefacente ed in grado di fare la felicità di qualunque possessore di iPhone o iPad.

Miglior Digital delivery & Indie
Mai come quest’anno i titoli in Digital Delivery hanno mostrato che anche in questo mercato, considerato da molti “di nicchia”, si possono ottenere grandi risultati. Everyeye, in questo caso, premia Minecraft, dove il mondo di gioco è interamente nelle mani del giocatore, come mai è successo prima d'ora, avvicinando fino quasi ad azzerare le due figure protagoniste ed epicentro del medium videoludico: lo sviluppatore ed il giocatore.

Nato da una brillante idea, a metà tra uno sperimentale banco di prova e un gioco di ruolo, la fatica dello studio Mojang è oggi qualcosa di più. E sia che vogliate definirvi appassionati di videogiochi o meno, Minecraft è un'esperienza che non dovrebbe assolutamente mancarvi.
Secondo l’utenza, invece, è Bastion a meritare la massima onorificenza. Il titolo è senza mezzi termini un vero e proprio capolavoro. Il prodotto di Supergiant Games non lascia spazio a dubbi. Grazie a una trama affascinante, un gameplay solido e un comparto grafico-sonoro da applausi, Bastion è un gioco praticamente imperdibile e caldamente consigliato a qualsiasi videogiocatore.

Meriti Artistici e Tecnici

Comparto Grafico
Per il premio dedicato alla pura pontenza tecnica Everyeye, dopo averne decantato le lodi, non poteva che scegliere Battlefield 3, nella sua versione PC. La produzione DICE è la prima a sfruttare in maniera estensiva le proprietà delle ultimissime Direct X 11, beneficiando di una resa visiva davvero irraggiungibile per tutti gli altri concorrenti, soprattutto su console.

Il titolo presenta interazioni fisiche perfette, una distruttibilità ambientale di pregevole fattura ed un vastissimo orizzonte visivo costantemente arricchito dai migliori effetti luce mai visti e da particellari densissimi e favolosamente implementati. Se pensiamo che il tutto è stato pensato e programmato per risultare stabile ed ottimamente scalabile vediamo come quella di DICE sia senza dubbio la conquista tecnica più importante da anni a questa parte.
I nostri lettori hanno invece votato, e con larga maggioranza, per Uncharted 3, titolo Naughty Dog che conclude la trilogia delle avventure di Nathan Drake. L’esclusiva PS3, pur non lesinando -anzi- per quel che riguarda il mero polygon counting, ha saputo esprimere la sua supremazia tecnica sulla concorrenza anche aldilà della muscolatura, integrandovi una caratterizzazione perfetta delle moltissime ambientazioni ed un contorno d’effettistica in grado di rendere spettacolare ogni scorcio visivo. Assolutamente da non dimenticare, poi, il perfetto taglio registico, la fotografia e, ultimo ma non meno importante, la performance digitale da oscar dei protagonisti.

Direzione artistica
Quando si parla di direzione artistica si va ben oltre la mera forza bruta. In questo caso la componente tecnica è asservita al gameplay ed alla narrazione, accompagnando il tutto con fotografia e direzione registica, nonché sostenendo costantemente progressione e trama tramite l’accompagnamento sonoro e la prestazione degli attori digitali.

Chi premiare dunque se non Uncharted 3 in questa categoria? Nel consegnare il premio Everyeye e i suoi lettori si dicono daccordo, avendo riconosciuto nella produzione Naught Dog un’eccellenza che va ben oltre quanto si possa apprezzare con i soli occhi. Il titolo è stato (ed è) capace di coinvolgere emotivamente il videoplayer, dall’inizio alla fine: riesce ad immedesimarlo in Drake, a farlo ridere delle sue battute ed invaghire delle bellissime donne delle quali si circonda. Una colonna sonora spettacolare e visuali mozzafiato accompagnano poi ogni istante della progressione, sottolineando momenti epici e drammatici con puntualità svizzera. Vera e propria arte in movimento.

Accompagnamento sonoro
Quello dell’accompagnamento sonoro è un aspetto spesso sottovalutato, soprattutto nelle produzioni di questa generazione. Ove ben integrato e realizzato si rivela invece fondamentale per una piacevole fruizione di qualsiasi prodotto. Ecco perché Everyeye non intende esitare nel premiare Rayman: Origins come best of in questa particolare categoria.

Nell’ultima fatica Ubisoft colonna sonora e sonorità in generale non fungono soltanto da accompagnamento per la progressione, limitandosi a sottolineare gli status emotivi in atto, ma vengono integrati in maniera perfetta ed indispensabile persino nel gamplay, rendendo il giocatore compositore stesso della soundtrack. Il risultato è assolutamente meraviglioso.
I nostri lettori hanno invece preferito sposare un’idea più classica, premiando come miglior accompagnamento quello di Skyrim. Come dargli torto d’altronde: la produzione Bethesda si fregia di una tra le colonne sonore meglio caratterizzate degli ultimi anni, con il giusto grado d’epicità necessario a sottolineare le gesta del Sangue di Drago.


Miglior Tecnologia
Con l’ennesimo plebiscito staff e lettori dichiarano vincitore del permio per la miglior conquista tecnica del 2011 il motore grafico proprietario di DICE, il Frostbite 2.0. Le peripezie mostrate su PC con Battlefield 3 (eletto non a caso nel miglior comparto tecnico) sono solo la punta dell’iceberg di una tecnologia dimostratasi anzitutto malleabile e scalabilissima.

Proprio la produzione DICE è infatti stata capace di adattarsi con solidità e assoluta scioltezza a tante configurazioni diverse, lasciando comunque intontito il giocatore di fronte alle sue meraviglie visive. Inoltre, con inaspettato successo, Electronic Arts è riuscita a riutilizzare molti degli asset propri del Frostbite 2.0 per altre sue produzioni (vedasi The Run) che, in ambito puramente visivo, hanno segnato anche su console dei veri e propri traguardi. Non dimentichiamo poi che, sempre in ambito console, lo stesso Battlefield è stato in grado di porsi come vera e propria pietra miliare.

Gioco Dell'Anno

Game of the Year
Vi aspettavate Skyrim. Qualcuno puntava su Uncharted. E invece, secondo la redazione di Everyeye il Game of the Year è Portal 2, capace con un level design articolato ed ingegnoso ed una serie di brillanti rompicapi di stravolgere la concezione di gaming moderno, snobbando la massa e puntando tutto su un gameplay estremamente cervellotico ed una ricerca artistica asettica e minimalista.

Uno dei pochi titoli (forse l’unico) a rifuggire totalmente le leggi di mercato, presentandosi come un capolavoro di raro valore.
I lettori danno invece il loro GOTY a The Elder Scrolls V: Skyrim, ultima fatica Bethesda che ha saputo riportare il genuino sapore delle avventure fantasy nelle case di ogni videogiocatore. E lo ha fatto offrendo un immenso Mondo da esplorare, ricco di trame e sottotrame talmente entusiasmanti e coinvolgenti da tenere il giocatore incollato allo schermo per mesi. Passino i vari bug ed una realizzazione tecnica sottotono (aggirabile -almeno su PC- con le molte mod grafiche): Skyrim è un’esperienza indimenticabile.

Premi Speciali

Sorpresa dell'anno
Dopo l'eccellenza di Phoenix Wright riponevamo molta fiducia nel lavoro di Shu Takumi, ma approcciandoci al suo nuovo Ghost Trick non ci saremmo mai aspettati di trovare un titolo così originale e coinvolgente. Da una parte una sceneggiatura eccellente, varia e sempre divertente, dall'altra la personalità così ben caratterizzata di tutti i personaggi.

Ma soprattutto, la capacità di rileggere interamente il canone delle avventure grafiche, travolgendolo e sconvolgendolo per inserire elementi nuovi, che risuonano in maniera impeccabile con il contesto e alcune dinamiche più classiche. Per noi la sorpresa di questo 2011 è senza dubbio Ghost Trick.
Per i nostri lettori la sorpresa dell’anno è stata chiaramente Deus Ex: Human Revolution. Se sulle prime la produzione Eidos Montreal non entusiasma basta dargli una possibilità ed addentrarsi un minimo nella vicenda per farsi irretire completamente. Ad uno storytelling di innegabile spessore (farcito da qualche sottotrama da non sottovalutare) il prodotto aggiunge un battle system di natura estremamente dinamica, quasi paragonabile a quello di un ragionato First Person Shooter. La buona varietà di bocche da fuoco disponibili non deve trarre in inganno, poiché Deus Ex offre anche -e sarebbe il caso di dire soprattutto- ottime possiblità d'azione furtiva ed ha davvero poco da spartire con gli FPS meno impegnati. Facendo tesoro del suo cuore moderno e fantascientifico, Human Revolution riesce ad integrare in maniera perfetta un sistema di crescita del personaggio del tutto peculiare, basato su innesti bio-meccanici capaci di espandere a dismisura le alternative d'approccio dell'eroe. Benché a livello visivo la produzione risulti un gradino al di sotto degli attuali congeneri, il coinvolgimento non ne risente e la qualità globale rimane davvero elevata.

Miglior Sistema di gioco
Versatile e potente, per Everyeye il sistema di gioco del 2011 è il PC. La piattaforma di gioco più versatile di sempre ha subito in passato qualche vessazione, da parte dei team troppo attenti allo sviluppo multipiattaforma, che ha proiettato su alcune produzioni l'ombra nera dell'Underdevelopement. Ma ormai da tempo le cose sono notevolmente cambiate.

Mai come quest’anno, pur a fronte di vendite software non sempre costanti, il PC ha dimostrato la sua supremazia tecnica sulle console, grazie soprattutto (ma non solo) ad una serie di potentissime esclusive che hanno stupito tutti nel corso dell’intero 2011.
In ballottaggio c’è stata però fino all’ultimo Playstation 3, scelta infatti dall’utenza come sistema di gioco dell’anno. Il monolite Sony, sempre più popolare lungo lo stivale, ha dimostrato ancora una volta un miglio parco esclusive, devastando letteralmente una concorrenza -quest’anno- piuttosto povera.

Videogioco più atteso
Utenti e redazione concordano anche sul Most Wanted, incarnato da The Last of Us, prossima esclusiva Playstation 3 Naughty Dog annunciata recentemente agli Spike VGA Awards. Del gioco non si sono visti più di 200 secondi, ma tanto è bastato per far salire all’intero popolo videoludico l’hype alle stelle. Il footage ci ha mostrato una caratterizzazione dei due protagonisti ancor più certosina rispetto ad Uncharted ed una caratterizzazione delle location (liberamente ispirate a Io Sono Leggenda) da mozzare letteralmente il fiato.

Se aggiungiamo il pizzico di mistero dovuto alla desolazione dell’ambientazione ed alla malattia appena accennata per spiegare la “mutazione” che ha colpito la popolazione umana, raggiungiamo il climax dell’aspettative per questa produzione. Non dimentichiamo infine che, dall’avvento di Playstation 3 (ma anche prima), Naughty Dog è stata una garanzia assoluta.

Delusione
Per Everyeye la delusione del 2011 è stata Dragon Age 2. BioWare, evidentemente impegnata su troppi fronti (Mass Effect 3, SWOTOR), ha perso in questo caso di vista le aspettative dei fan, limitandosi ad immettere sul mercato un sequel (che del sequel ha, in realtà, pochissimo) con ben poche velleità da RPG ed un impianto fondato quasi totalmente sull’azione da hack’n’slash.

A poco (o a niente) è servito l’upgrade grafico: senza la possibilità di modellare il proprio eroe ed esplorare le lande in cui già il primo aveva saputo immergere, questo secondo capitolo non ha fatto altro che lasciare schiere di fan indignati.
A dimostrazione di quanto detto il titolo BioWare è stato a lungo in ballottaggio anche nella votazione dell’utenza, che ha poi “premiato” (si fa per dire) L.A. Noire. La fantasmagorica tecnologia Rockstar, secondo il nostro pubblico, è stata in buona parte sprecata. I lettori hanno trovato le avventure di Cole Phelps esageratamente guidate e prive anche di quel minimo d’imprevedibilità e libertà decisionale che differenzia un film dal copione già scritto dal medium videoludico. Il pur buon impianto registico e la ricercata caratterizzazione del protagonista non sono insomma bastate a McNamara e i suoi per evitare l’oblio della delusione.

Multiplayer Online
Il mutliplayer gaming è oramai un must have nelle produzioni tripla A di questi ultimi anni. Molti hanno dimostrato di saperci fare, imbastendo comparti a dir poco assuefacenti. Soltanto una produzione, tuttavia, ha incontrato i gusti di lettori e staff di Everyeye.

Si tratta di Battlefield 3, da sempre precursore e baluardo nel multiplayer gaming. Quest’anno, ancor più del solito, il titolo DICE è riuscito nell’impresa di offrire una prospettiva differente al solito frag-fest, modificando il bilanciamento di armi e classi ed ampliando ancora una volta le mappe di gioco. Il team svedese ha puntato inoltre moltissimo sul lavoro di squadra, ora indispensabile per portare a casa le partite ed evitare di finire costantemente alla mercé del nemico. Con la solita intrigante offerta in termini di modalità Battlefield 3 si pone come una delle migliori esperienze multiplayer di sempre.

Everyeye Awards 2011 Così si conclude anche la sesta edizione degli Everyeye Award. Nel 2012 (profezie Maya permettendo), continueremo a raccogliere le nomination nel corso dei mesi, e basta dare un'occhiata ai nostri speciali dei Giochi più Attesi per capire che ci aspetta un altro anno di fuoco. Ovviamente sempre in compagnia di Everyeye.