Speciale FIFA 16 vs PES 2016

A poco più di due settimane dall'uscita nei negozi italiani, mettiamo a confronto i due titoli calcistici più amati nel nostro paese. Chi la spunterà tra il simulatore targa EA Sports e il gioco Konami?

Speciale FIFA 16 vs PES 2016
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  • Xbox One
  • Ah, il calcio. Inesauribile fonte di saggezza popolare, verità assolute, infallibili vaticini e accesi scontri verbali all'ombra di una tazzina di caffè il lunedì mattina. Siamo tutti esperti di calcio, tutti allenatori, tutti pronti a prendere il posto dell'Allegri di turno per far uscire la Juventus da un momento di difficoltà. "Eh, ma se fa giocare Dybala a destra è ovvio che non vinciamo", dice uno. "Ma che dici, il problema è Hernanes davanti alla difesa", aggiunge un altro. "Non puoi sostituire Pirlo e Vidal", chiosa un misterioso figuro dal fondo. Il calcio è così: ognuno dice la sua, convinto di essere nel giusto. E se questa legge vale per il calcio reale, figuriamoci per quello virtuale, con la sfida tra FIFA e PES che ogni anno si rinnova e si accende, spesso con toni costruttivi quanto una ruspa parcheggiata in una cristalleria, sui forum di tutto il mondo. È meglio FIFA o PES? Occidente od Oriente? Real Madrid o Barcellona? Totti o Del Piero? Ferrari o Porsche? Diesel o benzina (questa è facile dai, di questi tempi meglio il benzina!)? Come di consueto, anche quest'anno abbiamo deciso di tornare sull'argomento e mettere a confronto i due giochi, nel tentativo di scoprire insieme a voi quale sia il migliore. È un confronto che facciamo da appassionati, a più o meno due settimane di distanza dall'uscita nei negozi (qualche giorno in più per PES). E comunque è meglio Totti.

    The big match - licenze ufficiali

    Siamo collegati con il Panacana Stadium dove si sta per svolgere lo scontro del secolo, la partita delle partite, il duello finale: FIFA vs PES. Le telecamere di Scai, in esclusiva, possono mostrarvi l'arrivo delle squadre. Ecco il team PES che, in onore alla spending review e ai tagli di budget del presidente Ciccio Konami, ha deciso di arrivare allo stadio in metropolitana. Che esempio per i giovani! Ecco Miranda e Castolo: arrivano per ultimi perché avevano perso il biglietto e gli hanno fatto la multa, ma l'importante è che ora sono qui, pronti per la grande sfida. Dall'altra parte del parcheggio appare in tutta la sua lussuosa maestosità il pullman di EA Sports. I giocatori scendono con i loro assistenti personali, mentre i fotografi si accalcano sulle transenne per scattare una foto e immortalare Ronaldo e Messi insieme alle loro ultime conquiste. L'orchestra dello stadio dà loro il benvenuto suonando Money dei Pink Floyd, mentre un figuro dalle sembianze di Josep Blatter sparge banconote in aria, seguito da ballerine del carnevale di Rio. Ok, stiamo esagerando. Il punto è questo: se guardiamo alle opzioni e licenze disponibili, la differenza che c'è tra FIFA e PES è abissale. E siccome questo già lo sapete, abbiamo deciso di raccontarvelo così, come l'immaginario scontro tra una squadra ricchissima e un'altra che, poverina, evidentemente non ce la fa. EA Sports è un colosso da questo punto di vista: alla lista quasi infinita di campionati perfettamente riprodotti su licenza (per l'Italia, però, manca ancora la Serie B), per il 2016 ha aggiunto anche le nazionali femminili e la grafica ufficiale della Bundesliga. FIFA 16 ha inoltre circa 50 stadi, la metà dei quali su licenza, contro i circa 20 di PES 2016. Dall'altra Konami cerca di raccogliere le briciole, con alcuni importanti accordi con la Champions League (rinnovato per altri tre anni) e le coppe sudamericane. E per quanto possiamo apprezzare la creatività dei programmatori Konami nel trovare nomi di fantasia per le squadre senza licenza, dalla Spremonese al Sansagiulo, il divario rimane incolmabile e ci sono le solite assenze clamorose, come la Premier e la Bundesliga. Certo, quest'anno la casa giapponese ha reintrodotto la possibilità di modificare maglie, emblemi, allenatori tramite l'importazione di immagini esterne via chiavetta USB. Ottimo, perché già ora esistono kit completi come tutti i campionati più importanti, ma il discorso non cambia. FIFA esce nettamente vincitore.

    Sciabolata, non va! - telecronaca ed effetti sonori

    Qualche riga vogliamo dedicarla anche alla telecronaca, che è abbastanza drammatica in entrambi i giochi. Quella di PES, curata dal dinamico duo Caressa-Marchegiani, è sinceramente insopportabile e molto spesso imprecisa. Leggermente meglio Pardo in FIFA 16, ma in quel caso la sua spalla, il buon Nava, è divertente e a suo agio come un vegetariano in macelleria. Sinceramente non riusciamo a capire perché, dopo tutti questi lustri, non sia possibile avere un gioco di calcio con una telecronaca decente. Rispetto ad altri titoli sportivi, come NBA 2K16 ma anche la serie Madden di EA Sports, c'è un divario abbastanza largo da farci passare comodamente Saturno e pure Giove. Decretiamo quindi un triste e noiosissimo pareggio. Parlando di effetti sonori, invece, la nostra preferenza va a FIFA, più abile e attento a raccogliere non solo i cori dei tifosi, ma anche altri rumori di fondo.

    Lo sport più bello del mondo - grafica e animazioni

    Cominciamo a fare sul serio. La partita inizia con Neymar e Messi sul pallone, pronti a dare il primo calcio alla sfera. Un bel primo piano delle due stelle del Barcellona ci fa apprezzare il lavoro svolto da Konami e dal Fox Engine per la realizzazione dei volti dei giocatori più forti: in questo caso, è PES ad avere la meglio su FIFA, che non vanta la stessa precisione e soprattutto ha molte più incongruenze, con giocatori anche abbastanza importanti che non somigliano neanche un po' alle loro controparti reali. Allargando l'inquadratura si vede il campo da gioco e gli spalti, e qui FIFA parte al contrattacco. Gli stadi, oltre a essere presenti in numero maggiore, sono meglio realizzati. Anche il pubblico e le coreografie sono più convincenti, così come gli elementi a bordo campo: FIFA, in poche parole, riesce a trasmettere molto meglio la sensazione di una diretta TV. Molto belle anche le scene all'esterno dello stadio, realizzate solo per gli impianti più importanti come il Bernabeu di Madrid. Passando al campo, invece, da entrambi i lati ci sono animazioni davvero eccellenti, con alcuni movimenti realmente spettacolari da vedere. Bene anche la rappresentazione delle condizioni meteo, che tuttavia nel caso di PES sono anche dinamiche e possono cambiare nel corso di una partita.

    Ci fai o ci sei? - gli arbitri

    Passiamo al confronto più importante, quello sul campo. E cominciamo dagli arbitri, una nota dolente per entrambi i titoli. In PES abbiamo un giudice di gara che sembra un incrocio tra l'inglese Webb e un gladiatore: vale tutto, non fischia praticamente mai. Puoi uccidere l'avversario, sterminare la sua famiglia, prendere a calci un cucciolo di gattino con gli occhioni grandi e spiaccicarlo sul maxi-schermo del punteggio, ma lui niente, rimarrà impassibile e da bravo fischietto anglosassone farà spallucce perché il calcio è un gioco da maschi e quindi bisogna saper soffrire. Scherzi a parte, l'arbitro in PES tende a fischiare molto poco, a volte troppo poco, diventando più un accessorio che una parte integrante della partita, come invece dovrebbe essere. Non che FIFA dorma sonni migliori. L'arbitro in FIFA ricorda un po' il Moreno dei mondiali in Corea: è totalmente pazzo. Nel senso che alterna chiamate perfette (ci sono dei momenti in cui applica la regola del vantaggio, ad esempio, con assoluta precisione) ad altri in cui fischia cose inesistenti oppure lascia andare entrate assassine che nemmeno Montero era così cattivo. Insomma, in entrambi i casi gli arbitri sono da rivedere, ma se dobbiamo dare una preferenza, sinceramente quello di FIFA 16 ci pare più credibile.

    Taibi uno di noi - i portieri

    Quando riceviamo i primi comunicati stampa di FIFA e PES con le migliorie dell'edizione in arrivo, di solito ai primissimi posti c'è l'immancabile "IA dei portieri migliorata", un proclama credibile ormai quasi quanto la data di uscita di Half Life 3. La verità è che i portieri, sia per PES che per FIFA, sono effettivamente migliorati, ma non poi così tanto e soprattutto non abbastanza. Il cucchiaio di legno però lo diamo a PES, che soffre di alcuni difetti storici: certi tiri sembrano imparabili anche ai livelli di difficoltà più elevati e, nonostante delle nuove animazioni davvero spettacolari, i portieri ogni tanto commettono qualche errore di troppo. Meglio i portieri di FIFA che però alternano momenti di assoluta brillantezza (ai livelli di difficoltà più alti sono duri da battere) ad altri in cui fanno delle pacchianate degne di un Taibi fuori forma. Anche sulle uscite automatiche siamo alle solite: sembra impossibile programmare una IA dei portieri in grado di capire quando è davvero il caso di uscire e anticipare l'avversario. Per fortuna, sia su FIFA che su PES, il tasto per l'uscita manuale funziona in maniera impeccabile.

    Calcio spettacolo - Gioco in singolo

    FIFA 16 e PES 2016 sono due ottimi giochi di calcio con due approcci molto diversi. Scegliere quello migliore è difficile, anche perché subentra il gusto personale, la vostra idea di calcio. Nel gioco Konami è tutto abbastanza immediato, facile da apprendere anche se per avere davvero il controllo delle situazioni più complicate, e soprattutto per vincere online contro i giocatori più forte, ci vuole costanza e impegno. Il gioco è spettacolare da vedere, grazie alle animazioni incredibili e alla fisica del pallone estremamente verosimile, e anche da giocare, con un sistema di controllo stra-collaudato e la possibilità di attivare i vari comandi manuali per cucirsi il gioco addosso. In attacco è facile costruire azioni molto varie, con tante opzioni a disposizione, mentre in difesa i nuovi contrasti e la possibilità di lottare per la posizione anche sulle palle alte assicurano cambi di possesso continui, a vantaggio del ritmo di gioco. Dopo queste tre settimane di gioco abbiamo anche apprezzato meglio l'identità precisa che ha ogni squadra. Il Barcellona e il Carpi, per dire, giocano in maniera parecchio diversa, a tutto vantaggio del coinvolgimento e del realismo. Ci sono però i soliti problemi di PES: l'IA degli avversari, ad esempio, è scarsa.

    Anche ai livelli più alti di difficoltà è relativamente facile avere la meglio. Inoltre, spesso torna quella sensazione che il gioco stia in qualche modo "barando". Fai 20 tiri e non riesci a segnare, l'avversario ne fa 2 e va in gol. Non che questo non debba accadere (anche nella realtà capitano partite del genere), ma in PES 2016, se si gioca al livello più alto di difficoltà, questa cosa capita un po' troppo spesso. Le modalità single player come la Master League sono buone, ma dopo tutti questi anni, e parlo da appassionato, comincio a sentire la necessità di qualcosa di più innovativo. Se PES è spettacolare da giocare, anche FIFA si difende bene. Rispetto allo scorso anno è cambiato molto. Il ritmo è molto più lento e ragionato, bisogna passarsi la palla continuamente, nell'attesa di trovare il varco giusto e colpire l'avversario. Ottimo per chi preferisce un approccio più ragionato (e qui entrano in gioco i gusti soggettivi di cui si parlava all'inizio). Meno bene, però, che questo stile di gioco fatto di passaggi continui sia anche il piatto forte dell'IA avversaria: che giochiate contro il Frosinone oppure contro il Real Madrid, vedrete gli avversari fare sempre, più o meno, lo stesso tipo di gioco. E questo aumenta un po' la sensazione che il gioco non sia "onesto": se ad esempio si sceglie il Frosinone, con giocatori così scarsi fare anche le azioni più basilari può diventare complicato. Se invece a usare il Frosinone è il computer e si è settato il livello di difficoltà più elevato, sembrerà di giocare contro il Brasile. Anche la costruzione del gioco è molto diversa rispetto a PES. Preparatevi a tanti passaggi, a volte estenuanti: e considerando che riprendere il pallone è molto più difficile che in PES (anche qui, un pregio o un difetto a seconda dei vostri gusti), a volte in FIFA bisogna avere molta pazienza. Il gioco EA Sports si rifà, come detto poco più sopra, con i portieri, che sono molto più difficili da battere ai livelli più impegnativi. Per noi, confermando quanto detto in sede di recensione, si tratta di un sostanziale pareggio ma con una leggera preferenza verso PES.

    Un'altra e poi smetto - Modalità multiplayer

    Difficile per Konami riuscire a spodestare FIFA e il suo infallibile Ultimate Team. La modalità myClub sicuramente è divertente e ben realizzata, ma siamo ancora lontani anni luce da FIFA. FUT dal canto suo non è cambiato tantissimo: la novità principale è la modalità Draft, che risulta un'ottima aggiunta anche se ci sono alcune cose da rivedere, come il prezzo di ingresso per il ticket iniziale (a FUT, comunque, dedicheremo uno speciale a parte). Nel gioco Konami da non sottovalutare è anche la modalità divisioni, che permette di affrontare gli avversari in base al livello di abilità, nel tentativo di scalare la classifica ed essere promossi alle divisioni top. Da segnalare anche che il matchmaking in FIFA è più veloce.

    It's in the game - Ambizione e innovazione

    Quanto sono innovativi FIFA 16 e PES 2016? Quanto cercano di cambiare, di portare avanti il genere? Veniamo alle note dolenti di questo confronto, e per suonarle al meglio queste note chiamiamo NBA 2K16 a fare il direttore d'orchestra. Vedete, la sensazione è che FIFA e PES siano ormai delle macchine estremamente ben collaudate, soprattutto FIFA. Escono ogni anno, puntuali, con qualche novità e vendono in allegria, soprattutto FIFA. Noi appassionati ci scanniamo nei commenti delle review, insultiamo compagni di forum e recensori, perché il passaggio è meglio in FIFA, eh no guarda che in PES puoi fare il filtrante manuale. E non ci accorgiamo che, alla fine, ci propongono sempre le stesse cose. Certo, PES lo scorso anno è stato rivisto dalle fondamenta grazie al nuovo motore grafico e questo si nota: rispetto a FIFA, sul campo pad alla mano, appare come un gioco più fresco. FIFA avrebbe bisogno di un cambiamento deciso, di ripartire da zero. E non perché il gioco sia brutto, per carità, ma perché la sensazione è che utilizzando sempre la stessa base, la libertà per i programmatori di fare realmente quello che vogliono sia un po' limitata. Sono passati circa otto anni dall'ultima vera innovazione nel genere con la nascita della modalità Ultimate Team. Basta guardare quello che fanno gli altri per capire quanto in realtà si potrebbe migliorare: NBA 2K16, pur con i suoi difetti, è un titolo ambizioso che, pur uscendo ogni anno come i titoli calcistici, cerca continuamente di fare qualcosa di nuovo e riesce a rappresentare il suo sport molto meglio rispetto ai rivali (calcio compreso).

    Insomma, che fine hanno fatto le belle idee? Che fine ha fatto, ad esempio, il calcetto in FIFA (non so voi ma io lo adoravo). Perché le modalità Become a Legend e compagnia sono state praticamente abbandonate e sono le stesse da anni? Libero Grande per la prima PlayStation era già molto meglio. Perché non posso, ad esempio, svegliarmi la mattina nella mia casa, vestirmi come mi pare, scendere in garage e andare agli allenamenti in Ferrari? E magari schiantarmi alla prima curva? Perché non posso rilasciare interviste, litigare coi compagni, correre ad abbracciare mia nonna sugli spalti? Parlo da appassionato, sia chiaro. Perché non create un gioco dove possa sentirmi davvero come un vero calciatore, vivere le emozioni e le sofferenze, la gloria e i sacrifici, di una carriera da giocatore o da allenatore? Scusate questo piccolo sfogo, ma mi piacerebbe sentire anche il vostro parere.

    FIFA 16 Il verdetto? Non cambia molto rispetto alle recensioni. Sinceramente, sul campo la preferenza va a PES, ma è un vantaggio ai punti, insomma sul filo di lana. Perché i cambiamenti di FIFA 16 sono tutti nella direzione giusta e il gioco è molto migliorato. Si tratta di piccole differenze, di dettagli, ma PES pad alla mano è più spettacolare. Entrambi i titoli hanno i loro problemi, naturalmente: dalla IA un po' troppo arrendevole di PES a un'online che potrebbe sicuramente funzionare meglio, il gioco Konami presta il fianco a più di una critica. Lo stesso vale per FIFA 16: ci sono luci e ombre, in un quadro generale che comunque rimane molto positivo. Se amate il fatto che per fare un gol dovrete fare probabilmente dieci passaggi in più e per riprendere palla dovrete avere molta pazienza e tanta precisione, allora FIFA saprà ricompensarvi, soprattutto se giocato online. Dove invece non c'è partita è fuori dal campo. PES ci prova a migliorare: ci sono piccole novità per la Master League, myClub è stato rivisto, l'interfaccia dei menu è più moderna e la modalità modifica permette di crearsi i campionati che mancano, ma in generale con FIFA non c'è confronto. Per valori produttivi, licenze disponibili, i quintali di opzioni che permettono di cucirsi il gioco addosso, FIFA rimane superiore. Rimane, per entrambi, una riflessione a margine: anno dopo anno si va avanti per piccoli miglioramenti, qualche ritocco qua e là, nuove squadre. Nessuno sembra aver voglia di rischiare, di proporre qualcosa di realmente nuovo. E questo, sinceramente, è un problema che comincia a farsi sentire.

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