FIFA 17 vs PES 2017: qual è il miglior gioco di calcio dell'anno ?

Come ogni anno, FIFA 17 e PES 2017 si sfidano su i campi di calcio, chi vincerà fra i due titoli calcistici di EA e Konami?

FIFA 17 vs PES 2017: qual è il miglior gioco di calcio dell'anno ?
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Lo abbiamo ripetuto più e più volte: questa è una grande annata per i simulatori di calcio. Se da una parte PES 2017 continua in modo deciso il suo processo di crescita, presentando finalmente un gameplay rifinito ed efficace, FIFA 17 risponde con un gioco incredibilmente solido e completo, inarrivabile sul fronte della quantità di contenuti, che senza nascondere troppo le ambizioni punta ancora una volta a sbaragliare la concorrenza. Come accade puntualmente ogni anno, in questo periodo si scatena quindi la diatriba su quale dei due giochi sia più bello, più riuscito, più realistico. Ma forse la domanda giusta da farsi non è tanto "chi la spunta?".
    Forse è più lecito chiedersi quale dei due simulatori calcistici sia più adatto ai propri gusti di videogiocatore, cercando di trovare il titolo che più soddisfa le esigenze del singolo.Del resto, nonostante si parli sempre di calcio, e quindi di uno sport con un riferimento ben preciso, siamo nell'ambito della simulazione virtuale: in un contesto, cioè, dove il realismo deve venire a compromessi con l'obiettivo di divertire ed intrattenere. Ecco perché l'interpretazione dello sport più bello del mondo da parte di EA e di Konami è profondamente diversa: ognuna ha il suo modo di rapportarsi con la disciplina, e di mediare fra l'urgenza di simulare le competizioni reali e quella di rendere accattivanti quelle virtuali. La guerra, quindi, non esiste: se preferite PES 2017 a FIFA 17 è semplicemente perché quel determinato stile si avvicina più alle vostre necessità. Cerchiamo quindi di capire quali sono le caratteristiche principali delle due produzioni, per individuare la tipologia di giocatore a cui sono più adatte.

    Magnetico

    Partiamo da FIFA 17, fresco fresco di recensione, che si è presentato con un'edizione davvero potente, sia dal punto di vista ludico che per quanto riguarda la completezza dell'offerta. Il calcio di EA punta forte su un comparto grafico quasi completamente rinnovato grazie al Frostbite 3, che ha aiutato molto ad alzare il livello di dettaglio ed in particolare ad incrementare il numero di animazioni, che ora rendono il gioco incredibilmente più fluido e variegato. Lo stile di gioco è quello classico della serie, quindi con un livello di velocità e frenesia notevolmente ridotto rispetto a Pro Evolution Soccer: il tutto stimola un gameplay più tattico e ragionato rispetto a quello del rivale, permettendo di realizzare azioni che sembrano esser state disegnate con il goniometro. A questo si aggiunge il nuovo physical play, tramite il quale riuscirete e sfruttare in maniera concreta la fisicità dei vostri giocatori, siano essi attaccanti o difensori. Anche questa opzione permette di allentare i tempi di costruzione dell'azione, difendendo la palla e lasciando che i propri compagni prendano possesso degli spazi, per cercare poi un passaggio vincente. Rispetto al rivale, insomma, FIFA 17 è un prodotto meno "istintivo", che propone per altro un maggiore ventaglio di possibilità in fase di concertazione delle azioni. PES 2017, insomma, sembra voler mantenere almeno un briciolo di quell'anima "arcade" che nei suoi anni d'oro lo rendeva così indispensabile nelle sfide fra amici. Nonostante il gameplay di FIFA 17 viaggi su buonissimi livelli però, non è qui che il titolo stupisce ed intriga. Il segreto, la mossa vincere, risiede tutto nelle modalità. Il comparto offline è semplice, ma rifinito e ben strutturato: The Journey si è rivelata un'ottima intuizione sapientemente concepita, e suscita già molto interesse per le versioni future, mentre la classica carriera è sempre più condita da dettagli ed aggiustamenti che rendono ogni partita o sessione di mercato unica.
    È indubbio infine che la questione licenze giochi un grosso punto a favore di EA, che quest'anno con la Premier League ha svolto un lavoro incredibile, rendendo il campionato anglosassone semplicemente straordinario da vivere e da giocare.Se vi siete lasciati quindi sedurre dall'esperienza offline, credendo che fosse quello il meglio che possiate trovare all'interno di FIFA, vi sbagliate: la vera punta di diamante è senza ombra di dubbio l'online, realizzato con lo scopo di imbrigliare milioni di giocatori grazie ad un sistema che negli anni si è costantemente evoluto, arrivando oggi a presentare la sua versione migliore. Stiamo parlando ovviamente di Ultimate Team, che come vi abbiamo già raccontato riesce a fondere il gusto del giocare online contro avversari reali ad un sistema di crescita e sviluppo della propria rosa che ha alla base una rigiocabilità praticamente infinita.

    Nel caso in cui siate giocatori molto competitivi, probabilmente continuerete a considerare FIFA il messia dei giochi di calcio: già vi immaginiamo impegnati alla ricerca della rosa perfetta, vendendo e acquistando giocatori come dei veri direttori sportivi. In molti cederanno anche all'acquisto dei FIFA Points, pronti per "spacchettare", alla ricerca di quella carta che possa cambiarvi la vita. Insomma: se cercate una modalità che possa stimolare il vostro impegno e la vostra creatività sul lungo periodo, e accompagnarvi per mesi dopo l'uscita del gioco, allora FIFA 17 è sicuramente il gioco adatto a voi. Tenere anche presente che potete in qualsiasi momento intervallare l'esperienza online a quella offline, trovando comunque dei game mode in grado di offrire una discreta varietà. FIFA 17 potrebbe anche essere il candidato più opportuno per chi vuole avvicinarsi solo oggi al mondo del calcio videoludico. La modalità Il Viaggio, grazie al suo comparto narrativo, potrebbe infatti acchiappare anche che si è sempre tenuto lontano dalle simulazioni sportive, introducendo gradualmente le caratteristiche del gameplay e spiegando poi la struttura carriera allenatore: un ottimo modo per iniziare.

    E guerra sia!

    Dall'altra parte della barricata c'è Konami, che ha fatto passi da gigante in questi ultimi due/tre anni, riuscendo a riavvicinare una fetta di community che si era sentita prima abbandonata, con edizioni che hanno deluso un po' tutti. Dal 2015 invece la tendenza è decisamente cambiata, e il brand di Pro Evolution Soccer ha subito un netto miglioramento. Siamo sicuri che la strada sia quella giusta, e probabilmente tra qualche anno PES potrebbe provare il sorpasso. Ma cosa offre l'edizione di quest'anno? E cosa lo rende un ottimo gioco di calcio?
    I suoi pregi più grandi sono senza alcun dubbio il gameplay e la qualità del colpo d'occhio, legata ai risultati eccelsi che il Fox Engine ha permesso di raggiungere in questi anni, culminando in un'edizione 2017 che visivamente ha dell'incredibile. Se cercate un riscontro visivo diretto con il calcio che tutti conosciamo, PES è la scelta giusta: volti incredibili e fisicità dei giocatori riprodotta in maniera quasi impeccabile, al contrario di FIFA 17, che continua ad adottare uno stile grafico che seppur efficace, è ancora lontano dal realismo. Il confronto dal punto di vista tecnico, FIFA 17 lo vince per quel che riguarda l'atmosfera generale, costruita grazie ad una riproposizione eccellente degli stadi e di tutti gli ambienti che ruotano attorno ad essi (ad esempio nella già citata modalità The Journey). Il lavoro sull'illuminazione garantito dal Frostbite è impressionante, così come lo è l'impasto sonoro che accompagna ogni partita. Eppure durante le esultanze o i "close-up", non c'è storia: PES è ancora una spanna sopra.

    Passando oltre, il gameplay di Pro Evolution Soccer 2017 è stato rafforzato con feature che arginano velatamente la frenesia dello svolgimento del gioco, per favorire quel pizzico di realismo e gestione in più che certamente non guasta. Il tutto, per fortuna, non eclissa completamente la vera natura del gioco. Cercate di capire quindi se preferite il realismo marcato di FIFA o questo pizzico di "impulsività" che ancora caratterizza il calcistico Konami. I limiti più grossi del titolo, in ogni caso, rimangono ancora un look acerbo dei menu, e modalità davvero poco accattivanti, ostacolate come sempre dall'annosa questione licenze. Nonostante quest'anno sia in qualche modo aggirata grazie ai file opzioni (importabili solo su PS4) e dalle squadre Premium, per gran parte dell'utenza il fastidio rimane comunque percepibile. In tutto questo, probabilmente proprio per i ritmi delle sue meccaniche di gioco, nelle sfide "uno contro uno" quella di PES è ancora la proposta migliore che il genere ha da offrire: al netto di una modalità MyClub in cerca di un'identità ben definita, durante le singole sfide online o nelle serate fra amici, quella presentata da Konami è un'esperienza di gioco divertente, frenetica ed emozionante. Non mancheranno insomma i pomeriggi passati sul divano a farsi la guerra sul campo da gioco, piuttosto che scontri all'ultimo sangue online: è qui che Pro Evolution da il meglio di sé, anche se gli manca una struttura capace di reggere sulla lunga distanza, incanalando e stimolando gli sforzi dei giocatori. Speriamo che questa possa arrivare in futuro, ma intanto se siete in cerca di partite "mordi e fuggi", e magari non avete troppo tempo da dedicare alla costruzione delle rose, PES 2017 fa al caso vostro. Non per questo l'offline è da buttare: siate però consci del fatto che le modalità hanno ancora dei limiti strutturali che con il tempo potrebbero annoiarvi. Purtroppo il gameplay non basta, bisogna costruirgli attorno una struttura efficace, e sotto questo punto di vista Pro Evolution è ancora un cantiere aperto.

    FIFA 17 PES 2017 o FIFA 17? Probabilmente è solo questione di gusti: siamo di fronte a due giochi che interpretano il calcio in maniera estremamente diversa. Potrà sembrarvi un discorso “politcally correct”, ma è davvero così. Speriamo, con questo articolo, di avervi aiutato a capire le caratteristiche delle due produzioni, e speriamo anche che la continua “tensione agonistica” che si respira ogni autunno sul mercato possa continuare a portare benefici. Osservandosi e studiandosi, i due concorrenti possono trarre spunto per migliorarsi, presentandoci produzioni sempre più complete, ludicamente e strutturalmente.

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