Final Fantasy XV - Le meraviglie del mondo di Eos

In occasione dell'evento di Square-Enix Final Fantasy XV: Road to Release, abbiamo avuto modo di scoprire qualche nuovo dettaglio su Final Fantasy 15

Final Fantasy XV - Le meraviglie del mondo di Eos
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere" recitava il filosofo Gotthold Ephraim Lessing. Balle!
    Perché, indipendentemente da ciò che ci troveremo di fronte il 29 novembre, Final Fantasy XV è già un gioco dalla portata storica ed epocale, atteso quasi come il Messia dei GdR di stampo nipponico. Un titolo che, fin da quando ancora si chiamava Final Fantasy Versus XIII, ha avuto certamente una gestazione travagliata, scorbutica e altalenante, ma nel quale i milioni di fan della saga sparsi per tutto il mondo non hanno mai smesso di credere, anche dopo il mezzo passo falso compiuto da Square con l'epopea di Lightning nei tre capitoli di Final Fantasy XIII.
    Ebbene, mancano appena sei giorni all'arrivo della quindicesima Fantasia Finale, e l'attesa non ha fatto altro che crescere esponenzialmente, grazie anche alle rotture del day one in Perù e in Medio Oriente, che nelle ultime ore hanno causato delle pesanti fughe di notizie (compreso il finale) su tutta la rete. A rincarare l'overdose di hype, poi, ci ha pensato la stessa Square-Enix, che nella giornata di ieri ha organizzato in diversi cinema europei il Final Fantasy XV: Road to Release: un evento esclusivo di una sola serata in cui i fan hanno potuto assistere alla proiezione della première londinese di IGN e dell'eccezionale lungometraggio in computer grafica Kingsglaive.
    Noi, invitati a Milano da Koch Media, abbiamo naturalmente presenziato all'evento, grazie al quale, attraverso la visione di alcuni filmati di gioco inediti e dell'intervista tenuta dai ragazzi di IGN con il game director Hajime Tabata, abbiamo potuto scoprire qualche nuovo, interessante dettaglio su uno dei titoli più attesi di questa generazione.

    Final Fantasy Goes Action

    Come detto, la portata di Final Fantasy XV va ben oltre il suo essere uno dei capitoli principali di una delle saghe più celebri e amate dell'industria videoludica. Siamo infatti al cospetto di un titolo che presenta tutte le sfaccettature di un vero e proprio "reboot", intenzionato a espiantare una formula di gioco rigida e ormai compassata per traghettarla in una dimensione più moderna e certamente più dinamica.
    Final Fantasy XV sarà infatti il primo capitolo della serie a non presentare un sistema di combattimento a turni, al cui posto troveremo invece un'impostazione open world in cui tutti gli scontri avverranno rigorosamente in tempo reale. Questo stravolgimento epocale lo si deve soprattutto alla potenza delle console moderne, che ha permesso al team di sviluppo di realizzare un Final Fantasy dal sapore atipico, unico, e su cui probabilmente si baseranno tutte le prossime iterazioni della saga, compreso il remake di Final Fantasy VII. Possiamo quindi dire tranquillamente addio ai tanto amati (e spesso odiati) scontri casuali durante l'esplorazione, per accogliere invece un sistema di combattimento più action e, come detto, più dinamico, con una filosofia di fondo molto simile a quella già intravista in Kingdom Hearts. Nei panni di Noctis, infatti, oltre agli attacchi standard e alle diverse abilità offensive (tra cui il nuovo sistema di crafting per le magie), dovremo imparare a dominare il campo di battaglia, abituandoci all'uso della parata, della schivata e del "warp" per limitare i danni e ottenere più punti esperienza dal sistema che valuterà le nostre capacità offensive e difensive al termine di ogni scontro. Non vanno poi ovviamente sottovalutate le interazioni con Prompto, Ignis e Gladiolus, i tre compagni d'avventura di Noctis, i quali, grazie ai cosiddetti "link attack", parteciperanno agli attacchi del principe dopo che avremo compiuto delle particolari azioni durante gli scontri, come appunto le parate.
    Ma la potenza superiore dell'hardware console ha anche permesso al team di evolvere degli elementi da sempre presenti nell'immaginario della saga, ma che, per colpa di evidenti limiti tecnici, non avevano ancora assunto la loro forma più completa e distintiva. Ed ecco quindi la fauna di Final Fantasy prendere letteralmente vita sulla schermo, con cosmesi, movenze e dimensioni ben differenziate e più coerenti con l'ambiente circostante e l'idea originale partorita dagli art director. Pensate, ad esempio, agli Zu, che ora svolazzeranno imperiosi sulle nostre teste con la loro maestosa apertura alare, ma anche ai Catoblepas e al terrificante Adamantoise, letteralmente incapace, con la sua enorme stazza, di rimanere all'interno dei bordi della schermata. Durante la live, poi, abbiamo potuto apprezzare un combattimento in tempo reale contro un Midgardsormr, creature già incontrata in numerosi episodi del passato. In questo particolare scontro, che comunque non è certamente uno dei più iconici offerti dal titolo, tutte le innovazioni portate da questo quindicesimo episodio concorrono per restituire al giocatore il feeling di gioco da sempre sognato dai più grandi appassionati della serie: il serpentone è infatti agile e sgusciante, con il suo enorme corpo squamoso e spiraloidale pronto a stritolare Noctis alla prima distrazione o schivata mancata.

    Ma anche le summon, da sempre centrali nell'economia della saga, hanno subito i benefici riflessi dell'innovazione tecnologica: esse (che saranno almeno sette, tra cui citiamo Ramuh, Shiva e Carbuncle) interverranno in maniera spettacolare nei combattimenti, con attacchi mastodontici e ricchi d'effetti speciali, che nemmeno Michael Bay avrebbe saputo fare di meglio. Nella spettacolare sequenza inedita mostrata nella live abbiamo potuto osservare proprio la boss fight contro il colossale Leviathan, summon che andrà naturalmente sconfitta prima di poterne sfruttare l'incredibile potenza. Dobbiamo ammettere che il combattimento non ci è sembrato particolarmente brillante sotto il profilo ludico, con sequenze del tutto strutturate come dei lunghi QTE monotasto. Tuttavia, tra l'enorme stazza del drago marino, lo tsunami che travolge la città, e le strutture frantumate che vorticano nei flutti impetuosi, non abbiamo potuto fare a meno di abbandonarci al galvanizzante climax inscenato (chiudendo talvolta l'occhio su una modellazione poligonale non certo impeccabile, degli effetti speciali un po' posticci, e a numerose compenetrazioni).

    Final Fantasy XV: dal Giappone a Hollywood

    Nel paragrafo precedente vi abbiamo parlato delle principali evoluzioni sul gameplay portate da Final Fantasy XV, ma vanno certamente considerate anche tutte quelle introduzioni più collaterali che contribuiranno a rendere il mondo di Eos più vivo e credibile.
    In questi dieci lunghi anni di sviluppo, i ragazzi di Square hanno viaggiato in lungo e in largo per il mondo, raccogliendo informazioni e vivendo esperienze "estreme" che sono solitamente più comuni nella realizzazione dei grandi colossal cinematografici piuttosto che in quella dei videogiochi.

    Nel filmato che ha preceduto la proiezione di Kingsglaive, invece, li abbiamo visti esplorare delle caverne sotterranee infestate da centinaia di pipistrelli, fiumi abitati da animali selvatici e pareti rocciose sferzate da venti impetuosi, ma anche presenziare sul campo dove vengono testati i cannoni dei carri armati e gli sganciamenti con le funi dei soldati dagli elicotteri: il tutto per replicare in-game la loro esperienza e restituire ai fan quella sensazione di vita "into the wild" che farà un po' da cornice all'intera avventura. Quello di Noctis e compagni, infatti, sarà una sorta di lungo road trip in un mondo tanto meraviglioso quanto vasto e incontaminato. Avremo quindi modo, a bordo della Regalia (la principesca macchina di Noctis che è anche in grado di spiccare il volo) o in groppa ai Chocobo, di visitare numerose e ispirate ambientazioni, viaggiando per pianure desertiche e colline lussureggianti, fino ai più placidi lungomari che conducono alle grandi città, tra cui Altissia, di cui abbiamo già potuto intravedere le esotiche sfumature di Havana così come quelle di Venezia, ovviamente reinterpretate con un stile più fantasy e futuristico. Inoltre, per rilassarsi e recuperare le forze tra uno scontro e l'altro, durante il viaggio Noctis e soci potranno accamparsi con tanto di tende e postazione da cucina, potendo così creare degli alimenti che gli permetteranno di ottenere degli utilissimi bonus all'attacco e alla difesa in combattimento. Il cibo sarà infatti un elemento centrale e ricorrente in questo Final Fantasy XV; talmente tanto che Tabata si è voluto rivolgere ad un vero chef (Jamie Oliver) per realizzare le ricette delle pietanze che troveremo in gioco e il loro design visivo. Ultima ma non meno importante sarà l'importanza delle condizioni meteorologiche sul mondo di gioco. Quando pioverà a dirotto, infatti, avremo modo di incrociare delle creature pluviali, come delle enormi rane, ma anche di pescare delle specie di pesci completamente diverse rispetto a quelle presenti nei momenti più assolati.
    Insomma, per quanto Final Fantasy XV cerchi ovviamente di mantenere sottopelle la sua identità più nipponica, non si può negare che il team di sviluppo abbia tratto grande ispirazione -a livello visivo e produttivo- dal cinema hollywoodiano (lo stesso Tabata ha affermato che la saga de Il Signore degli Anelli è stata una delle sue principali influenze). Ci stupiremmo quindi molto, visto anche l'enorme sforzo produttivo e realizzativo alle spalle del titolo, se il mondo di Eos dovesse terminare la sua corsa con questo Final Fantasy XV (che comunque riceverà degli aggiornamenti e dei DLC che andranno ad aggiungere nuove aree e creature), aspettandoci invece il suo ritorno se non direttamente nel prossimo capitolo principale, almeno in qualche suo spin-off.

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