Giochi Svilupparty 2017: Xydonia, Terrorbane, Circle of Sumo, Blue Volta

Da Xydonia a Terrorbane, passando per Swords of Calengan, Circle of Sumo e PROTOThyYPE: i progetti più interessanti di Svilupparty 2017.

Giochi Svilupparty 2017: Xydonia, Terrorbane, Circle of Sumo, Blue Volta
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Lo Svilupparty viene ospitato nella gloriosa Biblioteca Renzo Renzi, situata in una delle zone più belle della città felsinea. Co-organizzato dall'Archivio Videoludico e dall'associazione omonima, quest'anno il festival fa il suo pienone, di progetti presentati e di visitatori. Tra qualche vecchio schermo a tubo catodico (portato dai developer che puntano al retrogaming), visori virtuali, portatili, pad e joystick, l'atmosfera è quella di una festa in famiglia. Almeno così pare: gli sviluppatori chiedono consigli e feedback, accettano critiche e a fine chiacchierata ti chiedono se tu faccia parte della ciurma dei creatori di videogiochi. Quando sono in pausa gli sviluppatori si spostano incuriositi a testare i giochi dei vicini di banco e dalle 17 in poi la Biblioteca è ormai un piccolo mare di persone odoroso di birra e sudore.
Non abbiamo potuto provare tutti i giochi, qualcosa ci sicuramente sfuggito. Ci dispiace quindi non poter segnalare qualche perla che sicuramente avrà modo di essere scoperta in futuro. Questi sono alcuni dei videogiochi che ci hanno particolarmente colpito.

Ila Kingdom - Steam Factory

Visivamente il gioco è un piacere, e sprizza tenerezza da tutti i pori, ma c'è ancora molto da lavorare per questo platform 2D che vive dell'immaginario fatto di manga e anime che è stato presentato sotto forma di prototipo.
"La storyline è questa: il regno di Iperborea è governo dalle rane, esseri di forma anfibia. La principessa genderless Ila sta assistendo ad una noiosa festa di corte quando l'Impero delle malvagie zanzare invade con un attacco a sorpresa il castello. Le zanzare vogliono catturare i luminos, delle creaturine magiche che hanno il poter di far sorgere il sole ma, se finite nelle mani sbagliate, possono trasformare gli abitanti del mondo in insetti. La nostra missione sarà di salvare la famiglia di Ila e sconfiggere i nemici. Il gioco è sviluppato per essere apprezzato dai retrogamer degli anni '90" , ci racconta uno degli sviluppatori del gioco.

Death Party - White Room

Questo "toss game" era presente già all'edizione scorsa, e i ragazzi di White Room sono a un buon punto della lavorazione. Erwin Melani, che ci ha presentato il gioco, racconta che White Room non nasce come Software House tradizionale, ma si tratta di un gruppo di giovani che sperimenta e studia il videogioco. Appena si tira fuori un buon prototipo si lavora nello specifico su quello. Il gioco sarà disponibile non solo per PC ma anche mobile Android.

Il background narrativo è fuori di testa: Morty ha una passione per il golf ma passa le giornate a casa col suo cane. La moglie, stufa dal suo comportamento casalingo e dal fatto che abbia smesso di fare il suo lavoro con diligenza (quello di traghettatore le anime dei morti), lo sprona con qualche tipico litigio famigliare. Morty si fa allora venire la geniale idea per coniugare lavoro e passione: giocare a golf con i morti.
"Nel gioco avremo una serie di bare customizzabili che vengono lanciate attraverso dai cimiteri. Si vince facendo più metri possibili. Si inizia con una bara vecchia e ammaccata, ma con le monete che guadagneremo potremo comprarne e modificare di nuove. Avremo anche la possibilità di finire in Paradiso, dove ci metteremo a smashare angeli". Purtroppo nella versione vista quel giorno non era disponibile assistere al massacro angelico, ma ho potuto ammirare Malebolge divertirsi con l'avatar cadaverico del giocatore!

Circle of Sumo - Yonder

L'opera dei ragazzi di Yonder è sicuramente uno dei prodotti più interessanti di quest'edizione dello Svilupparty.
Spiegarla è fin troppo semplice: interpretiamo uno dei quattro lottatori di sumo in una tipica sfida a furia di ceffoni e cariche, con l'unico scopo di far uscire dall'area di gioco il nostro avversario. Abbiamo provato sia la modalità tutti contro tutti che una a coppie.

Come si diceva il gioco è concettualmente semplice, ma il sistema di lotta è più complesso di quanto sembri. La pixel art fa un buon lavoro e giocarlo con gli amici sarà sicuramente uno spasso. Le aree di gioco sono molto differenti tra loro, ricordo un'isoletta e la Loggia Nera di Twin Peaks, accomunate dallo stile che ricorda gli ukiyo-e, le famose stampe giapponesi.
"Abbiamo venticinque scenari, ma ci piacerebbe coinvolgere la community per crearne di nuovi. Qualsiasi cosa ti venga in mente che sia un cerchio in un rettangolo allora va bene, da un giradischi e una luna."
"Esiste un legame concettuale con la nostra produzione precedente (Red Rope). Lo Yokozuna che è il massimo grado che si può raggiungere nel sumo in giapponese significa cintura bianca." mi dice Giuseppe Mancini, il lead designer. Per quanto ci riguarda c'è anche altro che li accomuna, Red Rope è dominato di simbolismi così come Cirlce of Sumo, entrambi con un solidissimo background culturale.

PROTOThYPE - Monkeys Tales

PROTOThYPE è uscito su Steam qualche mesetto fa e attualmente è disponibile attorno ai tre euro. Fateci un pensierino se siete di quelli che più che giocare esigono un'esperienza. "E' un esperimento di metanarrazione. E' la storia di un ragazzo di sedici anni che si innamora di una sua compagna di scuola e non sa come dirglielo. Cosa fa? Costruisce delle stanze che sono dei piccoli puzzle nei quali mette degli indizi di vario genere che servono a raccontarci la sua storia. Ci saranno ostacoli, degli apici, una crisi e un lieto fine."
Non ci sono personaggi, ma stanze spoglie dai colori vividi, e la durata di gioco si assesta sulla quarantina di minuti. Affrontiamo sette-otto livelli nei quali assistiamo all'evoluzione caratteriale del protagonista nei confronti del suo desiderio amoroso. Vi basti sapere che abbiamo assistito al protagonista cercare di fare colpo su di un drago. Detta in breve, il gioco è ambientato nell'inconscio dell'avatar. Quando abbiamo chiesto a uno dei ragazzi presenti se esistessero ispirazioni nei confronti di Stanley Parable ci è stata data l'assoluta conferma, ma ci sono anche elementi che richiamano Portal.
La storia è lineare, non ci sono finali alternativi e l'obiettivo dei ragazzi di Monkeys Tales è quello di "voler far passare un messaggio, che noi abbiamo nascosto tra i rebus e dialoghi".

Terrorbane - BitNine Studio

Terrorbane si presenta come un classicissimo gdr dei tempi gloriosi dello SNES, ma basta poco per accorgersi dalla prolissa e grottesca introduzione che quella che ci troviamo di fronte è una sorta di avventura grafica in 16bit. Inizialmente abbiamo pensato ci fossero delle vicinanze con Evoland, ma i creatori ci hanno assicurato che la vicinanza è più con Stanley Parable e solo giocandolo la cosa è chiarissima. Diciamolo, difficilmente un gioco ci ha fatto ridere, e tantoe in pochi minuti di gameplay. L'ironia dei ragazzi di bitninestudio è clamorosa, nel suo essere genuinamente nerd e citazionista; i tempi comici nella demo su cui abbiamo messo mano sono azzeccati e gli omaggi volano da Zelda a Guerre Stellari.

"Nel gioco esiste lo sviluppatore di Terrorbane, diciamo che è il co-protagonista. Lo sviluppatore rompe le scatole al tuo avatar, tipico di un rpg medievale, e gli chiede di testare il gioco in quanto pieno di bug. Il mondo fantasy nel quale ci troviamo è pieno di questi ostacoli che ci serviranno per andare avanti nel gioco. Insomma, è una caccia al bug". Se la demo sarà come la versione completa allora è chiaro che la rigiocabilità di Terrorbane sarà uno dei suoi punti forti. Trovare nuovi bug per inserirli nel buggedex non è mero collezionismo, ma un'operazione che innesca una nuova battuta/scenetta comica in più da gustarsi.
L'anno scorso il gioco era già allo Svilupparty ma solo come concept: quest'anno la demo che abbiamo provato è gran bel passo avanti.

Cat Guns - Bad Jokes

Gatti tenerissimi che guidano Mecha. E che si vogliono distruggere a vicenda. C'è bisogno di dire altro?
Scherzi a parte il gioco ha le carte in regola per divertire, in un 3v3 nel quale potremo personalizzare il nostro mecha tra Pugni giganti, lanciarazzi e scatole esplosive. Il feeling è ancora grezzo, lo sviluppo è partito da poco e si sente, ma vista la presenza dei gattini e ci sembra inevitabile supportare il progetto.

Blue Volta - Ossocubo

È la terza volta che Blue Volta viene portato allo Svilupparty e lo sviluppo è piuttosto dilatato. Ma parlando con l'art designer siamo venuti a sapere qualche informazione in più: "ci lavoriamo nel tempo libero, quindi si sta due mesi serrati e magari tre di vuoto. Ma si va avanti. Abbiamo appena trovato un'animatrice e adesso stiamo cercando un publisher. L'alternativa sarebbe fare un crowfunding ma vorrebbe dire ridimensionare il progetto."
Gli enigmi sono ragionati in stile LucasArts, da risolversi con pensiero laterale, ma senza nessun tipo di illogicità che ti obblighi a fare un bruteforce delle combinazioni. Blue Volta è un'avventura grafica con un background narrativo a dir poco affascinante. Ci troviamo in un mondo idealmente fermo agli anni '50, dove i libri sono stati distrutti e i pochi rimasti sono conservati nell'ultima biblioteca rimasta, la cittadella. Noi siamo Zeno, bibliotecario di quell'enorme edificio. Nella conclusione della demo giocata si scopre che un libro è assente, mai stato restituito dal prestito, e Zeno deciderà dopo qualche tentennamento di lasciare per la prima volta nella sua vita la Cittadella e vagare per il mondo e seguire le tracce del libro scomparso.
Stupisce l'immaginario grafico, incantevole e unico. Il gioco, visivamente parlando, è probabilmente una delle opere più belle di quest'edizione dello Svilupparty. Publisher, dove siete?

Xydonia - Breaking Bytes

Lo spaziale a scorrimento in 2D che ha fatto innamorare anche i giapponesi, al punto tale da guadagnarsi dopo il Kickstarter la collaborazione di Shinji Hosoe (compositore di roba come Ridge Racer) è finalmente a un buon punto dello sviluppo. Ho fatto due chiacchiere con il creatore, Dario Fantini, che con schiettezza mi racconta delle sue origini da programmatore autodidatta, quando da ragazzino combatteva la noia della provincia messinese a metà degli anni novanta. Xydonia è ormai noto da un po' e la demo su cui abbiamo messo mano è uno spasso. Giocarlo in cooperativa sarebbe ovviamente la cosa migliore da fare ma anche in single player fa la sua figura.

Quello che ci ha piacevolmente colpito è la possibilità di modificare leggermente l'assetto dell'arma secondaria, il feeling da coin up puro. I tre boss che abbiamo affrontato, un titano androide, una sorta di moto gigante a là Patlabor ed un Drago meccanico, avevano pattern molto diversi tra loro e quindi costringono ad un approccio diverso. Il sistema della story mode è impostato ad albero, potremo selezione il livello successivo tra varie possibilità, in modo tale da assicurarci un finale differente. Non vediamo l'ora di dare la caccia anche noi a Xydonia, il pianeta promesso.

Swords of Calengal - United Lines Studio

Il team, formato da un gruppetto di spassosi nerd tutti barba e capelli, ci ha raccontato un po' del set del loro gioco che è in pieno sviluppo. In un mondo dove non esiste la magia, la tecnologia è basata su un sistema di mulini a vento. Una misteriosa figura femminile scatena orde di malvagie creature. Si aprono le danze del tipico viaggio dell'eroe, tra il fantasy classico e qualcosa di più contemporaneo.
Swords of Calengal pesca a piene mani in quel mondo che va da Sword of Mana a Chrono Trigger, ma non è una semplice operazione vintage. Quello che stupisce è la cura per le animazioni del protagonista, spadaccino dotato di ben trecento frames e che in futuro sarà dotato di skill variegate.
Il programmatore del gioco ci ha stupiti nel momento in cui ci ha detto di non aver utilizzato nessun motore grafico, come Unity o Game Maker, ma di averne scritto in C++ uno tutto suo. E' uno dei punti di merito per i ragazzi del progetto. Abbiamo testato la run disponibile allo Svilupparty, nella quale dovevamo trovare e aprire una decina di forzieri sparsi per una mappa caratterizzata da un volutamente dispersivo bosco e una caverna. Il sistema di combattimento funziona, gli unici tre avversari disponibili avevano un pattern piuttosto bastardo e curato al punto tale che abbiamo passato buona parte della demo a gambe levate, manco fosse stata la prima run di Dark Souls.

ArThivies - Stupidi Pixel

Immaginate Fallout Shelter, ma con un po' di Pixel Art e con i Musei al posto dei rifugi post-atomici. Quadri e Ladri è un gestionale ancora in fase di sviluppo, ed era già stato presentato al Milan Games Week dello scorso anno. Il gioco è basato su due fasi: in quella diurna dovremo valorizzare il nostro museo, installando nuove aree e acquistando quadri bene o male notissimi, come degli Arcimboldo o dei Goya. Ma dovremo anche curare il sistema di sicurezza, perché la notte i ladri arriveranno per cercare di rubare i nostri preziosi beni. Ovviamente, più sarà grande e di valore il nostro museo, più sarà complesso sorvegliarlo.