Speciale I Giochi piu' Attesi del 2012 - PsVita

Tutti i titoli più attesi per la nuova portatile Sony

Speciale I Giochi piu' Attesi del 2012 - PsVita
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Il 2012 sarà l'anno di Playstation Vita. La console debutterà in Giappone il 17 Dicembre di quest'anno, ma noi utenti europei, come i nostri “colleghi” americani, potremo metterci le mani soltanto alla fine del prossimo Febbraio.
Il nuovo portatile Sony resta così in questa sorta di “limbo di fine anno”, rappresentando un oggetto del desiderio che molti riusciranno comunque ad afferrare ricorrendo all'importazione. Anche molti dei titoli che andremo a trattare in seguito, dunque, saranno in qualche modo reperibili, e probabilmente leggerete su queste pagine corpose recensioni ben prima della loro uscita europea.
Eppure, chi vorrà aspettare la release ufficiale PAL dovrà restare in fibrillazione per altri due mesi, accontentandosi di resoconti molto dettagliati capaci in certi casi di aumentare a dismisura l'Hype per i molti Launch Title di un portatile che promette faville.

Nuova Vita.

La console Sony ha già stuzzicato gli amanti del portable gaming, che dopo le travagliate esperienze con PSP non vedono l'ora di metter ele mani su una macchina da gioco che sembra davvero solidissima, per qualità costruttiva, control system e disponibilità di software. L'hardware si è già dimostrato elegante e maneggevole, pregiato e strutturalmente impeccabile. Il design è eccezionale, ricercato e raffinato, a sottolineare una maneggevolezza eccellente. Le dimensioni sono generose, a svantaggio forse della portabilità, ma servono per valorizzato lo schermo AMOLED da 5 pollici, vero fiore all'occhiello della console.
Quello che più compiace è però l'ampia dotazione di sistemi di controllo. Oltre ai tasti classici del brand Playstation, Vita include accelerometri e Tilt Sensor, più un touchscreen e un touschpad retrostante. Tutti sono utilizzati in maniera intensiva in molte delle applicazioni videoludiche, e la console appare perfetta per ospitare qualsiasi tipo di software, dalle piccole applicazioni che tanto successo riscuotono nel mercato Mobile fino ai videogiochi più complessi e articolati, finalmente valorizzati dalla presenza del doppio stick analogico.


Ottimo e funzionale anche il Sistema operativo. L'organizzazione dei menù è efficace, e si accompagna con una perfetta gestione del Multitasking, entrambe sorrette da una fluidità sempre garantita e dalla risposta puntuale e precisa dei tocchi sullo schermo.
Le funzionalità sociali di Vita si legano alla gestione della Lista Amici condivisa, che propone addirittura una multichat, ma passa anche da Near, un sistema che permette di esplorare l'ambiente attorno a voi per cercare altri giocatori e sfide sempre nuove. Ci pensano poi le applicazioni ufficiali di Twitter e Facebook ad integrarsi con le vostre attività videoludiche, informando gli amici degli ultimi Trofei conquistati e dei titoli che state giocando. Gli unici dubbi riguardano la durata della batteria, vero e proprio tallone d'Achille anche dell'ultima generazione di Smartphone, e la scelta di Sony di puntare su Memory Card e attacchi proprietari, che di fatto si tradurrà in accessori molto costosi. Ma al di là di questo, la console è valorizzata soprattutto da una Line-Up eccezionale, in cui già si contano moltissimi titoli interessanti.

Playstation Vita - I giochi più attesi del 2012

Gravity Rush
Sviluppato da Japan Studio, Gravity Rush è un particolarissimo action game, tutto basato sull'abilità della protagonista, che riesce ad invertire repentinamente il centro di gravità del mondo fantastico in cui si trova intrappolata. Utilizzando i tasti dorsali il giocatore può sospendere la gravità, riattivandola in seguito ma lungo una nuova direzione.

Per il momento si è visto poco del titolo, ed il level design dei primi stage non sembrava così complesso da valorizzare l'eccezionale idea alla base del progetto. L'anima action del titolo si fa comunque sentire, in scontri rapidi e serrati, fatti di combo semplici e calci volanti. Chiave di volta della produzione, il suo particolare stile grafico: un toon shading dai colori acidi, che si sofferma con tratti netti e agitati sulla silhouette della protagonista, trasportandoci in un mondo affascinante e misterioso.

Rayman Origins
Dopo l'eccellente prova della versione Home Console, Rayman si appresta a tornare anche in versione Portatile. Sulla qualità dell'offerta ludica non ci sono dubbi: Rayman Origins, come abbiamo già sottolineato nella nostra recensione, traccia un parallelo fra l'epoca d'oro del platform 2D ed i moderni epigoni di questo genere, riportandoci con la mente alle soluzioni di level design dei mitici Yoshi's Island e Donkey Kong.

Vario, longevo e divertente, valorizzato da un attento studio legato all'architettura ed alla conformazione degli stage, il titolo è una deliziosa rarità. Impreziosito da uno stile grafico sopra le righe, da un commento musicale dinamico, Rayman Origins sembra prestarsi più che bene ad un adattamento “in piccolo”, date le dimensioni non eccessive degli stage.

Uncharted: Golden Abyss
Su Home console si è appena conclusa la prima trilogia di Uncharted, e su Vita sta per aprirsi una stagione gloriosa per l'archeologo Sony. Il capitolo portatile delle avventure di Nathan non è sviluppato da Naughty Dog, ma la qualità del titolo è comunque elevata. La formula è quella di sempre: un mix eterogeneo di Puzzle Ambientali, esplorazione e sparatorie.

Anche Golden Abyss, quindi, punta tutto sulla varietà, cercando di proporre un'alternanza di situazioni in grado di sostenere un ritmo sempre acceso e cavalcante, che già ha fatto la fortuna dei re capitoli Playstation 3. Ancora non si sa nulla della trama e dei nuovi personaggi (il misterioso Dante, appena citato, e la sbarazzina Chase), mentre i controlli tramite touch screen si sono già rivelati: a volte troppo invadenti, a volte invece opportunamente “in disparte” (utili per adoperarsi in qualche scalata più “pigra” ma comunque spettacolarizzata dai numerosi giochi di camera), non rappresentano certo un extra che cambierà faccia alla serie. Il comparto tecnico è molto buono, ma il colpo d'occhio ravvicinato mostra qualche texture incerta. Vedremo quale sarà il risultato definitivo, sperando di avere per le mani una campagna lunga e articolata.

Resistance Burning Skies
Dopo l'abbandono di Insomniac, la serie Resistance passa nelle mani di Nihilistic, ed esordisce su piattaforma portatile con Burning Skies. Il titolo si ambienta in una timeline parallela, e ci farà vivere l'invasione dei Chimera nella costa est degli stati uniti. Impersoneremo un eroico pompiere che si troverà suo malgrado a fronteggiare la minaccia aliena. Il gameplay è quello classico della serie: un first person shooter vecchia maniera, con l'introduzione delle coperture dinamiche a vivacizzare il tutto.

Come sempre il focus del team è stato l'armamentario, che includerà bocche da fuoco stravaganti, in grado di vivacizzare una giocabilità altrimenti molto classica. Tuttavia le prime prove hanno mostrato un'intromissione fin troppo pesante delle dinamiche legate all'uso del touch screen, che diventano fondamentali per gestire il fuoco secondario di molte armi ma male si integrano con la rapidità dell'azione. Il team dovrà lavorare per ottimizzare al meglio il control scheme, che -diversamente da quanto succede in Unit 13- risponde non sempre in maniera reattiva agli stimoli dei polpastrelli (così anche l'attacco corpo a corpo, legato ad un tasto virtuale al margine dello schermo, diventa poco comodo da utilizzare). Da valutare anche la qualità del plot e la varietà di fondo delle ambientazioni.

Wipeout 2048
Non poteva mancare il racing game futuristico per eccellenza, al lancio di Playstation Vita. L’anno in cui è ambientato il nuovo episodio di Wipeout è il 2048.
Il salto si nota subito nelle ambientazioni delle piste, un passo indietro verso l’estremità delle architetture viste anche nell’ultimo Wipeout HD. Il manto stradale trasparente, massimizza comunque il senso di vertigine, permettendo di vedere le vie sottostanti, mentre si sfreccia a velocità incredibili sospesi ad alcune centinaia di metri dal suolo.

Non cambia infatti il gameplay alla base del prodotto, ancora oggi tutto legato alla rapidità smodata delle curve, alle accelerazioni totali, alle armi da utilizzare contro gli avversari o da inglobare per ricaricare l'energia della vettura. Rapido, spettacolare e veloce, Wipeout 2048 si presenta insomma come un titolo solido, non solo in grado di rappresentare uno showcase importante per le potenzialità hardware della console, per una volta non legate solo all’aspetto grafico ma anche in termini di controlli. E' anche un titolo completo, che gli appassionati della serie attendono dopo le buone prove di Pure e Pulse in campo portatile.

Unit 13
Dopo Socom Forze Speciali, Zipper Interactive si è subito buttata a capofitto nello sviluppo di un nuovo Third Person Shooter militaresco, stavolta per Playstation Vita. Le dinamiche di gioco sono molto simili a quelle che i fan della serie Socom conosco a menadito: l'introduzione delle coperture dinamiche non smussa una difficoltà abbastanza accentuata, che impone un approccio tattico alle molte missioni proposte.

Il titolo, invece di una trama sequenziale, offre infatti 36 incarichi di difficoltà crescente, da superare da soli o in compagnia di un amico, cercando di massimizzare le proprie prestazioni (accuratezza, rapidità, precisione chirurgica negli headshot), per guadagnare le tanto agognate “cinque stelle”. Oltre a scalare le Leaderboard, con le stelle si potranno sbloccare delle missioni speciali, veri e propri Boss Fight. Il comparto tecnico non è al top, e su molti altri titoli per PsVita mostrano un look più accattivante, ma gli estimatori dei titoli Zipper sanno che c'è qualcosa di più importante, sotto la scocca.

Motorstorm RC
Evolution Studio si presenta con un progetto Cross Platform dedicato al PSN, che sarà disponibile in digital delivery su PlayStation 3 e PlayStation Vita. Il titolo si presenta come un racing game con visuale isometrica, avvicinandosi ai classici degli anni '90 come Micro Machines.

Nessun power up disseminato sui tracciati, nessun turbo: solo l'abilità nella guida e la capacità di pennellare traiettorie, interpretando al meglio i 16 tracciati disponibili. Le diverse modalità di gioco si integrano perfettamente con un sistema che punta molto sulla componente sociale, confrontando costantemente i tempi degli amici e permettendovi di scendere in pista al loro fianco in men che non si dica. Su PsVita l'impatto grafico non è eccezionale, ma la mole di contenuti appare più che buona, con molte vetture (caratterizzate da una maneggevolezza peculiare) e circuiti decisamente ispirati.

Ultimate Marvel Vs Capcom 3
Non è piaciuto a tutti il comportamento di Capcom, che in meno di un anno ha già rilasciato una versione “exdended” del pur ottimo picchiaduro Marvel Vs. Capcom 3. Tuttavia poco hanno da lamentarsi i futuri utenti Playstation Vita, che vedranno arrivare un eccellente adattamento per il sistema portatile.

La versione Handheld non includerà purtroppo nuovi personaggi, ma grazie alle aggiunte provvidenziali dell'edizione Ultimate i roster di entrambi gli schieramenti saranno ben sostenuti. Le prime prove hanno evidenziato un colpo d'occhio che accetta qualche compromesso per garantire la fluidità opportuna. Ancora nulla si sa però riguardo alle modalità online del titolo. A margine, citiamo che Capcom porterà su Plasytation Vita anche il suo nuovo picchiaduro Tag, ovvero Street Fighter X Tekken, la cui uscita è prevista per febbraio in versione Home Console.
Sound Shapes
Sound Shapes è un platform particolarissimo, che fonde in maniera inaspettata musica e gameplay. Il giocatore controlla una sfera in grado di aderire alle varie superfici, rotolando lungo gli elementi dello scenario per attraversare stage composti di singole stanze indipendenti. Ogni salto, ogni nemico ucciso, emette un suono diverso, così come la raccolta metodica dei globi di luce disseminati negli schemi aggiunge un riff o un beat di sottofondo al brano musicale. Si va così creando una sinfonia dinamica composta dalle azioni del giocatore, per un'esperienza che punta tutto sul valore della sinestesia. Lo stile scheletrico, minimalista, fatto di linee semplici e colori uniformi, ben si adatta all'artisticità particolare di questo progetto

Superstardust Delta
Versione portatile dl Twin Stick Shooter uscito su PSN, Delta ripropone sullo schermo di Playstation Vita l'azione dai ritmi sempre accesi, mentre gravitando attorno ad un planetoide sferico ci si dedica all'opera blastatoria frammentando quintali di meteore e alieni.

Il gameplay appare però incomprensibilmente semplificato, mentre alle tre tipologie di fuoco se ne sostituiscono due, e sparisce lo sprint per far posto ad un vortice gestibile via touch screen che male si amalgama con la struttura di gioco. Anche le modalità extra, da giocare in punta di polpastrello, non convincono appieno.

Little Big Planet
Dopo il successo dei due capitoli Playstation 3, che hanno definitivamente sdoganato la filosofia Play, Create and Share, Little Big Planet approda su Playstation Vita. Il porting regala all'utenza un editor più facile da utilizzare grazie all'immediatezza dell'interfaccia Touch, che non perde un briciolo della sua duttilità, permettendo di creare non solo livelli Platform, ma anche veri e propri minigiochi, eventualmente per divertirsi in coppia con un amico (anche sulla stessa console).

E' però il single player a beneficiare di più delle novità legate al control scheme: negli stage di Little Big Planet Vita si trovano puzzle ambientali da risolvere utilizzando le specifiche della macchina, e nuovi elementi interattivi con cui interagire tramite giroscopi, touchscreen e touchpad. LBP si trova così a suo agio sul portatile che sembra quasi progettato per girare su PS Vita.

Escape Plan
Escape Plan è sostanzialmente un puzzle game, in cui il giocatore interagisce con l'ambiente di gioco per permettere ai due buffi protagonisti, Lil e Laarg, di fuggire dal bieco laboratorio in cui sono confinati. Il sistema di controllo si basa sull'utilizzo di touchscreen e touchpad: rapidi tocchi servono a spronare i due eroi o a farli fermare, mentre dei “pizzichi” stimolano i loro sommovimenti intestinali, utili per fargli eseguire dei rapidi scatti in avanti.

Toccando gli elementi dello scenario, fra trappole, materassi e distributori di elio con cui gonfiare i due personaggi, si deve procedere di stanza in stanza, cercando di massimizzare le proprie statistiche. Spaventa leggermente il fattore Trial and Error, mentre il comparto grafico, interamente in bianco e nero, riesce ad enfatizzare il valore di una attenta ricerca artistica.

Ridge Racer
Al lancio di una nuova console, non può mancare lo storico Racing Game Namco. Il titolo appare lo stesso di sempre, e la sensazione di deja vu è acuita dal fatto che i circuiti proposti siano riproduzioni di tracciati già comparsi in altri capitoli della serie. Il gameplay si basa sempre sull'uso smodati della derapata, che serve per pennelleare le curve ma si protrae fin troppo spesso anche nelle diritture, andando a riempire solo gradualmente gli indicatori del turbo.

Il Ridge Racer di Playstation Vita verrà commercializzato in una forma particolare: il titolo avrà un prezzo ridotto, appropriato ad una mole di contenuti altrettanto esigua. Tre tracciati e cinque vetture si troveranno “out of the box”, mentre una serie di DLC a pagamento vi permetteranno di correre su altre auto e nuove piste.

Reality Fighters
Reality Fighters è un picchiaduro a Realtà Aumentata, molto semplice nel gameplay e nelle premesse, che cerca di irretire il pubblico con uno stile scanzonato. A livello di gameplay, il prodotto pare essere molto basico, ma non rifugge comunque un sostrato tattico in grado di non banalizzare le sfide.

La particolarità del gioco consiste nella possibilità di creare un lottatore personalizzato a partire da una digitalizzazione del proprio volto, assegnandogli poi uno stile di combattimento fra i molti disponibili (tutti ovviamente goliardici, dal Rapper alla Mummia, dal Cowboy al Surfer). Le funzionalità AR permetteranno anche di far combattere i lottatori proprio “di fronte” al giocatore, o di realizzare delle apposite arene fotografando le nostre location preferite.

Ninja Gaiden Sigma
Anno prolifico il 2012 per la serie Ninja Gaiden. Oltre all’attesissimo terzo capitolo del ramo principale della saga (quello per home console) è in arrivo su PS Vita (almeno in Giappone, al lancio) una versione rivisitata e corretta della versione Sigma apparsa su Playstation 3.

Si tratterà di un Ninja Gaiden dal gameplay completamente adattato alla nuova portatile Sony, con un livello di difficoltà rivisto per venire in contro alle esigenze dei giocatori “portatili” (che si aspettano di poter affrontare brevi sessioni di gioco), ed un sistema di controllo davvero interessante. Da una parte troveremo la possiblità di potenziare le Ninpo (le tecniche ninja) tramite touch pad posteriore; dall’altra, di prendere la mira (ipotizziamo per frecce e shuriken) semplicemente muovendo la console. Introdotto, infine, l’”Hero Mode”, una modalità user-friendly nella quale, a bassi livelli di salute, Ryu schiverà e parerà automatticamente i colpi.

Lord of Apocalypse
In un affascinante mondo sull’orlo dell’Apocalisse Lord of Apocalypse si propone come squel diretto di quel Lord of Arcana che, senza successo, tentò di scimmiottare le idee di Monster Hunter. Il titolo si presenta -finalmente- corredato da giuste funzioni di multiplayer online, presentando compatibilità non solo tramite Wi-Fi ma anche 3G, per venire incontro a tutti i futuri possessori di PS Vita. La cooperazione tra giocatori umani sarà dunque vitale, sebbene il team abbia riservato qualche opzione anche ai più solitari, con tre compagni computerizzati sempre a disposizione. Il gameplay ricalca in parte la struttura del predecessore (e di Monster Hunter), con la pulsantiera frontale a gestire attacchi e difese. Per movimentare un pò il tutto, però, il team ha deciso d’inserire particolari (e spettacolari) combinazioni attivabili spesso tramite piccoli quick time event e capaci di rendere interessanti e frizzanti le battaglie. Qualche perplessità deriva però dallo sviluppo parallelo del titolo per PSP e PS Vita, che ci rende dubbioso sullo sfruttamento da parte del prodotto delle piene capacità della nuova nata in casa Sony.

New Little King's Story
Pur senza aver ottenuto grandi successi al botteghino Little King’s Story ha saputo ritagliarsi una notevole fetta di ferventi sostenitori, indubbiamente felicissimi per questo sequel, in esclusiva PS Vita. Grazie ad una nuova veste grafica più vicina agli stilemi di “Tales Of..” New Little King’s Story si prepara ad immergere i giocatori in un mondo RPG-tattico tipicamente giapponese, mettendoli nei panni del giovane Re Corobo, che dovrà organizzare il suo esercito per liberare sette principesse imprigionate nelle sette regioni del suo regno.

A sostegno del nostro eroe le possibilità di PS Vita, che consentirà ai sovrani digitali di gestire le proprie truppe con pochi mirati tocchi sul touchpad posteriore. Tra nuove leve e vecchie conoascenze, un intreccio ancora misterioso si prepara ad irretire i già frementi acquirenti di PS Vita.

Silent Hill Book of Memories
Silent Hill, per quel che riguarda la nuova portatile Sony, ha deciso di cambiare rotta e staccarsi dalle meccaniche survival horror che hanno caratterizzato e caratterizzano le edizioni per home console in alta definizione. Questo Book of Memories, sviluppato da WayForward, sarà infatti un side-scrolling shooter con visuale isometrica la cui feature principale sarà il multiplayer cooperativo tramite connessione ad internet. Il giocatore potrà dunque creare il proprio alter-ego unico, intraprendendo (secondo quanto dichiarato dal team) una linea narrativa personalizzata dalla presenza di diversi bivi che, in qualche modo, potranno modellare l’intero mondo di gioco.

Il gameplay, invece, è quello classico degli shooter alla Renagade Ops (ma anche tanti altri), pienamente contestualizzato nel mondo della nebbiosa cittadina statunitense. Sfruttando le possibilità di PS Vita il giocatore avrà a disposizione ogni genere di arma, nonché le sue stesse mani ed alcune abilità speciali per avere la meglio delle ammorbanti creature.

Little Deviants
Tra i titoli disponibili al lancio di PS Vita Little Deviants si distingue certamente per le sue peculiarità. Si tratta, sostanzialmente, di una raccolta di mini-games che promettono di fungere quasi da “tutorial” per l’utilizzo di tutte le funzioni di controllo, sensori, touchpad e chi più ne ha più ne metta della nuova console Sony.

Attraverso tantissime soluzioni divertenti ed una pletora di simpatici personaggi, questo potrebbe essere, grazie anche al multiplayer fino ad otto gicoatori contemporaneamente, una delle hit più vincenti nei primi mesi di “vita” della nuova console portatile nipponica.

Ragnarok Odyssey
Ragnarok Odyssey si presenta ai futuri possessori di PS Vita come un “Hunting Action RPG”, con una fondamentale componente multiplayer per quattro giocatori. Il titolo, che strizza l’occhio a Monster Hunter, sarà ambientato nel mondo del famosissimo MMORPG Ragnarok Online (per PC) e vedrà i giocatori imbarcarsi in moltissime missioni che prevederanno principalmente la caccia a curiosi ed a volte davvero enormi mostri.

Dalla loro gli eroi avranno un evoluto sistema di combattimento, basato su svariate combinazioni di attacchi (ed attacchi speciali) nonché sulla possibilità di effettuare pericolose combo tag, sfruttando le peculiarità dei propri compagni di squadra. Come ogni RPG che si rispetti anche Ragnarok Odyssey presenterà un sistema di crescita basato sulle abilità di combattimento dei protagonisti, che si divideranno secondo un job system predefinito con all’attivo almeno sei differenti classi. Ad arricchire la produzione un’attenzione particolare per quanto riguarda la spettacolarità, veicolata da devastanti combinazioni aeree e possibilità di juggling senza moltissimo da invidiare ai più semplici picchiaduro.

Touch My Katamary
Dopo il successo della versione home una rivisitazione portatile della serie Katamary Damacy non poteva certo mancare. Arriva infatti da Namco Bandai, nel 2012, Touch My Katamary, revisione inizialmente pensata per Playstation 3 e poi adattata a PS Vita ed alle sue peculiarità.

Le meccaniche di gioco non saranno diverse dal solito: percorrendo le ambientazioni di gioco dovremo spingere la nostra pallona gommosa per raccogliere quanti più oggetti possibile: il touchpad posteriore di Vita ci permetterà però di allungare, allargare, restringere ed assottigliare il nostro strumento di raccolta mentre -con gli stick analogici- lo spingeremo alla costante fagocitazione d’ogni cosa ci capiterà a tiro. Centrale, come al solito, la colonna sonora, composta da ben venti brani di artisti famosi ed in costante e dinamico cambiamento a seconda delle dimensioni della nostra sfera.

Bioshock
C’è ancora un fitto alone di mistero attorno al capitolo di Bioshock in sviluppo (ancora preliminare) per PS Vita. Quel che è certo è che Kevin Levine, intervistato, ha smentito categoricamente le voci che volevano ricondurre il progetto ad un semplice porting dell’attesissimo Infinite, dichiarando -invece- di voler produrre qualcosa di veramente nuovo, che sappia adattarsi alle caratteristiche della nuova console offrendo al giocatore un’esperienza davvero diversa. Il titolo sarà dunque “unico” all’interno del franchise e potrebbe addirittura essere affidato ad un team esterno per permettere che queste caratteristiche peculiari emergano al meglio.

Assassin's Creed
Tra le varie IP importanti che -prima o poi- approderanno su PS Vita c’è anche Assassin’s Creed. Un nuovo titolo della serie per la portatile Sony è stato annunciato durante l’ultima GamesCom, aggiungendo che la produzione sarà basata su uno storyline completamente nuovo e personaggi altrettanto inediti.

Il titolo, chiaramente, fruirà in maniera intensiva delle peculiarità di Vita: dobbiamo aspettarci dunque qualche meccanica di gameplay che prevederà l’interazione tramite il touchpad, il touchscreen o i sensori di movimento implementati nel nuovo gioiellino Sony.