Speciale Il ritorno dei Pokemon

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Speciale Il ritorno dei Pokemon
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Breve storia di un fenomeno di massa

E' datato 1996 l'esordio dei “Pocket Monsters” sul piccolo, monocromatico, schermo del Game Boy, più familiarmente rinominati, abbreviando e riunendo i due nomi, come Pokemon: “Pokemon Red” e “Pokemon Green” (diventato “Pokemon Blue” in occidente) segnarono un'epoca e contribuirono in maniera rilevante alla sopravvivenza della Nintendo, che attraversava un periodo poco felice, messa in crisi da quel fenomeno di vendite che era la Playstation della Sony.
Li creò un certo Satoshi Tajiri, prendendo ispirazione dalla sua passione per gli animali e da uno dei passatempi preferiti dei bambini giapponesi, di quelli, almeno, che non vivono nelle megalopoli del Sol Levante: la cattura e l'allevamento degli insetti.
Campioni di incassi in Giappone, i due giochi rischiarono di non arrivare mai in occidente perché ritenuti, evidentemente a torto, inadatti e troppo distanti dai gusti di americani ed europei: per fortuna le ritrosie furono superate ed una massiccia campagna pubblicitaria ne garantì il successo anche negli Usa, prima, ed in Europa poi, dove si trovarono a doversi difendere dagli strali e dalle accuse mosse dai soliti benpensanti improvvisati.
Ai primi due titoli fece seguito “Pokemon Yellow”, un capitolo interamente dedicato a Pikachu (che si affermò come mascotte ufficiale della serie e come pokemon tra i più amati) che riuniva le caratteristiche dei primi due prodotti usciti: in pratica, Red e Green differivano solo per la presenza di alcuni pokemon diversi tra una versione e l'altra (tutto allo scopo di scambiare i mostri catturati o mancanti nella propria versione utilizzando il cavo link), ed altri tre titoli sviluppati per il nuovo Game Boy Color (“Gold”, “Silver” e “Crystal”).
Da non dimenticare anche l'uscita di alcuni giochi alternativi come “Pokemon Pinball” ed altri...
La Nintendo, intenzionata a sfruttare al massimo il suo franchise più di successo, sviluppò dei titoli anche per la sua console maggiore, l'agonizzante N64, con la trilogia dei “Pokemon Stadium”, in cui era possibile utilizzare tutti i propri pokemon, quelli catturati nella versione per Game Boy, e tutta una serie di titoli alternativi (“Pokemon Snap”, “Pokemon Puzzle League”).
Ben presto il fenomeno si estese dal mondo dei videogiochi, coinvolgendo quello dei giochi di carte (le trading cards dei Pokemon sono state in grado di rivaleggiare con successi affermati come quello di “Magic”), dei fumetti e, invitabile parlando di Giappone, delle serie a cartoni animati. La serie televisiva dei Pokemon esordisce su tutti gli schermi televisivi nipponici nel 1997 ed anche in questo caso il successo è immediato (nonostante l'effetto speciale utilizzato per i lampi emessi da Pikachu nel corso dei primi episodi causò i famigerati attacchi epilettici ad alcuni bambini giapponesi): grazie allo stretto controllo esercitato da Nintendo sugli sceneggiatori, la serie rispecchia fedelmente l'atmosfera e le tematiche presenti nel videogioco, sancendo in maniera definitiva la consacrazione di un vero e proprio fenomeno di costume e fungendo da vero e proprio apripista nel resto del mondo dove spesso l'anime arrivò prima dei videogiochi (come accaduto anche in Italia).

Un successo controverso

Come spiegare le vette di successo raggiunte da un prodotto a prima vista così elementare ed anche infantile? La maggior parte degli “esperti” non ha esitato a definire il fenomeno rappresentato dai Pokemon come qualcosa di futile, una moda passeggera, a volte persino deleteria: i Pokemon divennero un pò la summa di tutti i mali che genitori distratti e superficiali tendono a ricercare èer spiegare il disagio dei figli con cui non riescono a comunicare. Demonizzare invece che comprendere, ecco quello che è accaduto!
Così in Italia, negli stessi anni in cui Sailormoon rappresentava una seria minaccia all'identità sessuale di tutti gli adolescenti nostrani, i Pokemon divennero il bersaglio di chi voleva scaricare i problemi della società su quegli inumani mostriciattoli provenienti dal minaccioso oriente...
La multimedialità insita nel prodotto, che copriva non solo il settore dei videogiochi, ma anche quello dei giochi di ruolo, dei cartoni animati, di libri e fumetti, favorirono la visibilità del franchise ma anche la sua esposizione alle critiche più furiose: come al solito, comunque, le leggi del mercato furono più forti, favorendo al massimo la diffusione di un prodotto chiaramente vincente a discapito di tutto il resto.
D'altronde le intenzioni del creatore della serie, Satoshi Tapiri, sono state, fin dall'inizio, quelle di creare un'esperienza di gioco che non fosse da vivere in solitudine, davanti ad uno schermo, come accade per la maggior parte dei videogiochi: il giocatore deve sì catturare ed allevare i propri pokemon, ma poi deve pensare anche a farli progredire o a catturarne di nuovi e rari, per completare la collezione, e tutto questo non è possibile senza la collaborazione di uno o più amici!
Inoltre, nonostante l'esperienza di gioco si basi, per buona parte, sui duelli di Pokemon con altri allenatori, gli scontri sono del tutto incruenti e sorretti sempre da uno spirito di lealtà ed amicizia tra i contendenti; anche l'instaurazione di un rapporto positivo con i propri Pokemon risulta essenziale per la buona riuscita del gioco.
Pertanto all'istinto del collezionista che alberga in tutti noi aggiungete un mondo fantastico da esplorare, tante tenere creaturine da allevare e coccolare, un pizzico di sano spirito di competizione ed avrete gli ingredienti essenziali di questo successo planetario!

Un'occhiata al futuro

Molte cose sono cambiate da quel lontano 1996: il Game Boy non esiste più, sostituito da discendenti più sofisticati e performanti quali il GBA ed il GBA SP (e perché no, anche il GB Player!), al N64 è succeduto il GCN.
Ma il successo dei Pokemon continua inarrestabile ancora oggi: la serie televisiva veleggia oltre i 300 episodi, i cinema sono invasi dai loro film, il gioco di carte continua a passare da un'espansione all'altra...inevitabile, allora, il ritorno anche in campo videoludico degli amati/odiati tesserini.
Già usciti in America e Giappone, i nuovissimi Pokemon Rubino e Pokemon Zaffiro si apprestano a fare il loro attesissimo esordio anche qui da noi, mentre l'immediato futuro prospetta l'uscita di nuovi add-on anche per GCN, destinati a rinverdire i fasti del passato.
Il viaggio alla cattura dei nuovi Pokemon comincia il 25 luglio 2003...

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