Quella del Modding, o meglio del Case Modding, è una pratica in voga da tempo immemore: praticamente da quando esiste l'hardware di gioco/lavoro casalingo "boxato". Se gli anglicismi non sono il vostro forte sappiate che dietro a tutto ciò si nasconde semplicemente la modifica allo chassis di un Personal Computer (nel 90% dei casi) o di una Console. L'universo del modding, tuttavia, non è così scontato: tanto per iniziare si possono analizzare le motivazioni che portano l'utente ad elaborare il proprio case. C'è chi lo fa per puro senso estetico, sostituendo magari una delle pareti laterali con del trasparente plexiglass per mostrate la potenza del suo PC, verniciando in maniera fantasiosa il verniciabile ed aggiungendo immancabili LED a ventole e quant'altro. C'è invece chi ne trae benefici prestazionali, aggiungendo grosse (ma silenziosissime) ventole di raffreddamento aggiuntive, schede grafiche in parallelo e, soprattutto, un sistema di raffreddamento liquido. Infine ci sono utenti alla ricerca di un compromesso tra stile e comodità, per giungere più facilmente alle componenti della propria macchina: queste sono certamente le modifiche più radicali, dato che vedono spesso uno stravolgimento totale del case o l'eliminazione dello stesso a favore di una configurazione "aperta". Quest'oggi vedremo un pò di tutto nel nostro speciale dedicato all'Italian Modding Contest 2012, svoltosi in occasione del Lucca Comics & Games 2012 conclusosi da appena una settimana. In attesa di vedere pubblicato il vincitore a questo indirizzo, vediamo le fantasiose creazioni dei partecipanti.
I concorrenti
Il primo concorrente è Omar Tommasi con il suo Freshout, un lavoro autocostruito che ha impiegato un anno e mezzo per essere realizzato. Il nome dell'opera dice già sostanzialmente tutto: si tratta di una mod che unisce estetica, prestazioni e comodità. Da una parte l'enorme ventola e l'esposizione completa delle componenti garantiscono un'aerazione ottimale; dall'altra il posizionamento esterno dell'hardware consente l'immediata sostituzione. Si chiude con classici led di colore blu elettrico e con un'interessante set di switch dal carattere vintage per la regolazione delle ventole. Ingegnoso!
La seconda opera in gara punta prima di tutto sulle prestazioni, presentandosi più sobria e contenuta. Si tratta di Twister Mod 8.0.0.D di Daniel Bolognesi. Il progetto mostra componentistica assolutamente all'avanguardia come due schede grafiche NVIDIA 680 GTX in configuarzione SLI alimentate da un potente Corsair AX1200 capace di erogare 1200 Watt di potenza. Il tutto sapientemente regolato da un sistema di raffreddamento liquido dove anche l'estetica (pur minimale) vuole la sua parte. I LED blu chiudono il quadro di un modding molto elegante.
Terzo concorrente in gara è Iron Revenge II di Francesco Ciccarelli. Parliamo anche in questo caso di una mod autocostruita, basata sul taglio manuale di inserti lamellari in acciaio che garantiscono linee agressive al layout dello chassis. L'interessato garantisce che ogni taglio è stato fatto tramite strumenti manuali, compresa la scritta "Iron Revenge" che campeggia nel lato "esposto" del case, opportunamente modificato con l'aggiunta di plexiglass trasparente. LED strip di colore blu garantiscono poi quel tocco "Fast and Furious" al quale nessun modder vuole rinunciare.
La quarta creazione in concorso è forse la più particolare di tutte. Si tratta di CUBO Project, realizzato da Cristiano e Marco Sforacchi (padre e figlio). La peculiarità del progetto consiste nella struttura stessa del computer, montato su un meccanismo in grado di ruotare l'intera struttura di 360° senza impedimenti causati da cavi e cavetti vari che, in questo progetto, risultano completamente "invisibili". Ingombro ridotto al minimo dunque, per una mod impreziosita dal solito carico di LED azzurri e da un monitor secondario montato su una delle facce del cubo; inserto del tutto funzionale che permette di trasportare ed utilizzare questo particolare PC praticamente dappertutto. Un lavoro d'ingegnerizzazione coi fiocchi!
Per il concorrente successivo si passa a qualcosa di meno tecnico e probabilmetne più amatoriale, che sacrifica la funzionalità e la potenza bruta a favore del libero sfogo creativo dei suoi autori, il Gruppo "Biblionet" dell'Oratorio San Luigi di San Marzio al Lambro -MI-. Si tratta di un autocostruito dal nome in codice Spy Mod. Parole utilizzate non a caso dato che l'estetica della mod si basa su rimandi vari alle pellicole di James Bond ed affini (più o meno). Tra modellini di automobili, Walter P-38 in miniatura e adesivi di sorta il caratteristico computer vuole rappresentare un omaggio ai 50 anni dell'Agente Segreto più famoso al Mondo.
Secondo progetto in gara per l'eclettico Francesco Ciccarelli, Elegant Carbon nasce dall'idea di riammodernare un vecchio case piuttosto anonimo, sfruttando componentistica hardware "di riciclo", senza troppe pretese in ambito prestazionale. Un Pentium 4 S.47 ed un'ATI Radeon X1650 battono sotto una scocca ridisegnata grazie all'inserimento di un foglio di plexiglass in grado di mostrare l'ordinata struttura interna, raffreddata da un doppio sistema di ventole abbellito dagli oramai classici LED bluastri.
Penultimo concorrente in gara è Ivory, una mod autocostruita da Vincenzo Carnevale. L'estetica estremamente elegante e minimale è, in questo caso, il motore principale del progetto, che unisce il candore bianco di un case senza troppe pretese alla luminosità blu elettrica dei soliti LED. Il plexiglass, attraversato dalla "Y" di Ivory opportunamente ingigantita mostra un interno pulito e ben curato, dove anche le prestazioni vogliono la loro parte. La CPU, infatti, è mantenuta sotto controllo da un sistema di raffrreddamento liquido che fa la sua bella figura anche dal punto di vista estetico.
Si chiude con un vero e proprio classico del Modding, presentato in questo caso da Stefano Fontana. Antec mini P180 Carbon vuole dimostrare come anche un case piccolo sia in grado, con le dovute "precauzioni", di ospitare un sistema Watercooling completo. Rimuovendo i "cassetti" porta Hard Disk e tagliando le griglie d'aerazione il nostro modder ha ridisegnato la struttura di questo piccolo grande chassis, implementandovi un sistema di raffreddamento liquido che si unisce a quello ad aria più classico. Gli inserti in carbonio rendono più aggressivo il look e la facile apertura laterale consente una manutenzione rapida e veloce. Comodissimo.
Spazio anche ai più smanettoni al Lucca Comics & Games. L’angolo modding, con relativo concorso, ha svelato una parte che passa spesso inosservata o viene snobbata, quando invece è capace di mettere in luce qualità inaspettate anche nell’utente meno esperto. Uno showcase d’eccezione con produzioni autocostruite veramente di ottimo livello. Non resta che aspettare e rimanere sintonizzati a questo indirizzo per scoprire il vincitore. Nel frattempo commentate e fateci sapere anche le vostre preferenze!