Mario + Rabbids Kingdom Battle: alla scoperta dell'Amicolosseo

Oltra ad una campagna spassosissima, l'ultima fatica di Ubisoft include anche una modalità cooperativa davvero pregevole: parliamone!

Mario + Rabbids Kingdom Battle: alla scoperta dell'Amicolosseo
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  • Switch
  • Mario + Rabbids Kingdom Battle è un gioco principalmente costruito attorno ad una campagna single player corposa ed appagante, che nel corso di 40 livelli (suddivisi in 4 mondi diversi) vi mostrerà un lato gustosamente inedito di un Regno dei Funghi come davvero non lo si era mai visto.
    E no, non soltanto per i giganteschi gabinetti disseminati qua e là o per quel povero Pallottolo Bill imprigionato in un colossale paio di mutande. Come si diceva nella recensione - a proposito, se vi va di leggerla la trovate qui - vi aspettano memorabili scontri coi boss, enigmi molto meno banali del previsto, personaggi da sviluppare in stile RPG e molto altro ancora.
    Non è tutto però, visto che il divertimento in compagnia di Super Mario e dei suoi nuovi chiassosi amici non si esaurirà certo con le venti/venticinque ore di avventura in solitaria: al contrario, vista e considerata la qualità dell'ultima fatica di Davide Soliani & Co, le possibilità che la vostra sete di battaglie a turni non si sia placata una volta raggiunti i titoli di coda sono altissime, e a venirvi incontro in questo senso troverete sia le sfide (piacevoli diversivi che vi daranno un'eccellente scusa per esplorare ancora una volta i livelli) che soprattutto l'Amicolosseo, ovvero una modalità extra al 100% costruita attorno alla co-op locale. Insomma, l'ideale per coinvolgere un amico negli entusiasmanti combattimenti contro i Rabbids, dando nel mentre una dimensione tutta nuova alle consolidate dinamiche di sempre.

    Ovunque e con chi vuoi (incluso te stesso)

    Per prima cosa, partiamo da un dettaglio logistico tutt'altro che trascurabile: in perfetto stile Nintendo Switch, per divertirvi in compagnia vi basterà solo e soltanto la console, senza essere vincolati all'uso di particolari accessori extra. Pur essendo pienamente compatibile con altri tipi di controller e configurazioni (dal pad Pro ad un secondo set di Joy-Con, magari inseriti nell'apposito grip), l'Amicolosseo può essere infatti affrontato anche impugnando solo un Joy-Con a testa in orizzontale, dandovi così una scusa per una rapida battaglia grossomodo in qualsiasi occasione. Basta sganciare i pad e via, si è subito pronti per gettarsi nella mischia, senza complicazioni di sorta.
    E c'è di più: posto che, com'è ovvio che sia, il meglio sta certamente nell'affrontare i combattimenti insieme ad un'altra persona - per ragionare a voce alta sulle strategie da mettere in atto, per confrontarsi sui migliori piani d'azione e per agire letteralmente come una squadra, situazioni che danno effettivamente un sapore speciale e diverso dal resto a questa modalità - vista l'impostazione a turni sarà comunque possibile affrontare i livelli dell'Amicolosseo anche in cooperazione... con se stessi.
    Una soluzione certo un po' di ripiego, che comunque consentirà pure ai più solitari di godersi un'altra decina di ore tra un Salto Team e l'altro.

    Non c'è due senza tre... e il quattro vien da sé

    L'Amicolosseo porta con sé significativi cambiamenti alla consolidata struttura di Mario + Rabbids Kingdom Battle. Il più evidente - se si esclude il supporto stesso al multiplayer - riguarda il numero di protagonisti schierati in campo, che passa dal consueto trio di eroi (con Super Mario come leader tassativamente obbligatorio e insostituibile) ad un inedito quartetto composto da due coppie di personaggi per ogni giocatore (con la baffuta mascotte Nintendo "panchinabile" senza troppi problemi).
    Una variazione che senza dubbio alcuno rimescola un po' le carte in tavola, dando il la a preziose sinergie strategiche a interessanti giochi di simmetria.
    Sia le missioni che le arene sono state allora pensate di conseguenza, con livelli mai visti prima nella modalità storia e obiettivi ad hoc che prevedono ad esempio di scortare Toad e Toadette verso una certa porzione della mappa.
    La difficoltà è progressiva e scalabile - ma di quello vi parlerò in dettaglio in uno dei prossimi paragrafi - eppure, vista la notevole quantità di nemici e la superficie delle arene mediamente più estesa del solito, dovrete muovervi con particolare attenzione e abilità, servendovi del Salto Team e dei tubi per spostarvi rapidamente verso i punti caldi del livello e occupare le zone tattiche. Insomma, avrete letteralmente una freccia in più al vostro arco, ma nessuno vi regalerà nulla durante le diciotto sfide dell'Amicolosseo (anzi, spesso e volentieri vi ritroverete incalzati da gruppi di avversarsi sbucati persino dalle retrovie, tanto per complicare le cose e lasciarvi sempre sul chi va là).

    Questione di feeling

    Come accennato in precedenza, parte dell'innegabile fascino della modalità cooperativa di Mario + Rabbids Kingdom Battle deriva dalle dinamiche di squadra che si sviluppano con un altro giocatore fisicamente presente in locale.
    Già a partire dalla fase di composizione del team ci si confronta, si studiano ad alta voce le alternative e si formula un piano d'azione sulla base delle proprie preferenze e dello stile di gioco di ciascuno: trovare il giusto mezzo tra difesa e offesa è fondamentale, ed è importante bilanciare le coppie in modo da avere in campo personaggi capaci di fare danni ai nemici, ma anche di curare i compagni quando serve. In quest'ottica Rabbid Peach è ovviamente un'ottima alternativa a Peach, ma attenzione anche alla scivolata vampirica di Rabbid Luigi, che agendo per primo può far recuperare preziosi punti vita al resto della truppa.
    Il bello però avviene ovviamente durante i combattimenti, poiché quando il turno non è nelle mani degli avversari la collaborazione si fa davvero imprescindibile: occorre pensare come un'unica entità spezzata però su (come minimo!) due fronti, e diventa strategicamente essenziale gestire con arguzia le fasi di movimento e azione.
    È infatti possibile passare di continuo tra una coppia e l'altra prima di cedere di nuovo il pallino del gioco ai nemici, e formulare passo passo la tattica migliore non soltanto si dimostra uno spasso totale - specie se con il vostro compagno d'armi c'è la chimica giusta - ma anche la chiave imprescindibile per arrivare alla vittoria. Capire insomma quando può essere il caso di muovere il personaggio X, magari dopo aver attivato un'abilità passiva dell'eroe Y e prima di aver fatto sparare il personaggio Z, si rivelerà così un'occasione per confrontarsi, dando vita a un'esperienza cooperativa loquace e non banale, di quelle destinate a regalare soddisfazioni.

    Con quattro eroi in campo, le battaglie non possono che farsi ancora più agguerrite e serrate: trovate la spalla giusta su cui fare affidamento.

    Quando il gioco si fa duro...

    Se da un lato la modalità Amicolosseo può dirsi completamente separata dall'avventura principale, dall'altro esistono evidenti legami tra la componente co-op di Mario + Rabbids Kingdom Battle e il classico single player. Innanzitutto in termini di progressione, se è vero come è vero che i cinque mondi dell'Amicolosseo (che poi tecnicamente sarebbero quattro più uno introduttivo...) diventano disponibili solo una volta completata la relativa ambientazione durante la campagna in solitaria.
    E non finisce qui, perché anche i personaggi e le armi da equipaggiare sono esattamente gli stessi dell'avventura, con immancabili ripercussioni in termini di gameplay.
    Inutile allora specificare che, sotto questo punto di vista, affrontare un dato set di livelli parallelamente alla storia in single player oppure una volta completata la stessa possa cambiare di parecchio le carte in tavola, semplificando di parecchio la vita nel secondo caso (perché, ad esempio, sarà inevitabile arrivare alle battute conclusive della campagna con una squadra di eroi potenziati magari non al 100%, ma tranquillamente all'80-90%).
    Non abbiate ad ogni modo timore di sbilanciare le cose: anche scegliendo di dedicarvi all'Amicolosseo come ghiotto extra per prolungare il conteggio delle ore spese a fianco dei conigliacci Ubisoft - come per la cronaca è accaduto al sottoscritto - potrete sempre trovare pane per i vostri denti grazie ai tre livelli di difficoltà selezionabili. Con in particolare l'ultimo, quello difficile, sbloccato solo una volta completati tutti i livelli di un dato mondo, tanto per aggiungere un'altra buona scusa per non smettere di giocare.

    Mario + Rabbids Kingdom Battle Profondo, godibile e longevo (a spanne si parla tranquillamente di almeno una decina di ore di scontri, specie se si vuole trionfare anche al massimo tasso di sfida), l'Amicolosseo è soltanto l'ennesimo asso nella manica di una videogame stracolmo di sorprese come Mario + Rabbids Kingdom Battle. Una modalità che dimostra di funzionare alla grande, creando un'atmosfera tutta sua che non ha davvero nulla da invidiare all'ottima avventura principale. Anzi, semmai è vero il contrario: una volta sperimentata la sincera gioia della co-op, a maggior ragione se con la persona giusta, non sarà semplice tornare ad agire in solitaria. Vuoi vedere che in un eventuale sequel - che per inciso comincio sin da ora a dare per scontato e doveroso - questo tipo di cooperazione a due sarà implementata pure nella campagna vera e propria? Io inizierei ad incrociare le dita, BWAAAAAAAH!

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