Mass Effect Andromeda: benchmark e prestazioni della versione PC

La versione PC di Mass Effect Andromeda offre un grafica curata e molto pulita, capace di regalare scorci davvero mozzafiato.

Mass Effect Andromeda: benchmark e prestazioni della versione PC
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Mass Effect ha sempre offerto un comparto tecnico di prim'ordine, basato sull'ottimo, almeno per i tempi, Unreal Engine 3. Oggi, anche per segnare il nuovo inizio per la saga, Mass Effect Andromeda ha puntato su un pezzo da novanta dell'attuale panorama dei motori grafici, il Frostbite 3, utilizzato anche in Battlefield 1, in cui ha mostrato prestazioni davvero eccezionali, regalando al titolo DICE un aspetto incredibile. La differenza, anche in termini di complessità e di vastità degli ambienti di gioco, è palese tra i due titoli, rendendo necessario qualche sacrificio nel gioco Bioware. Nonostante questo, la nostra esperienza con Mass Effect Andromeda è stata decisamente positiva, mostrando un titolo che, nella sua incarnazione PC, riesce a tirare fuori il meglio dal punto di vista grafico.

    Requisiti di sistema e benchmark

    Il Frostbite 3 è un engine grafico dalle ampie potenzialità, in grado di rappresentare a schermo un ottimo dettaglio ma anche di scalare per andare incontro alle esigenze delle configurazioni meno potenti. In effetti, la quantità di opzioni grafiche disponibili è elevata e permette di adattare l'aspetto del titolo a un'ampia schiera di PC. Secondo Bioware i requisiti minimi prevedono una CPU Intel i5-3570 o un AMD FX 6350, con una GPU NVIDIA GTX 660, 8 GB di RAM e 55 GB di spazio su disco. Attenzione però, perché una macchina di questo tipo è consigliata per una risoluzione di 1280x720 pixel, decisamente al di sotto degli standard dei monitor attuali. Per quanto riguarda invece la configurazione consigliata, sono previsti un Intel i7-4790 o un AMD FX 8350, con una NVIDIA GTX 1060 da 3 GB o una GTX 970, insieme a 16 GB di RAM e 55 GB di spazio su disco. Alla luce di quanto emerso dai nostri test e da quelli disponibili online, la configurazione minima appare troppo ottimistica, meglio puntare su GPU come la GTX 970 o meglio ancora la 1060 di NVIDIA, con cui giocare stabilmente sopra i 40 fps in 1080p a dettagli Ultra, oppure su una R9 390 o meglio ancora una RX 470 di AMD. Il menù di configurazione video prevede numerosi parametri su cui agire, dalla qualità delle texture e delle ombre all'anti-aliasing, fino ad arrivare all'occlusione ambientale e alla qualità degli effetti di post processing. A differenza di Battlefield 1 manca il supporto alle DirectX 12, ma in compenso abbiamo quello per l'HDR, poco sfruttabile su PC a causa dell'assenza di monitor compatibili, che arriveranno solo nei prossimi mesi.
    Per spingere al massimo l'engine di Mass Effect Andromeda abbiamo utilizzato una configurazione composta da una CPU Intel i7 6700K a frequenze stock, mentre le GPU è una MSI GTX 1080 Gaming X 8G, con 8 GB di RAM GDDR5X, insieme a una scheda madre MSI Z170A Gaming M5 e a 16 GB di RAM GDDR4 a 2400 MHz. Una configurazione spinta ma che non rappresenta il meglio dell'attuale panorama tecnologico, visto il recente arrivo della 1080 Ti. Allo stato attuale tuttavia, nessuna GPU in commercio è in grado di gestire il titolo in 4K al massimo del dettaglio a 60 fps stabili, nemmeno l'ammiraglia di NVIDIA.

    Fortunatamente, vista la tipologia di gioco, i 60 fps non sono strettamente necessari per goderselo al meglio e con la nostra configurazione siamo riusciti a mantenere il frame rate sempre stabile appena sopra i 30 fps in 4K e al massimo del dettaglio, con picchi superiori ai 40 fps in base all'area di gioco, senza il minimo accorgimento. Scendendo al QHD le prestazioni sono migliorate molto, portando il frame rate medio a 63 fps, mentre in Full HD si sale a 95 frame medi. In 4K, per mandare gli fps stabilmente sopra i 40 è bastato intervenire sull'occlusione ambientale e sulla qualità delle ombre, ma al massimo del dettaglio il titolo rimane comunque godibile anche senza abbassare le impostazioni grafiche, dando la possibilità di vedere Mass Effect Andromeda al meglio delle sue possibilità.
    A livello di richieste hardware siamo dunque sopra Battlefield 1, che gira a 60 fps in 4K sulla stessa configurazione, ma la complessità e l'ampiezza degli scenari del titolo Bioware richiedono maggiore potenza di calcolo per essere gestite.

    Un eccellente colpo d'occhio

    Mass Effect Andromeda nella sua incarnazione su PC e al massimo del dettaglio presenta una grafica eccellente, a dispetto di quanto si è detto in queste settimane sul titolo Bioware. Tutti gli screenshot che trovare in questo articolo sono scattati con il gioco al massimo del dettaglio e in 4K, sfruttando anche la tecnolgia NVIDIA Ansel, che permette di liberare la telecamera e di creare così immagini più personalizzate. Il primo fattore a colpire positivamente è la risoluzione delle texture, elevata nella versione PC, rendendo l'astronave Hyperion molto credibile. Il Frostbite 3 sembra fatto apposta per rappresentare ambientazioni di questo tipo, con un sapiente uso degli effetti di post processing e dell'anti-aliasing, senza dimenticare l'ottima illuminazione ambientale, che dona alle stanze della Hyperion un look asettico e futuribile. A proposito dell'illuminazione, questa riprende lo stile visto nei precedenti capitoli della saga, con fonti luminose molto accese, quasi abbaglianti, che non possono che migliorare ancora con HDR attivo. In generale, il colpo d'occhio è davvero eccellente e il 4K dona al tutto una pulizia grafica notevole, riscontrabile anche negli ambienti esterni. Qui la vastità e la particolarità delle ambientazioni rende le fasi esplorative interessanti e variegate, con alcune chicche, come le impronte lasciate dai personaggi e dai mezzi sulla sabbia, realizzate davvero molto bene. Da questo punto di vista il Frostbite Engine 3 si è rivelato ancora una volta molto versatile, in grado di rappresentare bene sia gli angusti spazi interni delle astronavi sia le ampie ambientazioni esterne. Anche queste per altro utilizzano texture molto definite, con un'ottima rappresentazione del terreno, grazie al sapiente uso della tessellation, un gradito lascito di Battlefiled 1, donando profondità agli elementi presenti sul suolo, come sassi e sabbia.

    Per quanto riguarda le animazioni dei personaggi, non abbiamo ravvisato problemi nel loro movimento all'interno dall'ambiente di gioco, anche se le espressioni facciali non convincono appieno: troppo fredde e poco espressive in alcune cutscene, mentre in altre la qualità sale a livelli consoni a un titolo come Mass Effect. Qualità altalenante anche per i modelli poligonali dei personaggi secondari, alcuni dei quali escono davvero male dal confronto con quelli principali, mostrando un livello di dettaglio inferiore e, alle volte, acconciature quanto mai bizzarre. Segnaliamo inoltre un leggero pop up durante la guida negli spazi aperti e un piccolo ritardo, del tutto occasionale, nel caricamento di alcune texture, ma niente di preoccupante. Difetti che tuttavia non inficiano il comparto tecnico di un titolo capace di regalare scorci mozzafiato al massimo del dettaglio ma che si difende bene anche la minimo.

    Impostazioni grafiche al minimo

    Impostazioni grafiche al massimo

    Come si può osservare dalle immagini comparative (che consigliamo di aprire singolarmente per osservare meglio le differenze), la differenza tra il gioco al massimo del dettaglio e al minimo è marcata ma non abissale. In questo caso, la risoluzione 4K ha aiutato molto a rendere l'aliasing meno evidente anche in assenza dell'apposito filtro, per cui questo elemento è sicuramente più presente usando risoluzioni inferiori. A fare la differenza è la risoluzione delle texture, piuttosto bassa al minimo del dettaglio se confrontata con quella ottenibile con le impostazioni al loro apice. Sempre a proposito delle texture, queste appaiono più piatte, complice un utilizzo solo abbozzato della tessellation. Rimane invece di buon livello l'illuminazione ambientale, mentre si perdono praticamente tutte le ombre, rendendo meno appagante l'impatto visivo. In definitiva, anche al minimo del dettaglio Mass Effect Andromeda se la cava egregiamente, una buona notizia per chi vuole esplorare la galassia di Andromeda con una configurazione non all'ultimo grido.

    Mass Effect: Andromeda Il comparto tecnico di Mass Effect Andromeda in versione PC mostra tante luci e qualche ombra. Il mondo di gioco è rappresentato in modo molto pulito e con effetti di luce ottimi, senza dimenticare le texture in alta risoluzione, riuscendo a fornire un colpo d’occhio, sia negli ambienti esterni che in quelli interni, molto buono. Di contro abbiamo delle animazioni facciali alle volte inespressive o poco credibili, che tuttavia non riescono a rovinare un comparto tecnico a tratti mozzafiato, capace di rendere l’esplorazione dei pianeti un’esperienza appagante dal punto di vista visivo. Dalle aree desertiche a quelle più ricche di vita la rappresentazione dei pianeti è convincente, come anche quella degli ambienti interni, per una complessità delle ambientazioni decisamente più elevata rispetto ai precedenti capitoli della serie, grazie alla potenza del Frostbite Engine 3. In questo senso, non stupisce che nemmeno le schede più potenti riescano a gestire i 60 fps in 4K al massimo del dettaglio, ma Mass Effect Andromeda è godibile anche a frame rate inferiori, per un comparto tecnico che, se spinto al massimo, non può che soddisfare anche i palati più fini.

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