Speciale: Nintendo Dsi arriva nei negozi

L'ultima versione del DS finalmente nei negozi

Speciale: Nintendo Dsi arriva nei negozi
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Il 3 Aprile il mercato italiano ha visto l'arrivo (con qualche giorno di vantaggio rispetto all'America, una volta tanto) del Nintendo DSi, terza (ed ultima?) versione della fortunatissima console portatile.
Del nuovo Handheld s'è fatto un gran parlare, fra il numero stratosferico delle prenotazioni (la quantità di pezzi distribuiti è, come sempre, insufficiente a coprire la domanda), e le velate accuse di nascondere, dietro un restyle tecnologico, semplicemente l'aggiunta di contenuti multimediali accessori e poco affini all'attività ludica.
In realtà, i detrattori della politica economica Nintendo subiscono stavolta un duro colpo, in quanto alcune delle nuove funzionalità della console appaiono davvero interessanti, e vanno accolte in maniera estremamente positiva (su tutte, l'integrazione massiccia con la piattaforma commerciale online, già funzionante, che permette di scaricare software in un batter d'occhio).
In effetti, la “distanza” che separa il DSi dal precedente modello è molto maggiore rispetto a quella che divide il classico Dual Screen dal suo sottile fratello “lite”. Se è vero che nel recente passato dell'azienda non mancano casi di Restyle pretestuosi e poco riusciti (qualcuno ricorda il GameBoy Micro?), in questo frangente l'operazione non è certo biasimevole.
In dettaglio, vediamo quali sono le possibilità offerte dalla console, e cerchiamo di valutarne le prestazioni.

Packaging, Estetica e Hidden Core.

Qualcuno, alla Nintendo, deve aver preso lezioni dal reparto Marketing di Apple Computer. Anche la casa di Kyoto ha imparato che il primo rapporto con l'acquirente avviene attraverso il Packaging, e così il confusionario alloggiamento del DS Lite ha lasciato spazio ad una scatola molto più elegante nelle forme e più ordinata nella disposizione degli oggetti. Un rassicurante manuale di istruzioni (che appesantisce non poco l'involucro) copre, all'interno, la console (ricoperta da un sottile foglio di protezione. Il caricabatterie è situato sotto un piccolo alloggiamento in cartone, e ben visibile è il pennino di riserva. Un ottimo utilizzo degli spazi, per un confezionamento che si presenta abbastanza distinto.

L'estetica del nuovo gioiellino non stravolge certo il concept alla base dell'essenziale design che già caratterizza il Ds Lite, tuttavia i nuovi materiali plastici di cui è composta la console donano, al tatto, un inaspettato senso di solidità. Una plastica ruvida e porosa ha sostituito la superficie liscia della precedente versione, con vantaggi non indifferenti. Adesso è più difficile sporcare il rivestimento (con impronte indesiderate), anche se -supponiamo- potrebbe essere più facile graffiare la plastica (ma non chiedeteci di eseguire i test). Per il resto, poche ma sostanziali le modifiche: i face button sono rimasti identici, mentre completamente diversi sono i laterali e i pulsanti del volume e d'accensione. I laterali sono tastini dorsali di dimensioni sensibilmente ridotte, che paiono liberi dal meccanismo "a molla" che ne causava spesso il malfunzionamento su Lite a causa dell'uso eccessivo (Dementium potrebbe tranquillamente chiamarsi L Killer). Anche la levetta del volume e quella di spegnimento sono sparite, lasciando posto a due ben più eleganti pulsanti: il primo è doppio (con un + ed un - in rilievo), e posizionato sul lato sinistro della console, mentre il secondo è un rotondo bottoncino disposto a contatto con l'angolo basso sinistro del touchscreen. Possiamo dunque considerare sventato il rischio di rovinare un perfect game premendo di sbaglio il grilletto di spegnimento. Per spegnere la console è necessaria una pressione molto prolungata, mentre ad un contatto leggero verrà semplicemente terminata l'applicazione in corso e l'utente sarà riportato al menù iniziale della console, di cui parleremo nel prossimo paragrafo. Per ora basti sapere che, data l'importanza che tale menù rivestirà (ospitando i software scaricati e il browser internet), è davvero gradita la possibilità di accedervi senza dover necessariamente spegnere il DSi.
Unica perplessità per quando riguarda la costruzione globale riguarda l'ingresso delle schede SD: lo slot viene rivelato eliminando una piccola cover sorretta da due esili pezzetti di plastica. A prima vista troppo delicata, questa copertina rischia a nostro avviso di rompersi troppo facilmente.
Infine, come ben saprete, lo slot per i giochi GBA è stato rimosso. Caro Guitar Grip, è stato bello finchè è durato.
Concludiamo la disamina citando la presenza di un pennino lievemente più lungo (e quindi, anche se poco percettibilmente, più comodo), e degli schermi “cresciuti” di 0,5 pollici. La loro luminosità (regolabile in 5 livelli accedendo al menù delle impostazioni) è ottima, e garantisce una buona visibilità in tutte le situazioni. Inoltre i millimetri aggiunti alla diagonale (circa 1,30mm) non possono che compiacere. La grandezza dei nuovi schermi, nonostante sulla carta sembri davvero ridotta, è in grado davvero di fare la differenza.
Piccola nota a margine: qualcuno ha lamentato l'assenza di una porta USB che permetta di collegare direttamente la console al Computer. Ribadiamo in questa sede che, nonostante l'aggiunta di molte funzionalità multimediali, è il gioco vero e proprio la prima finalità del DSi. Con una piattaforma commerciale così ben integrata con il sistema operativo, davvero non si sente il bisogno di connettere direttamente il proprio Nintendo al PC. Le funzionalità di riproduzione audio/video non hanno la supponenza di essere competitive (gli Ipod ottengono risultati migliori con molto meno ingombro), e non ci sarebbe nessun motivo per nascondere questa verità. I fanatici della connettività e dell'hi-tech ad ogni costo possono rivolgere le proprie attenzioni altrove.

Non è solo l'involucro della console ad aver subito un totale Restyle. Anche la componentistica interna è stata aggiornata: adesso la memoria RAM della console è quadruplicata (da 4 a 16 mega), ed il processore è passato da 67Mhz a 133. Al di là della possibilità di inserire SD per salvare applicazioni e giochi, il DSi offre già una buona capienza (pare in grado di ospitare una decina di giochi). Il prezzo di prestazioni lievemente più prestanti si paga però quando si esamina la durata della batteria. Niente di particolarmente grave: le prestazioni sono comunque migliori del primo, vecchio DS, ma rispetto al Lite si sono perse due o tre ore di autonomia. Ma siamo sicuri che le 14 ore di gioco garantite dalla carica siano più che sufficienti per le esigenze di chiunque.
Dopo la prima accensione è necessario espletare le formalità di rito, inserendo Nickname, data e ora, data di nascita e colore preferito. Una volta “personalizzata” la propria console si viene catapultati nel menù iniziale, costruito in maniera davvero elegante. Icone grandi e leggibili sono disposte su di un'asse orizzontale, che è possibile scorrere con rapidi tocchi del pennino. La prima delle immagini permette di accedere al menù delle opzioni, ora organizzato esattamente come quello della console casalinga firmata Nintendo. Impostare i filtri di protezione familiare (e deve far riflettere l'attenzione con cui la casa produttrice insista su questa possibilità), le opzioni d'accesso alla rete, oppure modificare i dati del proprio profilo è semplice e immediato. Fa piacere constatare come le opzioni per la connessioni siano adesso molto meno rigide in fatto di protocolli e protezione. E' possibile configurare contemporaneamente 6 connessioni, selezionando (grazie alle “impostazioni avanzate”) anche quelle protette con chiave di rete WEP o WAP. Servono davvero pochi minuti per attivare (accettando il contratto di licenza) tutte le funzionalità “comunicative” del DSi.
Fra le altre icone del menù principale troviamo quelle che permettono di accedere alla macchina fotografica e al registratore di suoni. I due obiettivi disposti sul lato esterno ed interno della console sono da 0,3 megapixel, un quantitativo che appare piuttosto adeguato alla risoluzione degli schermi. La qualità delle foto scattate è tutto sommato buona, e le fotocamere sanno adattarsi a tutte le condizioni di luminosità. Le funzionalità “giocose” legate alla possibilità di scattare foto coinvolgono ovviamente un programma di modifica, che permette di applicare sui fotogrammi salvati modifiche di vario genere. Ad onor del vero è possibile applicare alcuni filtri anche prima dello scatto, direttamente sull'obiettivo, per vedere in tempo reale quale sarà il risultato finale.
In generale, è possibile distorcere l'immagine (sfruttando anche un efficace programma di riconoscimento dei dettagli del volto per mimare qualche “smorfia”), aggiungere elementi (cappelli, baffi, occhiali) e cornici, moltiplicare lo scatto replicando l'effetto di un caleidoscopio. Non si tratta certo di un'introduzione di importanza cardinale, ma la possibilità di memorizzare un buon numero di foto (oltre 500, se la console è vuota), e l'uso automatico che la console farà degli scatti memorizzati (presentandoli come schermata iniziale) potrebbe giustificare, di tanto in tanto, l'accesso alle “DSi camera”. Speriamo inoltre che le fotocamere vengano sfruttate in futuro da applicazioni, ludiche e non, più pregnanti rispetto a quelle che già sono presenti sul DSi Shop (Warioware Snapped, di cui parleremo in seguito).
Sempre molto “ludiche” appaiono le funzioni legate alla registrazione o alla modifica del suono. E possibile, ad esempio, campionare numerosissimi “sample” (della durata di 10 secondi), e poi applicare una serie di improbabili filtri sonori. I più abili potrebbero riuscire a mettere in sequenza più campionature per creare qualche “componimento personale”.
Ben maggiore è il rilievo dell'applicazione che permette di giocare con i brani musicali inseriti in una SD. Il mancato supporto per i file in formato mp3 si fa rimpiangere (è necessario convertire tutti i brani in formato AAC), ma le possibilità di intervento sui componimenti ripagano appieno della “scomodità”. Trasformare le tracce fino a renderle scheletriche ed esili come fossero le musiche 8 bit dei videogiochi di una volta, non ha prezzo.

Tornando al menù principale del DSi troviamo, infine, la Pictochat (immancabile, anche se poco sfruttata nello stivale), e la vera “guest star”: il DSi Shop.

DSi Shop

Per accedere alla piattaforma commerciale online è necessario collegare alla console un account ufficiale creato sul sito Nintendo. Così facendo, inoltre, sull'account in questione verranno versati automaticamente 1000 punti, grazie ai quali si potranno già acquistare i primi giochi disponibili in rete.
La navigazione all'interno dello Shop è abbastanza intuitiva, grazie ad una schermata riassuntiva che segnala le ultime notizie ed i software consigliati. Entrati nello “store” vero e proprio si potrà accedere alle 4 categorie di software, suddivise in base al prezzo.
Per il momento soltanto la categoria “Premium” (da 800 punti in su) è vuota, mentre le altre tre ospitano i primi giochi o qualche applicazione.

Dati i tempi che corrono, è d'obbligo dare un'occhiata anzitutto al contenitore del software gratuito, in cui troviamo - al momento- soltanto il browser internet, indispensabile per navigare e finalmente distribuito senza assurdi costi aggiuntivi (a differenza di quanto accadeva su DS e DS Lite). Il download avviene in maniera rapida ed indolore, ed il Browser Opera occupa 99 slot (degli oltre 1000 messi a disposizione). I test di navigazione rivelano un uso intelligente delle funzionalità del touch screen e del doppio schermo, che permettono di muoversi con semplicità fra le pagine web. Resta però non esemplare la velocità di accesso alle pagine, e il mancato supporto per alcune applicazioni in flash.

All'interno della categoria da 200 punti (circa 2 euro) troviamo per il momento due piccoli giochi di abilità: “L'aeroplanino” e “Pyoro”. Fra i due consigliamo, anche piuttosto vivamente (se considerato il rapporto qualità/prezzo), Pyoro, un piccolo gioco arcade in cui, impersonando un buffo uccello, si devono raccogliere dei fagioli che cadono dal cielo utilizzando l'improbabile lingua estensibile. La lingua può essere allungata solo a 45°, ed i riflessi del giocatore sono messi costantemente a dura prova: è infatti indispensabile non solo raccogliere tutti i fagioli (che altrimenti danneggeranno il terreno e limiteranno le capacità motorie di Pyoro), ma anche prenderli prima possibile, per accumulare punti e sbloccare così Pyoro 2, una versione ancora più frenetica del piccolo minigame.

Nella categoria da 500 punti è presente, oltre ai primi due Art Style, anche WarioWare Snapped, presentato ufficialmente durante la conference di Iwata alla GDC di San Francisco.
Ai primi due titoli, legati ad un Brand che ha già raggiunto la piattaforma commerciale online del Nintendo Wii, Everyeye dedicherà un piccolo speciale: basti sapere, al momento, che tutti gli Art Style sono dei Puzzle Game che uniscono ad una grande semplicità concettuale un comparto grafico minimal, spesso fortemente ispirato, in grado di catturare l'attenzione dell'utente.
In questa sede, salvo riservarci di riprendere più approfonditamente il discorso in futuro, ci preme dare uno sguardo più profondo a Snapped. Purtroppo, al di là dell'entusiasmo che è in grado di suscitare il marchio WarioWare, dobbiamo bocciare senza appello il piccolo titolo sviluppato appositamente per inaugurare il DSi Shop. Dal menù di gioco, infatti, si potrà accedere a 4 piccole raccolte di minigame, da superare sfruttando la telecamera interna della console ed il movimento. L'idea alla base si rivela sfortunatamente molto esile: le prove si assomigliano tutte, e manca la varietà tipica degli altri episodi di WarioWare (sempre che questo si possa considerare un episodio a tutti gli effetti). Ognuna delle quattro categorie (una delle quali deve essere giocata in coppia) presenta sempre gli stessi cinque minigame, e gran parte del divertimento deriva dalla possibilità di vedere, una volta terminata la sessione, le foto o i filmati della propria prestazione. L'entusiasmo si rivela molto passeggero, e a poco serve la sessione “credits”, strutturata a sua volta come un minigame di abilità. Dati anche i problemi di rilevamento della faccia e delle mani (legati soprattutto al contrasto), ci pare davvero eccessivo l'esborso dei cinque euro richiesti. Snapped è più una tech demo che altro, e se saprete frenare l'entusiasmo, potrete usare i 1000 punti gentilmente regalati da Nintendo per scaricare, in futuro, applicazioni molto più pregnanti.

Nintendo DSi L'ultimo Restyle del Nintendo DS è un centro completo. Il design della console è elegante, i materiali di costruzione migliori, le nuove funzionalità davvero interessanti. Resta il fatto che l'acquisto va ponderato soprattutto se si desidera dare fiducia alla piattaforma commerciale online DSi Shop, che costituisce il vero cuore pulsante delle funzionalità multimediali. Per molti le aggiunte legate alla possibilità di scattare ed editare foto, o di giocare con i brani musicali, resteranno del tutto accessorie, ed in questo caso consigliamo di non lasciarsi trasportare dall'entusiasmo e attendere qualche tempo prima di comprare la console. Del resto, attualmente l'offerta ludica legata al DSi Shop è davvero molto esile. Inutile dire che chi ha ancora per le mani il vecchio Ds “Fat” troverà nel lancio della nuova versione una buona occasione per passare ad una nuova macchina da gioco (davvero più prestante da tutti i punti di vista, dovesse solo trattarsi della luminosità degli schermi o della potenza delle casse). A tutti gli altri possiamo consigliare di guardare con interesse alla nuova edizione: di certo, quando il rilascio del software in digital delivery avrà raggiunto livelli qualitativi pari a quelli del Wii, cambiare console diventerà una priorità per tutti i videogiocatori incalliti. In quel momento, trovare anche una macchina più “raffinata” e solida, sarà senza dubbio un piacere.