No Man's Sky: tutte le novità del Path Finder Update

Il Foundation Update gli ha dato forma, il Path Finder Update la sostanza, ma quale sarà il prossimo passo di No Man's Sky e di Hello Games?

No Man's Sky: tutte le novità del Path Finder Update
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • No Man's Sky gioco acido in cromoterapica fantasia, senza senso, senza fine, senza filtri. Una galassia in divenire che poteva e può anche oggi causare rigetto, specialmente dalle parti di chi preferisce il consueto, e non si lascia trasportare dalla fredda anima procedurale del progetto Hello Games. Con il Foundation Update, il gioco più controverso degli ultimi anni conquista (finalmente?) una forma molto meno sfuggente di quella iniziale, introducendo nuove interessanti meccaniche e rivedendo dalle base l'economia chimica di loot e crafting. Viene introdotta anche la modalità survival, per un'esperienza di gioco totalmente nuova e spesso ripida come una montagna che s'erge oltre nuvole e atmosfere. Questo accadeva a novembre, poco più di tre mesi dal debutto del gioco in piena estate. Passano altri tre mesi, ma sono quasi quattro, e a marzo è finalmente il turno del Path Finder Update, ovvero una nuova stretta ai bulloni per dare vita a nuove regole e nuove sorprese, in pratica la sostanza dopo la messa in quadro, per un gioco a cui ora manca soltanto un'ultima cosa per dirsi davvero completo: un punto d'arrivo.

    Chi ha bisogno di strade?

    Sappiamo che vi piace essere sommersi di patch e contenuti scaricabili, ma la tattica adottata da Hello Games nel dopo No Man's Sky, fatta di silenzi ma anche di due grossi e puntuali update che hanno in parte stravolto il gioco, ha anche i suoi lati positivi. Il primo e il più importante è che il tempo passato in officina senza chiacchierare ha permesso loro di tirar fuori due update davvero molto grossi, la seconda è che così facendo, ogni release ha il sapore di un evento su cui concentrare anche le oramai consuete promozioni.

    In pratica, rivedere il sistema per l'estrazione di risorse di per sé non fa notizia, inserire questo piccolo ma concreto cambiamento nel mezzo di un'altra dozzina di novità e affiancando il tutto a una grossa nuova feature, trasmette al contrario una sensazione di concreto passo in avanti che spinge e rispinge alla curiosità verso il gioco. Un rinnovato interesse che per molti equivale a cogliere finalmente l'astronave al balzo per provare la prima volta No Man's Sky. Hello Games non riuscirà mai più a raggiungere il numero di giocatori attivi iniziali, quando il mondo era in preda all'hype, ma il ridimensionamento in questione è molto più in linea con quelle che sarebbero dovute essere le reali aspettative verso questo strano, coraggioso e anche un po' sfigato videogioco di fantascienza. Lo stesso vale per il prezzo: i trenta Euro a cui si trova in media oggi non stanno svalutando l'esperienza proposta, ma ne sono finalmente allineati. Col risultato che se inizialmente, proprio come in quel lontano agosto in cui apparve online la nostra recensione, No Man's Sky era un 7,5 spinto a 8 dalla sua unicità dedicata solo ai più impavidi esploratori, oggi ci troviamo davanti a un prodotto che riesce finalmente a catturare, e fin dalle prime battute, anche chi di suo non vuole metterci troppo, e pretende che il gioco gli fornisca compiti e direzioni in modo più chiaro e coinvolgente.

    Oltre la collina

    La lista delle novità del Path Finder Update è lunga, intrigante, e come sempre è stata subito ben esposta nella home page della pagina ufficiale. Il Path Finder Update, tra le altre cose, permette di costruire tre diversi mezzi per l'esplorazione terrestre, ognuno dotato di determinate caratteristiche che vanno da una maggiore capienza dell'inventario a una maggiore velocità di spostamento, riducendo al minimo i rischi dell'esplorazione a piedi.
    I tre veicoli rappresentano un bel traguardo da raggiungere per chi si appresta ad iniziare ora, e un nuovo punto d'arrivo per chi invece potrà proseguire nel suo lungo viaggio, inoltre ruote a terra si comportano davvero bene, e tra l'essere utili e l'essere estremamente aggressivi nel design, ci si affeziona fin troppo presto.
    Con il Path Finder Update debuttano anche le classi astronave, che ora possono essere specializzate nel combattimento, nel trasporto merci e nell'esplorazione (ma esiste anche la classe Shuttle, ovvero quella che sa fare tutto, ma mai davvero bene).

    Stessa suddivisione anche per i multi tool che, proprio come le astronavi, sono adesso caratterizzati non solo dalla loro area di specializzazione, ma anche da un livello di qualità che va dal valore più basso, "C", a quello più alto, "S". Il Path Finder Update mette mano anche al motore grafico, rivoluzionando l'illuminazione e ritratteggiando ogni texture, rendendo così il gioco molto più appariscente che in passato, filtrato com'è attraverso una gamma di colori che sembra triplicata in versione liscia, figuratevi in HDR. Ma sono dozzine i cambiamenti effettuati, ci sono anche nuovi materiali, nuove strutture da utilizzare per rendere ancora più "nostra" la base che tutti abbiamo prima o poi in mente di costruire; sullo stesso pianeta è anche possibile creare dei circuiti da gara in modo da sfidare gli altri viaggiatori a battere il nostro tempo migliore, oltre che a visitare il nostro avamposto, ora finalmente visibile a tutti.

    Come vedete il team di sviluppo continua imperterrito nella sua idea di multiplayer asincrono, non molto dissimile dall'idea di giocare online, anche se non insieme, paventata da Sean Murray prima nelle interviste precedenti all'uscita di No Man's Sky, e questo è assolutamente un bene perché non bisogna mai darla vinta a chi chiede una cosa totalmente diversa da quella pensata in origine. Ma più che la listona di roba inserita nell'ultima patch, quello che più colpisce è l'abnorme lavoro fatto nel sottofondo di gameplay, ovvero in tutti quegli aspetti di gioco che non balzano immediatamente all'occhio, ma che emergono solo nel medio periodo. Hello Games ha fatto passi da gigante nel rendere la galassia di No Man's Sky sempre più reattiva alle nostre azioni, sempre più capace di lasciare a bocca grazie alle sue caotiche miscele di numeri che l'engine sa trasformare sempre meglio in iridescenti irrealtà, scenari che ti soffocano con i loro colori primari, ti sconvolgono quando gradualmente s'immergono in un antitesi cromatica che fa da didascalia ad ogni mutazione siderale, preludio di notti infinite, o giornate campali. Spazio che pulsa, sputa sciami di pirati che t'inseguono fino a terra, viene solcato da abnormi navi che si stagliano in chiaroscuro tra il nostro cockpit e immani corpi celesti, e che chiedono aiuto, premiano, accolgono.

    Punto vernale

    Dopo aver guadagnato forma e approfondito la sostanza con questi primi due update gratuiti, No Man's Sky è finalmente libero di inventare e reinventare, e chissà cosa deciderà di fare nei prossimi mesi, quando presumibilmente verrà annunciato il terzo concreto passo in avanti di un progetto folle, ma sempre più affascinante, enigmatico, coeso. Certamente abbiamo urgente bisogno di una nuova mappa galattica, vista che quella presente, anche se migliore della proposta iniziale, non permette ancora uno spostamento logico all'interno della stessa, limitando di fatto le nostre opportunità di viaggio e soprattutto di ritorno.

    Ma ciò che davvero manca ora al gioco Hello Games è un nemico forte, fastidioso, perenne, che potrebbe essere anche rappresentato dall'Atlas, che rimane ancora una figura accennata. Questo potrebbe portare anche alla comparsa di un nuovo punto d'arrivo, una battaglia finale che vada a sovrapporsi ai timidi finali delle due storyline presenti, e che dia una senso di compiutezza a chi ne ha comunque bisogno. Certamente, il No Man's Sky di oggi è un'altra bestia rispetto a quello del passato, in grado finalmente di opporsi alla fredda simmetria simulativa di Elite Dangerous grazie a tutto quello che Elite Dangerous, probabilmente, non riuscirà mai a fare, anche solo perché il gioco di David Braben si prefissa tutt'altri obiettivi.

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