Speciale Nuova Xbox - Un miliardo di giocatori

Le nostre domande a Microsoft in attesa dell'evento del 21 Maggio

Speciale Nuova Xbox - Un miliardo di giocatori
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Durante lo sviluppo di Xbox 360, J. Allard motivava gli ingegneri, i programmatori e gli addetti marketing al lavoro sulla console chiedendo loro di realizzare una piattaforma che potesse convincere 1 miliardo di giocatori! Cifra ieri come oggi astronomica per un'industria che nonostante la crescita degli ultimi anni è ben lontana dall'attirare un sesto degli abitanti del pianeta; eppure il pelatone Allard ben sapeva che la seconda console Microsoft non avrebbe mai dovuto essere soltanto una macchina per videogiocatore, ma il centro dell'intrattenimento domestico. Quante volte avete sentito questa espressione?
7 anni dopo il lancio worldwide, Xbox 360 non è più una macchina per hardcore gamer. Non solo almeno: la pesante politica delle esclusive rubate a Playstation ha lasciato pian piano spazio alla meno onerosa politica multipiattaforma; la complessa mappatura dei controller tradizionali è stata affiancata dall'intuitività del sensore Kinect. Su Xbox 360 ora non si gioca soltanto, ma si guardano video su Youtube, si ascolta musica in streaming e si accede al palinsesto Mediaset Premium.
Microsoft presenterà la sua prossima console il 21 Maggio, nel corso di un evento su invito a Redmond. In quell'occasione metterà finalmente a tacere i rumour asfissianti degli ultimi mesi: specifiche hardware, memoria RAM, Kinect 2.0, periodo di lancio, integrazione con Windows 8. Always online sì, always online no.
Forte di una leadership conquistata sul campo ai danni di Sony, Bill Gates e sottoposti hanno deciso di giocare le proprie carte solamente dopo la rivale giapponese. Ma non hanno certamente rinunciato alle elevate aspettative, al miliardo di giocatori che solleticava Allard e che rischia di essere tranquillamente raggiunto nel prossimo lustro!
Nel frattempo abbiamo qualche domanda da porre a Microsoft...

Nome, prezzo, online

Come si chiamerà la nuova Xbox?
La prima domanda non può che essere relativa al nome. Nel caso di Sony era abbastanza scontato che la prossima Playstation avrebbe avuto un 4 a fianco del celeberrimo nome, ma Microsoft difficilmente con la numerazione progressiva.
Il nome in codice di Xbox 360 era Xenon: Xbox 2 avrebbe certamente sfigurato rispetto a Playstation 3, per cui la dirigenza ipotizzò di chiamarla 360, gradazione dell'angolo giro, numero che immediatamente avvolge e abbraccia tanto i diversi tipi d'utenza quanto le molteplici forme d'intrattenimento.
Sette anni più tardi il problema si ripete. Xbox 720, il doppio di 360, non funziona: nella cultura popolare è solamente un numero, al quale non è connesso nessun concetto immediatamente riconoscibile. La rete allora si è sbizzarrita con nomi più o meno apprezzati: Nuova Xbox, dove la definizione si trasferisce tautologicamente al concetto; Xbox 8, a sottolineare l'integrazione con il sistema operativo lanciato lo scorso Autunno e la stretta integrazione con il PC e gli smartphone Windows Mobile; semplicemente Xbox, un reboot hardware per una nuova strategia più inclusiva e meno gamer-oriented; Xbox Infinity stando ai rumour delle ultime ore, il cui logo sarebbe un 8 rovesciato, in algebra simbolo di infinito.
A parte l'utimo che sembra altamente probabile, gli altri nomi faticano a convincerci. Non è minimamente facile individuare una dicitura al tempo stesso chiara, vendibile alle masse e rappresentativa del salto tecnologico. La patata bollente torna a Microsoft...

Quanto costerà la console al lancio?
Il periodo di recessione e incertezza economica che stanno vivendo i cittadini del mondo occidentale hanno imposto ai publisher videoludici severe revisioni del proprio business. Nonostante il fatturato dell'industria resti grossomodo in attivo e la diffusione dei videogiochi negli ultimi anni sia stata irrefrenabile, ben poche milioni di famiglie hanno la possibilità di investire nell'acquisto di una nuova console.
Nintendo 3DS e Playstation Vita sono state lanciate a prezzi tutto sommato pari a quelli dei loro predecessori, ma nel giro di un anno i rivenditori sono stati costretti ad abbassarne i prezzi pur di esaurire le scorte. Wii U è stato lanciato lo scorso Natale in due versioni, di cui quella base a 300 euro: nonostante il cuore tecnologico sia assimilabile a quello di Playstation 3 e Xbox 360, Nintendo non si è potuta permettere di vendere la propria nuova console ad un prezzo inferiore.
Sony e Microsoft fantasticano su specifiche hardware da PC di fascia alta; sappiamo già che Playstation 4 monterà una RAM da 8 GB il cui costo medio si aggira sui 200 euro e Microsoft probabilmente farà altrettanto, cercando perlomeno di inserirne una da 6 GB contro le 4 inizialmente previste.
Il prezzo di una console è definito dalla sua componentistica hardware, dai costi di programmazione della dashboard e dei servizi e dalle spese marketing per la promozione. Il primo elemento è quello più oneroso: sviluppare chip dedicati costa notevolmente in termini di manodopera e progettazione, cui si aggiunge il prezzo elevato dell'hard disk le cui dimensioni fisiche e capienza non possono essere riviste altrettanto velocemente come il numero di circuiti su ciascun wafer di silicio degli altri componenti.
Vi sono poi le spese da sostenere per sviluppare l'interfaccia grafica, l'integrazione con Windows 8, gli accordi con partner esterni per avere ad esempio Netflix o Mediaset Premium. Aggiungiamo infine le tonnellate di dollaroni che se ne vanno in eventi promozionali, pubblicità televisive, totem nei negozi, press tour e così via.
La nostra previsione? Almeno 400 euro come la Xbox 360 al lancio nella versione dotata di hard disk. Molto probabilmente 500 euro, a meno che Sony non decida di vendere Playstation 4 in perdita di due-trecento euro...

Quale è il futuro di Xbox Live?
A nessuno stanno simpatici i vincitori. Microsoft aveva costruito gran parte della propria credibilità grazie all'online gaming a pagamento: Xbox aveva goduto di un rilancio a seguito del lancio di Xbox Live, del quale lo scorso anno abbiamo festeggiato il decennale; Xbox 360 offrì l'accesso al Marketplace e altri servizi online in maniera gratuita, salvo riscuotere 60 euro ogni anno per permettere il gioco multiplayer via etere.
Sony decise di non chiedere alcunchè ai giocatori per i servizi online di Playstation 3, una strategia sulle prime giudicata fallimentare ma che oggi risulta vincente. Anzi l'abbonamento Playstation Plus offre una marcia in più al colosso nipponico. Gli utenti Microsoft lamentano che spendere quanto un videogioco nuovo ogni anno per usufruire della maggior parte dei servizi online (nel frattempo oltre al gioco multiplayer, Xbox Live Gold permette l'utilizzo dei maggiori social network e l'utilizzo di applicazioni terze parti) non ne vale più la candela e premono affinchè la divisione tra Silver e Gold cessi con la prossima Xbox.
Siamo con loro. Negli ultimi 10 anni l'esperienza online non è più quell'avventura pioneristica narrata da Phantasy Star Online o l'ebrezza della video-chat via telecamera, bensì una pratica quotidiana, alla portata di tutti e dai costi di manutenzione decisamente più abbordabili.
Microsoft ha tutto il diritto di chiedere una sottoscrizione obbligatoria per usufruire di alcuni servizi come la riproduzione di musica o il noleggio di film, ma non per il gioco online attraverso i propri server o l'accesso a servizi ludici come i salvataggi cloud. Anzi le consigliamo di adottare un servizio in abbonamento come Playstation Plus, offrendo giochi gratuiti o sconti sulle nuove uscite agli utenti più affezionati.

A new generation revelaled

Come sarà strutturato l'evento del 21 Maggio?
Difficile sbilanciarsi su cosa mostrerà Microsoft all'evento in programma tra 3 settimane. La vicinanza con l'E3 e la necessità di rispondere a Sony detteranno con ogni probabilità un'agenda misteriosa e sulla difensiva. La casa di Redmond declamerà il nome della console, sottolineerà gli elementi di forza tecnologici, parlerà di Kinect 2.0 e dei servizi presenti al lancio. Facendo tesoro delle critiche mosse alla concorrente, difficilmente si asterrà dal mostrare il design della macchina, giacchè non definitivo.
Microsoft adottò una strategia simile nel 2005, l'anno di lancio di Xbox 360. A ridosso dell'E3 l'emittente MTV mise in onda uno speciale di mezz'ora sulla console condotto da Elijah Wood, il popolarissimo Frodo de Il Signore degli Anelli.
"Invece di svelare la console ai pochi eletti dell'E3, Peter [Moore] pensava che dovessimo fare qualcosa di diverso, pensato per i veri videogiocatori" raccontò Mitch Koch, l'allora direttore marketing e vendite di Xbox. In luogo di una conferenza pensata per gli analisti (leggasi noiosi dati di vendita) e gli esperti della stampa specializzata come quelle dell'E3, Microsoft pensò di mostrare i primi videogiochi al pubblico degli appassionati: sul palco si alternarono ingegneri e star mediatiche, Kevin Bachus, creatore dell'originale Xbox, e il gruppo musicale The Killers. Non ci fu un susseguirsi di demo giocate (eccetto quella di Perfect Dark Zero, a cui presero parte alcuni fan estratti anzichè sviluppatori di Rare), ma una eccitante carrellata di trailer: Gears of War, Quake 4, Ghost Recon: Advance Warfighter e Kameo.

Quali videogiochi vedremo il 21 Maggio? E all'E3?
La nostra percezione è che Microsoft organizzerà il 21 Maggio un evento ispirato al canovaccio della trasmissione su MTV. Ma quali videogiochi presenterà? Se vorrà rispondere per le rime a Sony, potrebbe estrarre dal cilindro un titolo casual e colorato (uno dei progetti Rare per Kinect 2.0?), un racing game (il revival di Project Gotham Racing) e un FPS (un teaser di Call of Duty: Ghosts?). A questi si aggiungerebbero alcune live demo di progetti multipiattaforma: il nostri istinto ci dice Thief (mostrato alla stampa, ma non estesamente al pubblico), Rainbow 6: Patriots (anche se Ubisoft negli ultimi anni sembra lavorare più a stretto contatto con Sony), un titolo da uno sviluppatore giapponese (forse il recentemente annunciato The Evil Within di Mikami?) e The Witcher 3: Wild Hunt (vista la pubblicazione di The Witcher 2 in esclusiva console su Xbox 360).
Ragionando sempre in linea teorica Microsoft rimanderebbe all'E3 progetti di appeal meno immediato come Ryse di Crytek per Kinect 2.0, il progetto di Remedy (sarà la volta di Alan Wake 2 oppure di una nuova IP?), qualcosa che bolle nella pentolaccia inglese di Rare o Lionhead, il videogioco AAA dei neoonati Black Tusk Studios e il prossimo Halo (non necessariamente il quinto capitolo, ma uno spin off oppure un remake di Halo 2).
Queste sono le nostre supposizioni, Microsoft stupiscici...

E dopo il 21 Maggio?

Quale strategia ha in mente Microsoft per la prossima Xbox?
Come si muoverà Microsoft nel strutturare la sua line-up? Xbox 360 partì con un gran numero di progetti in esclusiva, nuove IP terze parti e serie storiche sottratte alla concorrenza Sony, beneficiando sopratutto dell'anno di anticipo rispetto a Playstation 3. La politica aggressiva scemò pian piano quando la casa di Redmond si conquistò il favore delle software house indipendenti e lì accettò le produzioni multipiattaforma potendo ugualmente contare su un hardware più semplice da programmare.
A fine generazione vediamo Microsoft vivacchiare su pochi pilastri (Halo, Forza Motorsport, Gears of War), proposti quasi a cadenza annuale: i vertici di Xbox 360 decisero di diminuire il numero di progetti in sviluppo e affinare la qualità media di ciascuno, come ci spiegò Andrea Giolito, Product Manager Xbox and Games della divisione italiana.
Come si comporterà Microsoft con la nuova Xbox? Dal momento che la console uscirà in quasi contemporanea con Playstation 4, non potrà più contare sulle esclusive temporali del primo anno di Xbox 360. Destiny, Watchdogs, Thief, Dragon Age III saranno disponibili su entrambi i sistemi. Per questo Microsoft dovrà far leva non solo sugli studi interni (il cui numero è comunque snellito negli ultimi anni), promuovere l'integrazione di Kinect 2.0 per i multipiattaforma e rinsaldare le partnership con quelle terze parti che l'hanno condotta al successo. Pensiamo in particolare ad Epic, Activision ed Electronic Arts: accetteranno mai di produrre titoli in esclusiva sulla nuova Xbox?

La nuova Xbox sarà commercializzata anche in Giappone?
Il capoccia di Xbox in Giappone, Takashi Sensui, dichiarò in tempi non sospetti che "Microsoft avrà un successo inevitabile in Giappone". Così non è stato. Degli sforzi iniziali per conquistare gli sviluppatori giapponesi oggigiorno resta ben poco: Team Ninja ha lavorato con Nintendo, prima di dedicarsi al multipiattaforma; Hironobu Sakaguchi non ha avuto il successo dirompente che Microsoft prometteva con Blue Dragon e Lost Odyssey, cosicché il papà di Final Fantasy è passato sotto l'egida di Super Mario; Namco ha lasciato perdere la politica di esclusive di Ace Combat, Katamari e Idol Master per dedicarsi in toto al multipiattaforma.
Volente o nolente, la nicchia di giapponesi appassionati di titoli occidentali è stata costretta a riversarsi su Playstation 3 quando molti multipiattaforma in Europa, come ad esempio Metal Gear Rising Revengeance, nel Sol Levante sono stati pubblicati solo sulla rivale Sony.
Microsoft sembra demotivata: in questa Primavera Xbox 360 ha accolto solamente Gears of War Judgment e una manciata di shoot'em up tra cui l'ultimo Dodonpachi della Cave. Difficile pensare di fare meglio con la prossima Xbox continuando a proporre un simile parco titoli; ma se anche gli sforzi sovrumani compiuti a inizio generazione non hanno affatto dato i frutti sperati, vale la pena insistere in un mercato che non sembra voler appoggiare la causa Microsoft?