Speciale Oddworld: Stranger

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Speciale Oddworld: Stranger
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  • Xbox
  • Nel 1997, di fronte ad un'intera neogenerazione di videogiocatori, un promettente Team di sviluppo portò alla gloria, servendosi di un'ottima ambientazione, di una struttura solida e articolata ma soprattutto dalla vastità di situazioni mai sovrabbondanti nel loro ripetersi, un genere creduto sepolto dopo l'ultimo Flashback di Delphine Software. Si trattava di Oddworld Inhabitants che, in netta controtendenza con le mode del momento (per lo più platform ancora fanciulleschi e i primi abbozzi di 3-D), proponeva con Abe's Oddysee e relativo Spin Off (Exoddus) una sorta di "Context Puzzle" dai tratti ironici, dalla spiccata staticità lucubrativa ma non assente dai richiami di coordinazione, che solo prima della scatola grigia rimaneva una delle maggiori abilità richieste al fruitore di videogames, se non l'unica. Lungimiranza o superbia che fosse, di fronte all'incredulo popolo del 32 Bit, Oddworld Inhabitants dimostrava una fiducia incontrastata nella fetta "matura" del mercato, unica fra i tanti Crash, Gex, Crock, Spot, e la ostentava a tal punto da promettere, negli anni a venire, una costante evoluzione ludica attraverso i cinque capitoli di una "Quintologia" (Oddworld Quintology) che avrebbe dovuto mostrare, attraverso gli occhi di protagonisti diversi, ogni aspetto del mondo che, così forte e affascinante, geniali e giovani menti erano riuscite a creare.Quel che fu, invece, non si discosta dal disastro totale. Al momento del lancio di un'incerta X-Box, attesa del pubblico ma, allo stesso tempo, spasmodicamente dalle critiche che già la vedevano spacciata, Microsoft aveva bisogno di offrire una gamma di Software all'altezza del rivale numero uno. Forte di un impero finanziario di indiscutibile stazza, Microsoft comprò quante più case produttrici riuscisse ad affascinare, spingendo affinché al momento di commercializzare la sua console esse avessero già prodotto qualche titolo, se non dalla qualità, almeno dal nome altisonante. Oddworld Inhabitants fu fra queste. Diciamoci la verità, a viso aperto. Fu una grande, fallica scelta.Il team non era abituato, ovviamente, a sviluppare titoli su X-Box, e tutta la cura maniacale che aveva accompagnato la produzione di Abe's Oddysee finì per perdersi di fronte all'emergenzialità imposta dal nuovo contratto d'ingaggio. Munch's Oddysee è, difatti, un prodotto di pochissima rilevanza. Il tentativo di trasportare le vecchie meccaniche di gioco nelle tre dimensioni doveva essere fatto, e aveva speranza di riuscire, se non eseguito con un pallore e una mediocrità spaventosi. Il popolo, si sa, non perdona, e - giustamente - Munch's Oddysse è adesso uno dei titoli meno ricordati da chi rimembra i bei vecchi tempi. Ma il popolo, si sa, è anche in grado di dimenticare.  

    Difatti. Non tutto è perduto, e le strade della Quintologia incontrano, fortunatamente, ancora una volta le monolitiche, multi iridate macchine Sony. Stavolta con attenta pazienza ed il solito incontrastabile talento per il design, Oddworld Inhabitants annuncia, forte di una collaborazione con EA (Challenge Everything: il più bel motto concepibile per un vero videogiocatore), un multiconsole già da adesso atteso con ritrovata fiducia: Stranger.In vena di rinnovamenti concettuali e locazionali, Stranger assumerà la forma di un Action frenetico piuttosto che intelligibile, ambientato in un selvaggio West alla maniera di Oddworld. In un filmato precalcolato, l'unico per adesso che popola la rete, gli Inhabitants hanno mostrato, oltre ad una certa cultura e buon gusto cinematografici nello scimmiottare la produzione tutta Made in Italy di Sergio leone (The Good, The Bad... and The Odd), talento non indifferente. Stranger metterà il giocatore nei panni di un Cacciatore di Taglie senza nome, lo Straniero appunto, intento a liberare dalla feccia i territori selvaggi. In vena di citazioni grafiche, così come Red Dead Revolver nei primi piani e nei tramonti, Stranger ricorda non poco, pur la sua stazza sia ferina e il suo design decisamente animalesco, i modi e gli sguardi di tutta una generazione di Bounty Hunter, dalla barba filiforme ed incolta al poncho logoro e dal motivo inconfondibile (ricordate Clint Eastwood nella trilogia del dollaro?).Sebbene il cuore del titolo sia da giocarsi affrontando grossi ceffi da consegnare alla giustizia, Stranger curerà non poco l'interazione con i personaggi della cittadina in cui lo Straniero fa la sua comparsa all'inizio dell'avventura. 5000 frasi già registrate per il doppiaggio sono già una buona garanzia: il protagonista, prima di entrare nel vivo dell'azione, dovrà raccogliere informazioni dai tanti personaggi che incontrerà in strada o nelle immancabili "Hot Spot Locations", fra le quali di indispensabile importanza il Bounty Trade Store, in cui riscuotere l'incasso per la cattura del bandito di turno. In più, il filmato di cui sopra fa ben sperare che le vicende non ruotino intorno al solo Straniero, in modo che il giocatore possa godere, oltre che di un'impostazione ludica piuttosto promettente e vasta, anche di una buona trama.

    Il vivo dell'azione vi vedrà spesso inquadrati in terza persona, pur con la possibilità di trasformare, temporaneamente, la meccanica di gioco in quella di un First Person Shooter. Scelta lodevole, necessaria per offrire una gamma di possibilità che traggono a piene mani dai molti generi. L'approccio che il giocatore dovrà tenere, difatti, non è semplicemente e violentemente diretto: le possibilità che la sua arma regala e la vastità di munizioni (vedrete poi da quale particolarità contraddistinte), faranno sì che padroneggiare le basi dello Stealth Game e acquistare precisione nel colpo a distanza siano abilità piuttosto utili. Nel caso, data la conformazione del protagonista, primordiale (lo Straniero corre ancora sulle quattro zampe) e piuttosto mimetica (la pelle scura e viscida), grosse distese d'erba forniranno un utile nascondiglio, da dove, con precisione e la giusta fornitura di proiettili speciali, sarà possibile attirare i Desperaos e assaltarli senza correre rischi di fare troppo rumore e senza mettersi troppo in vista. Già come in Abe's Oddysse, l'ironia macabra che si cela dietro la totale mancanza di rispetto per la vita non poteva mancare. Tuttavia, ben lontani dai Mattatoi Ernia, in Stranger essa si scopre per altra via, piuttosto che per il macello delle specie sottomesse. Stavolta le minuterie bestiali che popolano Oddworld verranno usate dallo Straniero come veri e propri proiettili. Mammiferi o insetti che siano, posizionati sulla doppia corsia di fuoco della balestra (munizioni primarie e secondarie), potranno guardarvi con fare tenero o, ignari della sorte che li aspetta, muoversi con calma insperata, ma al fine niente potrà salvarli. Così, mentre la visuale in prima persona vi regalerà in primo piano tutta l'ironia della contraddizione negli sguardi inconsapevoli delle bestioline, dovrete darvi da fare nel raccogliere quante più munizioni possibile, in modo da sfoderare un vasto arsenale dalle funzionalità molteplici. Se, ad esempio, vorrete distrarre l'avversario e farlo correre lontano dal posto di guardia, potrete equipaggiare dei piccoli roditori (Chip-Punks, il cui nome ricorda i Chipmunnk (o Tamia Striati) delle steppe americane), talmente odiosi da scatenare la rabbia del malcapitato. Fra gli altri: piccole creature che, come il nome (Bolamites) consiglia, intrappolano ed immobilizzano il bersaglio; pipistrelli (Boombats) che fungono da semplici missili; semplici (e immancabili) puzzole che stordiscono temporaneamente il nemico; porcospini che svolgono al meglio la funzione di missili a ricerca. Le armi più comuni, infine, quali canoniche mitraglie automatiche dal fuoco rapido e fucili dall'impatto devastante, sono rispettivamente sostituite da api (Sting Bees, semplicemente) e lumache (Thud Slugs, "lumache da colpo"). Con tanta abbondanza di fuoco, tuttavia, è indispensabile essere il più cauti possibile: l'eliminazione fisica dei nemici non vi darà la possibilità di riscuotere compensi. Più utile, vi sarà data la possibilità di catturare gli avversari: classiche tre stelle che volteggiano sulla testa del malcapitato vi faranno capire che è il giusto momento per attivare un altro strano congegno in dotazione che, semplicemente (per dirla tutta anche con poca originalità ed eleganza), catturerà il bandito stordito. Vista tanta attenzione per gli incassi, è doveroso sperare che gli introiti del mestiere non debbano soltanto essere impiegati nel rinfoltire la vostra riserva di munizioni, anche se, al momento, non c'è altra funzione dichiarata.  

    Le locazioni in cui lo Straniero si muoverà sono piuttosto ampie e ben caratterizzate. Il gioco dovrebbe essere composto di 31 livelli, e le ambientazioni, piuttosto canoniche, spazieranno fra piccole cittadine, canyon deserti, insediamenti improvvisati nei paraggi di fiumi o lungo le pareti ripide di una montagna. Tuttavia, la rivisitazione delle classiche strutture ambientali alla maniera degli Oddworld Inhabitants è uno spettacolo imperdibile: la luce che riempie il cielo di ogni livello è meravigliosamente diffusa su un dinamismo incredibile. Gli scorci paesaggistici che già stupivano nei filmati di presentazione precedenti a Munch's Oddysee tornano in grande stile: un continuo movimento di creature popola gli ambienti, già completi nel loro fascino naturale, scossi dal vento o sospesi nel fluttuare della pioggia o della neve. L'ambientazione, un'altra volta, dimostra la capacità degli Oddworld Inhabitants e la loro inesauribile fantasia. La stessa cura sembra essere riposta nella definizione dei personaggi e, più a monte, delle razze che popolano le terre di Oddworld. In fase di Character Design gli sviluppatori hanno eseguito un ottimo lavoro, e il trasporto in grafica di gioco non è affatto deludente (i render, invece, sono semplicemente superbi). Il tutto, considerate le prime prove del titolo, fluidamente ancorato sui 30Fps, "senza cali di sorta", affermano gli sviluppatori. Ciò che, inoltre, è stato promesso, sono oltre 25 ore di gioco complessivo, standard piuttosto elevato per il momento, come vuole la vecchia tradizione di Abe.  
    Il titolo, ottimisticamente presentato negli entusiasti comunicati che sono seguiti all'acquisto degli Inhabitants da parte di EA, è previsto per X-Box e Ps2 durante la prossima primavera. Speriamo che sia una buona rinascita per la Quintologia e, come fu la storia di Abe, un titolo indimenticabile, per coraggio di caratterizzazione, fra i tanti che vedranno la luce all'alba del nuovo anno commerciale. 

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