Overwatch Anniversary: Blizzard celebra il primo anniversario del gioco

Con la nuova scorpacciata di contenuti dell'evento Anniversario, Blizzard celebra il primo anno di vita di Overwatch.

Overwatch Anniversary: Blizzard celebra il primo anniversario del gioco
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Ding ding! Level UP!
    Overwatch ha finalmente soffiato sulla sua prima candelina. Sono infatti trascorsi dodici mesi da quando il team capitano da Jeff Kaplan si è lanciato alla conquista del panorama competitivo con il suo variopinto sparatutto, forte di una perfetta sinergia tra un gameplay sempre frizzante e in grado di valorizzare la cooperazione di squadra, e un universo narrativo profondo e in continua evoluzione, ricco di eroi accattivanti, misteriosi villain e pericolosi gruppi ribelli, ma anche di piccole minoranze disposte a tutto pur di far sentire la propria voce.
    Per festeggiare questa importantissima ricorrenza, comunque, oltre ad aver messo in vendita -a prezzo scontato- la versione GOTY (che include tutte le skin "Origins", 10 loot box gratuite, e svariati contenuti aggiuntivi per gli altri titoli del circuito Battle.net), Blizzard ha organizzato (dal 23 maggio al 12 giugno) l'evento celebrativo Anniversario, occasione imperdibile per ringraziare la community di questa fantastica annata appena trascorsa. Cerchiamo però di scoprire insieme quali sono le principali feature di questo speciale appuntamento.

    Dancing for the Anniversary!

    Come per tutti gli eventi organizzati dal lancio fino a oggi, anche "Anniversario" invade la galleria digitale di Overwatch con una scorpacciata di nuovi, succosissimi contenuti e ricompense, tra mappe, aspetti, emote, spray, icone, e chi più ne ha più ne metta.

    Tra le ben 11 skin leggendarie introdotte si distinguono specialmente quelle dedicate a Hanzo e Zarya (richieste allo sfinimento dalla community), ma anche una molto particolare per Lucio. Proprio quest'ultima rappresenta una graditissima evoluzione nel concept creativo che accompagna la loro realizzazione: il nuovo aspetto -che vede Lucio svestire i panni del DJ per indossare quelli del jazzista- è accompagnato infatti per la prima volta da alcuni effetti sonori esclusivi, che cercano naturalmente di riflettere al meglio lo stile artistico che contraddistingue il modello. In questo caso, vista la radice musicale scelta, ogni volta che Lucio cambia aura (passando da quella curativa a quella sprint) il DJ brasiliano inonda la zona circostante con alcune melodie inequivocabilmente ispirate alle "jam session" jazzistiche, caratterizzate da ritmatissimi (e, dobbiamo dirlo, anche piuttosto moderni) intrecci improvvisati di trombe e pianoforti. Certo, non si tratta di una novità stravolgente, anche perché le sonorità durano appena pochi istanti, ma quantomeno ci fa sperare che tutti gli altri aspetti che giungeranno in futuro saranno altrettanto particolareggiati, in modo da rendere Overwatch ancora più caratteristico e unico.
    Ma il team di artisti in seno a Blizzard si è anche impegnato duramente per rinfrescare il parco delle "emote". Per farlo, ha cercato di rispondere a una domanda tanto divertente quanto bizzarra: "come ballerebbero i 24 eroi di gioco...se venissero invitati a una festa?" Ecco dunque che -per ogni personaggio del roster- sono state aggiunte delle buffissime emote di ballo, che li vedono lanciarsi nell'esecuzione di alcune danze caratteristiche, di cui certamente non faticherete a riconoscere le ispirazioni. Widowmaker, ad esempio, si cimenta in alcune pose da balletto classico, mentre Phara si improvvisa una rocker in erba, strimpellando furiosamente il lanciarazzi come se fosse una chitarra elettrica. Ciò che però balza subito all'occhio, è la cura minuziosa che il team ha speso per rendere più complesse e articolate le sequenze animate di queste nuove emote, il cui livello qualitativo riesce a tratti a sbalordire, soprattutto considerando che stiamo parlando di semplici orpelli estetici.

    An Arena is forever!

    L'evento Anniversario, tuttavia, non si impegna solamente ad arricchire il titolo per quanto concerne le immancabili ricompense a tempo limitato. Ad accompagnarle, infatti, troviamo un paio di modifiche e aggiunte contenutistiche destinate a rimanere in pianta stabile all'interno del titolo. La prima riguarda la sostituzione del "tempo supplementare" negli scontri 3v3 e 1v1 con il cosiddetto "scontro decisivo", il quale si promette finalmente di contrastare quelle spiacevoli situazioni in cui personaggi come Roadhog e Soldier riuscivano -grazie alla loro efficacia curativa- a sopravvivere indefinitamente fino allo scadere del tempo, forzando il pareggio.

    Per ovviare a questa fastidiosa problematica, il team ha pensato di inserire in tutte le arene dedicate un "punto di cattura" extra, che si attiverà dopo qualche minuto dall'inizio della sfida, lasciando ai contendenti sopravvissuti appena 30 secondi per raggiungere l'area designata e procedere alla cattura, che si compie in maniera nettamente più rapida rispetto alla controparte osservata nelle mappe 6v6. Così facendo, insomma, sono state scongiurate tutte quelle tattiche attendiste e logoranti che eravamo soliti osservare in queste tipologie di match, che ora sono giocoforza più intensi e divertenti.
    Esclusivamente per la modalità 3v3, invece, è stata introdotta la variante "Fuori i vincitori", che impedisce ai team di riutilizzare per il resto della partita i tre personaggi schierati durante un round vincente.
    È stato anche aggiunto, questa volta per i match 1v1, il cosiddetto "duello limitato", che consiste nell'assegnazione di un pool casuale di tre eroi uguale per entrambi gli sfidanti, sostituendo quindi il modello "random" precedente che impediva di scegliersi l'eroe da portare in duello. Questa modifica non solo dovrebbe permettere di nuclearizzare tutti quei duelli sfiancanti tra personaggi estremamente resistenti (come Reinhardt e Winston), ma dovrebbe anche spingere i giocatori a effettuare delle scelte leggermente più "strategiche" e ragionate, dovendo appunto trovare il giusto compromesso tra la propria skill personale con un dato personaggio e le possibilità di successo di un eroe rispetto agli altri due messi a disposizione. L'aggiunta più gustosa alla modalità arcade, però, è certamente quella delle 3 nuove arene 1v1/3v3, che vanno ad affiancarsi alla solitaria Ecobase: Antartide.
    La prima è Necropoli, una sorta di estensione di "Tempio di Anubi" completamente in notturna. La mappa è estremamente affascinante sia per quanto riguarda l'impatto artistico, con le sue catacombe, i suoi affreschi egizi e gli anfratti ove è possibile scorgere le attrezzature che Jack Morrison e Ana Amari sfruttavano per comunicare, sia per quanto concerne il level design.

    Pur essendo infatti di dimensioni piuttosto contenute (aspetto più che normale, vista la filosofia "deathmatch" che corrobora la modalità), il campo di battaglia è davvero ben congegnato, capace di offrire ai team diverse soluzioni tattiche (grazie a diverse coperture e alla possibilità di giocare verticalmente su più livelli), ma anche di ostacolarli con le piccole insidie disseminate qua e là per tutta la necropoli. Uno dei confini laterali termina in un letale strapiombo, mentre al centro è presente una cripta sotterranea dove basta un attimo di disattenzione per ritrovarsi sul fondo di una fossa oscura e infinita.
    La seconda arena è Castillo, un forte che sovrasta dall'alto la città di Dorado. Qui, riscaldati dal bel sole che bacia la costa messicana, troviamo il vicolo dei Los Muertos, il covo di Sombra, e il bar Calaveras, quest'ultimo teatro dell'incontro tra la bella hacker e McCree nel fumetto "Riflesso". Non fatevi però ingannare dalla presunta bellezza artistica della location: la mappa, anch'essa dall'estensione contenuta, è un'arena che ben si presta a scontri fulminei e all'insegna del "mordi e fuggi". L'area è infatti circolare, con un'ampia piazza al centro e tutt'intorno una serie di porticati e magazzini, perfette coperture ove ripararsi o tendere delle imboscate. Al piano superiore, troviamo invece un cinta muraria che fornisce un'ottima visuale sull'area sottostante, con il contro, però, di essere inevitabilmente più esposta agli attacchi dalla distanza.

    Completa il trio la Foresta Nera di Eichenwalde, un'area -dove è stato anche ambientato il cortometraggio di Bastion "Risveglio"- che separa il castello dalla selvaggia vegetazione che gli cresce tutt'intorno. La zona, esattamente come la mappa originale, è caratterizzata da uno stile medievale, con strutture in pietra e magazzini meccanizzati con delle antiche ruote in legno ormai avviluppati dai rampicanti.
    Ci sono anche alcuni resti di attrezzature militari risalenti presumibilmente alla grande Battaglia che in passato sconvolse la regione. A livello di design, troviamo una variazione piuttosto significativa rispetto alle altre due arene: se, infatti, Necropoli e Castillo sono caratterizzate da un ambiente circolare più ampio al centro, Foresta Nera presenta nel mezzo un enorme mulino, la cui angusta stanza interna dirotta qualsivoglia iniziativa offensiva nelle zone più laterali della mappa. Interessante è anche il fatto che, volendo, è possibile -mediante la distruzione di un paio di barricate- raggiungere immediatamente lo spawn della squadra avversaria, dando vita a scontri intentissimi già dopo pochissimi secondi dall'inizio del match.
    Dobbiamo dire, però, che un design leggermente meno funzionale e che -tranne che per il mulino centrale- non riesce a offrire dei punti di riferimento chiari e inequivocabili, la rendono forse l'arena meno riuscita del trittico, trasformando spesso e volentieri i match in confuse schermaglie dove è difficile trovare il migliore posizionamento strategico. Tutte queste feature saranno naturalmente disponibili e modificabili a piacimento nelle partite personalizzate, il cui editor riesce ormai a offrire un quantitativo sbalorditivo di opzioni.

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