Speciale Primo sguardo: Controller Revolution

Un primo sguardo al controller Revolution e un'analisi delle sue potenzialità

Speciale Primo sguardo: Controller Revolution
Articolo a cura di

Nient'altro che un telecomando. Sicuri?

Un telecomando bianco. Con una croce direzionale e alcuni bottoni che lo fanno assomigliare vagamente a un iPod Shuffle, ma pur sempre un telecomando, oggetto ormai famigliare nelle nostre case. Per chi si aspettava un oggetto incredibile, che lasciasse basiti al primo sguardo, è stato un duro colpo. Niente caschi per la realtà virtuale, niente sensori di calore o controller a forma di patata: un semplice parallelepipedo con alcuni tasti trasparenti.
Ma c’è un elemento che dovrebbe insospettire, che dovrebbe insinuare il dubbio se ciò che si ha di fronte nasconda molto più di quanto non appaia. Si tratta del logo Nintendo, che anche in questo caso sta a significare: “occhio, prima di giudicare, provami”.

Il futuro controller del Revolution si impugna con una sola mano, e con una sola mano si giocherà con i videogiochi appositamente concepiti. Come se davvero si trattasse di un telecomando, va tenuto diretto verso lo schermo della Tv, ai cui fianchi vanno applicati due sensori (forniti insieme alla console) che riceveranno le informazioni dal controller. Questo può essere puntato in qualsiasi direzione, di fronte o ai lati del giocatore, e il movimento (input) nell’ambiente reale verrà tradotto in una reazione (output) nell’ambiente virtuale.

È stato inoltre presentato un accessorio da collegare al controller tramite un cavetto, che permette di espanderne ulteriormente l’utilizzo: si tratta di una piccola impugnatura dotata di uno stick analogico e due pulsanti. È del tutto simile alla parte sinistra del pad GameCube, come se da questo ne fosse stato tagliato via, con l’unica differenza di quei due pulsanti sul dorso. La chiave della rivoluzione Nintendo è tutta qui, e se vi sembra poco forse fareste meglio a rivedervi il fantastico video introduttivo realizzato per dimostrare le potenzialità di questa geniale applicazione tecnologica.

Il controller Revolution sarà il perfetto tramite tra il giocatore e l’ambiente tridimensionale dei videogiochi presenti e futuri: immaginate di poter muovere un’astronave in un campo di asteroidi con la stessa semplicità con cui muovete la mano nello spazio tra voi e lo schermo. Tenendo in mano il nuovo controller, potrete farlo. Alzate la mano, e la nave salirà di quota. La abbassate, e questa scenderà verso il basso. Un movimento a sinistra, ed eviterete un asteroide. Tutto questo senza dover associare manovre a combinazioni di pulsanti, cambiamenti di direzione allo spostamento di leve, per quanto ergonomiche e sensibili. La stessa immediatezza di questo esempio potrà essere applicata a sparatutto o avventure in prima persona (Metroid Prime 3), platform, simulazioni di guida e così via. La vera genialità di questo controller sta nella possibilità per ognuno (sviluppatori e giocatori) di vedersi apparire in mano quello che ci si riesce ad immaginare. Quando eravamo bambini, un pezzo di legno poteva essere una spada, un bastone o una pistola. Ma se riuscivamo ad immaginarlo, quello stesso pezzo di legno diventava un aereo o una macchinina. Nintendo deve aver lavorato in quest’ottica, e il risultato è un telecomando che nelle nostre mani diventerà ascia, canna da pesca, coltello, fucile o torcia.

Nintendo Wii Non c’è un limite alle potenzialità di questo sistema di controllo, l’uovo di Colombo che ogni sviluppatore potrà adattare ai propri giochi grazie alla totale libertà di concepire l’interazione tra lo spazio fisico intorno alla persona e all’ambiente di gioco. Lo stesso Hideo Kojima si è lasciato scappare un “You’ve done it” (“ce l’avete fatta”) quando ha visto per la prima volta il controller Revolution. I commenti delle principali software house sono generalmente positivi, e dalla Square-Enix fino alla Thq tutti sembrano non vedere l’ora di poter realizzare un titolo per Revolution. Se questo entusiasmo reggerà alla prova del tempo, o se al contrario vedremo solamente Nintendo impegnarsi a dimostrare che la propria creazione è una vera svolta, potremo scoprirlo solo in futuro.