Speciale PSP Minis - Volume 4

Recensioni di Apache Overkill, Urbanix e Young Thor

Speciale PSP Minis - Volume 4
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Introduzione

MiniS è una collana di titoli a basso costo fruibili sia su PSP che su PS3 (grazie all'ultimo aggiornamento firmware), disponibili esclusivamente sulla piattaforma online PlayStation Store, raggiungibile direttamente con la piccola console portatile o tramite PlayStation 3 e PC.
Prezzo budget, peso ridotto, immediatezza, varietà: sono queste le caratteristiche fondamentali dell'offerta della sezione miniS, pensata per allietare senza alcuna pretesa i momenti più noiosi della giornata del giocatore.
In questa quarta puntata tratteremo di tre titoli: Apache Overkill, Urbanix e Young Thor. Facenti parte di generi diversi, raggiungono anche risultati diversi.

Apache Overkill

Del trio, Apache Overkill è sicuramente quello che poteva fare di più.
Il titolo, sviluppato da Playerthree, si presenta come uno sparatutto bidimensionale con scrolling orizzontale piuttosto classico. Al comando di un elicottero, senza nessun preambolo narrativo, vi verrà chiesto di sopravvivere nell’attraversamento di un livello dopo l’altro, preoccupandovi, al contempo, di far saltare in aria più nemici possibile e di abbattere i due velivoli-boss che ogni schema vi presenterà.
Si dalla prima virata, vi sarà subito chiara una prima particolarità del titolo: la mitragliatrice che funge da vostra arma primaria, è sensibile all’inclinazione del muso dell’elicottero. Ciò significa che facendolo ondeggiare sarete in grado di colpire nemici anche sopra o sotto di voi. La tecnica risulterà più di una volta utile, ma andrà utilizzata con saggezza, visto che comunque sia, abbassando o alzando l’angolo di fuoco, causerete anche lo spostamento orizzontale del velivolo.
A questa piccola feature che da un sapore particolare al prodotto, si aggiunge l’arsenale a vostra disposizione che rende ulteriormente le cose interessanti. Al di là del fuoco primario, infatti, avrete modo di raccogliere diversi power-up che si tradurranno in diverse armi dagli effetti e poteri distruttivi differenti. Tra la temibile bomba atomica, un potente e breve laser e i più canonici missili e bombe da lanciare verso il suolo, avrete modo di dare sfogo ad ogni vostra furia distruttiva, ma, anche in questo caso, sarà necessario sfruttare al meglio le caratteristiche di ogni armamentario. Non ci vorrà molto, infatti, prima che lo schermo si riempia di veicoli nemici. Allora saranno necessari tanto riflessi rapidi, quanto una mente allenata a capire al volo come distruggere velocemente le varie ondate di avversari. Non solo, ma due altri elementi rendono le cose ancor più intriganti. La prima riguarda l’elargizione dei power-up. Questi compariranno se e solo se distruggerete completamente ogni membro delle varie formazioni nemiche che vi si pareranno di fronte. Il secondo è la velocità di scrolling dello stage, che aumenterà progressivamente. Ai livelli più alti insomma, Apache Overkill si trasforma in un gioco estremamente frenetico dove vedrete calare costantemente la barra della salute del vostro velivolo e, per rimpinzarla e per rifornirvi di nuove armi, sarete costretti a scatenare l’inferno sullo schermo per distruggere tutte le ondate di nemici.
Purtroppo però il titolo soffre di due difetti non da poco, uno dei quali tuttavia non è strettamente riconducibile al gioco stesso.
Il primo di questi è relativo a una certa mancanza di varietà. Le ambientazioni dei livelli sono solo quattro e dopo averle visitate tutte, nel caso in cui non abbiate ancora raggiunto la schermata del game over, si ripresenteranno sequenzialmente identiche. Anche i boss di fine livello diventano sì più forti e ben armati, ma restano fondamentalmente identici: attaccheranno e si muoveranno allo stesso modo e la tecnica con cui abbatterete il primo, andrà benissimo anche per il decimo.
L’altro grosso problema del titolo è che potrete trovarne una versione estremamente simile gratis su internet. Basta una breve ricerca con un qualsiasi motore di ricerca per trovarlo e, a conti fatti, l’esperienza si attesta su risultati assolutamente simili. Perché pagare allora?
Apache Overkill è un titolo interessante per la presenza di diverse feature e di un comparto tecnico più che sufficiente, ma una mancanza di varietà di fondo e la possibilità di giocarselo gratis su internet, rendono l’acquisto in buona parte sconsigliato.

VOTO: 5,5

Urbanix

Urbanix non è né più, né meno l’ennesima rilettura di Qix.
Controllando una ruspa, il vostro compito sarà quello di conquistare, entro un lasso di tempo, una certa porzione della mappa del livello di turno. Chi non conoscesse il classico Taito, non deve aspettarsi di farlo a suon di bombe o di scariche di piombo. Per raggiungere il vostro scopo dovrete tracciare delle linee a partire dai bordi dello scenario in cui inizialmente sarà posizionato il mezzo. Creando dei poligoni bidimensionali chiusi, conquisterete la porzione di terreno contenuta entro le i confini. La difficoltà, al di là del tempo che scorrerà inesorabilmente verso lo zero, consiste nel tracciare le figure evitando che nel processo uno dei nemici presenti urti contro l’avatar o contro la linea che state tracciando.
Nel caso specifico di Urbanix le cose funzionano esattamente nello stesso modo, ma propone tre diversi tipi di nemici. I Corridori sono gli unici che, aggirandosi per la mappa, cercheranno di continuo di colpire la ruspa o di intersecarne la scia. I Distruttori hanno come unico obbiettivo quello di abbattere i palazzi che si costruiranno su ogni vostro territorio conquistato. Dal momento in cui distruggendoli farà calare la vostra percentuale di completamento del livello, dovrete cercare di raggiungerli per distoglierli per un po’ dal loro compito. Infine gli Elisquali hanno la possibilità di catturare la ruspa e di distruggerla se non premerete con sufficiente velocità i due trigger della PSP.
Alle tre specie di nemici, fanno da contro altare tre diverse ambientazioni. Nella prima, denominata Città, dovrete semplicemente conquistare il territorio. Al Polo Nord dovrete prima togliere di mezzo la neve e quindi impadronirvi delle terre liberate. Sulla Base Lunare infine, dovrete conquistare per tre volte di fila ogni porzione di terra prima di ottenerla completamente. 50 per scenario, i livelli in tutto sono 150, un numero di tutto rispetto che vi terrà impegnati per diverso tempo.
Purtroppo però il divertimento che è capace di regalare Urbanix è poco duraturo. Nonostante i tanti stage presenti e nonostante alcuni di essi siano piuttosto impegnativi, la noia si farà sentire piuttosto presto a causa di una certa mancanza di stimoli. I nemici sono solo di tre tipi e ben presto completare tutti i livelli diventa più una questione di pazienza che di reale abilità. Inoltre si denota una certa imprecisione nei comandi che, spesso, vi costerà qualche vita di troppo.
Sufficiente il comparto tecnico-sonoro. La grafica è colorata e priva di rallentamenti, mentre il tema musicale proposto si lascia ascoltare.
Urbanix, tirando le somme, è un buon clone di Qix. Purtroppo però, dopo un paio di livelli il gioco smette di offrire qualcosa di realmente nuovo, rendendo il 150 livelli presenti una maratona di pazienza, piuttosto che una stimolante gara di abilità. Il titolo, tuttavia, resta consigliato agli amanti del genere o a chi non ha mai avuto il piacere di giocare a Qix o ad altri cloni.

VOTO: 6,0

Young Thor

Giungiamo infine a parlare di Young Thor, il titolo più ambizioso e riuscito dei tre.
Questa volta abbiamo a che fare con un action duro e puro in 2D che, nel tirare in ballo la mitologia nordica, propone persino un combat system sorprendentemente vario.
Iniziando la partita verrete introdotti alla semplice trama che fa da sfondo all’avventura. Non dovete certo aspettarvi nulla di particolarmente intricato o eccitante, ma è interessante notare come, una volta tanto, anche un minis venga ornato di un intreccio narrativo. Questo ci presenta l’avventura di un giovanissimo Thor impegnato nella lotta contro Ratatoskr il quale è intenzionato a distruggere Yggdrasill, il mitologico albero che tiene in piedi il mondo. La trama è condotta sia tramite rari dialoghi tra i pochi personaggi che compaiono tra un livello e l’altro, sia attraverso delle schermate fisse caratterizzate da uno stile grafico delizioso e da una cura insospettabile per un titolo del genere. Dal punto di vista narrativo insomma, siamo a livelli di assoluta eccellenza per quanto riguarda la categoria dei minis.
Anche il gameplay, fortunatamente, si mantiene su buoni livelli. L’avventura si dipana attraverso cinque ambientazioni. Si va dal villaggio sotto attacco dai goblin, a caverne abitate da ragni giganteschi, fino a raggiungere colorati arcobaleni grazie ai quali introdursi il regno degli dei. La varietà insomma, è garantita nonostante almeno inizialmente i livelli presenti possano sembrare pochi. Già, sembrare perché in realtà per completare del tutto il gioco dovrete riaffrontare i primi quattro altrettante volte in un crescendo di difficoltà davvero impegnativo. Il replay dei vari stage fortunatamente, non è mai pratica noiosa. Questi infatti, non solo spesso offrono percorsi alternativi, ma presentano nemici non solo più forti ma anche diversi. Là dove prima c’era solo uno sparuto gruppo di goblin, ora dovrete vedervela con un gigantesco mostro da uccidere con tanta abilità e pazienza. Se prima quel ponte era un tranquillo passaggio privo di difficoltà, ora diventa un luogo ideale per una bella imboscata. In generale insomma, tutti gli stage propongono un buon livello di sfida tanto grazie al loro design, ispirato e quasi mai banale, quanto a nemici sempre impegnativi da abbattere.
Young Thor inoltre è dotato di un sistema di crescita del personaggio che arricchisce modestamente il combat system. Livello dopo livello non solo infliggerete maggiori danni, ma imparerete nuove tecniche magiche che, in cambio di una porzione della vostra barra di magia, vi permetteranno di sbaragliare facilmente i nemici più coriacei. Parlando poi del combat system di per sé, si denota una certa profondità nonostante, a conti fatti, le mosse eseguibili non siano poi moltissime. Certo, chiedere troppo anche in questo senso a un minis, sarebbe veramente ingiusto.
Se a quanto detto ci sia aggiunge poi un comparto grafico-sonoro di tutto rispetto, il quadro è completo. Muoversi attraverso i livelli 3D di Young Thor è un vero piacere sia perché il tutto procede senza il minimo rallentamento, sia perché lo stile vagamente cartonesco denota una certa cura nella realizzazione, sia perché le musiche sono sufficientemente varie e ispirate.
Dove sbaglia allora questo titolo? Purtroppo capita spesso di trovarsi di fronte a casi di cattiva collisione tra i poligoni. Capiterà che vi chiederete perché quel nemico troppo distante vi abbia colpiti o perché, al contrario, non siete riusciti a infliggere danni all’avversario nonostante la sua vicinanza. Sono casi sporadici, certo, ma rappresentano comunque un difetto della produzione.
Concludendo Young Thor è un minis assolutamente da acquistare per gli amanti del genere in cerca di un passatempo leggero, ma non per questo sviluppato con poca cura. Non si rivelerà un titolo rivoluzionario, ma al prezzo a cui è venduto può trattarsi di un vero affare.

VOTO: 8,0

PSP Minis Dei tre minis Young Thor è sicuramente quello consigliato a scatola chiusa. Urbanix infatti soffre di una certa mancanza di varietà, mentre Apache Overkill annoia in fretta e può essere recuperato gratis su internet. Nessuno insomma si dimostra un fiasco totale, ma nei due casi sopracitati l’acquisto va valutato attentamente.