Speciale Speciale GunCon3

Pistola multifunzionale

Speciale Speciale GunCon3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS3
  • Inclusa nella confezione di Time Crisis 4, la famigerata Gun Con 3 -periferica ufficiale firmata da Namco- apre ufficialmente all’hardware Sony la possibilità di utilizzare Lightgun su schermi al plasma e LCD. La pistola si distingue, oltre che per una marcata ergonomia e maneggevolezza, per la presenza di un gran numero di tasti, nonché per l’insolito colore arancio che in parte rovina il fascino dell’oggetto (c'è tuttavia la speranza che sul mercato europeo venga lanciata una versione più "seria" della Gun Con, come quella - nera - disponibile per in Giappone).
    Per funzionare sui televisori di nuova generazione, il segnale della Lightgun ha bisogno di essere “triangolato” da un sistema di rilevamento che, per funzionalità, è assimilabile alla sensor bar della console di casa Nintendo. In dotazione con la Gun Con si troverà quindi una coppia di sensori a tre led rossi, invero leggermente ingombranti (il frontale quadrato è di circa 3x3 cm) ma piuttosto “dinamici”, in grado di posizionarsi non solo sul margine superiore di tutti i televisori (Flat Tv o meno), ma anche di restare appoggiati sul piano che sostiene lo schermo stesso. Si segnala che la coppia di sensori deve essere connessa ad una delle porte USB della PS3, così come la pistola, che ha un robusto filo di connessione con la console: sono dunque due gli slot occupati dalla periferica.

    Ergonomia e distribuzione dei tasti

    Al tatto, la Light Gun 3 appare sufficientemente robusta ma al contempo molto leggera. Dalla sagoma piuttosto classica della pistola, sporge sul lato sinistro una seconda impugnatura, che avvicina la periferica alla forma di una mitraglietta compatta. Entrambi i calci garantiscono una presa salda, grazie anche alla presenza di minuscole semi-sfere in rilievo su tutta la superficie. Inoltre, l’aggiunta del secondo “appiglio” ha permesso l’inserimento di un gran numero di tasti. Si nota anzitutto l’inserimento di ben due leve analogiche (entrambe possono essere premute per adempire alla funzione dei classici tasti R3 e L3): una all’altezza del cane (raggiungibile col pollice della mano sinistra) e una alla sommità della seconda maniglia. Sul dorso di quest’ultima trovano alloggiamento due pulsanti simili ai dorsali di un pad, mentre altri sono ubicati appena sotto la leva di destra.
    Sul lato sinistro della pistola, i tasti Start e Select possono essere raggiunti abbandonando per un attimo l’impugnatura aggiuntiva.
    Ovviamente le applicazioni ludiche che è possibile sviluppare grazie alla presenza di un così elevato numero di pulsanti (contano soprattutto le due leve analogiche) vanno ben oltre quelle di un semplice On-Rail Shooter, e i creativi di Namco Bandai ne danno un esempio nella “complete mission” di Time Crisis 4 (con risultati discutibili ma con buone basi teoriche).
    La pistola risulta molto comoda da utilizzare anche per gli utenti mancini.

    Calibrazione

    Prima di cominciare una partita con il software compatibile con la LightGun (ad oggi soltanto Time Crisis 4), è necessario calibrare la pistola in una semplice schermata. Sono disponibili due tipologie di calibrazione (a 2 o 5 punti), che permettono di regolare, con un po’ di pazienza, il rilevamento del segnale.
    Muovendosi nella stessa schermata è possibile rendersi conto dell’esito della calibrazione, nonché della sensibilità del sistema di triangolazione.
    Nonostante la coppia di sensori sia molto sensibile a fattori di disturbo esterni (come ad esempio l’illuminazione non omogenea), e sia necessario mantenere una distanza adeguata dal televisore per non far perdere il segnale alla pistola, la precisione sembra quantomeno buona. Almeno, sufficiente per il software proposto al momento: nonostante un leggero tremolio del mirino che indica il puntamento, ed un lieve ritardo nella sincronizzazione in caso di movimento troppo rapidi verso i margini dello schermo, scesi in campo la Lightgun svolge discretamente in suo lavoro.
    Certo, per videogiochi di diversa natura sarebbe auspicabile la presenza di un software di riconoscimento più preciso.

    Segnaliamo infine che la periferica non viene riconosciuta automaticamente da Playstation 3, ma si attiva solamente all’avvio di Time Crisis. Sinceramente eccitati dalle possibilità della Lightgun, abbiamo dunque provato invano a configurarla su altri shooter: nonostante la presenza di due leve analogiche, l’unico FPS “classico” con cui GunCon3 può essere utilizzata è contenuto nella Complete Mission del titolo con cui è venduta in Bundle.

    Time Crisis 4 La periferica di gioco, nonostante la presenza di un grosso cavo di collegamento (avremmo preferito una versione Wirless, nell’epoca in cui persino le chitarre di Guitar Hero sono senza fili) ed una marcata sensibilità del sistema di triangolazione (a 6 led), risulta funzionale e, soprattutto, ben costruita. Buona ergonomia e qualità dei materiali, uniti ad una saggia disposizione dei tasti, fanno della Gun Con 3 un oggetto potenzialmente interessante per futuri sviluppi ludici su Ps3. Ovviamente sarà l’impegno di Namco e di altre software house a decretare la possibilità che questa Lightgun non resti un oggetto di nicchia (come fu per la sua precedente “incarnazione”). Possiamo solo sperare in una più ampia diffusione degli shooter sui binari (a quando House of the Dead?), ma anche in un nuovo filone che permetta di giocare FPS studiati appositamente per la Lightgun. Oppure, ancora, in un ritorno dei grandi del passato in versione Playstation Network (una Point Blank Collection sarebbe il sogno di molti). Non resta che attendere.

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