Speciale Speciale Natale 2005 GCN

I giochi da trovare sotto l'albero per GameCube!

Speciale Speciale Natale 2005 GCN
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I giochi da trovare sotto l'albero per GameCube!

La nostra sezione Nintendo è orgogliosa di presentare questo speciale a voi lettori! O meglio tre speciali, uno per ogni console Nintendo, che vuole presentarvi i migliori titoli disponibili, quei giochi da avere assolutamente e che, se ancora non possedete, potrebbero essere una lieta sorpresa da trovare sotto l'albero di Natale.
Non ci dilungheremo oltre, ma un sentito grazie a tutto lo staff Nintendo che ha lavorato per questo speciale (trovate i loro nick sotto ogni articoletto scritto).

Buona lettura e buone feste a tutti!

Metroid Prime/Metroid Prime 2 Echoes - Resident Evil 4

Metroid Prime - Metroid Prime 2 Echoes

Uno sparatutto in prima persona che non è uno sparatutto in prima persona. Con il passaggio dal 2D al 3D, Retro Studios, responsabile dello sviluppo di questi due giochi, ha puntato molto sul lato esplorativo.
Gran parte dell'avventura è infatti basata su enigmi da risolvere per accedere a nuove aree della mappa mentre gli aspetti da sparatutto in prima persona sono attenuati dal sistema di puntamento automatico che semplificherà parecchio la nostra vita. Ma non per questo l'azione è meno frenetica! Nelle fasi concitate saremo spesso assediati contemporaneamente da miriadi di nemici cattivissimi e molto intelligenti, per cui il livello di adrenalina e tensione sarà comunque alto. I boss di fine livello meritano poi un capitolo a parte: alcuni richiederanno parecchi tentativi prima di essere sconfitti, e per ognuno di essi bisognerà trovare la giusta strategia.
La maestosità delle ambientazioni spaziali, le musiche, la fluidità ed il dettaglio del motore grafico hanno pochi pari non solo tra la produzione per Gamecube, ma su tutta l'attuale generazione di console.
Se sia meglio il primo capitolo o il secondo è una questione di opinioni, ognuno ha il suo preferito, perché Metroid Prime 2 Echoes risulterà ugualmente appassionante anche per chi ha già giocato il primo capitolo, anche perchè i due sono
diversissimi pur mantenendo identica la struttura di gioco. Se finora non avete ancora avuto la fortuna di giocare
a queste due autentiche perle, è arrivato forse il momento per recuperare.

Tyrone Slothrop



Resident Evil 4

Annunciato a sorpresa, atteso e sospirato per anni, rimpianto per la mancata esclusiva, il quarto capitolo della saga di Shinji Mikami arriva su Gamecube a inizio anno e come un ciclone passa sopra a tutto quello che uscirà nei successivi mesi.
Sebbene i puristi abbiano storto un po’ il naso per l’inversione a 180 gradi della saga, RE4 è il miglior action-game di questa generazione, un gioco in cui nulla è lasciato al caso e tutto è fatto per stupire il giocatore; negli anni il sistema di controllo era diventato la croce di questa saga, ed in questo quarto capitolo si è cambiato tutto: muoversi, sparare, girarsi, ricaricare l’arma, ora tutto è più immediato, anche perché l’azione è talmente adrenalinica da non lasciare al giocatore il tempo di pensare.
Sparare, questo è il verbo di RE4. Niente più slalom tra zombi e munizioni ridotte al lumicino, le armi le abbiamo e finalmente possiamo usarle; rispetto al passato forse manca il senso di claustrofobia che caratterizzava la serie, ma quando si è circondati dai Ganados la tensione non è di certo bassa, per non parlare di quando in lontananza si sente il rumore della motosega...
Graficamente impressionante, tanto che la conversione su PS2 benchè ben realizzata mette ancor più in luce l’ottimo lavoro svolto da CapCom su Gamecube: RE4 può tranquillamente essere considerato una Killer Application per il 128 bit Nintendo, nonché il miglior gioco su di essa realizzato, insieme a Metroid Prime.

Moor-Angol

The Legend of Zelda: The Wind Waker - The Legend of Zelda: Four Swords

The Legend of Zelda: The Wind Waker

E’ l’avventura di un bambino che viene catapultato nel mondo degli adulti a combattere il male che infesta le lande e l’oceano. Sono gli sforzi di un fanciullo nella preadolescenza per salvare la sorellina rapita e ristabilire l’ordine delle cose. E’ la storia di una spada addormentata e dimenticata che giace in un mondo senza luce né colori, e che non aspetta altro che l’eroe del Vento la esponga come simbolo di vittoria. La grazia di una serie ormai storica fa il suo ingresso nella cubica console sconvolgendo i giocatori con un tratto grafico innovativo, delicato e prorompente al tempo stesso. Il Toon Shading viene utilizzato per la prima volta in maniera sublime, donando alla storia e al punto di vista di Link una nota di poesia. Il mondo di Zelda non è mai stato tanto bello: le traversate dell’oceano in poppa alla barca parlante, cavalcando le onde con la spuma che si rifrange. Mille e mille isole da esplorare carpendo il suono del vento, poi dominandolo con la bacchetta degli dei. La musica comanda il vento, elemento cardine dell’avventura, che trasporta l’eroe e la sua fiera barca per il mondo di Hyrule, coperto da una distesa d’acqua oceanica. Link ritroverà i grandi villaggi, le fate e i loro poteri guaritivi. Pirati del mare, predoni dell’acqua sempre in cerca di un tesoro nascosto. E’ la ricerca dei frammenti della Triforza, chiave d’entrata per il regno del male: Ganondorf ha rapito la principessa Zelda, unica speranza ,e legge divina, per ristabilire l’equilibrio della nuova Hyrule.
Posti incantati ed esotici, nuove armi a disposizione. Nemici sempre più agguerriti e un sistema di gioco ormai considerato l’emblema della perfezione. Azione a non finire per un titolo che segna un evento, una console e un nuovo modo di vedere l’avventura. Sublime.

Joseph



The Legend of Zelda: Four Swords

Four Swords è il gioco ideale per chiunque abbia quattro amici dotati di GBA con relativi cavi di connessione, e un game cube. Immaginate un classico capitolo di Zelda, con la classica grafica 2d alla “A Link to the Past”. Immaginate una buona dozzina di stage disegnati ottimamente, con un nostalgico stile 16 bit pieno zeppo di effetti grafici di nuova generazione, ricchi di power up, mostri da sconfiggere, enigmi da risolvere. Immaginate tutti i temi musicali storici della saga riarrangiati magistralmente. Moltiplicate tutto questo per quattro giocatori. Il risultato è uno dei migliori titoli per Gamecube, nonchè uno degli actionRPG multiplayer più divertenti di sempre, forse l'unico gioco che sfrutta in maniera degna la connettività tra cubo e GBA. Cooperare con gli altri giocatori non è l'unica possibilità, potrete anche contrastarli per ottenere rupie e oggetti, in modo da aumentare il vostro ranking a fine livello. Tra un salto e l'altro dal grande schermo della tv al piccolo schermo del vostro portatile, aspettatevi dunque di rovinare qualche amicizia! Un vero must per qualunque fan della serie! L’unico difetto è che bisogna soddisfare le richieste del gioco (4 gba e 4 cavi di connessione) per poter apprezzare appieno il titolo.

W4nderlast

Super Mario Sunshine - Paper Mario: Il Portale Millenario

Super Mario Sunshine

Non è facile essere il seguito di uno dei giochi che hanno rivoluzionato il genere, e infatti fin dalla sua uscita SMS ha visto abbattersi su di sé numerose critiche.
Ora a distanza di oltre 3 anni dalla sua nascita è forse possibile tracciare un giudizio più equilibrato: innanzitutto il gioco non si svolge nel Mushroom Kingdom, consueto luogo delle avventure del baffuto idraulico, tanto che per molti questo episodio viene considerato uno spin-off della serie e non il seguito di Mario 64.
La principale novità risiede nell’acqua-pack con il quale sarà possibile far compiere a Mario evoluzioni acrobatiche, oltre che a ripulire l’isola Delfino da macchie che imbrattano la città lasciate da un misterioso individuo che si spaccia per il nostro protagonista.
I punti forti del gioco sono la giocabilità sicuramente su buoni livelli, un’architettura delle locazioni davvero ben fatta e la gestione dei fluidi e la rappresentazione dell’acqua, sicuramente tra le migliori viste in questa generazione di console.
Il punto debole invece risulta essere la monotonia del gameplay, spesso ci si troverà ad affrontare numerose volte lo stesso boss di livello ed anche la ricerca delle monete blu porta il giocatore a dover ripercorrere scenari già visti.
Tra pregi e difetti SMS rimane sicuramente una delle migliori espressioni del genere platform degli ultimi anni, certamente non rivoluzionario come lo fu il predecessore, ma senz’altro da non far mancare nella vostra collezione per Gamecube.

Moor-Angol



Paper Mario: Il Portale Millenario

Dalle gloriose ceneri di un Nintendo64, si è deciso di dare un degno erede a quello che fu uno dei giochi di punta della console. Paper Mario - Il Portale Millenario catapulta l’idraulico dal pugno e martello in un universo parallelo dove la carta è l’elemento primario, la base su cui è costruito il regno, i personaggi, e l’intero gioco. Con uno stile assolutamente amabile, Nintendo accompagna il giocatore in un Jrpg dove Mario, e tutta la sua allegra combriccola, assumerà l’onere di ricercare il tesoro millenario, geloso custode di un immenso segreto nella città di Fannullopoli. Tra brillanti dialoghi, un po’ ironici un po’ incomprensibili, e una grafica da dieci e lode con chicche di stile degne d’attenzione, sfideremo vecchie e nuove glorie del panorama nintendiano in combattimenti a turni con tanto di palcoscenico e pubblico per incrementare i valori statistici tramite applausi. Tutto viene condito, come la scuola dei giochi di ruolo ci insegna, con sezioni di ricerca dove l’oggetto da trovare diviene indispensabile per la riuscita dell’impresa. Trenta e più ore di gioco riempiranno la voglia di divertimento anche dei giocatori più esigenti. Difficile staccarsene una volta cominciato! Un’esperienza ludico artistica prelibata.

Joseph

Donkey Konga - Donkey Kong Jungle Beat

Donkey Konga

Sfruttando le sempre più crescente onda di successo dei giochi musicali, arriva su GameCube Donkey Konga, originale titolo che vi vedrà impegnati a bongare sui DK Bongos, periferica creata appositamente formata da due bonghetti che ricordano i barili presenti nella famosa saga dello scimmione incravattato. Seguendo le note su schermo a suon di musiche che spaziano dai Blink 182 ai temi dei più famosi videogiochi Nintendo, bisognerà scatenarsi percuotendo lo strumento.
Se il primo titolo è stata una lietissima sorpresa, il secondo capitolo è più un aggiornamento con tante nuove canzoni e qualche minigioco in più.
Donkey Konga è un titolo divertentissimo, che se in singolo riesce a divertire per lungo tempo, dà il meglio di sè con altri quattro amici, divenendo un acquisto obbligato.



Donkey Kong Jungle Beat

Donkey Kong così in forma non lo si era mai visto: carismatico, possente, atletico; salta, corre, esegue acrobazione mai viste prime e sferra serie di attacchi da far invidia a Ken Shiro, e tutto questo grazie al bonghetto utilizzato in Donkey Konga. Solo le menti geniali di Nintendo potevano pensare di creare un platform da giocare utilizzando dei bonghi. E per quanto possa sembrare un'idea pazza e malsana, il risultato è eccezionale, un gioco del genere non lo si vedeva da anni: giocabilità alle stelle, grafica e sonoro a livelli eccelsi, combattimenti con i boss esaltanti. Unica pecca la longenvità, ma la nuova avventura dello scimmione è talmente bella che si passa sopra tranquillamente.
Donkey Konga Jungle Beat è un capolavoro. Stop. Se ancora non lo avete, correte subito a comprarlo, un acquisto di cui nessuno si pentirà!

Yuri-san

Soul Calibur 2 - Super Smash Bros Melee

Soul Calibur 2

La serie di combattimenti 3D all’arma bianca di Namco approda su Gamecube dopo aver già deliziato i possessori di PSX con il capostipite Soul Edge e i possessori di Dreamcast con Soul Calibur. Questo nuovo episodio è rinnovato rispetto al predecessore in molti campi: la grafica è più dettagliata e gli effetti sono più spettacolari, il numero dei personaggi è aumentato con buone new entry, è aumentato il numero di mosse ed è stato ampliato e migliorato lo story mode. Fanno inoltre ritorno nella serie le armi differenziate che permettono di specializzarsi in uno stile di combattimento più personale. In definitiva il gioco è splendido, probabilmente il miglior picchiaduro “convenzionale” per Gamecube che amplia e migliora tutte le caratteristiche del predecessore, è praticamente eterno in multiplayer e dà una tremenda soddisfazione nel migliorare le proprie capacità con l’allenamento. L’unico aspetto che non gli fa raggiungere i livelli del primo Soul Calibur è l’effetto sorpresa e l’innovazione di quel titolo, di cui questo è in pratica un upgrade ben riuscito.

W4nderlast



Super Smash Bros Melee

Vi è mai venuta voglia di prendere a martellate in testa Pikachu, di colpire con una mazza da baseball Luigi, di sparare una sventagliata di mitra su Link?
Evidentemente da fantasie malate di questo tipo è nata la serie Super Smash Bros, che in questo titolo ha visto la sua ultima incarnazione per il nostro Gamecube: fondamentalmente si tratta un picchiaduro puttosto frenetico i cui caratteri selezionabili non sono altro che i personaggi creati da Nintendo nella sua sua lunga ed eccezionale attività nel campo dei videogiochi. Questo sembra a tutti gli effetti un monumento a Nintendo ed a tutti i giochi che ci fanno
divertire da qualche decennio,anche i meno conosciuti, attraverso una serie incredibile di citazioni nascoste dappertutto all'interno del gioco. Il gameplay è semplicissimo ed intuitivo, e proprio per questa sua immediatezza è l'ideale per furiose sfide in multiplayer tra amici nelle lunghe serate invernali. Sì, perché è nel multiplayer che forse questo gioco da il meglio di sé, tra l'altro con una lunghissima serie di opzioni per impostazioni personalizzabili che ci permetteranno di definire nei minimi particolari i nostri tornei a cui potranno partecipare fino a 64 giocatori(di cui fino a quattro contemporaneamente sullo schermo). Ma non dovete per questo pensare che la modalità per giocatore singolo sia poco curata.Le modalità e gli extra da sbloccare sono talmente tanti che dovrete sudare sette camicie
per terminare il gioco al 100%. E se riuscirete a sbloccare tutto il possibile, avrete imparato molte cose sulla Nintendo e sulla storia dei videogiochi, oppure avrete fatto un bel ripasso divertendovi molto per di più.

Tyrone Slothrop

Viewtiful Joe/Viewtiful Joe 2 - Metal Gear Solid: The Twin Snakes

Viewtiful Joe - Viewtiful Joe 2

Henshin a go-go, baby! Con il suo inimitabile grido di battaglia, Viewtiful Joe approda su cubo, regalandoci un gioco sensazione come non se ne vedeva da anni.
Sicuramente la prima cosa che colpisce è lo stile grafico del gioco, un cell shading molto naif che caratterizza in modo sbalorditivo ogni singolo elemento del titolo Capcom, regalandoci personaggi carismatici che sarà difficile dimenticare, a partire dal protagonista molto "cool" che, catapultato all'interno di una pellicola cinematografica, dovrà salvare la sua ragazza Silvia con l'aiuto dei suoi poteri. E se fin qui il gioco potrebbe sembrare un banale picchiaduro a scorrimento bidimensionale, sono proprio le doti Viewtiful che rendono questo gioco eccezionale, potendo rallentare la pellicola (quindi il tempo permettendo di schivare facilmente i colpi o addirittura rispedire i proiettili al mittente), velocizzarla e infine effettuare delle zoomate per poter sferrare colpi micidiali.
E se il primo capitolo è stata una ventata d'aria fresca nel sempre più piatto panorama videoludico, grazie alla sua grande giocabilità, originalità e divertimento (anche se l'elevata difficoltà, comunque mai frustrante, potrebbe far demordere molti giocatori), rendendolo ancora oggi un'acquisto obbligato per tutti i proprietari di un GameCube, il secondo capitolo è un piatto seguito che poco aggiunge alla formula vincente originale, se non la possibilità di alternare Joe con la sexy Silvia e il suo potere del record (che permette di ripetere un'azione più volte), catalogando Viewtiful Joe 2 solo per gli appassionati della serie.

Yuri-san



Metal Gear Solid: The Twin Snakes

Il nome MGS è sinonimo di grande giocabilità, di grande atmosfera e di grande divertimento. Arriva su cubo il mitico Solid Snake, in un remake del primo episodio uscito su PSX. Per poter aggiungere quel qualcosa al gioco in grado di incentivarne l'acquisto non avrete di fronte un semplice remake, ma potrete usufruire di tutte le nuove mosse di MGS 2, come il puntamento in soggettiva, o l'appendersi alle sporgenze, o il nascondersi dentro ad un armadio.
Per tutti quelli che si sono persi il primo capitolo, per tutti quelli che non vedono l'ora di rigiocarci, per tutti quelli che non sanno ancora cosa sia la saga di MGS, per tutti quelli che cercano un gran gioco, per tutti quelli che in un gioco non cercano solo divertimento ludico, ma anche personaggi carismatici, storia da film di serie A, colpi di
scena e fiato sospeso. Che aspettate? L'isola di Shadow Moses attende solamente voi.

Drizzt Do'Urden

Serie Mario - Super Monkey Ball 1-2

Mario Kart Double Dash, Tennis, Golf, Football, Baseball, Party, Dancing stage Mario Mix

La prima volta che il prode idraulico si è dismesso i panni di salvatore di principesse deve essere stato con Dr. Mario, per poi fare apparizioni in altri vari titoli sportivi per NES. Ma il primo vero spin off è stato con Super Mario Kart, un successo planetario che ha portato su Nintendo 64 lo sfruttare l'immagine del baffuto italo-americano con altri titoli all'infuori dei classici platform, come Mario Party, Tennis e Golf. E su GameCube ormai sono pochi gli sport in cui Mario e i suoi amici non si dilettino.
Torna l'intramontabile Mario Kart, che con Double Dash si afferma probabilmente il miglior "fuori serie", grazie ad una giocabilità elevata e l'introduzione dell'uso di ben due personaggi per kart.
Mario Golf e Tennis sembrano più dei remake per N64, ma che con tutti quei piccoli miglioramente rendono questi due titoli sportivi da avere per gli appassionati. Soprattutto il secondo dà il meglio di sè in multiplayer, proprio come Mario Party, ormai consueto appuntamento annuale che i fan della serie non possono mancare, grazie alla moltitudine di minigiochi sempre divertentissimi!
E su cubo fanno per la prima volta la loro apparizione Mario Football e Baseball, titoli di calcetto e baseball discreti che non possono che arricchire la vostra collezione e di certo farvi trascorrere spassose serate con gli amici, pur non essendo giochi eccelsi.
Infine sicuramente la delusione è Dancing Stage Mario Mix, titolo di ballo con tanto di tappetino, che però non riesce ad essere divertente come le controparti della serie Dacing Stage, probabilmente a causa delle musiche e della bassa difficoltà.
Insomma, di Mario ce n'è fin che si vuole, tutti buoni titoli che trovare sotto l'albero di certo non guasteranno il Natale, rendendo le vostre vacanze molto divertenti.
Yuri-san


Super Monkey Ball 1 e 2

Spesso i titoli di lancio di una console non vengono ricordati negli anni a venire, il più delle volte perché sfruttano pochissimo l’hardware. In effetti la prima sensazione che dà Monkey Ball è quella di trovarsi di fronte ad un titolo per Dreamcast, piattaforma per cui sarebbe dovuto uscire originariamente.
Ma dopo il primo impatto ci si accorge di trovarsi di fronte a quei giochi che solo Sega è capace di fare: muovere un piano nei suoi 3 assi in maniera da far arrivare al traguardo una pallina con dentro una simpatica scimmietta; se come idea sembra stramba, una volta terminati i primissimi stage ci si rende conto di trovarsi di fronte a qualcosa di davvero divertente ed originale, grazie anche ad una curva di apprendimento molto armoniosa che permette al giocatore di prendere confidenza con i comandi prima di buttarlo su tracciati impervi e ricchi di insidie.
Se tutto questo non basta è presente anche una sezione dedicata ad alcuni minigiochi (tra cui il biliardo ed il bowling si segnalano come i meglio realizzati), piacevoli da provare in singolo e che diventano quasi un obbligo se si è in presenza di amici, rendendo così Monkey Ball un gioco apprezzabile sia in single che in multiplayer.
Il seguito non si discosta molto dal predecessore, se non per il doppio numero di minigiochi che presto diventeranno la vera scusa per metterlo su Gamecube, visto che la parte principale ha il difetto di presentare molto presto tracciati che richiedono una dose di fortuna per essere superati, portando il giocatore ad un senso di frustrazione che difficilmente si avvertiva nel prequel.

Moor-Angol

Pikmin/Pikmin 2 - Animal Crossing

Pikmin - Pikmin 2

Un gioco di strategia in puro stile Nintendo, questo è Pikmin. Il gioco inizia quando il capitano Olimar precipita con la sua astronave Dolphin su un pianeta abitato solo da giganteschi insetti e dai Pikmin, anche loro piccolissimi, gli unici sul pianeta che daranno un aiuto al nostro eroe per tornare a casa su Hocotate. Il titolo consiste nel creare e gestire dei piccoli eserciti dei nostri amici e di mandarli ad esplorare l’intero pianeta, per recuperare i pezzi del nostro mezzo di trasporto, sfruttandone le caratteristiche peculiari per superare i vari ostacoli che ci troveremo di fronte, cercando di non farli finire in pasto alle innumerevoli creature nemiche che popolano il pianeta e cercando di riportali a casa prima del tramonto. Il tutto condito da un’ottima grafica e da un' altrettanto ottima giocabilità che rende il gioco intuitivo e immediato.
Pochi seguiti sono migliori del primo titolo di una saga ma Pikmin 2 riesce in questo difficile compito. Il gioco riprende infatti i migliori elementi del suo predecessore: perfezionandoli e sfruttandone le potenzialità e ne corregge i pochi difetti, in primo luogo la bassa longevità, eliminando il limite dei giorni, grossa pecca del primo capitolo, e introducendo delle aree, le caverne, nelle quali viene interrotto lo scorrere del tempo. Stavolta il nostro eroe Olimar saà accompagnando dal simpatico Louie, il che permetterà di guidare contemporaneamente i due personaggi, e due nuovi tipi di Pikmin. Sono state anche inserite due modalità multilayer per poter sfidare i nostri amici a suon di esserini colorati. Poesia allo stato puro, due piccoli capolavori da avere assolutamente!

Chicco MetalMario



Animal Crossing

Un nuovo modo di concepire il videogioco: ecco quello che è Animal Crossing. Arrivato in Europa con un ritardo inconcepibile rispetto all'uscita giapponese (certo, la traduzione del gioco deve essere stata veramente impegnativa, ma metterci addirittura degli anni...), il gioco è in sostanza una riedizione di un altro videogame uscito tempo fa su N64. Essenzialmente quello che dovremo fare è vivere: inizieremo scegliendo il nome della nostra città e, una volta arrivati qui, faremo conoscenza con tutte le creature che abitano vicino a noi (tutti rigorosamente animali parlanti!) e, dopo un po' di lavoro retribuito, avremo la possibilità di comprare tantissimi oggetti, alcuni utili e altri meno per lo svolgimento della nostra avventura in città. Potremo inoltre ingrandire pian piano la nostra casetta e arredarla con stranissimi ma stupendi oggetti comprati, trovati o regalati dai nostri vicini. Attraverso le poste potremo inviare lettere ai nostri vicini per informarli di alcuni avvenimenti o ringraziarli per i regali che ci hanno inviato. Innumerevoli gli oggetti da poter collezionare, e da esibire a tutti gli amici per farli morire d'invidia. Insomma le possibilità offerte da questo gioco sono (quasi) infinite, aggiungendoci la possibilità di poter andare a trovare i nostri amici in carne e ossa nei loro villaggi attraverso l'uso delle memory card, il divertimento offertoci è veramente di alto livello.

Gemini

Eternal Darkness - Resident Evil

Eternal Darkness

Molti dicono, a torto, che il Gamecube è una console per bambini. Giocando a Eternal Darkness si può dire l’esatto contrario. La storia inizia nel peggiore dei modi: la protagonista, la bella Alexandra Roivas, viene svegliata nel cuore della notte da una telefonata che l’avverte delle terribile morte per decapitazione del nonno, che sembra a tutti gli effetti un omicidio, e da quel momento decide di scoprire ad ogni costo quello che è accaduto al suo amato parente. Il giocatore sarà chiamato ad impersonare ben 12 personaggi, tutti antenati di Alexandra, in epoche storiche diverse che vanno dall’Antica Roma ai giorni nostri, coprendo ben 2000 anni di storia, e a risolvere anche con l’aiuto di magia ed incantesimi molti enigmi per poter proseguire nel gioco e capire cosa c’è dietro all’omicidio del nonno della Roivas. Il gioco racchiude diversi generi (avventura, storia, azione, thriller, ecc.) e grandi innovazioni, in primo luogo quella “livello di sanità mentale”. Durante il gioco i personaggi incontreranno terribili mostri ed orrende creature e questo farà scendere il loro livello di sanità mentale; quando questo livello sarà molto basso si avranno diversi effetti sul gioco come il vedere cose che in realtà non ci sono o non accadano. Ma non sveliamo troppo per non rovinarvi la sorpresa. Se il gioco è quindi molto interessante dal punto di vista della trama e del gameplay lo stesso si può dire del comportato tecnico: ottimi grafica, con effetti di luce molto belli, e sonoro con musiche ed effetti sonori coinvolgenti e adattissimi all’atmosfera del gioco che aiutano il giocatore a sentirsi davvero immerso nell’avventura. Un gioco appassionante, coinvolgente, divertente. Ma non fateci giocare i vostri nipotini!

Chicco MetalMario



Resident Evil

Il primo Resident Evil non è altro che il rifacimento del gioco originalmente uscito su Playstation con grande successo, con nuove aree, la possibilità di scegliere tra due personaggi giocabili invece di uno solo, ed una grafica e sonoro da ultima generazione.
Per chi non conoscesse Resident Evil, si tratta di una avventura in terza persona con atmosfere horror, che prende a prestito le atmosfere dei film di George Romero.
Vi ritroverete bloccati all'interno di un lugubre maniero che presto scoprirete popolato da quelli che sembrano veri e propri zombie carnivori, e dovrete quindi allo stesso tempo salvarvi la vita e scoprire l'arcano che sta sotto questi fenomeni raccapriccianti. In pratica dovrete cercare di risolvere dei semplici enigmi per accedere ad aree nuove e nel contempo tenere a bada i sanguinari zombie, a cui pare la vostra presenza sia poco gradita. Atmosfere a dir poco agghiaccianti, potete star sicuri, non mancheranno di farvi sovente sobbalzare sulla poltrona, e se ne avrete il coraggio vi consiglio di giocare la notte a luce spenta: fa tutto un altro effetto! Sì, perché alla Capcom tra lampadine fulminate, cimiteri diroccati ed amenità varie le hanno studiate tutte per terrorizzare il giocatore. Le qualità tecniche di Resident Evil ne fanno un must anche per coloro che hanno già giocato l'originale per Playstation, in quanto essendo un gioco incentrato sull'atmosfera, la differenza della maggiore capacità grafica è sostanziale.
D'altro canto Resident Evil 0 ne è il prequel esclusivo per Gamecube, altrettanto se non più curato tecnicamente ma forse meno terrificante. Un'ultima cosa, se dovete giocare entrambi i titoli, cominciate prima con il primo e poi proseguite con lo 0 trascurando la successione temporale, per non rovinarvi la suspence legata alla storia ed ad alcuni piccoli segreti, che si sveleranno man mano che procederà la storia.

Tyrone Slothrop

Wario Ware, INC: Mega Party Games - F-Zero GX

Wario Ware, INC: Mega Party Games

Stravagante, strambo, eccentrico, bizzarro: etichettatelo come preferite ma questo gioco è un concentrato di follia (giapponese, si sa che non sono tutti normali no?), ma allo stesso tempo è anche uno dei prodotti più divertenti a cui avrete mai modo di giocare!! Il metodo di gioco è tanto bello quanto semplice, e deriva dal fatto che questo è un porting di un titolo GBA: dovremo fare quello che lo schermo ci chiede nel minor tempo possibile, ma il difficile sta nel capire quello che lo schermo chiede! La maggior parte delle volte dovremo premere il bottone richiesto, ma fidatevi che grazie alla semplicità del sistema di gioco il divertimento è assicurato. Oltre alla modalità principale, nella versione per Gamecube potremo sfidarci contro i nostri amici per un multiplayer fino a 4 giocatori. Ed è proprio in questo caso che Wario dà il meglio! Se cercate un gioco per divertirvi insieme ai vostri amici, magari durante una festa, questo è IL party game definitivo! Il punto dolente del gioco è sicuramente la grafica: trattandosi di un porting da console portatile, i programmatori hanno riportato il gioco fedelmente, e le immagini sono le stesse che ci sono state offerte sul GBA. Provatelo, il single player è divertente, ma il multiplayer è fantastico, non troverete niente del genere in giro!

Gemini



F-Zero GX

Adrenalina.
Se c’è una parola che meglio riesce a descrivere questo connubio Sega-Nintendo, adrenalina è la parola giusta. La velocità ancora una volta la fà da padrone. Come su Nintendo 64 anche in questo episodio avremo 60 frame al secondo fissi, senza nessun tentennamento, ma a differenza del passato Amusement Vision riesce a creare quel perfetto mix tra velocità e grafica che invece era mancato nell’episodio precedente.
Il desing dei livelli è veramente ben fatto, tanto da poter affermare che sono pochissimi i tracciati che lasciano l’amaro in bocca, stessa cosa per la colonna sonora, che ben si integra con gli ambienti futuristici in cui ci troveremo a gareggiare (anche se alcuni rimpiangono le tracce rock del precedente episodio); la longevità è davvero molto alta: oltre a tutte le varie coppe in cui sfidarsi troviamo uno story mode ed un edit mode, con cui customizzare a proprio piacimento il veicolo. In piena tradizione Sega avremo un sacco di cose da sbloccare e forse l’unico vero difetto di questo titolo è la sua estrema difficoltà, non si ha mai la certezza della vittoria fino a quando non si supera il traguardo, ma in certe situazioni si può rasentare l’isteria.
Forse un titolo non per tutti, ma che se domato riesce ad elargire tante emozioni e, soprattutto, soddisfazioni.

Moor-Angol

Skies of Arcadia Legends - Tales of Symphonia

Skies of Arcadia Legends

Inizialmente previsto solo per Dreamcast, Skies of Arcadia è stato successivamente trasposto per Gamecube. Anche i possessori della console Nintendo possono ora “immergersi” nel mondo di Arcadia, costituito da masse continentali isolate sospese a mezz’aria in un cielo sconfinato, solcato da Navi volanti alimentate magicamente da pietre provenienti dalle sei lune, che proteggono ed influenzano questo mondo. Seguiremo le avventure di Vyse ed Aika, due giovani pirati dell’aria che incontrano per caso Fina, una loro coetanea braccata dall’impero, ed intraprendono con lei un lungo viaggio per mettere al sicuro le reliquie in grado di scatenare poteri devastanti, passando durante il loro cammino tra personaggi e ambientazioni così caratterizzati ed unici che saranno difficili da dimenticare.
Nelle nostre esplorazioni aeree e terrestri non sarà raro imbattersi in gruppi di mostri ostili, che sconfiggeremo usando i poteri dei protagonisti, gestendoli tramite un sistema di “spirit points”, comuni a tutto il gruppo e necessari a ciascuno per eseguire le proprie tecniche speciali; questo sistema richiederà spesso impegno e strategia, soprattutto nei combattimenti coi boss. Vagando nei cieli non mancheranno inoltre le spettacolari battaglie aeree tra navi, in cui l’astuzia nella scelta delle azioni e delle manovre da eseguire turno per turno faranno la differenza tra la vittoria e il naufragio.
Nonostante tecnicamente sia datato (si tratta infatti di un porting, non di un remake), la grafica e la colonna sonora sono comunque di ottimo livello, riaffermando la qualità di questo gioco, che dovrebbe essere presente nella collezione di tutti gli amanti dei jrpg.



Tales of Symphonia

La famosa serie “Tales of” di Namco arriva su Gamecube con un capitolo esclusivo: Tales of Symphonia.
Secondo la leggenda, quando il mondo sarà in declino, un prescelto intraprenderà la sua missione per invocare l’aiuto della dea Martel, affinché risani le terre e le liberi dal male. In luoghi in cui i mezz’elfi sfruttano il loro potere superiore per dominare gli umani, spesso anche schiavizzandoli, Lloyd e Genis si ritrovano, dopo una serie di eventi, a seguire la loro amica Colette, la prescelta, nel suo viaggio per la “rigenerazione del mondo”; la trama si sviluppa poi in un susseguirsi di colpi di scena, incontri e nuove scoperte che finiranno per rendere labile la linea di confine che separa ciò che è giusto fare da ciò che è sbagliato. Nel corso dell’avventura le personalità dei vari personaggi vengono ben approfondite, grazie anche a numerose scene di dialogo opzionali (non strettamente necessarie al proseguimento della trama principale e del gioco) che rendono più definito e vivo il quadro dei rapporti interpersonali tra i protagonisti.
Come negli altri episodi della serie, Tales of Symphonia gestisce i combattimenti con un sistema in tempo reale: muoveremo e faremo agire uno dei personaggi del gruppo controllandolo direttamente; sarà dunque necessario saper agire (e reagire) con prontezza, oltre che saper gestire bene le tattiche da far adottare agli altri personaggi controllati dal computer. E’ anche possibile giocare i combattimenti in più giocatori (fino a 4), controllando un personaggio ciascuno.
Tecnicamente il gioco si mantiene su ottimi livelli, con una grafica 3d in cell shading realizzata in maniera sopraffina e una buona colonna sonora.
In definitiva, Tales of Symphonia è un ottimo jrpg, consigliato anche a chi non ama il genere perché annoiato dai sistemi di combattimento classici a turni.

Rockrono

Fire Emblem: Path of Radiance - Baten Kaitos

Fire Emblem: Path of Radiance

Dopo aver deliziato gli appassionati di strategia su GBA con due acclamatissimi capitoli, i ragazzi di Intelligent System decidono di esordire anche su GameCube con un inedito capitolo della celebre saga di Fire Emblem.
Sottotitolato Path of Radiance, questo episodio per la console maggiore di casa Nintendo vanta le stesse caratteristiche vincenti che contraddistinguono i capitoli per GBA.
Fire Emblem è un gioco di ruolo strategico che ci mette nei panni dell'eroe Ike, chiamato a decidere le sorti del regno di Tellius: naturalmente il protagonista non agisce da solo, ma viene coadiuvato da vari compagni, ognuno con abilità e poteri differenti. Il sistema di combattimento è quello tipico dei gdr strategici nipponici, con il campo di battaglia diviso in una griglia di tanti quadrati, che servono a stabilire movimenti e portata degli attacchi delle truppe in campo. La particolarità di Fire Emblem è quella di schierare in campo amico non anonimi soldati, ma personaggi dalla
personalità ben definita, ognuno con un suo ruolo nella storia, unico ed insostituibile: non per nulla, a differenza di qualunque altro gdr, le morti sono assolutamente "reali" e senza appello. Lasciar cadere un compagno in battaglia significa perderlo per sempre, senza possibilità di appello.
Questo non è comunque che il principale segno distintivo di una saga che da sempre si colloca ai vertici del genere per gli appassionati: consigliato agli amanti degli strategici, ma non solo, visto che svariati livelli di difficoltà tra cui scegliere e un ottimo tutorial rendono l'esperienza di gioco accessibile a chiunque. Unico rammarico, un comparto grafico carino ma molto spartano, assolutamente non all'altezza delle potenzialità del GameCube.

Datakun



Baten Kaitos

Le ali sono l’unico mezzo per gli abitanti del Mondo di raggiungere i propri luoghi: lunghe e sfavillanti ali che tagliano l’aria scolpendo opere intoccabili. E Kalas, ribelle guerrigliero in cerca di vendetta per il nonno ormai defunto, diviene il protagonista di un racconto che si snoda in vincoli sempre più misteriosi ed intriganti. La forza della trama è accompagnata da un sistema di combattimenti, per questo particolare JRPG, riuscito e ben costruito. Basati su un gioco di carte che ricalca i fasti di “Magic”, Baten Kaitos coinvolge il giocatore in un’esperienza praticamente unica su Gamecube. Le ambientazioni bidimensionali, ottimamente realizzate, che ospitano i personaggi nella loro eterna lotta tra il bene e il male e il sonoro d’atmosfera aiutano l’alter ego reale a calarsi nell’avventura, capace di donare più di trenta ore di gioco. Piccole sottoquest non faranno altro che aumentare il tempo di cottura di un cibo prelibato di cui i buongustai sentivano la mancanza sulle tavole videoludiche Nintendo.


Joseph

Ikaruga - Luigi's Mansion

Ikaruga

Ikaruga è una rivisitazione di tutti quei sparatutto in terza persona a scorrimento di ambientazione spaziale pieni di astronavi di tutte le forme e gragnuoli di proiettili che saturavano lo schermo, un genere una volta amatissimo e molto prolifico, ma poi passato di moda con l'avvento del 3D, che con questo titolo ritrova ancora i suoi fasti migliori prendendo alcune caratteristiche tipiche del genere(nemici che escono sullo schermo in base a determinati pattern
fissi da imparare a memoria, potenziamento graduale della potenza di fuoco tramite raccolta di bonus,megaboss di fine livello) ma aggiungendo al tutto maggiore profondità ed originalità. Vediamo ora alcune peculiarità di questo gioco. Tramite il tasto A potremo cambiare polarità alla nostra astronave e ai nostri proiettili da neri a bianchi e viceversa, così che potremo assorbire incolumi le scariche di colpi del nostro stesso colore e viceversa potremo infliggere maggiori danni ai nemici del colore opposto al nostro. Altrettanto importante ai fini del gioco il sistema di
catenamento delle combo: se riusciremo infatti a mandare a segno alternativamente tre colpi neri e poi tre bianchi realizzeremo una combo che ci vedrà premiati con un punteggio molto più alto. Realizzare delle combo lunghissime sarà la sfida per i giocatori più esperti che cercheranno così di migliorare il proprio punteggio anche dopo aver terminato il gioco. Presente anche una modalità cooperativa per due giocatori.
Ikaruga è un gioco consigliato a tutti gli appasionati e nostalgici del genere sparatutto, mentre gli altri possono essere scoraggiati dall'elevata difficoltà ed abbandonare presto questo titolo, ma non prima di avervi passato alcune ore di sano divertimento.

Tyrone Slothrop



Luigi’s Mansion

Il maniero infestato da gommosi fantasmi sconvolge l’equilibrio del longilineo fratello di Mario. Titolo di lancio della cubica console, il platform Luigi’s Mansion è una ricetta di humor e sano gameplay mescolati al canonico stile Nintendo, superlativo nella nuova grafica 128 bit, fluida e corposa. E se Mario per una volta si fa da parte, perché rapito, Luigi non perde tempo a diventare il protagonista assoluto di quella che è rimasta una delle esperienze ludiche più divertenti degli ultimi anni. Attraversando ogni stanza della tenuta avremo il primario obiettivo di stanare, con una semplicissima torcia, e catturare, con il potente aspirapolverefantasmi del fantomatico dott. Strambic, gli spettri che girano finora indisturbati. Pietre, soldi, gemme e preziosi sono i tesori che celano il segreto della grande casa. La ricerca di un fratello vi condurrà nell’esplorazione di un gran numero di location, dove il silenzio è rotto solamente da malefiche risate dei Boo, passi pesanti su un pavimento di parquet e il nome “Marioooo” che echeggia entro mura dalla carta da parati ormai lacera. Il ghostbuster italogiapponese apre con onore la stagione del GameCube: gommosamente divertente!

Joseph