Speciale Becoming Tributes - Il mondo di Hunger Games

Comincia il viaggio nel mondo di Hunger Games. Prima tappa: storia e conformazione del mondo della saga.

Speciale Becoming Tributes - Il mondo di Hunger Games
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"Ma perché siamo l'unico Paese che ancora non può vederlo?". Ormai quando si parla di Hunger Games questa è la domanda che più spesso ci si sente porre, soprattutto quando, arrivato nelle sale cinematografiche di mezzo mondo a fine marzo, il film è esploso come il nuovo fenomeno cinematografico dell'anno, con una permanenza ai vertici del box office di ormai già quattro settimane. E noi (almeno quelli di noi che non hanno preso un volo per il cinema più vicino che proiettasse la pellicola, magari chissà in IMAX) qui, a rigirarci i pollici nell'attesa che il 1 maggio ci liberi da questa angoscia. Sapendo quanto questo possa essere snervante, abbiamo deciso di ingannare il tempo con una serie di articoli che ci immergano nelle atmosfere di The Hunger Games: con l'aiuto delle dichiarazioni di alcuni fan della saga, del The Hunger Games Official Italian Fan Club e di informazioni su tutto ciò che attorno ad essa ruota, speriamo di mandarvi preparati all'esordio cinematografico italiano del film. In più per tutti quelli che sono completamente all'asciutto in materia, si tratta di un modo di capire da cosa nasce questo infuocato fenomeno e cosa aspettarsi nelle prossime settimane. Perché, se è vero che per modalità di diffusione di idolatria e isterismo molti hanno già invocato i paragoni con la saga di Edward il vampiro che sbrilluccica, Hunger Games ha molto più da raccontare di quanto al momento possiate immaginare.
State bene attenti quindi, il vostro allenamento per diventare tributi per la prossima edizione degli Hunger Games è appena cominciato.

Nel labirinto di Suzanne

The Hunger Games è una saga letteraria che si pone come target quello dei giovani adulti, questo ibrido a metà strada tra l'infanzia più magica e l'adulto più drammatico. Composta da tre libri, di cui il terzo è programmato in Italia proprio per metà maggio, la storia proviene dalla fantasia di Suzanne Collins. Non allarmatevi se non avete mai sentito prima il suo nome. L'autrice ha infatti iniziato la sua carriera come autrice per programmi televisivi americani dedicati ai bambini. È stato proprio mentre lavorava a questi per la Warner Bros. che ha conosciuto lo scrittore James Proimos che, avendo visto la sua fantasia prendere vita sullo schermo, le ha suggerito di dedicarsi alla composizione di libri per l'infanzia. Nasce così Gregor the Overlander, divenuto il primo libro di una saga per l'infanzia chiamata The Underland Chronicles, mai arrivata fino a ora in Italia. Perché il suo nome cominci a essere noto a un pubblico più generalista bisogna attendere il 2008 quando, impegnata a districarsi tra reportage di guerra e reality TV, Suzanne Collins inizia a progettare mentalmente una storia che unifica questi due mondi apparentemente all'opposto. Ad essi si unisce un dichiarato ed evidente richiamo alla mitologia greca, soprattutto alla nota storia di Teseo e del Minotauro che porta alla stesura di un primo libro: The Hunger Games, al quale a distanza di poco tempo seguono due capitoli successivi, La ragazza di fuoco e Il canto della rivolta (trilogia edita in italia da Mondadori).

Ma dove siamo?

Se chiedete in giro, molti probabilmente vi risponderanno che The Hunger Games è un libro fantasy. Dopotutto non è ambientato nella nostra realtà e racconta avvenimenti completamente immaginari: eppure il mondo creato da Suzanne Collins per la sua saga è paradossalmente verosimile e si radica nella mappa geografica del nostro presente, evolvendosi in un futuro non meglio cronologicamente inserito ma storicamente e tecnologicamente verosimile. Fondamentale per capire al meglio gli avvenimenti raccontati nella trilogia è la conoscenza di questo mondo.
Panem
è una nazione, formatasi dopo la distruzione dell'attuale civiltà in seguito a un evento catastrofico che ne ha sancito la fine. È situata principalmente nella parte occidentale del continente americano, lì dove si trovava il Nord America, e la sua capitale, Capitol appunto, si trova nell'area delle Montagne Rocciose. Il suo governo è principalmente una dittatura, al cui comando si trova il presidente Snow.
È curioso come il termine Panem derivi dal modo di dire latino panem et circenses, letteralmente traducibile come 'pane e circhi', un modo di intrattenere la gente allontanando la loro attenzione da eventi più importanti... ovvero il modo di vivere dell'intera popolazione della capitale.

Prima dell'edizione 74

La storia di The Hunger Games non parte certo dai giorni della fondazione del regno di Panem, focalizzandosi invece sull'anno della settantaquattresima edizione degli Hunger Games. Eppure è colpa di ciò che è successo nel passato se i giochi esistono e sono così violentemente crudeli. Molta della storia di Panem è avvolta però nel mistero. Sicuramente si trattava di un territorio molto esteso, tanto da essere stato frammentato in 13 distretti, ognuno responsabile della produzione di un particolare bene necessario per il sostentamento di tutta la nazione e tutti operativi sotto il controllo della capitale. Ma i metodi oppressivi di Capitol non piacevano alla gente comune e, approssimativamente settantaquattro anni prima degli eventi narrati nella trilogia, i vari distretti di Panem si sono ribellati alla capitale e al suoi metodi di governo. Non si sa bene quanto questa ribellione generale sia durata e nemmeno quanti decessi essa abbia causato (nonostante il governo racconti che per ogni cittadino morto siano deceduti due ribelli), ma alla fine del conflitto è stata Capitol a vincere, sconfiggendo 12 distretti e distruggendo completamente il tredicesimo, di cui ormai non si hanno più tracce.
Proprio per ricordare gli eventi di questo periodo, storicamente ricordati come i giorni oscuri, sono nati gli Hunger Games: un evento annuale in cui 24 ragazzi tra i 12 e i 18 anni, un ragazzo e una ragazza per ogni distretto, vengono sorteggiati per entrare a far parte della competizione, una battaglia in stile gladiatori in cui scontrarsi l'un l'altro fino alla morte di tutti i partecipanti, escluso uno.
Principalmente gli Hunger Games sono stati creati per due scopi. Il primo è per dimostrare il potere superiore di Capitol su tutti i distretti: infatti può prendersi le vite dei loro bambini e forzarli ad ammazzarsi a vicenda in un gioco privo di regole, senza che parenti e conoscenti possano opporsi. Il secondo motivo è meno politico ma, paradossalmente, più crudele: solo per divertimento! Gli Hunger Games sono infatti l'evento televisivo più seguito e atteso da tutta Panem, con i vincitori di ogni edizione che diventano praticamente delle star mediatiche e un grandissimo giro commerciale di sponsorizzazioni e merchandise.

13+1

La struttura geografica e socio-economica di Panem appare spesso nelle pagine di The Hunger Games per spiegare e giustificare gli atteggiamenti degli abitanti di ogni distretto. Proprio per questo proviamo a stilare una lista delle attività e delle caratteristiche di ogni settore del regno. Capitol: è la più grande città di Panem e funge come centro nevralgico di tutte le attività della nazione. I suoi cittadini sono i più ricchi e decadenti di tutto il regno, ossessionati dalla perfezione fisica e dall'idea di apparire spettacolari a tutti i costi. Nonostante sia il territorio più grande, non viene considerata nel conteggio dei distretti e non provvede al proprio sostentamento: si tratta maggiormente di un agglomerato di creativi, con vestiti assurdi e un insano senso della moda, che si esprime soprattutto con la colorazione innaturale di capelli e pelle o con strambi innesti cutanei. Il presidente Snow è a capo del governo di Panem, con sede proprio a Capitol, e coordina le attività dei distretti, impegnandosi affinché seguano le leggi e continuino a non avere contatti tra di loro.
Distretto 1:
si occupa di produrre i beni di lusso per la capitale. Proprio per la natura delle sua industrie è considerato uno dei distretti più ricchi, tra i pochi in cui è possibile fare carriera per spostarsi a Capitol.
Distretto 2:
il suo sigillo è rappresentato da un blocco di pietra e degli scalpelli, perché la sua attività principale deriva dalle cave di pietra. Si occupa principalmente della costruzione delle armi da guerra, dei treni e degli equipaggiamenti dei Pacificatori. Gli abitanti del distretto 2 sono spesso visti come gli animaletti della capitale, soprattutto perché supportano in pieno ogni sua decisione.
Distretto 3: si occupa della creazione di tutti i tipi di supporti tecnologici, che siano essi necessari per strumenti meccanici, armi o automobili. Proprio per questo la maggior parte dei suoi residenti sono ingegneri e scienziati. Stranamente non è considerato un distretto con possibilità di carriera, nonostante questa sia ancora possibile in quello successivo.
Distretto 4: la sua attività principale è la pesca e per questo la maggior parte dei suoi residenti sono molto abili nell'uso di ami e tridenti, sono abiti nuotatori e hanno una buona conoscenza della fauna e della flora marina.
Distretto 5: di esso si sa molto poco. Principalmente si occupa di energia elettrica su vari livelli.
Distretto 6: le sue industrie si occupano della creazione dei mezzi di trasporto, ma questo è tutto quello che sappiamo a riguardo.
Distretto 7: la sua fonte di sostentamento è il legname e per questo molti dei suoi residenti sono abili nell'uso di asce, accette e seghe. I suoi abitanti iniziano a lavorare fin da molto piccoli, quando sono ancora del bambini.
Distretto 8: si occupa della produzione tessile del regno. Qui ha sede l'industria che crea e assembla le uniformi dei cosiddetti 'Pacificatori'.
Distretto 9: di esso si sa molto poco, se non che il suo sostentamento dipende dal grano.
Distretto 10: si occupa dell'allevamento del bestiame.
Distretto 11: circondato da frutteti, campi di grano e di cotone, questo distretto è dedito all'agricoltura. Tutto quello che viene raccolto viene mandato alla capitale e infatti è uno dei distretti più poveri di tutta Panem, secondo solo al Distretto 12. In più si tratta anche del territorio in cui l'attività dei Pacificatori è più serrata e violenta. Ironia della sorte, nonostante la loro attività primaria, i suoi abitanti sono i più malnutriti di tutto il rengo.
Distretto 12: è collocato geograficamente più o meno in corrispondenza degli Appalachi e la sua attività principale è estrarre carbone dalle miniere.
Distretto 13: le lezioni di storia insegnano che questo distretto è stato distrutto durante la prima ribellione, ma prima che ciò accadesse si occupava della progettazione di armi nucleari. Viene spesso utilizzato da Capitol come esempio ammonitore di quello che potrebbe succede agli altri distretti se pensassero di ribellarsi nuovamente al suo predominio.

Innamorarsi della saga

Fin qui è stato tutto un parlare dell'ambientazione della saga, passaggio utilissimo per andare avanti poi con lo studio del fenomeno stesso dal punto di vista narrativo e cinematografico. Ma se The Hunger Games è diventata la saga di cui tutti segretamente parlavano prima della sua esplosione mediatica lo si deve soprattutto all'effetto che le sue pagine, spesso lette a velocità disumane nel cuore di un'unica notte, hanno avuto sui futuri fan. Per questo abbiamo deciso di concludere questo primo passo verso il diventare tributi di Panem con dei commenti personali raccolti dal The Hunger Games Official Italian Fan Club, perché l'unico modo per entrare davvero nel cuore di una storia non è attraverso le conoscenze pratiche di essa, ma quelle emotive.

"Ho scoperto la saga solo poco più di un mese fa, ma non ho potuto fare a meno di amarla alla follia fin da quando ho letto la trama su Wikipedia! L'ho scoperta per caso, nei primi di febbraio, leggendo su un sito il nome di Peeta Mellark. Mi ha incuriosito, perché, ammettiamolo, è un nome particolare. Per di più veniva descritto come un personaggio dolce e fantastico. È stato quindi grazie a Peeta che ho trovato una nuova casa nel Distretto 12 e a Capitol City, nel Giacimento e nelle foreste, sul treno dei tributi e nel giardino con le campane a vento sul terrazzo. Un mondo tutto nuovo, che però già sentivo di conoscere, perché Hunger Games è ciò che ho sempre cercato in un libro. Distopia. Amore. Lotta per la sopravvivenza. Sono dei temi che non disdegno mai, che vadano da un semplice Barone Rampante a spasso sugli alberi a un Big Brother di 1984. E Hunger Games li amalgama, corredandoli di personaggi magnifici. Ho letto i primi due libri in 5 giorni, dopodichè ho obbligato due mie amiche a leggerli immediatamente. Appena tornati nelle mie mani li ho letti per una seconda volta! Non potevo farne a meno. Hanno subito guadagnato un posto nella mia "tribuna d'onore" dei libri, accanto ad Harry Potter. Perché questo amore per un libro, questa attesa spossante per un seguito, non mi capitavano dal 2007".
Annalisa

"Ho letto Hunger Games in un giorno solo, la sera mi uscivano gli occhi dalla testa, ma ne è valsa la pena! Il personaggio di Katniss mi è piaciuto fin da subito ma devo ammettere che, all'inizio, leggere il racconto in prima persona mi ha fatto storcere il naso. Poi mi sono adattata... ma non saprei proprio dirvi perché mi ha dato questa brutta sensazione. Ho adorato il modo in cui la Collins ha dosato le informazioni accompagnandoci per mano in questo nuovo futuro, fino all'arena. Nella mia mente continuavo a pensare: cosa sono gli hunger games? Come funzionano le regole? E cosa fanno le persone negli altri distretti? Tante domande che mi hanno portato alla velocità della luce alla fine del libro, con la bocca spalancata per lo stupore... e i colpi di scena alla fine di ogni capitolo? Sadica donna la Collins".
Stefania

Hunger Games E se le parole sincere e disinteressate di chi all’improvviso si è ritrovato a desiderare ardentemente di essere un cittadino di Panem, nonostante il pericolo costituito dagli Hunger Games, non vi ha convinto, proveranno a farlo i protagonisti stessi della storia, nel prossimo appuntamento con Becoming Tributes.

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