Rubrica Box Office 23 - 25 gennaio 2015

Scopriamo insieme chi vince e chi perde al botteghino questo fine settimana. Edizione del 26 Gennaio 2015

Rubrica Box Office 23 - 25 gennaio 2015
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Clint dei record: è ancora Clint Eastwood a dominare incontrastato il box-office statunitense, con un film che è già diventato il suo maggiore successo di pubblico di sempre, sia in termini di incassi (200 milioni di dollari tondi tondi), sia in termini di spettatori (circa 24 milioni solo negli USA, la stessa cifra registrata dal western Gli spietati nel 1992). Con un calo di appena il 28%, American Sniper incassa altri 64 milioni di dollari in 3700 sale, con una media strepitosa di oltre 17.000 dollari a sala. Il dramma bellico interpretato da Bradley Cooper e candidato a sei premi Oscar, tra cui miglior film e miglior attore, si appresta a entrare nella Top 10 dei campioni d’incassi del 2014, e il passaparola estremamente favorevole dovrebbe garantirgli una tenuta eccezionale... che American Sniper possa rivelarsi, contro ogni pronostico, il film di maggior successo del 2014 in USA, superando i 334 milioni di dollari di Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I? Proprio questa settimana, il terzo capitolo di Hunger Games aveva strappato a Guardiani della Galassia (fermo a 333 milioni) il primato di campione d’incassi dell’anno, ma a questo punto l’84enne Clint sembra in procinto di reclamare il titolo entro poche settimane!

JENNIFER LOPEZ IN SECONDA POSIZIONE

Con meno di un quarto rispetto agli incassi di American Sniper, al secondo posto in classifica troviamo la più alta new-entry della settimana: Il ragazzo della porta accanto, thriller di Rob Cohen con protagonista Jennifer Lopez, spernacchiatissimo dai critici (che si tratti del primo contendente per i Razzie Award dell’anno prossimo?) ma in grado di registrare 15 milioni di dollari in 2600 sale, con una buona media per sala. Al terzo posto tiene benissimo la commedia per famiglie Paddington, con 12,4 milioni di dollari e un totale di 40 milioni in due settimane, mentre scende al quarto posto The Wedding Ringer, con 11,6 milioni di dollari e poco meno di 40 milioni complessivi. Al quinto posto, Taken 3 - L’ora della verità mette in cassa altri 7,6 milioni di dollari, per un totale di 76 milioni, cifra di gran lunga inferiore rispetto ai precedenti episodi della saga action con Liam Neeson. The Imitation Game, forte delle otto nomination all’Oscar, continua a dimostrare una tenuta invidiabile, con 7,1 milioni di dollari in 2000 sale e un totale di ben 60 milioni, il secondo miglior risultato per i candidati di quest’anno dopo American Sniper.

I FLOP DELLA SETTIMANA: STRANGE MAGIC E MORDECAI CON JOHNNY DEPP

Debutta invece al settimo posto il primo - ma non il peggiore - fiasco della settimana: Strange Magic, film d’animazione diretto da Gary Rydstrom e prodotto e ideato da George Lucas, che deve accontentarsi di appena 5,5 milioni di dollari in 3000 sale, con una pessima media di 1800 dollari a sala. Eppure, c’è a chi è andata addirittura peggio di così... stiamo parlando del ‘povero’ Johnny Depp: reduce da una sfilza di flop e di film che non sono piaciuti né alla critica né al pubblico, l’ex beniamino delle platee cinematografiche questo week-end assiste infatti al risultato più disastroso della sua carriera. La commedia di David Koepp Mortdecai, che vede Depp recitare al fianco di Gwyneth Paltrow ed Ewan McGregor, apre infatti al nono posto con 4,1 milioni di dollari in oltre 2600 sale, con una media ridicola di 1500 dollari sala e recensioni a dir poco tremende, per un film costato la bellezza di 60 milioni di dollari e già in lizza per diventare uno dei fiaschi più catastrofici del 2015. Depp può consolarsi con l’altro film di cui è interprete, il musical Into the Woods, questa settimana al decimo posto con 3,9 milioni di dollari e 121 milioni di totale. Sempre a proposito di flop, si conferma una delusione, dal punto di vista commerciale, il thriller di Michael Mann Blackhat, che dopo il fallimentare debutto incassa appena 1,6 milioni di dollari, per un totale di soli sette milioni.

LE ALTRE NEW-ENTRY, DA BLACK SEA CON JUDE LAW A MOMMY

Fra i vari titoli candidati agli Oscar, vedono crescere ulteriormente i propri incassi Birdman (1,9 milioni), La teoria del tutto (1,3 milioni) e Whiplash (787.000 dollari), mentre il dramma indipendente Cake di Daniel Barnz, che ha visto Jennifer Aniston esclusa per un soffio dalla cinquina come miglior attrice, deve accontentarsi di un fiacco esordio da un milione di dollari in 482 sale. Incassi in crescita per A Most Violent Year con Oscar Isaac e Jessica Chastain (456.000 dollari in 68 sale), per Still Alice con Julianne Moore (411.000 dollari in 38 sale) e per Leviathan, in lizza come miglior film straniero (72.000 dollari in 11 sale). In area limited release, infine, ci sono stati numerosi debutti, ma nessuno dei nuovi film è riuscito a farsi spazio fra le pellicole da Oscar e a segnare cifre importanti: il thriller Black Sea con Jude Law parte con appena 35.000 dollari in cinque sale, mentre l’applauditissimo Mommy di Xavier Dolan si ferma a 21.000 dollari in quattro cinema. In proporzione, però, la vera delusione è per Anne Hathaway, protagonista e produttrice del film sentimentale Song One: meno di 24.000 dollari d’incasso nonostante le 27 sale a disposizione, con una media sconfortante di 881 dollari a sala.