Recensione Cielo di piombo, ispettore Callaghan

Stasera alle 21 su IRIS il terzo capitolo di Dirty Harry, diretto da James Fargo

Recensione Cielo di piombo, ispettore Callaghan
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Il film andrà in onda in chiaro questa sera, martedì 27 gennaio 2015, su IRIS alle 21:00.

Una banda di giovani criminali, composta perlopiù da reduci del Vietnam, ruba un ingente e distruttivo quantitativo d'armi da una fabbrica, uccidendo anche due poliziotti tra cui un amico di Harry Callaghan. L'ispettore, sempre malvisto dai suoi superiori per i suoi metodi poco ortodossi, viene affiancato nelle indagini dalla nuova ispettrice Kate Moore, promossa dai piani alti per favorire l'inserimento di una forte presenza femminile nelle forze dell'ordine. Durante le indagini Callaghan scoprirà come la fresca collega sia molto più abile di quanto pensasse e insieme la strana coppia si troverà nel mezzo dell'azione quando i rapinatori sequestreranno il sindaco chiedendo un cospicuo riscatto.Tocca a James Fargo, qui al suo esordio dietro la macchina da presa e qualche anno più tardi al lavoro nuovamente con Clint Eastwood nell'onesto Filo da torcere, prendere le redini della saga di Dirty Harry per il terzo capitolo, distribuito in Italia col titolo sensazionalistico Cielo di piombo, ispettore Callaghan (a dispetto del più sobrio e azzeccato, in originale, The Enforcer). A far coppia con il coriaceo tutore dell'ordine è, per la prima volta, una donna: tale onore è toccato all'attrice Tyne Daly, in un ruolo che ne ha anticipato quello coevo, e che la ha fatto vincere quattro Emmy Awards, nella serie televisiva New York, New York.

Harry ti presento Kate

Ma è proprio la gestione del rapporto tra i due protagonisti che fa storcere il naso in più di un'occasione. L'inserimento di una controparte femminile infatti vorrebbe dar spazio a dialoghi ironici e siparietti vagamente comici, ma l'alchima tra i due interpreti non pare mai sincera e in alcune occasioni si scade nel ridicolo involontario. Un problema che comunque non riguarda soltanto il personaggio dealla Daly, ma la sceneggiatura in generale: troppo forzature e risvolti illogici infatti spezzano qualsiasi senso di credibilità, esplosivo epilogo incluso. Ed è un peccato perché dal punto di vista registico, pur senza eccellere, Fargo dimostra il fatto suo dirigendo alcune sequenze action di discreto impatto (su tutte l'inseguimento tra i tetti) che avrebbe bisognato di miglior fortuna narrativa. Gli stessi villain infatti mancano di qualsiasi carisma, con volti dimenticabili e motivazioni ancora più labili e l'analisi politico / sociale è totalmente assente, con Callaghan impegnato in un'impresa banale (quasi di ispirazione b-moviana) che lo vede addirittura sbarcare (letteralmente) ad Alcatraz (luogo "premonitore" per Eastwood, che tre anni dopo sarà la star di Fuga di Alcatraz). E se il carisma di Dirty Harry rimane una solida certezza, lo stesso non si può dire per la realizzazione finale di Cielo di piombo, ispettore Callaghan che rimane sì una visione piacevole ma fortemente imperfetta.

Cielo di piombo, ispettore Callaghan Una storia debole e dei cattivi improbabili rendono Cielo di piombo, ispettore Callaghan, terzo capitolo della saga di Dirty Harry, il meno riuscito fino ad allora realizzato. La presenza di un'ispettrice femminile come collega del protagonista è totalmente superflua ed è completamente assente qualsiasi istinto sociale presente invece in passato. Fortunatamente la discreta regia di James Fargo e la sempre convincente prova di Eastwood fanno passare in secondo piano i, comunque evidenti, difetti di sceneggiatura.

6

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