Leonardo Pieraccioni è da oggi nei cinema col suo nuovo film, Finalmente la felicità, decima sua prova alla regia. Presente a Roma per presentare il film insieme al suo ricco cast, il toscano per eccellenza del cinema italiano ha risposto alle domande dei giornalisti con la solita simpatia e cordialità.
Qual è stata, questa volta, la molla da cui è partito il tutto? Leonardo Pieraccioni: Guardando “C'è posta per te” insieme al mio amico e autore Domenico Costanzo. Mi rivelò che sua madre, anni prima, aveva adottato a distanza una bimba brasiliana. Di lì il suo trip che lo vedeva al centro di una storia in cui lei, una volta cresciuta, lo veniva a cercare. Magari era diventata una bella ragazza, oppure aveva fatto fortuna e voleva sdebitarsi.
Uscirete in contemporanea a blockbuster annunciati: Vacanze di Natale a Cortina, Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, Il Gatto con gli stivali...non temete il confronto? Leonardo Pieraccioni: Per noi che facciamo questo tipo di cinema, c'è sempre una fetta di pubblico, che speriamo accorra numeroso, e naturalmente si diverta.
Verso dove si dirige il suo cinema? Leonardo Pieraccioni: Finora sono sempre stati come una carezza sui volti delle donne. Per il resto, va dove lo porta il momento. Per dire, avevo comprato i diritti di un romanzo bellissimo di Lorenzo Licalzi e volevo girare un film tratto da quello, poi invece abbiamo sviluppato Finalmente la felicità.
E Ariadna Romero come l'avete conosciuta? Ariadna Romero: Con dei normalissimi provini, per i quali tra l'altro non ero fiduciosa. E invece mi hanno chiamato, e sono ripartita subito alla volta di Roma. Come prima esperienza è stata fantastica, e spero di ripeterla.
E di questo incredibile bacio fra Leonardo e Rocco, vogliamo parlarne?! Leonardo Pieraccioni: Be', dopo averlo baciato, lo vedo in una luce diversa... (ride) Rocco Papaleo: La cosa non è reciproca, io preferisco Thyago! (ride) Però si è visto che non è un bacio finto, ma c'è la passione! Erano anni che volevo baciarlo...ora voglio continuare la scalata e arrivare a baciare Ceccherini! (ride)
E Thyago invece come è stato scelto? Leonardo Pieraccioni: Cercavo qualcuno che interpretasse bene la bellezza contrapposta alla superficialità. Thyago Alves: È stato come andare in vacanza fare questo film. Quando fai questo genere ti diverti sempre, anche fuori dal ciak.
La musica è parte integrante della storia del film. Che ci dite di questo aspetto? Leonardo, com'è stato diventare 'musicista'? Gianluca Sibaldi: Rispetto al solito, qui ho spaziato fra i generi. Leonardo Pieraccioni: Be', ho usato il metodo americano, e mi sono messo a studiare il controfagotto. Addirittura volevo intitolare il film “Viva il controfagotto” ma quelli di Medusa mi hanno detto che se volevo quel titolo dovevo andare a fare il film con RAI Cinema (ride). Peccato, è uno strumento discriminato, ma in realtà è fondamentale nelle opere di Mozart.
Potremmo dire che i primi a divertirsi coi vostri film siate voi stessi. Giovanni Veronesi: In verità questa volta no...ma solo perché Leonardo doveva badare alla sua bimba ogni cinque minuti! (ride) Però sì, con lui ci si diverte sempre perché è lui il primo a farlo. E iniziare la giornata con una risata è sempre meraviglioso. Domenico Costanzo: Sono orgoglioso di far parte di questo film. Con Leonardo ci conosciamo da trent'anni, ma è la prima volta che mi fa portare avanti un'idea senza zittirmi in partenza (ride) Leonardo Pieraccioni: Se posso aggiungere una cosa, vorrei ringraziare attori come Maurizio Battista o Michela Andreozzi, dei quali sono io in primis un fan e sono onorato di averli nel film.
Intervista Leonardo Pieraccioni, il toscano felice
Leonardo Pieraccioni e il suo cast ci raccontano Finalmente la felicità
Leonardo Pieraccioni è da oggi nei cinema col suo nuovo film, Finalmente la felicità, decima sua prova alla regia. Presente a Roma per presentare il film insieme al suo ricco cast, il toscano per eccellenza del cinema italiano ha risposto alle domande dei giornalisti con la solita simpatia e cordialità.
Qual è stata, questa volta, la molla da cui è partito il tutto?
Leonardo Pieraccioni: Guardando “C'è posta per te” insieme al mio amico e autore Domenico Costanzo. Mi rivelò che sua madre, anni prima, aveva adottato a distanza una bimba brasiliana. Di lì il suo trip che lo vedeva al centro di una storia in cui lei, una volta cresciuta, lo veniva a cercare. Magari era diventata una bella ragazza, oppure aveva fatto fortuna e voleva sdebitarsi.
Uscirete in contemporanea a blockbuster annunciati: Vacanze di Natale a Cortina, Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, Il Gatto con gli stivali...non temete il confronto?
Leonardo Pieraccioni: Per noi che facciamo questo tipo di cinema, c'è sempre una fetta di pubblico, che speriamo accorra numeroso, e naturalmente si diverta.
Verso dove si dirige il suo cinema?
Leonardo Pieraccioni: Finora sono sempre stati come una carezza sui volti delle donne. Per il resto, va dove lo porta il momento. Per dire, avevo comprato i diritti di un romanzo bellissimo di Lorenzo Licalzi e volevo girare un film tratto da quello, poi invece abbiamo sviluppato Finalmente la felicità.
E Ariadna Romero come l'avete conosciuta?
Ariadna Romero: Con dei normalissimi provini, per i quali tra l'altro non ero fiduciosa. E invece mi hanno chiamato, e sono ripartita subito alla volta di Roma. Come prima esperienza è stata fantastica, e spero di ripeterla.
E di questo incredibile bacio fra Leonardo e Rocco, vogliamo parlarne?!
Leonardo Pieraccioni: Be', dopo averlo baciato, lo vedo in una luce diversa... (ride)
Rocco Papaleo: La cosa non è reciproca, io preferisco Thyago! (ride) Però si è visto che non è un bacio finto, ma c'è la passione! Erano anni che volevo baciarlo...ora voglio continuare la scalata e arrivare a baciare Ceccherini! (ride)
E Thyago invece come è stato scelto?
Leonardo Pieraccioni: Cercavo qualcuno che interpretasse bene la bellezza contrapposta alla superficialità.
Thyago Alves: È stato come andare in vacanza fare questo film. Quando fai questo genere ti diverti sempre, anche fuori dal ciak.
La musica è parte integrante della storia del film. Che ci dite di questo aspetto? Leonardo, com'è stato diventare 'musicista'?
Gianluca Sibaldi: Rispetto al solito, qui ho spaziato fra i generi.
Leonardo Pieraccioni: Be', ho usato il metodo americano, e mi sono messo a studiare il controfagotto. Addirittura volevo intitolare il film “Viva il controfagotto” ma quelli di Medusa mi hanno detto che se volevo quel titolo dovevo andare a fare il film con RAI Cinema (ride). Peccato, è uno strumento discriminato, ma in realtà è fondamentale nelle opere di Mozart.
Potremmo dire che i primi a divertirsi coi vostri film siate voi stessi.
Giovanni Veronesi: In verità questa volta no...ma solo perché Leonardo doveva badare alla sua bimba ogni cinque minuti! (ride) Però sì, con lui ci si diverte sempre perché è lui il primo a farlo. E iniziare la giornata con una risata è sempre meraviglioso.
Domenico Costanzo: Sono orgoglioso di far parte di questo film. Con Leonardo ci conosciamo da trent'anni, ma è la prima volta che mi fa portare avanti un'idea senza zittirmi in partenza (ride)
Leonardo Pieraccioni: Se posso aggiungere una cosa, vorrei ringraziare attori come Maurizio Battista o Michela Andreozzi, dei quali sono io in primis un fan e sono onorato di averli nel film.
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