Speciale I Cinefumetti mai realizzati: Fantastic 4 saga

In questa nuova serie di speciali ripercorreremo la vita di quei cinefumetti che non hanno mai visto effettivamente la luce, non

Speciale I Cinefumetti mai realizzati: Fantastic 4 saga
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Benvenuti al secondo appuntamento con I Cinefumetti Mai Realizzati, nuova serie di speciali che ripercorre (non in ordine cronologico) tutti quei progetti tratti da fumetti più o meno noti che, per svariati motivi, non hanno mai visto la luce. Ma non sempre a naufragare sono i personaggi singoli ancora inediti al grande pubblico (come Luke Cage e Iron Fist affrontati nel precedente appuntamento); accade, infatti, spesso e volentieri, che a non veder la luce siano anche sequel di film di discreto successo che talvolta non arrivano nemmeno alla fase di pre-produzione. Ancora più rari (ma esistono) i casi in cui la morte di un sequel porta, indirettamente, anche alla cancellazione dei vari spin-off in preparazione allo studio. E che ci crediate o meno, la saga de I Fantastici Quattro è uno di questi casi.

I Fantastici Quattro...Parte 3

Tra i big dell'universo Marvel, sicuramente, ci sono I Fantastici Quattro. Per vederli sul grande schermo (escludendo dunque l'esprimento fallito nel 1994 dall' "inedito" film di Oley Sassone prodotto da Roger Corman, di cui circola da anni l'ashcan copy) i fan hanno dovuto aspettare il 2005, quando uscì in tutto il mondo la trasposizione cinematografica del quartetto interpretato da Ioan Gruffudd, Jessica Alba, Chris Evans, Michael Chiklis e con Kerry Washington nei panni di Alicia Masters e di Julian McMahoan in quelli di (un'improbabile) Dottor Destino. I fan non furono felici di questa trasposizione ma il buon incasso giustificò un sequel, uscito nel 2007 e titolato I Fantastici Quattro & Silver Surfer che, appunto, vede l'introduzione del noto personaggio, Silver Surfer, nel franchise.
Puntualmente, come accade spesso in queste grosse produzioni, la Twentieth Century Fox mette in cantiere un terzo episodio con la stessa squadra e lo stesso regista (Tim Story) ancor prima che il secondo esca nei cinema di tutto il mondo. Il terzo film si sarebbe incentrato quasi sicuramente sul post-matrimonio tra Reed e Susan, con tanto di possibile nascita del loro primogenito Franklin; personaggi centrali all'interno della pellicola sarebbero dovuti essere anche Ben e la sua Alicia. Ma il sequel non fece faville al box office, portando la Fox ad un silenzio di tomba per alcuni mesi. Si susseguirono solo i commenti dei vari attori coinvolti nei due film precedenti che auspicavano di partire con le riprese il prima possibile e davano suggerimenti per la storia del terzo. Si fecero i nomi di Nova (non il ben più famoso personaggio della Marvel, ma l'evoluzione di Frankie Raye, interpretata da Beau Garrett nel secondo film) cosi come la possibile inclusione del Burattinaio come villain. Ma il discreto incasso de I Fantastici Quattro & Silver Surfer pesava tanto da spingere la Fox a non commissionare alcun script e attendere. Fu solo a marzo 2008 che Chris Evans (che da lì a poco sarebbe stato scelto come Captain America) mise la parola fine alle speranze di tutti: nessun Fantastic Four 3. Il progetto era ufficialmente morto. 

Il reboot

Sarà Josh Trank (Chronicle) a dirigere il reboot sui Fantastici Quattro in preparazione alla Twentieth Century Fox. Ancora senza una data di uscita, il film è scritto da Jeremy Slater e, nelle intenzioni dei realizzatori, sarà totalmente differente dai precedenti film.

Silver Surfer

I discreti incassi de I Fantastici Quattro & Silver Surfer, però, fece morire un'ulteriore progetto "di riflesso", uno spin-off proprio su quel personaggio introdotto in quel sequel: Silver Surfer. Facciamo un passo indietro: 1990. Bernd Eichinger della Costantin Films acquisisce i diritti del personaggio e ha intenzione di svilupparne un film. Il rifiuto di George Lucas e della Industrial Light&Magic, che bocciarono l'idea e la reputarono "difficile da realizzare", bloccò temporaneamente il progetto ma non la Costantin Films che provò tutte le soluzioni possibili per trasporre su grande schermo Silver Surfer, finendo persino per dipingere con olio minerale l'attore di colore Gerald Walker (per poi aggiungere l'effetto negativo alle immagini per far apparire le parti "oscure" d'argento). Il progetto naufragò e i diritti furono abbandonati; ci pensò Quentin Tarantino a riportare interesse intorno al progetto. Dopo aver realizzato Le Iene, Tarantino scrisse una sceneggiatura sul personaggio che fu rifiutata ma riportò in auge il film.
Convinti da un corto low-budget di Erik Fleming e Steven Robiner (che provò che realizzare un film su Silver Surfer non era difficile), la Marvel decise di ridar vita al progetto contattando Oliver Stone per la regia. Il regista era molto interessat ma il tutto finì con un nulla di fatto. I diritti arrivarono alla Fox che fece scrivere un film da John Turman e Richard Jefferies; lo script vedeva il personaggio in compagnia di una prostituta dodicenne. La sceneggiatura fu riscritta da Rudy Gaines e John Rice, e in questa versione il personaggio arrivava sulla Terra e s'innamorava di una cameriera. Durante il film veniva tramutato in essere umano da un generale malvagio che stava collaborando ad un progetto scientifico supersegreto. Nonostante un regista a bordo (Geoffrey Wright), lo script fu cestinato perché considerato "troppo espansivo" a livello di budget. Andew Kevin Walker scrisse una nuova sceneggiatura e la Artisan subentrò come co-finanziatrice; Baz Luhrmann espresse interesse nella regia del film e numerosi attori, tra cui Vin Diesel, The Rock e Joshua Jackson iniziarono delle personali campagne per ottenere il ruolo. Nonostante ciò la Fox ingaggiò un "misterioso" addetto nel campo degli effetti visivi per dirigere il film ma questo abbandonò il progetto quando trovò difficoltà nell'adattarlo sul grande schermo.
Fu cosi che nel 2007 la Fox lo inserì ne I Fantastici Quattro & Silver Surfer. I discreti incassi iniziali al box office, e l'interesse dei fan, che sembravano aver apprezzato particolarmente il personaggio, portarono la Fox a decidere di portare in fase di sviluppo uno spin-off. A scrivere la sceneggiatura fu chiamato J. Michael Straczynski e Doug Jones, che aveva dato vita al personaggio nel sequel, aveva firmato per tornare. Il film, un sequel del film di Story, vedeva il personaggio tornare sul suo pianeta natale, Zenn-La, preoccupato delle mire di Galactus (questa volta fedele al fumetto). Ma l'incasso infine solamente discreto al box office del sequel e la successiva cancellazione del terzo film sul quartetto convinse definitivamente la Fox a rinunciare anche a questo progetto.